Critica Sociale - Anno XII - n. 11 - 1 giugno 1902

172 CRITICA SOCIALE zione, 1>erla classe dei panettieri, del sistema del tunio {li, lavoro, metodo grandioso per distribuire il costo della. disoccupazione sulla classe stessa. Uiteneva però che, con mezzi finanziari pili rilevanti, l'Ufficio avrebbe cer• tnmentc potuto prendere uno s,,iluppo maggiore, avrebbe potuto accentrare il funzionamento, crescere il numero degli impiegati 1 stabilire una succursale in posiziO)Je pili centrale collegandola. tcleronicamentc colla sede principale, misura questa nece.mnia. per alcuni me– stieri (camerieri, J>arrucchieri). l'Ufficio di collocamentoe la disoccupazione. Ma esaminando piì1 minutamente il funzionamento dell'Urflcio di coll·ocamonto della Camera <lei lnvoro, la Sezione veniva. a constatare che l'Ufficio nò controllava tutto il mondo rlei disoccupati sulla piazza di !filano, nò J>oteva controllare l'offerta di lnvoro. Nel 1901, per esempio, le domande di lavoro all'Ufficio da parte dei disoccupati ascnsoro a 3988 1 di cui 2436 furono di soci della Camera del lavoro e 1552 di non soci; 3540 furono cli maschi, 8G di femmine o 362 cli giovanetti. Di fronte a questi dati, appariva come da solo l'istituto fosse im• potente a conoscere l'ampiezza della disoccupazione, a determinare il tem1>0,la durata, le categorie della di– soccupazione stessa. Si calcola a pii, che 10.000 il nu– mero dei lavoratori che annualmente in !! ila.no doman– dano lavoro a qualche agenzia di collocamento. li problema consisterebbe nel determinare l'entità e le modalità. della disoccupazione. L'Utflcio di collocamento non ci.dice, offrendoci i suoi dati statistici, se ti-nttasi di disoccupati temporanei, periodici o permanenti; ed, a seconda che trnttasi di disoccupa:done do,•uta a. causo accidentali od a cause permane1iti, diverse sono le con• seguenze 1 diversi i rimedi. La Sezione pert-anto, constatato che l'indagine per mezzo degli Uffici di collocamento non a.vrcbl,e mai con– dotto alla conoscenza. esatta della clisoccupnzione, stu• dia.va . se la. risoluzione del J>rol>lcma.non si sarebbe potuta ra.ggiuugere per altra ,•ia. Statistica della disoccupazione. Statisticamente, quattro sarebbero i metodi di ricérca per misurare il fenomeno della disoccupazione. 1° Si ricerca il numero dei disoccuJ>ati in certi tempi di depressione industriale - è questa. una ricerca cli portata' limitata. 2° Si ricercano i dati in occasione di censimenti - ò ricerca più importante della 1>recedcnte, ma semJ)ro limitata nel tempo. .J 0 Si richiedono rapporti piì1 o meno regolari dal numero maggiore possibile cli imprenditori o di lavora.– tori - ò metodo più corretto dei precedenti. 4° Si raccolgono senza interruzione dati offerti dalle organizzazioni cli lavoratori. t questo il metodo più perfetto e sicuro; cambia il raccoglimento dei dati da 01>crazione saltuaria in rivelazione continua cd auto– matica. Cfr. "\V11,u,ur F. \V1L1.ouomw: 'l'he me(ls111·emc11t of 1mem– l)loyment.: Il. statisticnl f!tudy (Ya{e Heview, ng. 1001, pngi110 JSS-202). Criteri per la istituzione di un Ufficiodel lavoro. La Seziono vcnh•n acl una prima conclusione, stabi• lenclo che i rimedi contro la terribile piaga della disoc– eupazione non potessero essere messi in opera che dalla. classe stessa lavoratrice, diretta.mento interessata. Dallo spirito altruistico clelle altre classi non si 1>0• t!'ebbe molto sperare, anche perchò troppi interessi an- B1h1otecaGino Bi:'3rr.o tagonici sono impegnati alla conservazione della disoc– cupazione, all'esistenza cioè di un'armata. di riserva nelle falangi lavoratrici. La Seziono concludeva, in secondo luogo, che il modo ))iÌ1efficace per combattere la disoccupazione, in tutte le sue forme, consistesse nell'organizzazione della classe lavoratrice, in modo da poter controllare la vendita della forza cli lavoro od il mercato di lavoro. ln terzo luogo, la. Sezione stabiliva. che il mezzo 1>ilt potente cli organizzazione consistesse nella. conoscenzo. delle reali condizioni di offerh o domanda su un dctcr• minato mercnto di Iavorc,. Concludeva pertanto la Sezione pl"OJ)Onendo, accanto all'Ufftcio di collocamento, la costituzione cli un Ufficio elci lavoro, il quale avesse per iscopo d'illuminare la classe lavoratrice sullo condizioni di occupazione e di• soccu1>aziononel mercato di lavoro, sulla J)iazza di Milano. L'utilità degli Uffici ciel lavoro è riconosciuta in tutte le legislazioni, ed uHimamente fu affermata dall'ono:-e• vole Zanardelli nel disegno di leggo ))resentato alla Camera dei deputati nella seduta dell'S giugno 1901. Scopi pratici dell'Ufficiodel lavoro. (I) Oli scopi che si dovrebbe ))reflggere l'Ufficio del la– vol'O,che la Sezione propone 1 non sono sco1>iaccademici o cli semplice studio di fenomeni, ma sono insplrati ai c1·iteri 1H·aticiseguenti: a) La ricerca clei dati de,'e limitarsi e deve servire al controllo del mercato di lavoro per la sola piazza. di :Milano. Questo J>Crevitare una indagine estensi\•a, ma poco intensiva, e di nessuna pratica erncacia; l>)I dati si raccoglieranno per ogni gruppo di la– Yorntori organizzati in arti o mestieri. Ogni mestiere, trattato come organismo cli difesa, verrà. J)reparandosi le cognizioni economiche indispensabili a sviluppare la pro))ria politica dei salari. Questo sistema d'indagine è una necessità determinata dal fatto che la disoccupa– zione - il problema. che sta in fondo d'ogni ricerca - ò un J>roblema che essenzialmente deve essere trattato per industrie e per occuJ)azione, talchè si potrebbe dire esservi tanti problemi di disoccupazione quante sono le industrie; e) I dati riguarderanno - mestiere per mestiere - i lavoratori organizzati ed i non orgnni1.zati dello stesso mestiere. Si procederà. a un censimento della popola– zione la,•oratrice di Milano per i mestieri che hanno un principio di organizzazione o che sono quasi tot-al– monte organizzati. L 1 orgnnizzazione di cui si tratta ò l'organizzazione economica, cli mestiere, escludendosi assolutamente qualunque organizzazione religiosa o po• litica; d) I dati, tenendo conto della })rovcnienza dei la– voratori, cercheranno .. di determino.re le condizioni di domanda ed offerta di lavoro per quei centri che con– tribuiscono all'emigrazione verso :Milano delle forze la• voratrici, specie nei momenti di maggiore domanda di lavoro, dovuta. a. sviluppo industriale; e) Per tutti i lavorato1·i si terl'ÌL conto dcll'efa e sesso, dei salari, clelle ore di lavoro, ciel tempo di oc• CUJ)aziono e disoccupazione, della Jlro,·enienza, della Jlermanenza in Alitano, dei lavori straordinari, delle ( 1) SI tcugn presente elio lo J\r0J)0Sto di qucst11 Seziono non con– tcm1>IM'0.110CII0 l't.Hnclo del J,n,•oro l)Cr I l{l\'0rfll0rl di Cltltt E8S0 furono 110! conglol.mlc con lo pro11osto della I\' Seziono l)0I htvorn– torl di c1unpngnR, rls11Ctt0 al quRII lo rlccrcl10 si cstondornnno, 011ro lo mura clltRdlno, a tutta l'flnl1a soltontrlonRIO o l'):m111a{V. C1·/tlca &>tù,lt, x. 10, l)ng. H,7 o seguenti).

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