Critica Sociale - Anno XII - n. 9 - 1 maggio 1902

Critica Sociale fl /VIST.fl QUINtJICIN.llLE tJEL SOCI.IIUSMO Nel Regno: Anno L. 8 • Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 1.0 - Semestre L. 5,50. Lette,-e, 1.:aglia,cartoline-11aglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE- MILANO: Portici Galleria V. E. 23 (2° plano nobile) Anno Xli - N. 9. Z."011, si vende ci nmmwi sepandi. MIiano,1° maggio1902. SOMMARIO A1.tuR11\à, /.<A /Jl)h'OU dti 1° Magglt> (LA OklTICA '°CIAl,1-:), 1/()Pf,l'(I '" ,UUltnmd, lii. L'ai·b1t,·ato, 10,clopu·o ObbUgalori, {PAOLO DK,UU,S). ,,. dOIOlt l(lllrtalt hl 1/aUa (.c. r,) Ptr li ,·1po,o ,etth11an(llt; disegno di legge (A. CABRI.lii, l'. Cun:SA, Q. N'Ol'JU). Studi aoclologlcl. tJU acio~t", • lo f'1'0duzlo11t, lii, U Trade UlllOllil 111(/IH' (OOntlnua– zlone); s• 1 rfaultati ottenuti; , 0 Vt"rlO U soda1i.n10 (Al.t:HA.!l'DRO SCIIIA\'I). L'o,·g«nL.:::o.::Umt economica dd ,ntz::a11ri e dd pi«OU proprkto,·l, Il. l'kcoU proprUtari - 111 . . ,111111,u,io11, dd plccolt 1wop1·Utari , muwdri Nelle U{llle dtl ,awrlll" (OISO )/Ulll.l.LDI). Politica municipale. ,., Cffile OJ)tl'llll '" lllfJIIUt,rrt1; 111. CO$t e o,IU ,mmULpa/1, - ,ia·u, t1otl11n,l (MAIIIO llOK8.\). Flloso8a, letteratura. e varietà. 1/lllHUll(fllfl e/tmt,1f01•t e Ili ICIIO/(i {~:w11.10 l'JNCIIIA). J,'i-(1 l,lbrl e IUvUte: Comesl devee sl f)lll> t,we 111, qk>nwu eoclall,ta 1 - S/<IIJ/ftitht rh,0111zk>nt1rle (Jltltl'lCOllt {lf,) l',r(') .... ((lARZIA CASSOl,A). LA SPIRALE DEL l° MAGGIO I~ un cerchio; meglio, una. spirale. Dai Congressi parigini dell'89 uscì come affermazione del diritto proletario alla giornata normale e legale di lavoro 1 come rivendicazione di leggi tutrici ciel lavoro sriht· riato; poi, via via, secondo i paesi, nssunse fisionomia diversa., indugiandosi a fucinare Je armi politiche - liberti\, suffragio - necessarie e preliminari a quelle conquiste. In Italia fu, per pi~ anni, irosa. e compressa 1>rotesta contro Ja reazione. Orn, rasserenatosi l'orizzonte, il 1° maggio riprende anche da. noi il carattere iniziale, eminentemente economico. Quest'nnno, dappertutto, fu vera festa. di hworatori affratellati, che ripensano il mal della. pas• sata via, meditano le lezioni dell'esperienza e rinno– vano propositi di un lavoro pili intenso e più positivo. :Non più Je pugna serrate in fitto di minaccia impo– tente o quasi disperata; nm una serena fiducia nelle J)ropl'ie energie; un senso cli forza, cli sicurezza. o di misura 1 trapelanti dagli atti o dalle parole. Il proletariato è in marcia; fu nulla, ò qualche cosa 1 si apparecchia - e lo su - nd essere tutto. La Direzione del partito socialista promulgò la mozione unica, l'ordine del giorno ufficiale; protesta contro gli ultimi residui dcll'agonizzante dispotismo; rinffermata. neccssitrt cliridurre le s1>cscim1>roduttive; resistenza alle velleità. di violemw coloniali; giustizia tributaria. L_a.mozione fu illustrata dappertutto, per dovere cl'uflicio, d11ipropagandisti e unanimemente votata. Mo, al disopra dell'ordine del giorno acclanutto dalla folla, vi era 1 in quella folla medesima, il sen– timento del crescente suo vigore economico e civile. JI ratto prominente cli quest'ora. politica è lì. Questo addensarsi operoso di Leghe, cli Camere del Ja.voro, cli li'ederazioni operaie, questo aggiungersi del pro– letari11.toagricolo al proletariato industriale, nuova Italia che sorge in Italia. e atterra le barriere rizzate dal capitalismo fra città e campagna, questo lento ma solenne affacciarsi all'agone politico cli tutt.o un popolo di morti che si ridesta; e, cli riscontro, Je resistenze che man mano si attenuano, lo Stato - il nemico tracljzionale - che a poco a poco si fa, ine– luttabilmente, pensoso delle sorti del maggior nu– mero e subisce, suo malgrado, la endosmosi della volontà e del pensiero 1>opolare; tutto questo, sboz• zato app ena, a lin ce tuttora indecise ma. già eviden– tissime, forma.va il "' quaclro cli cose ,, entro euj questo 1 ° maggio respirava e parlava. }~ le cose dominavano le JKU-Ole. Esurgeva nella coscienza di tutti che quanto sopravvive deUa stron• catii t.iranniclc, che l'eccesso delle spese militari, che lo spirito di caserma. e il pericolo cli funeste avven– turo, che la sperequazione o l'opp1·essione tributaria., s uaclitrice sa nguinosa cli ricorrenti sommosse, non si debella.no col povero esorcismo cli proteste ver– b ali. Al cont rario, il clamore della minaccia popo– lare aggraverebbe, per sò solo, gli apparecchi di– fensivi dei pavidi dominatori, rinforzando l'invadenza della polizia, le pretese elci militarismo e il l)eso conseguente dei tributi. ~Ja quei mali si vincono, per guisa indiretta ben altrimenti efficace, colla tat,. tica 1>ruclente clell'accerchiamcnto, mercè il cliffon– clersi e l'intellettualizzarsi progressivo clell'organi1,. zaziono delle forze 1>roletnrie. Solo allorchè le forze proletario avranno invaso di più h1rgo. conquista. i Comuni, il Parlamento, ht stampa e la pubblica opinione, 11llora- con o senza mirag~i di " codificazioni " liberalesche - gli atten· tati alla. libertà snran morti 1>er sempre, e 1a ri– forma tributaria uscirà. dagli scaffali, ove dorme, per vivificarsi nei fatti. E~ qunnclo la riforma tribu• taria e i cresciuti salarii riverseranno sugli abbienti l'onere delle spese mmtari, che dovranno pagare lii loro tasca senza. suggerle più dai consumi popolari o spremerle dalle falcidiate mercedi, solo allora le classi dominanti, dominate dalla. inesorabile neces– sità, clovran porsi seriamonto il problema: se una politica di riforme e cliprogressivi compromessi fra lo classi sociali non sia pi\1 economica per esse e più comoda di una politica seduta sulJe baionette. L'avarizia le farà sovversivo a loro marcio dispetto. Or dov'ò il chiasso che si levò cosl alto pel " mi– nisterialismo " dei socialisti? H concetto infantil– mente selvaggio di una rivoluzione in antitesi colle riforme - quasi foresta che rim1>roveri agli alberi cli diminuirle importanza coll'ingombro dei tronchi e coll'intrico dei rami -- da chi più viene detto o preso sul serio? 'l'ransig-enza, intransigenza, metodo rivoluzionario e metodo legalitario, possibilismo ed.... impossibilismo, questi giochi cli parole, <1ueste vanità. verbali, delle quali altro vanità. im1>0tenti ed inaci– dito poterono per un istante farsi trespolo di fronte alle f'olle per un istante disorientate, come tutto ciò ò lontano ed oltrepassato I Ogni giorno il partito socialista, ogni giorno l'organizzazione proletaria elimina o riduce gli ultimi apologisti della " pre1>a• razione 1>sicologica :i alle rivolte supreme, i pazzoidi che si caricano di lana. in J)ieno maggio e spiegano

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