Critica Sociale - Anno XII - n. 10 - 16 maggio 1902
148 CRITICA SOCIALE tero del proprio lnvoro ,, ; Mazzini combnttè lo sfrutta– mento llOlitico o lo sfruttamento economico, e ili sua Repubblica vuole fondatn sul lavoro, sull'amore, sulla giustizia. - Di. fronte a ciò ò focile il rarflgurarsl che effetto possano produrre uffermazioni come queste: i reJ)ubblicani non sono che dei bor!Jhesi,; .Mazzini fu un borghese, ecc., ecc. So bene che questa pro1>ngandamira a stabilire il carattere e il valore storico di ciascun partito all'inruori di allusioni personali, e a far comprendere agli operai reJ)ubblicnni che essi meglio provvederebbero alla_t,ulcla della loro classe associandosi al partito socialista che ò essenzialmente costituito sugli interessi e per la dHesa di essa. Ma non ò con affermazioni siffatte, per <1unnto condite di omaggi al :Ma.estro,che si ))UÒ S))Crnro cli far breccia nel cer\'elli roJ)ubblicani 1 nei quali esse prendono, J)ur troJ)J)0 1 suono e consistenza del tutto di– versi da quelli che hanno nell'intenzione dei nostri ))ro– pa.gnndisti. :Ma che borghesi d'Hgitto! Lasciate staro questa parola che suona irritante e dirf-li quasi offcnsivn agli orecchi di quei proletari della Repubblica. Lasciato che adorino :Mazzini, come lasciammo a suo tempo adorare Il ,lio Proto dai seni della gleba, i cui cervelli attaccammo, lungo tempo, con una pi·opngnnda. che non disturbn,'i\ quel elio in quegli animi ignari. 'l'om1>0verrà in cui la. lezione dei ratti o l'e\'Oluziono delle coso porranno il :Mnestro noi imo giusto posto: di grande coopcrnfore dell'unità. nozionale, grando idenlizzatoro tlei scnlimentì umani J)iù nobili, o llrecorritore, nella. forma. vaga e filo– sofica che gli consentiva J1indole della. mente e degli studi, dello ruturo giustizio sociali. f.:, pertanto, un metodo superficiale per quanto bril– lunte quello che clÌL la strana. illusione che si llOSSa nn– dnro alla. conquista dclii\ Homngr;n. rCJìubl>licana con una serie di discorsi e di articoli cli conrutaziono (del resto non neccssnria agli SCOJ)idella J>rOJ)ìlgandasocia– lista.) del boryhc;,ismo nrnzzi11in110 1 in forum. cccessi\'il– mcnte polcmìcn, non rispondente alla. mcntalit:'1 dì ce•·· velli ri:itretti o impulsivi. e questo metodo rosse n"so– lutamente e uni\•ersalmento buono, il mondo Potrebbe raro dei passi da. gigante noi giro di pochi anni. Porchò 10 monti ottuso dall'ignoranza, dai prcgìudi~i e dallo superstizioni potrebbero essere con rapida facilità di– schiuse e illuminate da torrenti di luce intellettuale o scientifica. Jla pur troppo non è cosl; e il cammino della verità ò aspro e lungo. A\'viene tnl\'olta che per scardinare un solo pregiudizio occona con agile o co– sciente positivismo scalzarne <1ualcho altro J>Ìl1diretta– mente collegato colla ren.lt. \ dei ratti e tale che concorra Poi a mnndaro all'aria il ))regiudizio J)iì1grosso che non reputammo vnntaggioso l'attnccnre di fronte. Così ci comJ)o1·tammo nella. propagnnda. rurale, dove l'ostacolo religioso, girato llbilmento dalla nostra J>ropagnnda, ru dallo svolgersi dei ratti superato quasi automaticamente. E si ebbe, come 1>crincanto, il ,,oto della socializza– zione al Congresso di Dolognn.. Lezione n.ltamonte istrut– tiva! Cosi dobbiamo cOmJ)ortarci ogni qualvolta ci tro– viamo di fronto nel adorazioni e feticismi. Lasciarli in pace, e seguire In nostra 1>ro1>aganda diretta, che ha tanta. dovizia di argomenti a prOJJrin.disJ)osizione. . . . Dobbiamo dire che siamo entrati in un periodo, nel quale si rinnova la storia dolorosa. di un passato che augurammo o sperammo lrrovocabilmente morto? I ratti son là. Parecchi conflitti fluiti tragicamente e q e n B o una tensione degli animi peno.~a e gra,,lda di avvenire tristo, ove tutti quanti noi siamo, socialisti e repubbli– cani di buona fede, non si corra ad n.lzaro J)rontamente gli argini allo strnripare delle tendenze settarie riger– moglianti. Bisogna far ca.pire, da una parte, che il partito so– cialista non disconosce la. funzione che può essere com– piuta In Halia da un partito repubblicano con largo o moderno contenuto sociale, e spiegare ciò senza J)rcoc– cupazioni di borghesismi; e 1 dall'altra, bisogna rar conr prcudcro che il socialismo non può essoro odiato con qualche fondamento dall'OJ)Craio repubblicano 1 porcbò socialismo è distruzione della miseria, giustizia e li– bertà integrali, come la re1rnbblica del J)Cnsiero e del sogno suo. Del resto sono eh\ considcrnre, oltro t tratti abbozzati cli psicologia. e di storia, J)arccchio altro cause: Parti• giauato e la piccola. proprietà dominanti in Romagna che SJ>ilmarono la via al partito repubblicano e rendono più lema la marcia. della 1 >crsu:1.sion 0socialista; forse l'interesso di alcuni capi, SJ>ecinlmente delle campngno, 1>unto))rOletari 1 a cui non sarà parso YOro, giovandosi op1>ort11nnment0 clol risorgente SJ)irito di J)arlito in molti dei gregari, di poter meglio rannoda.re lo file del J>nrtito stesso, il quale, ò bene accennarlo 1 qua e là si ero. f1ltto pit1 tiepido e in alcuni 1rnnti sounecchia\'a. addirittura; e altre ragioni ancora, non ultima il recente \'Oto di Bologna, che ngl come cunP.O diRgregntoro delle orga• 11izz11zionicampagnole cli nonrngna. E n.ncho que1tto conrcrisco roi-za n.lln nostr:\ dimostra– zione o mette in rilie,•o maggiore l'errore tattico di ))8• rocchi dei nostri. '.l'ale, a larghi tratti, la situazione attunle. !,'interesso pit1 olemenb1re, nostro o dei reJ)ubl.>licani, l'interesso della democrazia esige, perciò, che quelln muti o torni quale era: di tolleranza e rispetto reciproci, di libertà d'azione e di J)roJ)ngancla 1>or ciascuno dei due partiti, la qua.le ò soltanto efficace in un aml>iento di fratellcYolo concordia, giacchò la ,·lolcnza aliena molti animi o tiene lontani tanti volonterosi. Repubblicani e socialisti sanno quale ò il loro dovere in quest'ora. di lutto. T.'omicidio J>UÒ essere ancora. un argomento di partito? Condanna. J>erciò rt))erta, ))Ubl>lica. 1 SJ)iotatn, condanna seria., non platonica - voluta in uno shrncio solo, so– lennemente, da entrambi i Jmriiti - ,le\l'omicidio e del– l'assassinio politico: questa. la. t>ietra del paragone del– l'onest:\ e della Ououa fede J)Olitica. E insieme propaganda serena, larga, obbieUi\'a. È il ))ÌÙ civile omaggio che si J)Ossa rendere a.Ila memoria del 1>overi caduti, e il ser• ,·izio JJiù alto nlla causa della liberti'Lo clolla democrnzin. ÙJOV,\NNI i\h:HLONI. A.bbi<uno J>ttbblictlto In vot11,111c: SYLVA VIVIANI LE RIFORME MILITARI TECNICHE I . Cenlei;imi 50
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