Critica Sociale - Anno XI - n. 21 - 1 novembre 1901

CRITICA ~OCIALB 3:11 e Il latte ò versato In una di quelle scrematrici che sono cootl 1>0polarl In Danimarca. La crema si adopera a fitre del burro. I sottoprodotti, latte scremato e latte battuto, fii rendono al socio. Il burro ò ,·enduto direttamente dalla Società. Un chilo di latte, che un tempo non rendeva al col• thatore che 8 o 9 cen1e~lmi, gliene rende oggi quasi il doppio. Quanto diro che Il profitto delle latterie coope• rath•e è enorme e che In loro fondazione rese inconte• stabili scn•lgi alla popolazione dei camJ>i. Ond'è che se ne conta a centinala o ogni settimana ne sorgono di nuo,·e. In certe J>lagho, nel Lussemburgo per esempio, son cosl numoroAo che gl;i.stentano a smerciare i loro prodotti a un Jlrczzo rimuucrntoro. Perciò si associano J>Crintonclor.ii circa In vondita del burro o impe<liro la concorrenza cho oggi si r1mno. D'altro canto si rondò uun Società nnonlmn epoolnlmonto per creare nuove lat– terie, di cui accentra o vendo I 1,rodotti sui mercati delle grandi cittù o nnoho a11 1 estoro. Lo Socitltì ,l'flcq11,sti e rn vewlife sono molto diffuse. Esso s'incaricano di acquistare all'ingrosso scmenu, stru• menti ngricoll 1 rornggi pel bestiame, derrate alimentari. Talune si occu1>anoJ>Urodi vendere i prodotti della fat– toria. Da qualche td'm1>0 ~I formano anche indacati di colti,·atori per direndero I loro intere,;si professionali o acqui11:taremacchino agricole, che noleggiano poi ai loro soci ed al pubblico. 1:agricoltore si duole più che m!li del difetto di brac– cia onero di do,·er pa~are •u,larii troppo eleuti. Ciò è :11opr.lt11tt.o ,·ero per la facilità che htlnno i luoratorì rurali di viaggiitro a prezzi ridoltiisimi sulle rerro,·ie. \'i hanno ora qua,jl 100 mila 01,erai che vanno dal ,·il– laggio a lavorare ogni giorno in città e, mercè un al.1- bonamento ferrovil\rio settimanale, 1>agano 1 per G viaggi, meno cho per un solo un ,•inggintore ordinario. Questi cam1H1gnollpreferiscono gu11dagnnro buoni salari nelle citt1\ che non lavorare nel loro villaggio a un franco il giorno . .Di qui In senrsezzn. dl braccia e l'aumento dei salari ngrieoll, che 8J>O'!SO, conviene conress.irlo, sono derisorii. Nelle nostro conti-ndo, dove esisto la grande cultura, i flttabili Impiegano macchino agricole; ma è nncora l'eccezione. 11 llelgio ò pne30 sopra.tutto di piccola cul– tura. I.a mano d'opera quindi ,•i difetta e i piccoli ar– thtunri non hanno I mezzi di ncquiitare macchine. Di qui le Cooperative por Mquistarlo in comune. Altro genere di Cooperativa molto diffuso in campagna è quella di ri.,parmio e di c,·ttli'o, per lo più a sistema naiffei$CO; son già pili di 300. F.lle han per iscopc di riunire o fRr fruttare i rhparmi dei soci. Di più hanno il diritto di prendere denaro a prestito alla Cassa ge– neralo di ri.sparmio e di J)Cruioni dello Stato, per ripre– starlo al loro soci. Co,tituite tutte su un tipo, hanno un minimo di setto membri, ciascuno dei quali ha una quota di 3 frn.nchi, por cui il caJ)itale sociale 1>uòessere di soli 21 franchi, ma sono tutti solidali ed è sulla ga• rnnzht di tutti che la Ca,~n di ris))armio presta loro. Seguono lo bir1·trie e le clisUlltrie coopercitice. U11a.leggo del 'OG fi\vorl la creazione di distillerie agricolo. ~: noto che un tem))o esistevano a centinaia nelle nostro cnmpngno lo diìltillerie, i cui resirlui ali– mouttwauo gran qunntitÌl. di bestiame. Mn, industrializ– zabil n poco n J)Ocola distillcrin, oggi poche dozzine di grnndi di;;tillorio Industriali producono facilmente l'enorme quantità di alcool necessario al consumo. lt Oo,·erno clericale volle favorire lo sviluppo di nuo,·e distillerie in cam1>ngna 1 fondate tra agricoltori, solfo rorma cooperali va. Per consentir loro di ,,1vere accanto alle distillerie Industriali, Io agricole godono di una riduzione d'Imposta di rn centesimi il litro. :Xenacquero subito molte, la J>iùJ>arte fra s1>eculatori 1 che, giovan– do.si della riduzione, rovinarono te distillerie industriali e costarono molto allo tato. Questa legge del '9G fu già modificata e la solm:ione non si trovb ancora. Il Ooverno, che ,·olle fayorire gli agricoltori o facilitare l'allenmento del bestiame, sba– gliò I calcoli 0 1 In definitiva, la sua legge non servi che a permettere Rd alcuno dozzine di speiulatori di gua– dagnaro centinala cli migliaia di lire a detrimento del tesoro ))ubblico. Por terminnro collo Coo1,crativo ngricolc, citiamo an– cora. lo $Qcictit d'assic11ra.zlo11e conf,-o la vcrdita. clel be- 8tiamc, contro i'l11cciulio, ccc. J:sse sono pii1 di. GOO, con GO mila. membri o con circa I00 miln. cnpi cli bes~i1uno. Il Oovcrno belga. si servo di osso por dare lo indennità, che f\Ccorda al coltivatori, il cui bestiame deve uccidersi per malattia, o che salgo110ogni anno a più centinaia di mila frnnchi. Dicemmo ohe 11nora IR' cooperazione agricola era at tuata dal soli cattolici colPninto dei curati. 11a dacchò i socialisti Incominciano t\ 1>enetrare 1 ad onta di inaudite difflcotti, 1 nel centri pnrnmento agricoli, essi pure fon– dano Coopcrathe nell'Interesse dei campagnuoli. Oià ne fondarono nei vlllasrgi del Lussemburgo e del Brabante ,·11llone. E Il 20 dicembre 1900 Il JfoniWre puùblicua gli Stntuti della Cooperi,li\'A / campa91111oli sociali8li 1 con sede a Oraud•Lcez nella provincia di ~amur. Que~ta Società, che ha per fino di organizzare l'ac– quhto o la ,•endita di cib che è prodotto, consumato o utilizzato dal 11uolmembri, è costituita sotto gli auspicii del Partito 01>eraiobelga ed nRìllnta alla Federazione coopcrath•a. Quando avrà 10 membri in un Comune, vi creerà una Sezione. Il suo cn.pitnle ò fissato a. un mi– nimo di 2 mlln. rranchl 1 dh•lso in quote di 10 franchi. Oli nssoclali non rl111,011dono che fino al totale delle quoto soLtoitcrltto o ROllO /ilOlidali rm loro. Vi è un Co• mitnto di direzione cornJ)oilto di 3 membri almeno, eletti J)Cr 2 turni i ogni S01.lonoJ)UÒeleggere un membro nel Consiglio ,t'arnminbtrnziono; un Comitato di , 1 igilanza, di nitri 3 mombri, oontrolln. lo operazioni. Oli utili si ri1mrtiscono ogni anuo: 10 '/~ alla ri:-1erm, tre franchi d'intereMe nd ogni azione, o il 10 0/ 0 alla'. propaganda. Il rc<itodiviso fra I soci In ragione degli acqui~ti di cia.scuno e nella misura che determinerà l'assemblea generale. I.o s1,ailo non ci com:ente di analizzare più minuta– mente Il meccanismo di ciascun ramo dell'albero coo– J>erath-o. (C.Onlimur}. Lt"IOI 8J:RTRASD. i . 1, 1 J)i JJr08sima 1mbblitado11e: 1 l CARLO KAUTSKY I I I : IL PROGRAMMA SOCIALISTA I I f • I (l'rinuipii 0111lnme11t11li (lei socialismo) J ! ! i Un volume di circa 300 pagine ~ 1 J 1 rozzo: Lire 3 • J (Per gli obbonoli oll• Critica, prezzo L. 2) i i c:;;;:~;·e 2 "~'i'i'::!~11i ali,, CRITICASOCIALE, Poi t,ci i f••••••••••••••••••••••••••••••• .. •••••••·• .. H••......••--•••·•••-••-••

RkJQdWJsaXNoZXIy