Critica Sociale - Anno XII - n. 10 - 16 maggio 1902
150 ùRITIÙA SOCIALi; • .... flnalmento il 1>ro~cttoJ.nca,•a, posto ai vòti con alcuno leggiero modificazioni Rccettate dal Ministro, ri– portO una gran,li.;;;imll mRJrgioranza. Purtroppo la caduta del lllnlstero gli im1,edl di farlo approvare anche alla Camera del deputati, In modo che il progetto decadile ancora una ,·olta; ma ciò non toglie che esso sin stato ,·otnto da uno dei rami del Parlamento sotto m,a formo rllt f'm ri11scilrt 1>le11amtntf' r,cctlto alla ge11emlitù citiltc- 11il'i e tll'(Jliimltt~triali, i quAli vede,·nno rimosso il peri– colo di inceppamento dello iml)rcse idroelettriche, pur restando cftlcl'lcemento tutelati i legittimi interessi dello Stato. 11 All'attualo Mlnlstro non resterebbe quindi che riJ)ren– <loro H nrogctto dell'on. [,n.cnvn,giunto 1>ressoal porto coi suffrngl qua!!\ unnulml del pubblico indu!ltrinle e dei logislato1·i cl10 ohboro nd occupnrsene. 11 QuC'sto giudizio (, In. coufornrn, lici nostro, che da• vnmo sino dnll'unno passllto: 11 lrn. il grande CI\JJitl\le, .... preparato il terreno colle suo n.ssoclazlonl indu<;lrlnll NI elettrotecniche, per mezzo elci suoi rappresentanti in Senato ha già introdotto ncll:i ,·ecchln leggo modificazioni eho attendono soltanto l'n1,· pro,•nzione dclii\ Cf\mcrn. Si inghirlandarono bensì di flori retorici lo "lltimo dc.slgnate; J>lntonicheJ)roteste di affetto si ))rOdignrono <tlle m<>d~3teù1iziatiu, ni piCCfJU 1m><lutlori td i,ulr,strillti, ,·apprt!i!11la11ti i11leressi seri e 1·eoli, ccc., ecc. Tutto ciù non impedì alla legge di riu– scire, qua lo do,·e,·a 1 In consacrazione dell'accentramento, osiia, nel 1,lì1 del cacil, del monopolio inevitabile 1 per il quale si 1nc1>nrn Il\ 11alln!Z' ene.ii lulu.~triale ed economica. d'Ila.Ila."(') Quale infine In. ('ssenza di questa lc~ge? 1,>t. si Hcorgo nelh\ JJrrorazi()lle fi,ia/P ciel discorso dell'on. CrC'spi: " Signori mlnlstl'i, flnnlmente noi non vi domandiamo 1111/fa, 11011 ,,1 donrn11dirunoche di lnscial'ci completamento nlln, nuovi~ fede che <IO\'el'igcnernre l'umanità. e che si compemlin nollo pnrole: lnvoro o libertà. 11 Il nulla, hcn si i11tc11dc, ò In doviziosa quant.ifa ,li ener,l!ifl, cho ci rei;:-Ahrno~4..lpied Appennini, la. liherbì è... h~ lihorhì. di conquistarln. .\lo in che conRlstc infine la lihert?1? Ne/In climi,mzioue c/P/ ('{11/0ue am11t0da, J>ar1ca-si JJer nyui tarallo di mergiu, e 11el p,·ol1111y<wte11to ]XJ.~.~i– hi/111,i1fr <t ftmpo imlr(i11ifo 1 ciPlltt co11cessio11e. L'on. Crespi ha dimostrato con una logica serrata, come si1l un errore enorme di Economia 1>olitica e tli cicnza della finanza il eolpire col fisco una in– tlustria sul suo nAscerc. Un numcnto di canone porterebbe un vantaggio diretto cd immediato Affatto irrh1orio per il bilancio dello Stato, e in\'CCC un dnnno indiretto gravissimo in un prosRimo ,wvcnire. Ciò non ostante, pure che l'on. Halenzano r-) abbia in animo di clcvnrn col nuo,·o 1>rogetto di legge la tassa n1HH11\ per cnvallo dinamico da L. 3 1 come è nttualmontc, i~ li. ù, mentre, secondo lo schenu~ di J('g-gc npprovllto dnl Renato e cosl caro alla grande industria, il cnnono snrohbo ridotto a L. 2,50. i\fo, ciò che mn1.n;ior111cntcpreoccupa 1 1 011. Crespii e In. ch1sso (li cui egli ai ò fi~tto porhwoco, è il ter• mino elio 0011001·110 hl du,·Rh, della concessione. " Finchò questo non slrl stnbilito - egli ha detto - si mnntem\ la RO!l!)Cnslone di ogni sorin clomanda ))Cr (1) {'1•11/ctr SOtlfllt, IIMJI, s. 12 (16 aluimo). i-) \'edl tnrormu10111 tlrll'A,.cu,tl.' 1 1• mn1r1tlo 19ft. conce~<1lone 111 ncque Jlubblichc ('), 1,erehè è e\'idenU' che nessuno, senza. rtvere davantì questo termine, potrà stabilire un ealcolo di intcrcc;se o di ammortamento ))Ci cn1,1tallche si dovrrtnno impiegare nelle forze idr:tuliche., E l'on. i\linhitro l'ha rassicurato: a lo non ho nc,c;una dirttcolfa A. dichiarare essere pro– posito del Ooverno di J)l'OJ>Orrche, dopo un trentennio, il conccsslonnrio nbbl1\ di diritto un nitro trentennio per In rinnovnzlonc del suo contrntto. periamo che il Par– lamento cl segua In questa 1>rO))Osta che certamente soddisferà l'on. Crespi. 11 .1,; !'on. Cr~spi fu piìt che socldisfo.tto ! Contro unri propost11, che equivale pressochò ad unn esproprinziono clcfìnitiv1l di ciò che è proprieti\ dello Stilt.o 1 ò naturale che siA. insorto un rappres('n– t.anlo del llruppo pnrlumcutarc socialista. L'on. Albcrtclli, dopo essersi domandato se le energie idr11ulichc debbono essere abbandonate alla speculAziono 1>rh•ntn, rispondo proponendone la. nfl– zionalizzaziono: il resoconto parlamentare registra c~ngrntulazioni ed apprO\'azioni, tanto J>ilt significa– tl\'c questa volta, t>erchò l'idea. dell'onor. Albertelli tro,•a seguaci numerosi anche fuori delle file del partito sociAlista. Come infatti abbiamo detto, cli questa dottrina si ò fatto propugnatore entusiast.l I·'. S. )litti ('). Qu11lo ò il rugionamento del Xitti 1>er concludere colla ncccssitÌl della nazionalizzazione delle forze idrauliche? l:gli, con una Lunga documentazione, molte volte non trop1>0 procisn cd eaattn, Yiene a comprO\'are gli stessi presupposti di ordino tecnico che noi ab– biamo nffcrmato nei nostri Rrticoli della Crific<t so• ciale. - .l,ci llù1la11zo1 a/l{I, quale JJUÒ oyyi farsi, oll è 1Jro• ha/Jilc .1xw;ci farsi fra, bre1:e,11n utile tnlsporto cli euergia, è !W//lcie11te ver 1·aygi1mge1·e in Jtalia i centri iuclus/l'i ali a hthc vih to11ta11idalle recondite va1fafe del le 1 1 I.pi e a agli A 1Je1111 i ni. - L<t volenziafitù vresu111ibile in fo,·zct i(fricrt dei fiumi. e torrntfi ili 1/alia 1mb bastare <tibisogni tlellci Nazio11e J)e1· molli mmi ancora, a 1x,tto che lo sfrutta– men tone ,qi{, fatto senzc, svrec/1isol)(!rchii e cou m, mel< X.lo t' (IZiomtle (e cioè colla produzione in grande clell'cner,:.:ia). - In massima, l<t .wsfif11zio11e dell<tenergia elellrita alla t,nniea è tYmlagyiosa e presto si im})Qui't alle i,utrr.c;lrie 1u,zio11ali. A questi r>crò il Xitti Ag~iunge due altri teoremi, che potranno sen·ire per ~iun~cre alla conclusione finnle, mll a cui noi non 1>ossiamo assolutamente sottoscri\'ere. f/uno presagisce un grande e prossimo avYenire minerario 1>cr l'lttTiia col diffondersi dell'ener~ia elettricfl Il buon mercato. Ci pnre che si tratti ,H SJ)er11nzotroppo rosee, di un entusiasmo affatto pre– maturo. Lo condizioni nttunli della scienza, e la. prova faU1\ in questi ultimi unni dulie nascenti !ndustrio olettrochimicho cd clcttrotermiche, non ci permet– tono affa.tto di rasero cosl ottimisti. ( 1) Cll'I non unro vero: non ott11nln 10 h1<lcCl!!lo11Idella legge nt– tunlc,o IO lrrnilo1111llulmo cd 111Clfl\ll clreolnrl 111 ministri e \'loc– m1nlatr1, 1tlltCOIOnonl )llnlstoro domnndo per oltre un mlllone e 1111coon1om1111 Nw11111<Il torio:n. (IJ I', 8. SITTI: IA cl/M /Il .\°(IJ>Oll; lltudl <' rl('Crcho !!U lii SIIUR– zlo11e eco11omlc.1 J)r(',tnl<' o la 11oulblle trn1rorm1ulono Industriai~, con Ull(l Rl)IICOd\Ct't IU IO forze ldr:1111lchc <lcll'IUllla r la loro ullllz– ltAX\flllr, - Sa110lt, 100!,
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