Critica Sociale - Anno XII - n. 2 - 16 gennaio 1902
CRl'l'fCA SOCIALE 27 tra i vari ceti, esso interviene per dar l'impulso al p1·O– grei<SO generale; parteg!{ia. per i cli:--occupati coutro quegli operai che, organizzati, volessero f:lr monopolio del mestiere; per gli operai organizzati contro i padroni; per il bracciante e il giornaliero contro il colono; per il Colono o mezzadro contro il proprietario; jJer il pro– prietario contro il commerciaute, lo SJ)eculatorc, il mo– nopolista; 1Jer il J}iccolocommerciante e per il piccolo ùt– <lustriale contro il grossista, cont1·O la llanca.; ver tuffi contro il Governo, che è poi l'organo J >rincipn.le di re– sistenza all'attuazione del socialismo. 11 Che razza cli socialismo sia questo io davvero non so. F.sso è il partito cli tutte le classi in lotta fra loro o in lotta contro un ente astratto, il Governo; è la risultante di tutti i mali e cli tutte le piaghe (mancanza di libertù. e cli giustizia, til'annide, guerre, ecc., ecc.)i che da che mondo è mondo ;urno afflitto l'unrnnifa, senza che per questo sorgesse mai, in nessun tempo e in nessun paese, qualcosa di lontanamente simile all'attuale movimento operaio .. 1:.: dopo ciò s'à il coraggio di credersi seppelli– tori di )farx e scopritori d'un socialismo piU moderno e pili progredito? Ah sl ! Se moderni fa e J)rogresso sono sinonimi di confusionismo, Marx è seppellito per sem1>re! Ma come il genio di i\larx, dopo tanto anfanare di critiche, splende ancora luminoso e addita agli uomini cli buona volontà. qual è la vera strada da battersi nello studio dei fenomeni sociali; così le sue teoriche in ge– nel'e e la teoria dell'immiserimento in ispecie, J>erquanto coml,attute e tartassate, offrono ancol'a esse l'unica base scieutiflca del socialismo. La. teol'ia della miseria crescente, di cui noi ci occu– piamo, non va a occhi chiusi accettata. come una. veritù incontrastabile, nò ripudiata n. occhi chiusi come una assurdità, se })rima non abbiamo bene indagato qual è il suo real fondamento. Tanto pili questa indagine è necessaria, in quanto la teoria non la troviamo enun– ciata categoricameute in Marx.; ma risulta da un com– plesso di idee largamente disseminate dal Maestro in tutta la sua opera, dal poderoso Capitale, al minuscolo .Manifesto dei Comunisti. Queste idee furono in parte coordinate e sistematizzate dai seguaci: essi trassero frettolosamente dalla complessa. e complicata trama quanto sembra.va a loro di l)il, facile iutelligenza e di una verità _pilifulgente, e lo misero in commercio col nome che re1)Utal'Onpili adatto. Ma l'opera loro, se in– contrò il plauso dei semplicisti, do,,e,•a dar presto di cozzo nella facile critica degli scienziati; i quali, se ìtnno commesso il grossolano cnol'e (spesse volte forse premeditato) di confondere i marxisti con Mal'x 1 hnuo anche il merito Yerso di noi socialisti di averci richia• mati alla realtl1., allontanandoci dall'adorazione di for– mole inesatte e incom))lete, per farci invece ritornare alle vere fonti della dottrina di .Marx. Ed è n. queste fonti che noi possiamo tro,·are ancora la forza _perac– crescere vita e vigore a quella teoria che è e sarà an– cora la base del socialismo, se noi, invece di ischelc• trirla nella falsa lezione dei disce1>oli o cli interpretarla colle parolette e le (1·asette pescate qua e Jù. a caso nel– l'opera del Maestro, vorremo tenere darnnti agli occhi il suo pensiero fondamentale. lo non nego cho :Marx.11On abbia parlato insistentemente (in ispecial modo nel Manifesto <lei Conuwisf-i e nel1 1 opuscoletto Co.pilale e Sa– lario) d'una miseria fisica e fisiologica fatalmente cre– scente nel seno della società. borghese i ma accanto a questa miseria 'fisica egli ci à. pure una miseria sociale ,,al'iamente intesai come ci a pure l'affernrnzione e l:\ constatazione che, in seguito alla coalizione O1>eroia,il 1 lJ n Ola CO salario può aumentare e la giornata di lavoro dimi– nuire. Come dunque possiamo noi batb1gliare tanto leggermente intorno a una. teoria che noi abbiamo bat– tezz: :i.to nwr:r;isla, mentre 11011 corriSl)Onde in realti\ che a una parte sola dei 11ensieri di :Mal'x? Nieote di pii1 facile, così facendo, che troviue nello stesso Marx il critico delle sue ìdee 1 e coucludere, per esempio, trionfalmente 1 che, non solta1lto la Statistica. e P.Economia borghese, ma anche il capitolo X del Ca– pilale sono la negazione più recisa e precisa della teoria dell'immiserimento. Jo credo che tale conclusione non sarebbe altrettanto facile, ~e noi, nndrmdo pili al fondo del pensiero marxista, vedessimo di trovare da,·,·ero la teoria che, col nome attuale o con un altro pit'1 indo– vinato (ricordiamoci che l'attuale nome, come tutta l'at– tuale formulazione della. teol'ia, non sono 11i Mar:<:),ri• spondesse realmente n. tutto quell,insieme di idee elle i marxisti fusero malamente nella loro discussa e molto discutilJile teoria. . .. J\ pensiero sostanziale di Marx, quello che 1odistingue e lo elern al disopra <li tutti i J)assati e i presenti filo– sofi della rivoluzione, è che il socialismo non può a\'\'e• nire che in nome di una sola classe sociale {non cli tutte le classi, egregio llerlino) e in seguito a un cu– mulo tale cli mali, che impedisca esso - all'infuol'i e al diso_pra della \'Olontìl umana - alla classe dominante di reggersi in piedi. Chi non ammette che una sola classe socia.le sia in• teressatar al socialismo, rinuncia a quella che è la vera e unica forza del socialismo in azione: la lotta <li classe. " Chi poi si metta - possiamo dire con Antonio La• hriola (') - su la \'ia. di confina.re tutta la J)rofessione di fede del socialismo nellasem1>licissima illazione. dallo sfr1tllw11e11to riconosciuto, aU<i rivendicazione, sicu.m solo percllè legittima, degli sfruttati, non ha che da fare un passo sul terreno assai liscio della Jogichetta, 11erri– durre tutte la storia ciel genel'C umano ad un caso <li coscienza, e lo svolgersi successivo cli tante forme di l'ita. sociale a. tante variazioni di un continua.to errore di contabilitA. n Non tutti i malii dunque, non t,,tte le ingiustizie che si possono trovare in una società, sarnnno la fonte ciel socialismo; ajtrimenti questo sarebbe il fenomeno co– stante di tutti i secoli e di tutti i paesi; ma soltanto quei mali che esistono nell'attuale società. borghese, che colpiscono il proletariato, e che, crescendo ognj giorno, dovranno per forza, fatalmente, inesorabilmente, turbare l'equilibrio del mondo capitalistico. Ecco, nel suo sem– plice ma granitico fo11damento 1 la. teorir:a dì l\lar.x, la quale non trova. nella teoria della miseria crescente, com'è stata finora intesa e formulata, che una monca e spesso falsa traduzione. Noii risalendo dal concetto troppo circoscritto di miseria. a un concetto 11it1 generale e com• plesso, cerchiamo di trovare qual è realmente il lato C<tffiro dell'attuale assetto sociale, e qual è il male che, col suo continuo aumento, porterà. -· \'Ogliano o non rngliano gli uomini - alla catastrofe più o meno ru• morosa dell'ordinamento capitalistico. St11bilito quanto sopra, sta\Jilito cioè che Marx, facendo la diagnosi della società borghesei l'a,·ern trovata affetta. eia. una mn.latti:i incurabile e che in breve l'avrebbe condotta alla tomba, poco importa <lan-ero il constatare () Diseorrt:t(/() di 8()Cifllhmri l t/i, f/lOSOfltl, Roma 1S1S, J)l\g". S3.
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