Critica Sociale - Anno XII - n. 7 - 1 aprile 1902
CRITICA SOCIALE 107 proletarie, dai quali essi sono ancora fortunatnmcntc immuni) e di cui ci danno esempio gli altri pacui sotto la forma di ostilità. tra Unioni di mestiere e partiti socialisti come in l:nghiltcrrn e negli Stati Uniti, di opposizione tra Sind1tcati gialli e rossi come in Francia, di concorrenza tra associazioni socinliste e cattoliche como in Germania. A.Imeno profittinmo clcll'esse1· venuti ultimi per non ripetere gli errori degli altri. 1 mctotli di lotta. tlellc Unioni. Sono tre: l'assicurazionemutu(1 il contrailo rollel– tivo, l'a2io11e leyislatim, usati volta a volta, a.seconda delle condizioni cli sviluppo della. libertà, dell'orga– nizzazione o dcll 1 industria e a seconda dei risultati che 1;i volevanoottenere. Vnssicumziouc 7nutun. Più che fine a sè stessa, era un mezzo per attirnre senza sospetto i giovani nella organizzazione di re– sistenza, per aumentare il capitale sociale, che senza. scrupolo scnin\ nei momenti di bisogno anche per gli scioperi, o costituirà. un fondo che accrescerà " l'influenza morale ,, dell'Unioue nello trattative coi padroni, e per trattenere quello Sezioni, che in un dato momento si trovassero in disaccordo colla maggioranza, chLllostaccarsi, per tema, cli perdere le quote versate. L'assicurazione mutua serve anche per i sussidi in caso di disoccupazione, ma nel fttr ciò lo scopo delle Unioni ò ùi mantenere inalterato il liveUo nor– male dei salari e le altre condizioni cli lavoro contro la possibiliti\ che nei periodi cattivi, 1>cr la concor– renza della mano d'opera, i membri della stessa Unione siano costretti nd accettare condizioni infe– riori alJe normali. .È' iufatli vietato act tm membro di wu, Unione di accetlm· lavoro t, ro11dizio11ii11feriori, ci quelleche gode l'intera classe. Con questo metodo, che fu in favore tra il 1845 e il 1875, i lavoranti in marocchino - una Unione piccola ma forte - riuscirono per 50 anni a man– tenere iualtemto il prezzo del lavoro u cottimo, non ostante i nuovi processi introdotti, così facendo: se un padrone si rifiutava di attenersi ai regolamenti, gli 01>erai lo abbandonavano uno alla volta o veni– vano sussidiati col fondo di disoccupazione; il sus• sidio 1>oteva durare 39 settimane. JI padrone non poteva invocare l'aiuto dei colleghi, perchè nel suo stabilimento sciopero non c'era, o non c'era. da parte clegli operai unionisti rifiuto cli accettare le su e con– dizioni. Ma. siccome successivamente dopo una o due settimane gli OJ>crai Jo lasciavano, disorganizzando cosl il lavoro, egli era costretto a cedere. Questo metodo però non ò applicabile su larga scala e l'uso ne è sempre più limitato. Il contratto collettivo. l~ la domanda seguita da accordo, e quindi da contratto, fatto da un corpo collettivo di operai col padrone, invece che da ogni singolo 01>eraio con ogni singolo l)lldrone. L'operaio isolato si trova sempre in una posizione svantaggiosa di fronte al ca1>italista nella. stipula– zione del contratto . .rt capitalista sa quanto pagano la mano d'opera le altre ditte e qu,\\e ampiezza ha la scarsità cli Ja"oro, sa quincli come regolarsi col– l'operaio che gli si olfre. Questi invece, im1>ossibili– tato a comunicare cogli operai dell e altre città, ignora tutto ciò, ed ò costretto a.cl accettare quei J)ntti che il paclrone gli fa, e nel entrare ad occhi chiusi nel suo stabilimento, a subire quei cambia– menti in peggio che a lui piacerà di imporgli. È vero che l'operaio anglosassone, per istinto pili che per metodo, sia. unionista o no - molto diverso in ciò dall'o1>ernio italinrw, che affronta anche la collcr:t degli operai stranieri per accettare qualunque salario minimo gli si offra - non permetto che si abbassi il suo salario sotto un dato minimo, anche se ò af– f:unato. ~ra. anche questo minimo può inesorabilmente abbassarsi sempre 1>il1, specie nei momenti di U\'· vorsità, per opera dell'industriale, se non interviene una forza. esterno, l'associazione, col contratto col– lctti,•o. Col perfezionarsi cli questo metodo si arriva nl sistema in uso presso l'Unione dei filatori ciel cotone, dove nessuno, nò padrone nè 01>craio, nè a.ssocia~ zionc di padroni, nè categorie cli unionisti, J)Ossono in tutto il regno 1>ro1>orre o accettare una qualsiasi riduzione nel livello stabilito delle tariffe. Nelle filande del J.ancashire esistono liste di 1>rezzi che fissano il tasso elci salari in tutto le filando di cotone della regione. :Nessuno dei due contraenti può J)ensarc por un istante a truffare sul lavoro o sul salario fornito, J>oichè una tariffa. di una mira– bile finezza di sfumature, che non ricm1>ie meno di 85 pagine di cifre, prevede i piìt minuziosi partico· lari e fa variare i salari secondo il numero dei fusi, la rapidità ciel movimento della macchina, la naturìt. della materia primo., ccc. Gli operai riconoscono all 1industrinlc, senza Ja piì1 piccola riscrvn 1 il diritto di scegliere le materie prime, i metodi di fabbricazione, le macchine, l'an• clamcnto del la,•oro, ma al padrone non salterebbe mai pel ca1>0 di modificare di 1>ropria autorità le condizioni di lavoro, che sono materia cli accordo contrattuale. I termini di questo accordo sono fis– sati in seguito ad un attento studio futto chL Com– missioni miste, le cui decisioni vincolano elci pal'i padroni e operai. Quando in uno stabilimento si in– troduce una innovazione che modifica, coi suoi effetti, le condizioni ordinarie del lavoro, <1uanclo,per es., sopravviene una macchina nuova o una materia prima inusata e il lavoro degli operai si trova o alleggerito o aggra,·ato, il padrone o l'operaio no informa. l'agente amministrativo salariato dell'orgn• nizzazione alla, quale egli appartiene. Gli agenti dello due parti, il rappresentante elci Sindacato pa– dronale e il rappresentante della Unione, visitano lo stabilimento, fanno un'inchiesta, stimano di comune accordo gli effetti della innovazione, determinano in quale proporzione l'esistenza media. del lavoratore si trova migliorata o peggiorata. l!;ssi hanno facoltà di decidere che un padrone debba pagare, per tutto il tempo in cui dureranno quello condizioni nuove, il 10 per 100 in pili o il 10 per 100 in meno di sa– lario normale, e le loro decisioni sono scrupolosa– mente obbedite. In caso di disaccordo fra gli agenti clelruna e dell'altra parte, cosa rnrissima, due altri agenti vengono designati quali arbitri (1). Per solito gli operai pro1>0ngono modificazioni quando constatano che gli industriali realizzano dei guadagni più alti di quelli che loro sembrano nor– mali. Essi chiedono allora di partecipare, con un rialzo dei salari, a <1uell 1 accrescimcnto che dimostra, ai loro occhi, che il lavoro ha, per il momento, un valore piì1 grande. Ma le proposte o le riduzioni hanno mi effetto larghissimo, spesso nazionale, per modo che tutte le ditte cli una provincia, e tutte le provincie della industria sono 1>oste, pCL' qua,nto ò poSsil>ilc, sullo stesso piede, per quanto ha riguardo allo concli– zioni cli ottenere il lavoro umano, alla concorrenza, alla introduzione cli macchine, alla conquista dei me.reati pii'1 favorevoli alla merce prodotta. E per certe industrie affini il conlratto collettivo ha una. ripercussione e un collegamento dall'una. ( 1) SIDXl!Y WY.DD, .Rev111di l'a,-.s, dlcombro 18')1,
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