Critica Sociale - Anno XII - n. 15 - 1 agosto 1902
B 2J2 CRl'l'ICA SOCIA 1.1,: ,•amento - da reggenti, da titolnri e eia presidi - trcn• tamila, settantamila e trecento mila lire! Un'nltrn tabella conUeno alcuno cHre comparati re circa la carriera degli lnseµnnntl e • quella di alcuni fltnzio– nari di dh·er-.e nitre nmmlnl·drazioni dello Stato., e - manco n dirlo - anrho dn e-..:n ri-=nltn il trattamento di. sra,·oro ratto al prorc,<.iori. C'I11nrcbbe1>inciutoclle<1ue;;ta tabella conlenc:Sso Il rnfl'ronto degli stipendi dei J>rore.s– sori con quelli degli ufficiali dell'esercito. Esso, rori,e, ~archbo nppar:-io sovcrchhtmento so,•versi\·ol Si sarebbe , isto, ad c:-.cmplo 1 che un soltotcncnte di fanteria tJrendc qunnio un 1·rrmr11tr di ginnn~io lnferLore, un tenente quanto un 1·rgr1e11fe di liceo, un cnJlitnno, sempre di linea, qunnto un tltolnro nnzlnno cli prima classe. Salvo che questo ò sulla fine dolln cnrriera, mentre quello ha dfl• vanti n sò nueorn uun strndn lu11g1te promettente! E 1,cnsnto nlln dh•cr.~ltÌ\. degli studi durnti, e confrontate, por rls1,etto nl1a loro utlllti\ sociale, le duo funzioni: la militare che ò ormai csclui-h•nmonte decorativa, quando non si J)One nll1t tutela dc~II Interessi padronali, e la didattica! I•: pensato ancora che i professori regii sono del nnlmbbl In 1>nragone del loro colleghi pareggiati; i quali hanno Identici doveri degli insegnanti dipendenti dallo Stato 1 doncbbero, J>er legge, es~ere pagati nella stessa ml~ura o - sal,·o alcune rariS.!lime eccezioni - si vedono hl\'CCOdRlle ammini;;trazloni ~omunali e pro– ,·it1clall ralcidlatl I loro stipendi di uno o di due terzi, e, oltre R clb, hanno la loro posizione ancora più incerta, J>iù1n,tnblle, pili mancipitl delle consorterie locali. . .. Se non che - lo a,,,,erti\'tl bene il Turati a proposito dei mneilrl e lo ri1>clo il Cernmicoln nel suo articolo succitato - gli iu,;cgnnnli do\'ono indirizzare i loro sforzi non i.ohunento nlla loro rinbilitnzione economica. e mornle, bon'lì, Insieme, all'ele\'amcnto delln scuola; In qunlo hn bisogno, oltre di essere allldata. ad un perso11tlle equamente o umnnnmento consldornto e compensato, di essere rin11ovnt1t1untorlnl111011tc o clidnttlcnmente. Oli Istituti secondnrll - non di\'ersnmente dai pri– mari! - sono, In generalo, situati in locati infelici, so– vente indecorosi o Insalubri. Non cli rado si tratta di antichi palozzl, gli\. privati, destinati a un tratto, con 1>ochiritocchi, a uio eoolnslico. Non inrrequentemento - specie in corti paesi del Mezzogiorno - sono case umide, strette, o,·e dl,cepoll o docenti stanno a disagio e vi J>reudono dei mnlanul. I Comuni, che sono cosl sol– leciti o munlHcl nllorn cho si tratta di allestire, con tutto lo buono normo estetiche e igieniche, nuove caserme ampio e aerate, non ,•ogliono, In genere, saperne di dedicare lo loro finanze a 01>credi edilizia seola.stica. Per una scuola, qualsiasi localo sene. E - come sono insufficienti o di:mdnlto lo aule - così è po,·ero il loro arredamento, dnl bnnchl ftlla. cattedra. Fanno eccezione - 1>erchò rornltl di dotniiont spoctnli - gl'Jstituti tec– nici, o,·c, J>Crconvor:io, si hn. so\'cnte un allegro sciupio di s1>eso di cnncellerlC\ o di bi<lelleria. :\fa gli istituti classici e normali I Un'aura cli miseria li pervado e li colora trlstluncnlo cli sò, dando così, con malinconica lmmedlntozzn, ldoo. dol conto, in cui ò tenuta Fistru. zio110dnllo nostro cJnijsl dirigenti. Eppure sarebbe così cducatl"o, così sano, così utllmcnto estetico 1>01· i ragazzi, npriro In monto al 1>rlml l'Udimonti del sa1>ere in sedi degne, ampio, con\'ono,•olmonto arredate, o,·e tutto con. ferisse, con decorosa o serenn paryemm, ad aiutare, 1>er così dire, la poroln dol maestro o a rendere amabile, e non uggiosa, la :,Cuoln ! 1 gabinetti JlOIsono miserrimi, I materiali di consul- tnzlone nulli. Un mngro eentinl\io di vecchi ,•olumi co– stituisce la biblioteca dell'i;;tituto, quo.udo c•è. ... 1:: urgo Infine In rinnovazione didattica, (Il} imis (wutamr,,Us, dclln scuol11.secondnria. Da quanto tempo se no parln 1 scnzn che nulla di buono si sia fatto! ~on vi ha mlnl.,tro che non sin Rallto al 1>otere con bell"o pronto il suo bravo dl~egno di sistemazione radicale e rtcfinltlva della 11cuolnmedln 1 o non ,·o no ha uno, che nbbin, non dico condotta a com11imento, ma nep))ure a,•,•lain tio11era rinnorntrlcc. I minl~tri si sbizzarriscono nei rcgolnmonti e nelle circolari ;;i bili i ne e contraddittorie o - mentre tuonnno nito, nello concioni parlamentari, contro l'lndulgcnzn rilnssnta e nemica della sericfa degli studi - bndnno n tonorRI buoni I deputati, che hanno q11nlcho figlio o 1111,ote o Jlrotctto nsinescnmente im)lnc– cinto a. portarsi Yin una liconzn, con sempre uuo,·e con– cos~loni e larghezze. ~e qualche cosn. cli buono, per caso, pensano, IO nttlvnno di sor1>rcsa o in momento ino1>11or• tuno, come recontemonto Il Nnsi col suo, in massima - salvo alcuni articoli Ingiusti e Illegali, che dovette ri– mangiarsi In fretta o furia - lodevole, decreto sugli esami. :\la. alla risoluzione da cosl lunga serie di turni in,·ocata. - del 1,roblema. non pongono mai mano. E cosl continuiamo ad uerc la Scuola tecnica, ove di tutto s'Insegna o nulla s'im1>ara o di doYe i ragazzi escono con una 1 >retenslo.sa o superficialissima infarina– tura di otto o dieci discipline, a1>pena e frammentaria– mente delibato; la Scuola normale femminilc,che rucina annualmente un o;;erclto cli maestrine, le quali, non apJ)ena entrnno tn uni\ scuotn, sono costrette a rifare interamente la loro educazione JJedagogica; la Scuola. normnlo maschile, che ò Il 1·e(11gium - congegnato ancor )leggio delle\ femminile - degli scarti degli altri istituti o del reietti dclln \'ita. Jn confronto, gli Istituti classici sono i meno 1>eggio ordinati, a cagiono - s01>ra.tutto - del ))arco numero di materio \mp1u·llto noi primi nnni e della continuità. di alcuni lnsegunmontl. :Mnanch'essi- d,iqualunque !:do li si consldcrl - come prestano facile il fianco alln cen– sura! ~~sslpeccano - non por eol)la del latino o del greco, che, ben ln;;egnntl o accortnmcntc cliSJlOsatial pensiero moderno, sarebbero una disciplina mentis em. caci%imn, ma per col))a dell'arcaica trn<liziono in,·eterata nello nostro scuoio e da cui de\'ono sn1>ercilisvilupparsi i gio,·trnl ))roressori - di un accademico retoricismo, che plasma di sò Indelebilmente l'intelletto degli alunni, Impedendogli di cogliere l'anima e la bellezza dello se– reno e Impeccabili concezioni classiche; banno un insuf– ficiente tn.segnamcnto scientifico e irrazionalmente di– stribuite quasi tutto lo disciplino cosl dette secondarie. Della geografia, ad esempio, la parte più astratta, più diftlclle, più arida ò svilup1mta nei 1>rimi bimestri della 1,rima ginnasiale. Dopo non i,Ono parla più, e si J>UÒ uscire dnl l..leco con una s11lcndlda licenzR, senza sapere leggero, 11ep1>urocm1>iricl\mente, una carta. geografica. .Alcuno disciplino J>OI- J>nrrebbo incredibile, se non rosse vero - sono nflldntc, senza aumento di sti1>endio, a professori, che non possono saperne nulla. Così la storio. nnturnlo, noi Olmrnsl sopnrati dal Liceo, ò inse• 4'natn... dnl 1>rore.i;isorodi mntomnticn. li quale, nello Normali nrnschlli, clc,•o Insegnare anche fisica o chimica, col rclatl,•1 1 di so,·ento pericolosi, es)lerimenti! . .. Come n1>paro 1,atcntomcntc da questi pochi appunti fugaci, non è dwiquo lle,•e o semplice l'opera di ritmo-
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