Critica Sociale - Anno XII - n. 11 - 1 giugno 1902

1GB CRITICA SOCIALE sio11e - como J)rincipio, perehò in pratica la cosa non è sempre possibile - cui (J(Jnisciopero <li cui 11011 yli si(l, stato1,recetleutemente sottopostol 1 esM11e. " Quand'è che la. l)irezionc del Partito socialista. ita– linno seguirà. l'esempio del l~elgio istituendo un or– ganismo, che funzioni, simile alla Commissione 8in– dacale? Octors, segretario della Commissiono sindacale del Partito socialista, aggiungo: " Sono ))errettnmente d'accordo con voi sulla necessità 111quelle cognizioni o di quello informar.ioni, che dcb• bono o dovrebbero presiedere ni n'lovimcnti o])crni, s1>e– cialmcntc in materia di scioperi. Oa voi, come qui ccr– tnmente, yU sciopei·i si 1>enlo110, tanto jJtr le (;Q(tlizio11i 1><ulro11ali, quanto J>er t1ig1w1·cmw jJ0J>0lare in moteda <li. 1.J1·0<111zio11e e di scambio, e c'ò da augurnrsi che un'intesa. lntcrnazionnle anenga 1>cr lo scambio delle inrorma.– :doni nazionali e internazionali relative al mercato del 11\\'0ro.Sarà. certo questa 01,ern.dell'Ufllcio dell'Jnterna• ~donale J>errezionat-a,ma la questione <10,•rebbeessere agitata. nella. stampa operaia. 11 ( 1 ). Non bisogna dimenticare che nel :Belgio i tro mo– vimenti, sindacale, politico e cooperativo, sono mira.• hilmento fllsi sotto la. bandiera socialista, e, come si \'Celo, i socialisti non trascurano le questioni che ci interessirno e che stiamo studiando. Colle stesse Cooperative i socialisti tendono n che gli opcrni " studiino piìl davvicino il metodo capi– talistico di produzione e di scambio, ne scorgano i vizi, e ricerchino i processi o i metodi che si po– tranno impiegare per effettuare la transizione dal regime individualista al regime collettivista, i si– stemi che potranno essere utilizzati nella società che essi intravedono come termine logico dell'evolu– zione attuale ('). ,, Danimarca. Anche in Danimnrcn i tro movimenti, cooperativo sindacale e politico, ma specialmente <JUCst'ultimidue sono perfettamente fusi, e proporzionalmente nlla popolazione (due milioni e mezzo) hanno una forza di organizzazione che supera. quella. di ogni altro paese. Al principio del 1900 le associazioni professionali (le <Juali hnnuo acccttatQ il principio della socinliz– zazione) contavano 96.295 membri; oggi ne con– tano 101.000. Nessuno scioJ>eroo chiusura viene sovve11ziouato, vrim<i clte l' A,n111i11istmzio11e clei Si11dacati riuniti 11e abbùi esamùmte e ricono sdute le ca use. Ogni anno vengono pubblica.te statistiche sulla. situazione delle organizzi:tzioni, sulle condizioni del mercato elci lM•oro, ccc. In pochi anni il 1>artito socialista - che, come ho eletto, ha per base l'organizz11zione sindacale - col– l'azione 1>olitica è riuscito a. far amcntare i salari degli operai dello Stato di 1.112.000 franchi l'anno, a ottenere per le casse cli malattia. una soYvenzionc nnnua dello Stato di circa J .390.000 rranchi, per sus– sidio ai vecchi po,•eri tre milioni e mezzo, pe1· la costruzione cli case operaie elci prestiti dello Stato, a basso interesse, per circa tre milioni, ccl a strap– pnro il riconoscimento da parte dello Stato cli un tribunale arbitrale risultante da yoti liberi. {1) :."clDcl,rto ,·1 aono qucale 111\•lalc ,cric che di\11110 lnformulont ogll 01,ernl 111110 llato 001 mercati: J,« Rer111e 1111 T1·aval1, ut11c11oe– U,t~•e11h· :toclul, mvl1ta IOCIAIIBII\- J,'Our:rie,· ml11e1w - Le Ji11/lellu tle, melallurqlltft - U ,Veta1tu1·q'1te, giornali di incsllere. (') St:Rwr, nell'..tlmtmm:11 d,, cooplra/1.1w1 bdqtl per Il 190:. uertrand, uruxclles. an I Sindacati sostennero nel 1899 una lotta meravi– gliosa, provocata. da una generale chiusura degli stabilimenti da. pRrtc dai 1>aclroniallo scopo di in– frangere l'organizzazione operaia. La chiusura com· prendeY1140.000 opcrai 1 cioè IR. metà circa dei membri dell'organizzazione. Non un solo atto di violenzA.ebbe luogo. Nessun clisocClq>atosi fece iscrivere all'Ufficio cli beneficenza, per dignità. Il conflitto finì con un compromesso. Gli operai danesi ne celebrarono Ja fine come il trionfo del parlamentarismo industriale sul regime assolutista. Fu istituito un 'J'ril.>unalearbitrale permanente, composto di tre padroni e di tre operai, per risolvere i conflitti che potessero nascere nella intcrpreto.zione elci com1>romesso arbitrale. Il .Parla– mento ha riconosciuto questo 'l'ribunole al pnri dei 'l'ribunali ordinari. L'organizzazione operaia mantenne le sue posizioni e i suoi diritti fondamentali, anzi lo Stato riconobbe con legge speciale che i Sindaca.ti 01>erai riuniti sono un fattore sociale. Così si comb:tttono le battaglie 01>oraie noi paesi civili. Spagna. Quale differenza invece in Jspagna ! La miseria italiana. o l'impulsiYità latina vi si clànno la mano. I lavoratori dei cam1>ie delle officine sono così Rl disotto di un livello umano, che nelle loro do– mnncle non possono davvero preoccur>arsi delle con– dizioni delle industrie. La mancanza di un'organizza- 1.ione solida dà la preY.!!enza ai metodi cli lotta. anarchici, e, come bene spesso si vede, lo sciopero generale "i ò in gran favore. • 11 Solo i socialisti - mi scri\'C Paolo Jglesins - che sono a.Ila testa della 1>ii1snida e :compattn orgnnizza– zione, La U11io11 Obrera, proseguono una cam))agna 1>er far sì che gli scioperi ,·engano orgn.nizzati bene, con uno stu,lio ))reYentivo delle condizioni nelle quali si ve– rificano, e di quanto può a\'\'antngginre l'incremento della produzione. ln questa loro azione sono combattuti ,•h'nmente dagli anarchici, i quali, sperando di veder Y0nire la rivoluzione sociale dit. un momento all'nltro 1 ccrcnno ad ogni ora scioperi e conflitti colle autorità. 11 Quali risultati abbhmo essi ottenuti, nel febbraio scorso si è visto. Svizzera. Poche cifre e poche rig he di un o sbttuto baste– ranno a fnr capire quanto abbia.no da imparare gli italiani dai fratelli svizzeri. Nel ra1>porto del J 99 del Comitato federale della l'ederazio11estizzerc, <leiSin<lacati J)rofessionali, com– prendente :167 Sezioni con 49.034 membri, si legge che nei due anni I898-18D9 si ebbero !H conflitti senza sciopero, elci (JUali45 interamente vantaggiosi, 25 riusciti in parte,""21 senza. risultato, e 46 scio1>eri, doi quali L; con risultato pieno, 20 vinti in parte, 9 perduti. Oli ottimi risultati, ottenuti colle trattative senza scioperi, si spiegano facilmente quando si leggano gli articoli dello statuto della Federazione sulla " 'l'attica negli scioperi ,,: Ivi ò detto che" nessuna Sezione di una Federazione, o Società locale, ha di– ritto di entrare di pro1>ria testa in un movimento (JUalsiasi. Anche in caso di provocazione da 1>arte elci principu!;, di prolunga.mento della durata cli la– voro, cli riduzione cli salari, di nuoYi regolamenti, di insulti, di cattiYo trattamento o cli rap1>resaglie, ogni inter\'Cnto arbitrario ò vietato. "Allorquando un Sindacato si })ropono di lottare, sin. per mantenere la. posizione attuale, sia J>cruna migliore esistenza, dC\'Cinviare sempre al Comitati centrali e al

RkJQdWJsaXNoZXIy