Critica Sociale - Anno XII - n. 12 - 16 giugno 1902

180 CRITICA SOCIALI,; . .. La legge votata dalla Camera <lei Deputati secondo il progetto llalenzano stnbllisco Il contributo dello Stato a 120 milioni, od in 40 milioni il concorso delle tre Pro– vincie intere:1sale di Bari, Foggia o f.,ecco; il pagamento di tali somme ,•orrebbe effettuato in 40 annualità, ri– spettivamente di 3 milioni e di I milione a carico dello Stato e delle Provincie, con racoltà. ai Co1uigli Pro,•in– ciali di ripartire metà del contributo fra i Comuni ser– viti dnll'r.. t-quedot.to. l,a co,truzionc sarebbe data in n1•palto a (orf(lit con c,.pcri111ento d'asta pubblica ad unico incanto; i lavori verrebbero 1n1gati ratealmente coi 4 milioni annui di contributo dolio Stato o dolio Provincie, ritenuto che snri\ vinci toro dell'asta chi offottuorà. il lavoro al prezzo minoro, cloò contontandosi dol J)Ugamcnto di un minor uumcro di dotto nnnualltù. Al costruttore viene aftldato lo studio del progetto eFJecutivo, ri'!ervata l'approvazione degli Ufl\ci 'l'ccnici del :\linlstero dei f.,L. PP.; ed al co– ~truttorc medesimo ò puro ri~ervata la concessione di c~ercizlo dell'acquodotto 1>er 00 anni, con robbligo in lui di ripartire fra le Provincie ed i Comuni interessati - in ragiono del rispettivo contributo - la metà degli utili cho csrll ritraesse llllll'e..,erclzlo dell'acquedotto in 1>H1 del 1 •J,. nnnuo, per tutta la clurnt1\ della concessione. Sembra im1>ossibilo che condizioni shnil! di esecuzione di un co~l im1)ortnnto lavoro possano \'enire J)roposte dn un llinlstro dei U.1. PP. o \'Otate da un Parlamento Jlnllano; e..cise costituiscono tutto quanto di illogico, tutto qunuto di ))Cricoloso si J>UÒJ>ensaro in materia di pub– blici lll>palti. Errore capitale inUrnto ò evidentemente quelJo di bandire una ~ara per l'e.,ecuziono a forfait di un lavoro con-timilc, ~ulla ba'!o ,11 un J)rogetto puramente di mnt1- slma, ))Or il <tUlllO l'opera riesco assai 1,oco precisati,. Nello opere n forfait ò lndiSJ)e1u1nbilo la nHL~ima rteter– minatozzn clol lavoro dn eseguirsi i sono influito altri– menti lo contc.stnzioni po,'lturno, o p11.rccchi lavori ferro– viari 110 hanno dato 1wova ovldontc, mentre i bilnuci dolio Stnlo italiano sanno qu1rnti milloui di compon,ii, :L torto od a diritto, \'Onnoro Jlagnti ad appaltatori rcrro– vlnrl. Il la11elnro nll'n1>1Htltatore lo studio del progetto esecu• ti\o rRJ)J>rcsenta poi Il completamento dell'errore, poichò ò ovldento cito tale studio verrà effettuato con l'unico intento di curare l'intere,so di chi Rtudin l''>pera e la escgul,ce, e quindi di introdurre li mag~ior numero 1>osslbile di varinnti anche radicali al prOfretto, b:u:c doll 1 n1lpt1lto 1 per coones1nro rlchic'!to di compensi e di so1>raprezzl, ed anche domande e\·ontualmente intese n modifteare sostanzialme11to il 1mlto od il prezzo contrat– tuale. Xò molta rode noi ablJiamo nell'efficacia del controllo da 1>arto dogli Uffici tecnlel gO\'~rnativi, i quali, per Il loro organismo fturagginoso e burocratico e per gli stessi e-lomenti di cui In majl't:ioranza sono com1>osti 1 non J>O'l· sono in nessun modo esperire un'azione veramente utile e J}ratica in questo ordino di lavori. Il lasciaro itll'ap1mltntoro IR combinazione ftnanziarin iutesn n procaccinre Il 01\pltale occorrente all'esecmdonc tlcl lavorl, qua11do si tratta. di unn somma che \'Ogliamo 1rnr nmmettcl'O sottani.o di 100 milioni in base al prc– ,•ist.o, o provvedendo a rimlJOri!Arla In 40 nnni, o gil1 di Il, raJ)J)rcsenta il modo miglioro per solleticare gli a1>· 1>0titl Ingordi di banchieri affaristi e di strozzini fame– lici, 1>er rar nascere camorre e carrozzini, J>erfar trion - raro la speculazione disonesta all'ombra del labaro sug- B1blo 110 A e ne gestivo dell'appoggio lari:ito all'attuazione di un'opera altamente umanitaria. Con que,ti sistemi si può stare più che certi che i lavori costeranno somme favoloso In confronto ciel pre– visto o che, dei milioni che esclranno dalle casso gii\ esauste dello Stato o delle Provincie, In maggior 1>arte andr1\ a finire in tutt'altre mani che non siano quelle del ,•cri esecutori dell'opera, ;i:lcchè ancora una ,·olla Il sangue dei contribuenti Italiani dar1ì. nuoyo alimento alle camorre alto e IJa.sse di loschi s1>oculatori. Ucn 1)li1 scm1>lice, ben pili conveniente sarebbe stata Invece l'operazione fhrnnziaria ratta direttamente dal Oo,·erno col concorso delle 1•ro\·inclo interessate; non difttcllmento si snrcbbo potuto ottenere dngli Istituii di credito un prestito O))portuno che 1>crmettesso l'esccu– zioue dOll'OJ)crn, scindendo Il lavoro in parecchi appalti coordinali net un'unica dire:dono tcc11ico-nmrnìnistrativn, esercitata direttamente dal Oovcrno mediante un Uftlcio tocnlco autonomo e verl\menlo com1>etente 1 che :wessc J)revlamento studiato, con In maggior diligenza. e nei 1>articolari J1iì1minuti, tutte le pnrtl del 1>rogetto e,;c. cutivo. Il J>rOV\'edimonto di lascinre por 1wt:mtt'a11ui all'lm, presa assuntrice della costruzione l'esercizio dell'acque– dotto ra))1)re.sentn J>Oiun contrn,to trop1>0 stridente con quei principii amministrnth·i moderni che hanno inspi– rato al Mlnlitro dell'intorno dello stesso Oabinetto, cui l'on. Oalonznno nppartleno, Il J)rogetto di legge sulla munici1>allzzazione del pubblici scnlzi. Anche In coloro,ai quali In municip:1lizzazionerlci scnizl pubblici incute in tesi generalo un certo orrore, o perchò credono che l'iniziati,•/\ indh•iduale debba in Ol!ni ordino di nttivlh\ uerc il !òlOJJravvontosull'azione collet1irn, o perchò reputano che le ammlnhtrazioni comunali e gii enti J>UIJbllci in geucro non debbnno assumersi l'eser– cizio di industrie aleatorlo 1 por lo quali occorre una elastlcitiì. di aziono maggioro di quella. che non posstl cssero conccssn dall'org1.1.nis1110runruinistrath•o di tali out.i - nnche in co~toro 1 rl1>ctinmo, è ormai prevalsa In. Idea cho l'ncquodotto, come i11111innto inteso a garantire la pubblica snlutc, dobbn. venire esercitato munici1>al– mente. La stessa Oiunta ultrn-conservatrice del comune di 'forino è sccsn ieri nella lotta elettorale con simile piatta• rormn, 1>r01>0nendo ili m1111lcl1,nlizznre<111ell'acquedotto 1 il cui esercizio, affidato a Società private, dette luogo ad in– con,·cnicntl ed a danni tnnto gravi da tutti risaputi. Ed è quindi veramente strano che, con queste tendenze omni generali, si sia osato 1>roporre o si sia osato ap– pro,·aro un disog-no di legij'o, J)OIquale si viene a mono• ))Olizzaro per 00 a1111i 1 aflldandolo ad un J)rivato, l'eser– cizio di un acquedotto servonlo una regione di oltre tredicimila chilometri quadrati ed uun popolazione di oltre un milione drabitanli j e ciò in una zona d'ltnlia dovo l'n))pronlgionamcnto di acqua ò questiono piì1 che mai COJ>itale,doYe lo ))OJ)oluzlonl sono a_c;;setate,dO\'e il commercio dell'acqua sfrutta I 1>H1ricchi come i pii1 miseri, dove gli lndh·ldui bo,·ono acque non 1mre, J)er– nlcloso1 anzi micidiali, in'!iome alle quali suµ-gono - si può ben dire - la morte. ì,; un voro problema sociillO risolto, e nell'impianto e noll'osercizio, In modo come peggioro non poteva essere 1>onsato 1 od ò strano che di fronte a questo stato di cose nou una agitazione si sia fatta noi paese, ·uon una \'Oco franca, spassionata si sia le,•ata cora~giosamente nel Parlamento n combattere 11nssurdo, il J>ericolo di consi– mili proposte; è str,rno ripetiamo - come una falsa questione di sentimento - polchò Il sentimento vero

RkJQdWJsaXNoZXIy