Critica Sociale - Anno XII - n. 1 - 1 gennaio 1902

CRITICA SOCIALE Il • È una ragione di più che, dopo tante altre, impone al monopolio dello Stato il senlzio J)ubblieo della rai.,.. bricazlone dell'alcool. che sarebbe contem1>0raneamente, per un effetto indiretto, un servizio pubblico per rego– lare Il prezzo dei vini. Co'ìl, ò In un or~anismo eollcttho e nnzionale che i contadini, fln qui individualisti, tro,•e• ranno un punto d'n1>1>oggioncces'ìnrio e un mezzo di salvezza. 11 E J>iù innanzi, accennando al mo,•imento delle Coope– rativo di produzione tra i ,•iticultori e di consumo tra I con,;umatori, cs:-.e dovranno, O'ìsena, a 1>ocoa poco co– prire eon una fttta rete tuHa la nazione. 11 l'cr troppo lungo tempo, nota egli ancora, noi ab– biamo la.-1ciatoagli av,•er!ilnri del J>rolctariato la crea– :dono delle opere rurnli. li solo mezzo per strappare ai grandi !H'Oprictrui la diroziouo del Sindacati agricoli, è quello di crearne Rotto Piw,pira:done socialista e di Ol'cnro nuche dolio SoeloHt di credito rurale atte a tctt1·• 1·a11te,· C) i raccolti dei coltivntorl. 11 Ed cscm1>liflcando continua Jaurès: • Il cittadino llcnè mi cliccvn l'altro giorno che, in un ('omuno dcll'Yennc, I contadini J)roprietnri avevano obhlieato il Comune a com1>rnre la macchina da battere, che c"l,i stessi si erano M.!'iOCiati per l'acquisto in comune e l'u,;o delle falciatrici, delle mietitrici legatrici, e spe• cialmcnto (questa & la no,·ità lm1>0rt:111te) che studia,,ano uni\ forma di contratto di n.ssoclnzione, una ~pecie di fitto di ln,·oro per il quale, pur con,;ervnndo la. proJ)rietà iudi\•idualo del suolo, essi nllogn\'ano l'insieme dei loro 11oderetti n una :-lociet;\della quale es;;cierano i membri, allo s:copo cli a'isicurarsl cosl il guadagno del lavoro in grande, della 1>roduziono in grande, senza rinunciare all'indl\'idualità Jriuridica del loro podere. t') " E,•ldcnlemente ò l)rOprio con combinuioni cliquesto genero che anerrù il pa,:;saggio dalPindi,•idualismo al comunl<:mo nell'ordinamento agricolo. E per altro è J>O<ò:• sibile che il comuni:,mo \'i assumn forme molto sapienti e mollo complesse, in cui lo Efaranzie d'indipendenza, rhe da\'a l'nntic:a proprietà indi,•iduale, si concilieranno con l'am))lezza dell'aziono comune o fraterna. 11 Come .~I"ectc,son questo le soluzioni socialiste al pro– blema \'iuicolo che, sembra, Il Oruppo socialista parla– mentare di Francia proporrà alla Camera. Sul loro accoglimento non c'ò da rarsi SO\'erchie illu– sioni, ma n mo sembra nondimeno che i germi di quello soluiionl gi1\ siano getU\ti e cho <1nalcuno cominci giìl a germogliare. f~d ò siffatta la forza dello coso che parecchi di quei germi sono gettati nella terra feconda. proprio dalla borghe11ia. Per ('Ominciare infatti dai microrganismi sociali, la proibiziouo di colth'nr nuove vigne, in\'ocata. 1>resso i! Oo,·erno dai colti,•atori J>Ortoghesl, i Consorzi antiflllos– serici o nntigrnndinifughi, stabilili obbligntoriamente per legge, l'intenento dello Stato nello s1>accio di \'ini nn• zionali nll'estero da esso garnntiti, non sono tutte limi– tazioni poste al principio individualistico della libera concorrenza? Non ò l'interesse collotth'o, dapprima ri– stretto, J)Oimano mano nllarECnntesi, che si sostituisce a,l'intercsse del singolo J)roduttore Isolato? J,: quelle formo di orgt\llizznziono della produzione dell'u,•a, rappresentato dnl Sindncnti ngricoli, e dell'or• (1) Il wirho ò unR neoeonln:do110 dnl ,rnr1•f1;1I tni:1esc, che lndlcn quella 11,o<"lnlforma (Il credito ngrlcolo 11er Il~qunlc Il coltlvatoro di\ In J:MrAll,d8. del credito I IUOI pro(IOIII. (') Se non erro, un' ld.CR 111rn11a balenò alln mente lici nostro l'ram– pollnl1 Il quale 11 proponcn 111 auuarla Ira I 11lcN>llpro1,r1ctarl, prc– tculont1t1 e lrnplcgnll <IlReg:rlo 1:mma. co1trert1 • dare In affitto I loro p<Mlcrcltl, che vcn11ono tt•l 1mu11U 1cnza reale Tanca,r;lo di neuuno. ganizzazione del commercio dei vini, ilwocate dalla parto ph'1 illuminata della nostra borghesia - in testa Luigi r,uzzalti o .Maggiorino F"errarii - con cantine sociali, con spacci cooperati vi 1 non sono i nucleoli 1>rimordiali delle formo futuro della società comunistica? I borghesi, che lo ))ropongono, dichiarano, è \'ero, che lo accettano per s•) ed In sè, cosl come l'on. Maggiorino Ferrnris dichiara,·a recentemente alla. Camera che ac– cettn,•a l'organizzazione dei contadini e non la socializ– zazione della terra da essi accettata. come 1>0stulato n Jlologna. Ma come Potranno C.."!11 impedire che questi nuo\'i or– gani, creati con intendimenti limitati o modesti, svilu))• pnndo~i, compiano Pol funzioni ph'1 com))les8e e che su– pereranno di gran lunga Il ))ensiero o il desiderio <li chi 110 ))inntò i germi? Ed ecco, noi vediamo gli\ Infatti come il J>rolctarinto si interessi a Quello formo nuo"e, o cerchi di clnr loro maggiore ~,•il111>1>0 in11tillnndo In esso il virus socialista. Il J)rof. Oio,•nnni :.\lonlcmartini accenna.,•a. or non ò molto in queste 1>aginoal proposito della Lega dei con– tadini di llonll1 nccearia <li studiare il problema. della. i.sktuzione di una. cnntina sociale che - nelriner1.:ia dei proprietari borghesi - fabbrichi dei tipi di ,·ino buono o sta\Jile che si raccia conoscere o apprezzare sul mer– cato e sia <1uindi p:tgato un po' più dignitosamente di Quel che non sia ora. 1-: nella propaganda che suo fratello de))utato ha già. Iniziata nel Pa,•e,e., questi ha sostenuto In necessità cho la cantina sociale sia addirittura comunale. E la prOJ>Osta ru suffragata da ap1-lnu<1I o da adesioni. Ed ecco come l'ente colletti,'o Comune si sostituisco ai prirnti in un a di quelle che pane sin qui esclusiva funzione dei pri• \'t\ti. Del pari, il deputato Annibale Vigna ha. rondato nel Monferrato nove cantino sociali, tutte com1>ostedi \'Ori piccoli proprietari, inteso alln diresn contro la concor• rom:a o In soprn.ffaziono '<lei proprietari grossi. Naturo.lmente, queste primo organiz:-:azioni non hanno di socialista che il mcccn.nismo inizio.le, pcrchè pur tropJ)o por a,·ert) ancho l'anima socialista mancano elci capitali atti a. renderle indipendenti dalle Banche bor– ghesi. )la non è dubbio che e11sosi svilupperanno facil– mente 110Iche crescano e si moltiplichino le organizza– zioni 1>rolctarie che poot,i;ono di ,·cntarne i miglivri clienti, o J>urchò lo Cooperati"e di eormnno piccole e grandi - specialmente le grandi - le aiutino, le ra,•oriscano, ac• quistino I prodotti da esso, abbandonando quel gretto spirito bottegaio che n talune di esse fa })rereriro il commerciante e il J)roduttoro all'ingrosso alla affino Cantina sociale. l~sso s1>enderebbero forse cosl qualche centesimo di pil1 1 ma Jo riguadagnerebbero In a\'\'enire, quando una fitta rete di piccole Cantino sociali federate potes'iero sostenere ,·ittorlosamento In concorrenza delle Caso vi• nicolo cnJ>itallstiche. lo non ho inteso con questo articolo dare consigli, o trinclnr giudizi. A mo basta avere osscn·ato il fenomeno, che dimostra. come questa. crisi f1worisca il sorgere del germi della società alla qualo andiamo incontro, e como ossa contribuisca a interessare In classe lavoratrice al problenu~ dclln. produzione. Duo fatti questi da,•,·ero non trascurabili. Al nostri ))ropagandisll e ni nostri lcJislatori il cJm• pito di trarne quegli insegnamenti che parrà loro ro scaturiscano. ALE S.\NORO Scuu. \"I.

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