Critica Sociale - Anno XI - n. 22 - 16 novembre 1901

CRITICA SOClALE IJn col1>a nrnggiorc clcll'l~conomi11 ortodossa è n1>– punto quella di aver sempre considerato il fenomeno della ricdtl'zza come un qui 1 l per sò stante, senza curt,lrsi gran fotto di tlli 1'1lVCVll crcnta: di pRrfiro dnllu J>roduzùme elci beni 1>cr nrriVitrc alla. distrihu• zionc ccl al cou.-<umo di essi, pretendendo di regolare 11ucsto a sccondn cli quena, anzichò 1>rocedPrc J)CI' ht via. inversa: stabilire cioò quulc sia il coni.umo necessario pc! soddisfacimento dei IJisogni cli un d11to ug-,:z-lomerntosocialr, 1>cr rCl,;'Olaroe dirigere, a se– conda del fobl>isogno, la. 11roduzionc della ricchezza. Dietro al telaio a VllJ>Orc che tesse tanti metri cli tela al minuto, essa non vide l'uomo - macchina YÌ\'entc e senziente - che lo metteva ìu moto, la sciando\"i tah•olta fra gli ingru1rnggi lembi di Cftrnr viv1t e sanguirrnnte; entro In. miniera che ,·omih\ tonto tonnellate di minerale, ossa 11011 vide l'oscuro tu·telico che dolorava nello ,•i~ccrc ,10\lt1.terra. 1.'I•:. conomia politica fu 1•H1 che nitro, come la. clofinl l•:11g-cls, la, dottrina. <lella. vrotlttzione, una scienzn nri– llamcntc descritti,•n, come una specie di fisiologia d('ll'organismo sociale; nè volle mai indagare di chr lacrime e di che !-lilngue grondasse ogni prodotto delFumano la,·oro. Limitandosi n raccogliere e a cn• tnlog-arc elci ratti 1>H1 o meno sulicnti, battezzandoli como leggi fisse cd immutnbili della società, senza <'ho lt\ grande fiumma della. simpntia umana. ne nv• vivnsse mai le pagine aride e fredde; essa non riuscl nd assm·g-ere al g-rnclo cli ,·era scienza organictt e rimase sempre, com'el>be n chinn!urln il Thiers, Ullfl " lettcrntura noiosa ,,. In questi ultimi tempi una nuova scuola, quclln dei uro-ello11isli 1 capitnnata dull'Jevons, dal Oosson e du nitri, tentò di rc11girc contro l'empirismo degli economisti chtssici, cercando di fondnre i teoremi rconornici so1mi. i principii fondttmcntali della psi– cologin e di a11plicaro alla loro dimostrazione il me– todo ri~oros1u11cntc scientifico dellu geometria anali ticn. )la ess11 cndcle ncll'ccce~so opposto: si limiti, <"ioò n fare delle diisquisìzioni oziogamcnte teoriche 1;opra. I' " /tomo crco1wmku.~ ,,, uml>a fenico che lrn tuntn rispondonzn. ncllct. realtà psicologica e storica do\h\ vita sociulc, quanta no obbo Puomo primitivo di HouSseau o il Hobinson Cl'llsoò (l'unico iipo di lnlli,·idualista perfetto che nbbitt vcr11mentc esistito .... nel cer,·cllo d'uno scrittore) clcll'im111ortale romanzo di De For-. l/1•:Conomia :mra non reco altro che tea. rizzaN lo conclusioni a cui era ~iù arrivata J)rima hl scienza eçonomica 1 e si ridu~se tutta od unn meccanica dell'edonis1no individuale, senza traspor– tnrc il suo metodo d'indagine dal cnmpo clell'indivicluo il quello della sociotìt. Vediamo dunque quilli sieno lo conclusioni alle flllflli si arri\'a applicando i criteri rigorosamente scientifici clell'cclonimetria 111 problcnm clcll:.1 diistri– huzionc della ricchezza frn le vnric classi socinli; 1>ervedere poi quale funzione cdonisticamentc utile abhin il fenomeno dello sciopero, come fenomeno livellutore o pcreqmttore. Per fur ciò ò necessario risnliro per un momento ui principii rondilmentnli delln l•:conomia pura. . .. L'uomo cerca il miuisimo godimento col minimo sforzo. 'opra <1uestonssioma. e soprn nitri teoremi ricavati dall'osservazione di f'atto, si impernia tutttt 1tl moccanica edonisticfl individunle. Due teoremi l'on– damcnbtli, derivati dalla quotidiunn. 01i1:1ervazionc poi– eoloi:;ica coistituiscouo, insieme al ilOslulnto edonistico, hl legge fondamentalo della noittrn sensibilit,'t. l~ccoli 1 nei termini del Oossen: ( 1 ) l') ,•• Il. JF.l(l(ISO&: PoUIU:01 tt0NOIH1, 1,a(I', I': e li. l'A:tTAL,:O!U: EtoHOIN'6 flNl"O, J)ag. S8 e M'f«~nfl, 1° Un !JO{limentoqualunqur, vrotraemlosi, cleaesre e fi11i~C(' per e,Ylill{JUCl'~i j 2° U,i g0<.lime11to, t·iJJtfell(ltJsi, /1(1. wm i11te11.,;if(( fuiziale minore e 101adurala JJih lwru <li 1>ri111a;la .,ma illtett.'iitù e dt1mla dN-re~rouo lauto J>iù, quanto ,>i,ì 1·apidame11te ne seguo110 le ripetizioni. 1,;nn rirche:za non ò mie se non in (JUanto è utilr, C'ioè in quanto procurn un pi:u.•i•rc o soddisfa 1111 bi• sog-110:quindi una rerta doso aritmetica di essa hn, 1>crun dato individuo in vari momenti, o per vAri individui, una utilità variabile, un diYcrso grado fiuate di ulililù. l,n teoria del grndo finale di utilitìi, diventata oriunai, dopo le opne dl'll'Je\"ons e del <:ol!!sen, 1>erno di ogni dottrina economica e fìn:111. ziaria, non fu ap1>licata dagli economisti ortodmil'li che al c11lcolodel tornaconto intlh·iduale. Ammeb1W che ogni doso di ricchezza ha por ciascuno, a sccondfl dei vari momenti, un dh•o1·so grndo di utilità, l'odo• nismo si prooccu1>ò soltanto di ccrc·nre quali siono le condizioni di fatto secondo rui un individuo può riCa\'ilre il massimo goclinl('nfo d11 11118 determirrntn doso di riC'rhezza. )Jc derh·ò il tC'orema di maximum edonistico del Oossen cosl conc(•pito: " Data, una certa serie tU piacrri, ed wi tempo li– mitato rhe 110,i b<1sU pe,- godel'li tuffi, fi110a S<1zielcì, !(j arrù ,m massimo edmti.lfliro !J<H.lrmln ogni 1>iaarr in tale 111is11ra, rhe i gracli finali di 1tlilit<t dei rm·i piace,·i goduti sie110rg11alì tra foro. ,, Applic11ndo gli stessi criteri 111 pro<1lema ednni– stico delht. distribuzione della ri('chezz11, si può de– durne un nuovo teorema economico così formulato: " Data, w1a certa dose <li ,·icclle:.w <la 1·iJXll'lit·.-:i fra, t:ari imUvùlui (ect amme~1w r/lr t'Siill sia in q11a11• tilù tale dc, 11011 JXJU'r 1>roc11r<n-e a ciascuno cli esRi il godimento [i110 <t ,1:1a::irta.) 1 si oflerl'(i 1111 maximum r<loni!ltico t'iJ}(trfendOffl ili JJQr,;,im1i ryuaU fra (o,-o ,,, e riò J>erchò i gradi finali di utilW, dell<•\"arie quote ~i equivarranno; ammesso romt> ovvio ehe tutti ;.:li uomini abbiano, su J>Crgiù, la stessa ca1>llcir:'t di go, dimento e ~li stessi biS0f!ni fomlamcntnli (l). Ora, siccome il criterio misuratore della ricchezza non ò <1ucllo 1lclla quantifèt uritmetic~i di essa, ma quello della -inteusitù totale <li gotli111e11lo che cssn può procurare, ò chiaro cho il fenomeuo della ri1>ur– tizione della ricchezza è un fenomeno cli capitale importanza nl pari di <1ucllo dclii, produzione di essR. lo affermo cioè un nuo,•o tcorcrhn economico cosl concepito: " Qualtmgue fn,siaziour tli rirchezza lla mi imliri<lvo act ,m altro meno agiafo, eta una rale– UOl'ia di JH'rBOne ad 1m'altr<t 1>iùporera, è, per riù solo (anche senza la creazione cli un ntomo nuovo di utilità), w, aumento <li, 1·icrhezzn sociale ,.,. l'er scendere clnJ cam1>0 clelhl teoria. astratta a quello dogli esCml.)i pratiri, ò ov,,io (per citare un ruso) che un soldo lrn. per un opcruio un valore in– finitamente maggioro cli quello che non abbia per un milionorio, quantunque rn1>presenti 11umericament,. la ~tessa dose di ricchezza 1 e ciò J>C'rchò il primo 1mò procurarsi con esso unA. somma cli J)Ìaccri infiniht– lll('nte pii', grande del secondo. Perciò il pass11g~io di questo soldo dalle tasche del capitalista a quelle del larnratore,è un fenomeno SO€'ialme11te utile. Questo teorema io credo nbbia, nel cam1>0 della teoria, una gronde im1)orttrnza, 1>0rchò è i<t gill#-tificazione ecloui– .'ltic(I. delle temlen:e eyualilarie in genere e del socin– li81110 in ispecie, o un valore tanto 1110.ggiore in <1unnto cho le teorie socialistiche sono 11pp1111to c mbattute d11i neo-edonisti come teorie " nltl'uh,t.iche ,., o quindi 11nti8ciontifiche. Hcsta. così dimostrnto che ogni fono- (1) Ometllamo, per breTh1, la dlmoatr .. :lone trraflca del leoren1a, 111 quale, del reato, è analoga a quella adoperata 1,el teorema pm• cedente, ehe trovati a J)al', 41 del rlu.cltlHlmo mattualecto d'I.W– tl(HHù, {Hfl'ff di )I, l'AXT.lLltOXI (F1renae, o. llarbera, lif.4).

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