Critica Sociale - Anno XII - n. 13-14 - luglio 1902
218 CRl'l'ICA SOCIALE Per i II re\'islbnisti 111 la loro teoria dovrebbe portare nlla conseguenza <li una mitignziouo della lotta di classe tra il proletariato o lo classi possidenti, o alla trn;;;ror– mnzione del l'nrtito socìnlista in un'nln del Partito dc– mocrntico. :\In con ciò ò iucompatibile In. teoria delle crisi sosto nuta dai marxisti. Per essa è evidente che In ))rOduziono capitalistica ,,a incontro n un periodo cli continue depressioni, a meno cho il proletariato non J!iunga primn nd nfforrnre il po– tere politico. Perciò lo sviluppo economico degli anta– gonismi di classe ò destinato ad ncuir.'~i, prim,1 che sia rng-~iunta questa condizione di continua llepres5ione. Noi vediamo che le nazioni cercano, J}ii"1 che di fim.i c<'ncorrenzn, di mono1>olizzare il mcrcnto mondiale con dazi, tr11sts1 ccc. Ma, malgrado In mono))olizzazione 1 In li!Jcra concorrenza è inseparabile dal modo ,li produ– zione capitalistico, cd ò uno doi rattori dominanti del mercato mondinlc. Ciò significa che il tormento dell'tlb· bnssnmento dei snlnri, o di un più intenso sfruttamento del la\'Oro, o il tentativo di infrnn{.Cero o di far dcporiro lo organizzazioni operaie, sono pilt vivi nella clasl-O capitalistica quanto pii1 forte ò la concorrenza J>er il mercato mondiale, quanto maggiore ò lo sviluppo delle crescenti forze 1lrOdutli\'e del capitalismo. Xoi vediamo i11rntti che Plnghiltorrn, J)roprio ora che comincia a sentire la concorrenza della Germania e del– l'America, comincia In lotta contro lo 'fr(l(le (,,'11io11s. Corrispondentemente si inizia la lotta politica dei lavo• rntori contl'O i capitalisti. Però, nonostante i frusfs e le persecuzioni giudiziarie, noi non diamo ))Or perduto le orgnnizzazio11i operaie, le quali orn maggiormente cer– cano cli stringersi con quelle cle~li altri 1>aesi. 1-: come si acuisce la lotta. fra. la,·oratori e capitalisti, cresce del pari lll lotta tra ~li sfruttutori delle vario unzioni, 1>er le quali il mercato mondiale, relati\•nmentc, si viene restringendo. Cosl o~gi si Jlrt'dica In guerra di tariffe all'Americn, come tempo fa si J>redica.vano i pre– J>nrntivi guerreschi contro l'lnghiltcrr1\. Ancora un po' di tempo, e si ,·errà alla questioue delle tariffe e n\111 questione della guerra. L'ultimo J)eriodo cli 1>erturbazioni ciel ca))itale fu anche un periodo di ~raneli guerre europee per l'indipendenza (Germania e Italia), per scuotere l'assolutismo (Austrin o Russia), per In intangibilità delle 1>orte dell'Oriente (Turchia). Jl periodo turbinoso del capitalismo durò daJ 1849 al 1874 1 il periodo guerresco cominciò nel 1 53 o finì nel 1878. Il successivo periodo cli depressione fu un 1>eriodo di pace, col crescere degli affari tornarono le guerre. Pro– sc·indendo dalla guerra cino-giapJ>Onese, nei circoli del caJ)itale europeo abbiamo l'ispano-americana, la sud– africana e la crociata contro la Cina. E se non rosse stata la crisi russa, avremmo già In guerra mondiale per l'eredità asiatica. :Ma q11ml <lifferl1tl' ·11011 oufertur. kta1~ 0 t,~~ncl~~ 1 ,:;~iu;rs,~!~~:r~!~!i~:\~:ru~q~neerr~~~~ll:~~ suma, non snrù. senza. una catastrore. Crisi, guerre e cntnstroft di ogni genere è quanto ci J>repara lo sviluJ>po del J>rossimo decennio. E come, in pochi anni, sono SYanHi i sogni della. eliminnzione dello crisi coi fr11sts, della paciftca conquista del potere J>Oli• tico mercò esperimenti alla Millerand, della. penetrazione di spirito socilllistn nelle classi ,tomi nauti inglesi - dovo sono oggi i politico-sociali liberali inglesi, dove i Fa– binni, dO\'e le resistenze giuridiche contro le 'l'nu/P– Unions? - così le condizioni, che si \'eriflcheranno nei prossimi anni, raro.uno s\•anire anche il sogno che ci fecero balenare davanti agli occhi, che cioè la guerra e le catastrofi siano cose del passato e che dinanzi a noi stia soltanto una via di pacifico, tranquillo J>ro– gresso. Per questa. J)Ossono, sl, andare I nostri clesiclerii, ma il capitale si basa sulla lotta degli antagonismi, i CJUnli possono tem))ornneamcnte attenuarsi, ma in sostanzi\ si acutizzano sempre 1>iì1 1 e debbono essere riso\t.i J)rimn che si raggiunga quello stato di armonia sociale nl quale noi aspiriamo. Nel fondo di queste contrruldizioni e antagonismi non solo delle crisi, ma di tutto intero il sistema eapitnll– stico, troviamo lo sfruttamento crescente delle masse, o la cresconte accumulazione del capitale. C"l 1ar . .. .Scio11eri e sciope,·a.uli in Awcrlca. li Commissario del r,n,,oro 1 ne~li Stati U11iti 1 Cnrroll D. Wright, ormai ben not.o per lo :me pu!Jblicnzioni st:v tistiche, riassume nella .\'orfh Ameri,:(111Rrl:itlt' di µ'iugno, i ris.:1ltati dc~li scioperi negli ultimi \'enti anni, 1~$1- 1900, negli Stnti Uniti. Riproduciamo I qundri statistici 1 comprendenti nelln JH'im1L colonna la J)e1·centuale def.!'li scioperi SCOJ)Jliat.i secondo le causo, o nelle altt'C tre il risultato di Cl-Si nei Ynri sta!Jilimcuti. N:1011erl •t, degli Slall uel (IUAII 81 1elo11eN &COI•· 1--~---– llhtll •,. ------ --------------- Aumento dì sa.lari. 2l:Ì,70 &2,77 li,38 29 1 8& Aumento rli salario o di111i- nuzionedelleorc di lnvoro JI,~3 62 1 49 21,0S JG,4:l Riduzione delle ore di lavoro I 1,1G 40,43 8 1 66 ll,91 Contro la riduzione delle ore cli 18\'0rO . . . . 7,li 82,.'.14 13,1-1 M,32 Scioperi di soliclnrictà . :J,47 2à,03 2 1 33 72 1 64 Contro l'impieg o di O))erai non associa.ti . . 2,~4 07,21 1,:1s <H,41 Adozi one di un a nuo,·n ta- riffi\ 2 1 33 3&,8-1 30,09 34,[,7 Riconoscimento dell'Unione OJ)eraia I 1 40 I2,87 87 1 63 Aumento di salario o rico• noscimento dell'Unione 0,9& 13,41 li,-16 69,t:l Imposizione dei regolamenti dell'Unione. 0,91 80,79 10,21 Adozione delle tnritlò del- l'Unione. . . . . . . 0,70 -IG,23 0,43 M,ru Hiduzione delle oro o contro In costrizione di fllr doz- zina dal padrone. o,i9 32 1 47 G7,a3 Contro il lnYoro a cottimo 0,78 r,(;,03 40,07 Per riduzione di ore e con- tro il cottimo. 0 1 i7 100,00 Per adozione dei regola- menti e della tariffa del- l'Unione, 0.75 (i-1,20 5 1 23 30,57 Per la riassunzione di ope- rai licenziati 0 1 74 40 1 67 1,96 57,37 Aumento di salnrio 1 mezza festa. il sabato, s>rivilegio di layorare per padroni non aderenti all'associa- zione padronale . 0,68 100,00 Contro la riduzione del sa- lario e le ore supplemen- tari . . . . . . . 0,64 100,00 Aumento di salario e contro l'uso di materiale pro,·e– niente da stnbilimento non unionista. 0 1 64 100,00 Aumento di salario e mezza. festa il sabato 0,G2 77,64 15,00 7 1 2G 100 1 00 50 1 4-1 I3,f,3 36,03 È notevole che una tra le pili nito percent..rnli di scio• J)cri perduti (S7,G3) si ha in quelli ratti per ottenere dai J>ndroni il riconoscimento dell'Unione, sia che i JHldroni, come in Italia, resistano più tenacemente a questa pre– tesa OJ>eraia che, ))Or quanto apparentemente politica, in,•este il principio generalo del riconoscimento della rorzn proletaria legittimamente coutrnJ)f}Osta alla rorzi~ ))ndronale e eon cssn battnglinntc, sia che gli operai non ci tengano ancora troppo, preferendo concretare i loro srorzi nelle lotte per l'aumento di salnrio e per In <limi– uuzione delle oro di la\'oro, nelle quali, come si ,·ede, sono pili frequentemente \'ittoriosl. E note,•ole nncho l'elcYatn percentuale cli sconfltlc negli scioperi di solidarietà 1 !-Ili qunli pur tanto si eontri. oggi in Jtalia 1 in questo primo peri,.1do di battaglio eco– nomiche.
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