Critica Sociale - Anno XII - n. 13-14 - luglio 1902
220 CRl'l'ICA SOCIAi,I,: LeI<HJ-:1S,\UD1: Studi- suyli elfetli delle imJ)03IP. - (Con– tributo allo studio dei problemi tributari municipali). Con q_uellR.nttivitù, che è unR. delle carnttcristicho piì1 nmmire,•oli ,tel suo temperamento assolutamente eccezionale, Luigi Einaudi hn Jlubblicnto da Jloco un nuovo ed interessantissimo volume, in cui, nttrnxerso allo studio speciale dell'ìmposta sulle aree edilizie e sui fabbricati, affronta il problema ti))ico della scienza fl. nnnzìarin: il ))rOblema della ripercu-.sione dei tributi. Precedo una 1>rcrnzione nolln qunle, dO))Oaver preci• sali gli scopi della scienza delle finanze ed i termini di ogni problema tributario, l'autore IHlSSIL a difendere il metodo" delle approssimazioni successive,,, di cui si servirÌl durante tutto il corso del suo laYoro. Si patri\ dissentire in questa parte da. qualche giudizio; ma è d'uoJ)O ricon oscere ch e la questione del metodo in eco– nomia ed in finn.mm \'i ò discussa. con rnra sicurezza e con vastissi ma dottrin a. l~a \'era. o pro))rìa trattnziono del tema ò poi dh•isa in quattro parti. Nella prima sono a1mlizzate la ,rntura e la caratteristica tanto della offerta quanto della do– mamln dello case. Sono queste forse, J)er l'acuto S})irito di osser\'azione che lo pervade, le pagine pilt suggc.-.tive ciel libro. Specialmente interessante ò la discussione se la do• mancia dello caso sin elastica, o meno: possa, cioè, mo– diflcl\rsl a. seconda. del prezzo delle case stesse. L·autore ~i schiera. fra. coloro che ritengono clastica. anche tale domanda; o mentre, in base ai risultati della famosa inchiesta. inglese del 70,dimostra. vittoriosamente il suo asserto, indaga con grande acume i caratteri ed i limiti di tale elasticità. 1>01>0 questa prima. parto - essenziale J)Cr la com– prensione del soggetto - si entra ,·ernmente nell'analisi tributaria. In una prima seziono Pim1>osta è studiata nelle sue linee pilt puro o JliÌt astratte: venendo trascuratn 1 per il momento, ogni causa perturbatrice. Le forme Jlrinci– pali ch'ossa può assumere sono: o di imposta sulla rendita. dell'arca. - sin questa rendita colpita nel suo ammontare in un dato momento, o nel suo incremento per momenti successivi - o di imposta sul reddito netto ciel capitale di costruzione ciel fablJricato, o cli imposta sul reddito lordo del fabbricnto. Ogni forma principale ò poi decomJ)0'5ta in una. quan• t.it1\ cli casi dh·orsi, a seconda dclii~ differente combina• r.ione ipoloticn. dc~li stessi elementi esseuziali. .È:impos• sibilo - in lJre\'I lince dare una idea csattt\ di indagini cosl com1>losso ~ sottili. Ci basti affermare che esso sono condotto sempre con un gran rigore logico e con una ,•asta conoscenza della letteratura relati\'a. In una seco11da approssimazione, l'autore discende dalle puro altezze dell'11.nnlii,i astratta, per cominciare a toner conto di alcune fra lo ))rincipali cawe pertur• batrici. Egli si preoccupa sopratutto dello difficoltà tec– niche, che si op11ongono alla \'ah1tazione distinta di redditi teoricamente se))arnti o separabili - redditi dell'arca, o redditi del fabbricato - o delle influenze esercitate sulla trn;;;Jnzioue dell'impo::.ta dalle ,·arie forme dei contratti di affitto. Por risJ)ondero al primo di que-,ti problemi, \'engono esposti e <liscu~sl tutti i di,•er,,i sistemi dì ,•a\utazione cleµ-li imponibili; mentre, per rispondere al secondo, sono studiate le rormo e gli effetti dei principali rap• 11orti giuridici che si riferiscono i\lla 11ropriefa delle case: e, sopratutto, dell'unione della. proprietù. delrurea. colla. prOJ)rieti\ della casa; dell'enfiteusi perpetua. a. ca– none fisso; dell'aflltto a canone fisso a periodo lunghis• simo o lungo, e dcll'ntntto a \lita. lìinalmente, In una t.erza cd ultima. approssimazione, l'nutoro stuclia Il pnrlicolaru ordinamento del nostro sistema tributario; e, tenendo conto delle speciali mo• diflca.z ionl da esso portate nlle condizioni <leiproblema, ricerca qua.le sia la. leggo fondamentnlo della traslazione delh~ nostra imposta sui fabbricati. Cosl, dalle nltczzo pili rnrcratte della. astrazione pura, .Einaudi ci riconduce 111J)roblemi di carattere pii, com– plesso o più pratico. Il suo IM• oro - che a ggiungo un nuo\'O e fortissimo titolo alla sua ecceziona.lo produzione - ò destinato perciò egualmente all'uomo d i scienza. ed al riformatore. 11 Yera pratica - concludiamo colle suo B1b 1ote a parole - non ò se non quella che sin illuminata dalla teoria, e nessuna. riforma può essere iniziata, quando non si slauo inda~ati µli effetti reali delle imposte che si \'Ogliono abolire o modificare, ccl insieme gli effetti probabili delle nuo,·o imposte che allo prime si vogliono sostituire. 1t ... Omso v.,u:sT1: J.'associa:io11eCOOJ>eralirn. - )Jodenn, Jlresso hLdirezione dell'Archido yi11riclico 1 1902, L. tO. J~a.nostra. letteratura. economica si ò arricchita in questi ultimi mesi di due fortissimi studii intorno alla COOJ)Ornzione:l'uno, ciel clott. i~orcnzoni, sulla " coope– razione Rgrnria uollfL Oornrnnin moderna ,,; l'altro, del prof. ùhino Vnlonti, sulla " nssocinziono COOJ>eratirnin gc1_1crnlo l'l" J,!' sopra quest'ultimo che intendo oggi richiamare l'nt– tcuziono del lettori della Critica: libro di teoria e cli pratica inillcme, esso JWÒriuscire utilissimo, in un mo– mcuto in cui, so lo onorgie domocraticho del nostro paese \'!.\11110 sempre pi1101·io11taudoslvor:::oun'azione posith't\ 1 la discussione dei rapporti rra In. cooperazione e il mo• \'imento OJ}eraio ò particolarmente all'ordine del giorno. 111una. prima J)llrte, Pautoro studia quale ))osto com– vcta nlh~ coopora.zione noi quadro generale dei fenomeni economici. Premesso che in una. condizione di piena. e libera concorrenz:, il ,•nloro sarebbe determinato dal costo rispetti\'O dei beni, o che il salario, la rendita, il profitto e l'intere;;,rn J)reseuterebl,ero, nella ipote!li, saggi corrhpondenti nlla piìt J>erfctta giustizia; egli ri• conosce chc 1 nella. rcnltìt, molti.!SSimecircostanze si op• pongono alla COJllJlletn estrinsecnzione di una concorrenza. \'Crameutc libera, e che in questi casi il valore non ò pili dato dal costo dei ,beni, mn. dal grado della loro risJ)ettlva lirnitnzionc. I•:naturale che, di fronte a tali impcrrczioni della distribuzione, coloro che ne sono col• J)iti cerchino di reagire noi proprio interesso. r~a.coope– razione non ò np1rnuto che uno dei correttiri della di• stribuzioue. In questa prima Jlarto l'autore non ne Jlrecisa ancora tutte le caratteriiJticho. Si limita a J>resentarlo, fin dal principio, come un fenomeno cli distribuzione, anzichù di produzione; o n.d acconuaro per <1uali tratti generali si distiugu:L dugli altri mezzi di miglioramento della di• stribuziouo (beneflcemrn, partecipazione ngli utili, orga– nizzazione del l!n·orntori o Istituzioni di pre\'idenza). Nella seconda pnrte, <10110 aver accennato breYemento allo S\'ilUJ)J)O storico della. coopcrnzione, l'autore passa a studiarne le principali formo pratiche. Esamina le So• cietà coo11eralh•e di consumo, cli Cl'Cdito, di costruzioni, d'aiJsicumzione o dì produzione; i forni rurali, i con– sorzi ed i sindacJ ti agrari, le casso rurali ed agrarie, le Società d 1 a$Sicurnzioue contro la. grandine e la mortalità. del bestiame, lo oclctil agricole di produzione; e di ciaseumi di questo forme delinea i caratteri essenziali, discute lo condizioni, le dirftcolHLed i limiti, riporta i principali dati cli fatto, co'51per l'Italia come ))er l'estero. E' questa la parte del libro che può riuscire preziosa. anche nll'uomo meno teorico. E' come un manuale della. coopernzionc. :\In non un manuale-sacco. Un manuale in cui non ò detto nulla di superfluo; ed in cui le notizie sono orgnnizzate da sicure idee ,:onerali. Sarellbe impossibile nccennare a tutte le questioni che sono trattate in <p1e:-ita J>arte. Ai lettori della. Critica po– tranno forse SJJCcialmento interessare le idee del nostro Autore intorno alle Cooperath•e di J)roduzionc. Sulla base oggetti\':\ dell'esperienza, egli lo riconosce piene di diffi– coltà, e combatto I lirismi o lo illusioni dei loro soste– nitori ad oltrnnza, in un modo tanto J)iÌ• convincente, qunuto pili sostanziato di ftltti. Dibatte poi la questiono del come dolllmno essere ripartiti gli utili fra i ~001)e• ratori i ed nfferma a. questo J)rOJ)Osito- criterio su cui Sllrcbbo utilo diseutoro, so lo spazio lo permettesse - che, rmche nollt\ Coopernti\'n di produzione più sociali• sticnmente orgnnlzzntn, il salario, in ratto, non scompare, ed ò bene che non scompaia. <..:omba.tte infine la singolare OJ)iuiono di coloro che ,·orrchbero, J>Cr un assoluto ert astratto a1>irito di giustizia, cho lo CooJ)era.tivocli J)rodu– zione fossero sempre nJ)crte I\ chiunque YOlesseentrarvi. " I.o Cooperati\'e - egli dico, colle parole del Panta– leoni - cleYono uniformare lo combinazioni possibili del ra.ttori di JlrOduziono a quell'unica combinazione .... che
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