Critica Sociale - Anno XI - n. 24 - 16 dicembre 1901
87G CRITTCASOCIALE Siamo dunque, eome O(:llun ,·ede, ben lun{?e dn quel COmplto cireo,critto e da quel carattere subordinnto e quasi eomJ>lementare, ch'io avrei assegnato al 1>nrtito operaio secondo• la tua inter1>retazione. _Finchè non mi sarà dimo'ìtrato ehc il non riruggirc daµ-li amplessi mu• liebri ec1uivnlead e~erc donnaiolo, io persisterò ad am– mettere che Il pnrtuo 01>ernio possa accedere a transi– torie eolle,:ranzc coi J>nrtiti della prOJ>riet:\senza per <'iò divenirne manclJ>lo; e flnchè nuovi raUi non insorgano a dimostrare il contrario, io 1 o;isequentc ('Ome ogni buon J>O."liti,•istanllc lezioni dello cose, seguiterò ad nffermnrc che sopratutto du. cotali nlleanze possono germogliare leggi ,•ernmcnte efllcaci in pro del popolo hn·oratore. Perdona, egregio amico, 1'ìCmi permisi di interloquire, per fatto personale, in un dibatt ito già sl affollato e sl rcrvlllo, o credi nlPntretto cd nll' eslimn:r.ionc perenni del sempre tuo ACIIILU: LOHIA, LERIFORME MILITARI TECNICHE LA MARINA. V.(I) l'er quanto il so::~cfto che esiunino: " la impor– ta111.adella flott1t milirnre rb,J>etto al comrncrcfo s!a vosto e Rlcuni _ren~meni 1 che vi si conuctton~; s10110anche com1>llcnt1;e per <1mmtoio non ne 1tbbia detto che unu purtc <1mu:;iminimo, tuttuYia il l)OCo già detto ò sufficiente, erpdo, a dure un concetto abbastanza sicuro circa ullo cuuse che hanno gene– ritto l'immenso eommercio marittimo odierno e in– torno alla nnturn. ili qursto, tnnto ditrerenle dnl commercio 011ticoquanto ò divt>r~o {ht un ragazzo di pochi anni un 1,t"iowrnochu sia uscito di minorirà. Q11cstu stessn cre1ccnza ci dà anche rarrionc dcll:t liberazione del commercio dulia tut('lfl <lella flotta dalla <1m\!C nou potevi\. nnturalmcntc liberarsi, fìnchÒ orn bamluno. 'l'utta\'ia l'icouosco, e mi conviene ripeterlo che l'aumento rn1>illoe recente nello s,•ilul)l>Odel ~0111- mercio marittimo, appunto perchè rapido e recente non è _stato, nè poteva essere av\'Crtito bene dai piì1: e perciò non lm prodotto ancora. un cambiamento corrispondente nel pensiero della nrn~~ioranza rap– porto alla tutelR del commercio medesimo: cosa q_ucsta _chede,•e fo_rebiuto minor mertl\'iglia quando s1 1>0ns1essero lo idee nuove, che ne scaturiscono in opposizione ol significato n1)parentc delle cose' mantenuto invariato in omagi::io a quella consuetu~ dine di pensiero che riconosce tuttora nella flotta la difesa 1>rinci1>alcdel commercio marittimo. Ma gli int_eres~i molte1>licidi_questo commercio, i legami scnmb1cYoh che no dcnvtlflO 1>er gli tati la sua tendenza. ad aumentare nell'interesse di t:atti non 1>ossono negarsi da nessuno. Queste caratteristiche so~io. <1uelle a1>1>Unto che costituiscono in oggi Ja prn1c11>ale tutela. ciel commercio ed fwiscono non sot~o l'impul~o dcli!' flotlit, ma sotto l~rnpulso del capitale, dcll'mdustria e clcllft necessità derrli scambi. ~ 11 capitale - scrive il Morris nell'oper: citata - se ben maneggiato o diretto 0011sarrrrezza ò ora 1111 olenwnto piì1 1>ot entc,nei n uovi distr~tti co1~mcrci:11i che lo piit grosso arma .te ,u~vali <1 1 1-:uropa. ' Uno spirito restrittivo agisce certamente "anche ai nostri giorni. Ma <1uanto mai è divci-so da quello antic?, che_im_pediva l'a?cesso ai mari, mono1>olizzarn. talu111rnnu dt commercio, rendeva inaccessibili altrui ( 1) Vedi nmnerl 11, 111 1t, 21 e n. ì 1>~rii <l<'llr pro1>ril' eolonie (I), e fondava così il tr:llhco sullll 1>otenza delle tlotte militari esageran- done l'importirnza! ' I.o spirito restrittivo odierno non è nep1>urc sin– cero nell'opporre difficoltà al commercio è contrad– dit~o,rio.. Da un_ lato, pC'r esemJ>io, ))ond ostacoli al trnlhco 111ter1111z1onale con dazi alti e con dazi diffe– renzinli, e clnll'ultro lo fovoriscc col costruire fer– rovie, sca,·are canali, migliorare porti, largirc premi alla navigazione e alll' coslruzioni navali. }~ chiaro che una C!voluzionc costante ò andata e va indebo– lendo tutti i;:li ostacoli - ritenuti già favorevoli al com~nercio - i qullli nvevnno bisogno, per nrnnte– ners1, della forz!l navRIC. J,: ciò accadde per la rmturn scci::sadelle cose, osshL per uecessitù della vita com– mercialr ;_ il cui. incremento, !)Or c1uanto eia poco tempo nflermato1-11,fu ~iil sì attivo eia impedire il prorompere cleg-liodi i rmtriottici e intnccarne lit vita. Alcune prove del fatto che tale 11eceRsitù n"isce nel senso di render sempr·o meno importante l'ar~Htta navale, ncll'intl'rcsse del commercio almeno le al>– hinmo gi:'t date 11elnum('rO precedente citando' Hlcunc rrnzioni, 1,cco11durie hcntJì, ma. più trnflicanti dcl– l'ltfllin,.come lit Svc.zifl-Non•cgia, l'Olanda e il Bcl~io, le <111ahnon hanno flotta o l'hKnno scarsissima: e le abbiamo dille eitando la Ocrmnnia il cui commercio nrnrittimo nacque e si s,•iluppù - a:1chc oltre mare - in modo eccczio1111lc,per quunto la sua fforta fosse molto i-carsa. Att uulm cnte quel traflico è di molto fHll)C'_rioro al fmnt~ J.tc, non ostante che riumata ger– mttn1('a non rrt;.:,::rnnga ancora H<"lllmrela metà di quella di Frttnriu ('). U'n'ultrn provu notcvol(' della nere."8il<Ì delle cose c)1c hu reso !!C'mpremeno importante la flotta, pos~ suuuo_ de~lurln. d111l'abolizionc com1llcta di agoni 111<>– ll()JHJl,o fl, rQlf1ra:im1e nello rolonie monopolio che si foudù anrh'csso sul Rert vmrrr, r'nn che, oltre ad aver recato parecchi danni i.:rnvi all'Ohmda, fu sor– g-cnte principillC', nstiicme ullu. politici~ tirannica dei diMslri tacenti alh1 ,'1H1g-na nelle colonie. At 1 t11al– mC'ntc c:-1so è un "emplico ricordo vicino a srnnirc. I•: un'altm prova ancora. o pili dcrish·a è dotn d11ll1~ storia, ~lei 111ono1Jolio t mmertiale 11ellerolo11ie, elio fu udot.tuto e mantf'nnto generalmente eia tutte le nazioni europ<'e fin dnll 1 inizio dell'occupazione, ma che andò degracl1rndo sempre pila <htiprimi anni del f)assnto secolo XIX. tìno a. cessare del tutto. Re ricordo bene, l'ultimo monopolio fu abolito nel 180I nelle colonie fronccsi e nel 1874 in <1uelledi Olnnda. Ora._n?n _resta di quel sistema se non un pregiudizio mar1t111111sta, u1Htformula, ap1>0na merite, 0 0Ie di es– sere notata, <ttt<'llu che dice: " il commercio marit– timo segue la. bandiera. 1rnzionale ,.. Che simile mo– nopolio traesse cflicacia dalla forza navale militare è cosa fuori di dubbio. Che potesse cessare soltanto in forza del commercio aumentato •- non per alcuna coercizione esterna. - è pure accertato dalla storia cd è picnnmcnte confermato dal 1>iltsemplice ragio– namonto. F:sscndo infatti cresciuta, 1lssieme al con– solid arsi delle colonie e degli altri possedimenti In loro for1.a.di scambio, avvenne naturalmente qu~llo che .dovc"a. accadere, che un solo paese, la nrnclre ))atrrn, o non ebhe potere, o 11011ebbe convenienza ad assorbire tutte le offerte, o non ebbe te 1nerci OJ)llOrtunc fl.llo scambio .• 'i ,,enne cosl, alla. luni:rn, fìnalmen~e ~d accertare, coi fatti alla mano, che il mono1>oho d1fllcolta\'a, non d:wa sf ogo nllo svilu1>po commercifde, dnnncggiavn lo colonie sen:r.tL ac crcscero hcncficii alla nrndl'C patrii:. I•:siccomo il fondo della (') 1:auo di n.,.·lgadono lnyleHJ del Jflll e1e.i11t1eu, si 11uò dire, dal eonunert'IO eon le COIOnle lnyleal e eon la Or1rn ore1agna tulll I le1ml eiitcrl. COll'Alnl'rl<'ll del Sord (IIICI lllteuu\ ru ROOIIIOnel 18U. (") Il b11anclo della m11rl1111 lcdowt• 11cl111<11-oot r~11 una vrevl1lono 41 qualche milione 41 mart.bt lnrertore a quella 4ell'tumo l'edente..
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