Critica Sociale - Anno XII - n. 15 - 1 agosto 1902

Clll'l'ICA SOCIALE 237 meno assai. Quello cho interessa ò fnr sprizzare la scin– tilla del movimrnto, o nccostarla nlln miccia delle indi. gnazioni 1 degli odii o clellc passioni clcllo mas'l0 1 por mettere a fuoco l'odiata SJ>agna tcocrntica e borghese e puriftcarln. Così, in sommario, In ))Sicologin anarchica ... di Spagna, beninteso. T..n. quale ò tutta ratta di speranzoso imprc– ,,isto. Ora ci si può nftldaro a uno zinzin di imprevisto, qunndo molto nitre cose, le ph'1 coso, sono note e certe, cortissime. Lncldovo non è permesso i-riuocare alla cicca, in un paese ancora ben lontano, come la Spagna, non µ-ià da rivoluzioni sociali, ma da un regime soltanto de– mocratico, sulla J}Cllc,sul sangue, e sullo faticose orga– nizzazioni <lei la\'Oratori. Tant'è. L'anarchico, J>Crquella sua psicologia da giuocntore al lotto, J)Cr l'impulso irro– Ristibile e cieco che essa genem verso il sogno cnta– stroflco, è impenitente. Fallito un tentativo, ne attendo 1m nltro, un'1~ltrn occasione qualsiasi... di far la rivOlll• zione. In\'ece di misurare la grnvitiì. dei risultati e rin– sa\•irc, egli dice: - Bisognerà. ricominciare daccapo. Precisamente l'opposto fanno i ~ocialisti di Spagna, d,ltnlia e d 1 altrovo. La loro concc1.ionc, evolut-iva e di penetrazione, non concedo svaghi di rh•olte e simili im• pulsivitlt rivoluzionario. Onde un senso preciso di re– sponsabilità, di misura e di calcolo. :Xci momento in cui applicano lo loro forzo a un atto, e prima di a1>J>licarle, µuardano oltre l'lltto e giudicano dello convenienze. Tutto ciò che non è utile alle cla.ssi la,·oratricì è da scar– tnre; meno ancorn ò da far salti nel buio. Il socinlismo non è acrobatismo, almeno come partito o come aziono collettiva. Questo intendevano i soçialisti <li S))rtgnl\ quando si opposero con tutte lo loro forzo nlla. degenerazione nnnrchica dello sciopero di Barcellona. .\lcuni fattori hanno quh·i concorim nd aiutare l'anar– chismo: la stremata. situazione dell'industria metallur– gica, l'inlransigenza sciocca dei padroni, l'assenza., por pai-ecchio tempo, di o~ni aziono conciliatil'a e d'ordino delle autorit;t 11 tenor folle, J)oi, dei padroni, che, scop• pinto lo sciopero, ordinavano essi stessi qua e il\ la chiusura dei loro OJ>iflct,gli conforl, da ultimo, una :\J)• J>nrenza pii1 formidabile. 'Fu uno sciopero, come dicemmo, disgraziato; che costò sncriflci e sangue al J}rOletariato SJJagnuolo; e non J)O· tova essere altrimenti. Lo scio11oro mancava, ftn dal princi1>io, dolio condizioni inclispensnbili a unn J)OS· sihile Yittoria. I metnllurgici scioperarono noi momento mono oppcrtuno, date le nccennate condizioni indu~tri:lli; or,rno ~enza ri-,or:..oe quasi senza. organizzazione per la lottn. E finirono llOr essere Jlrcsi 11er fame. :Xegli altri centri spagnuoli il mo\•imcnto trovò poca eco, e fu facil– mcnto l'OJ)resso. E necessario, quindi, considerare i procedimenti degli anarchici o il ma.lo che essi arrecano nl J}rOlctarinto coi loro metodi di rivoluzioni n ba.so di scioperi-aborti, per comprendere i vantaggi doll'atteg-,1:rinmento dei socia– listi spagnoli. Questi non sono contrari - in principio - nllo scio– pero generale. Mn vogliono - caso mai - che esso poggi sopra una salda o vasta organizznziono economicn, che esso )lresupponga. una poderosa pre)larazionc, In qunlo sia. in qualche modo J)roporzionata. allo scopo che si propone. Nulla di tutto questo in lspagna, dove il proletariato ò in gcncrnlo di\•iso, ignorante e corrotto, e, a malgrado di un suffragio relativamente lar~o, non ò stato ancora cnJ>nco cli mandare un suo rappresentante allo Cortes. !}organizzazione spagnuola. è ai primi albori ancorai bono promette, ò vero, per l'fi\'Yenire, a. giudi– care da. segni recenti; ma questa. non ò che una. pro– messa. Con tale materia. prima ci vuol altro! I/arme dello sciopero generalo diventa terribilmente pericolosa llCr coloro che la brandiscono. Nò ciò ò contraddetto dai recenti tentatiYi di sciopero generate av\'Cnutl nel Belgio o nella s,•ezia. Jn questi due paesi esso ha avuto una renio efllcncia. perchò vi sussistevano, per l'appunto, tutto quelle condizioni che difettarnno in lspagna. ln Belgio e in ls,·ezia il prole– tariato ò soliclnmente e unitariamento organizzato, e l'obbietth'o dello sciopero cm. ben )}reciso e definito, la conquista del suffrngio uni,•ersale, o la sua necessità e urgenza diffusa. o penetrata nello grandi masse per un lungo e ininterrotto hworo di proJ)agand11. e di aJJOsto– hlto. QuelFa.rresto simultaneo e silenzioso, t;?randioso o solenne, del1 1 atti \•Jtà. dei muscoli proletari fn uno SJJOt– tacolo inusitato cd eloquente, che corrugò la. fronto al colosso capitalista. ).fa ru un a.,·\·ertimento, un'ammoni– zione, e cessò dopo tre giorni. In ciò sta precisamento la caratterist.ica dolio scio)}erogenerate, quale può essere conce)lito od eseguito dal proletariato piì1 evoluto: in ciò, che esso dimostra, con la m1lterialità del suo nu• mero e della. sua rorza, co 1e una. rirorma, un desiderato qualsiasi delle grandi mng-gioranzc, i qunli 1 per In resi– stenza delle classi a.nerse politicamente 11iù forti, non sono ancora entrati nel patrimonio della legislazione, siano divenuti mngniflcamente maturi o debbano in que– sta. essere accolti. In Uelgio, infatti, la intransigenza clericale si ò venuta anna.cc ,uando, e in lsvezia ìl Mi– nistero or ora costituito annuncia che la prima Jeigo, che presenterll. al In C11mera 1 sarù. la J)roposta del suffra– gio universale puro e sem)}lico. :.\la lo scio1>erogenerale non ò riYolta, della rh•olta è, al contrario, lll negazione, porchò con una semplice azione negatil'a. di astent-ionismo intende affermare la 1>ro11ria ,•olont-h di f,ir passare nei codici quello che ò nelle coscienze, la propria fede inesauribile nella lega• lità e nella. logge. Ì•: il grande Parlnmonto ideale, l'As• sise popolare, che fa di milioni di voci una voce sola, di milioni di voti liii YOtosolo. A yeva, perciò, rngione il Bernstein quando, giorni ft\ 1 scrh·e,,a nei Socialistische .itfo11afs•/1efte che in una. de– mocrazia. compiutn (una. clemocrazia., cioè, i cui orgnni legislativi sin.no emanazione sincera o dirotta clollegrnndi maggiorauze) lo sciopero generale, come mezzo di t1·ion– faro ilello resistenze costituzionali, sarà un'arma. di com– battimento altrettanto superata. quauto le barricate. I 80Cialisti spagnuoli videro bene tutto questo; e non si prestarono ad niutnre le ri\'Olto e lo riYoluzioni uto1,i– stiche sognato dngli anarchici catalani; le quali, ove avessero avuto un principio di attuazione, avrebbero provocato la ditt1lturn e la. pH1 sanguinosa delle repres– sioni, e J)arnlizznto il movimento operaio di Spagnn. La reazione non t,rO\'a,in cotesto paese, altro ostacolo e nitro freno che nel partito socialista. Seguendo l'im• J}Ulsoanarchico, questo avrebbe, J>Orciò, com)}iuto il pro• prio suicidio, e il 11roletaria.to sarebbe st-ato strozzato in fasce. .11giudizio dell'Aja non può essere, crediamo, diverso. ÙJO\ 'AX.SI l\lt:ULOXI. Per difetto tli !ifJXtziorinviamo al JJrossimo1mmero il seguilo dello studio del l'rof . .:\[OSTEIUIARTIXI Sl~ Gli Ideali Kcouomiçi.

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