Critica Sociale - Anno XI - n. 20 - 16 ottobre 1901

308 CRITICA SOCIALE intorno al centro storico della regione senza susci• tare te gelosie di nessuno. 1,: il Comune, che diventa 11 centro della. Lega nazionale, siccome sente che il mettersi a capo di un grnn movimento come quello non è un'impresa da nulla, cerca. da una parto di portare ovunque consigli di prudcuza per non assu• morsi una eccessiva responsal>ilità; pretende dalPaltro cli raccogliere un gran numero cli adesioni prima dì muoversi perchè vuol esser sicuro elci fatto suo; e per far numero è obbligato a smorzare il carattere dell'agitazione per attirare i timidi e i poltroni. Così si perde un tempo prezioso a raccogliere le adesioni, e quando, dopo tanti stenti, si rnggiuugerà i.I numero tondo del migliaio, si trova che con quel grosso esercito non c'è niente da fare, 1>erchè il gru1>1>0 dei volonterosi e degJi energici è come incapsulato dalln massa morta di coloro cho sono entrati -nella Lega, solo dopo che è stata ridotto. ad Associaiione o Con– fraternita, che dir si voglia, e dopo " essersi bono assicurati) per dichiarazione dei proponenti, cho l'aziono clclJa Lega sarebbe stata rigorosamente le– gale ,,. Quando poi a quest'errore cli metodo si ag– giungano hl fiaccona e la n1tùa volontà, si ha quel che s'è avuto nel caso nostro: si perdono clicianuove mesi di tempo e alla fine si convoca llll Congresso clandestino e lo si organizza in modo che non debba conchiuder nulla. Col metodo 1>roposto dal Vezzani, invece, sarebbero bastati cinquanta Comuni lombardi democratici, stretti in Lega ccl entrati in campagru:, fin dalla primavera del 1900 1 per imporre al paese la questione delle autonomie comunali, per sugge stionare, colla forza dei fatti, i fiacchi e i dormienti, per dare a11e altre regioni un utile esempio cli atti• vità. e cli energia: in poco tempo sarebbero nate altre Leghe regionali e a11ora - solo aJlora - si sarebbe potuto tenere il Congresso generale della Federa– zione elci Comuni italiani., L'errore nostro è stato quello di mettere il carro avanti ai buoi, di aver pensato a creare il movi– mento generale prima cli creare gli organismi locaJi; in una azione federalista abbiamo seguito il metodo unitario; abbiamo scossa hi sudditanza del ministro dogli internj e ci siam sottoposti al sindaco cliMilano; e non abbiamo capito che Ja questione non shtva nello scuotere Ja polvere di un 1 adoraziono per co– minciarne subito uJ1'altra., ma.nel diventare autonomi moralmente prima di chiedere l'autonomia legale, nell'unirci 11011 sotto un solo Comune maggiore, ma con tutti i Comuni desiderosi cli libertà in piena egunglianzit cli diritti e di doveri. . .. :F'inalmcnte, dopo diciannove mesi di gravidanza, il Congresso nacque, ma. in quali misernbiJi condi– zioni I La notizia, che il Congresso si sarebbe tenuto, fu comunicata. al pubblico sugli ultimi cli settembre, e ht convocaziono era stabilita pcl 1.7ottobre: quantu frottu, non è vero? probttbilmcnte si rnlle fi.11· un viAggio o due servigi: gundagnarc in quindici gior1ti iJ tempo 1>erclutoin due mesi e dar modo ai ,•olon– terosi cli prepararsi aJle cijscussioni con un'intesa preventiva . .TICongresso non è convocato a Milano, do,•e la dampa può con poca. 1:1pcsa. e fatica darne larghissima notizia al 1>acse,ma.a Parma, dove 1>ochi giornalisti avranno agio cli undarc: il silenzio è d'oro. l''inalmente iJ progetto di Statuto clolln nuoYa orga– nizzazione è comunicato a pochissimi giornali solo negli ultimi giorni ùi settembre e si procura di fal'lo pubblicare senza commenti fra la cro1rncn degli an• negati o lii cronaca lici tcutri: in {111osto modo tutti quelli, che non sono aclclcntro alle segrete cose, an– dranno a Parma - se pure foranno it tempo ad anelarvi - cogli occhi bcnchtti a giocare a moscn cicca. fJ progetto cli Statuto, 1>oi,contiene <1uanto piì:1 lii B1b1ot e~ Gino B1ar o " ribellione sommessa ,, i 1>oltroni avrebbero potuto desiderare. L'art. 1° dice come (JUalmente - tempo pormottonclo - vi sarà. in ltnlia un'Associazione o - se può servire a tran(Juillizzaro In gente pacifica - umi Confraternita cli Conrnni. La Confraternita avrà lo scopo" cli vigilare e tutcll1re piil etficacemente, col mezzo cli una completa. orgonizi1-1zione,gl'intercssi, i diritti e l'autonomia elci Comuni, ove sieno meno– mati claJle leggi vigenti o possano esserlo da disegni cli legge, o cli occuparsi di (JUalun(Jue altro oggetto che interessi la generalità elci Comuni ,,. Dunque niente conquista di nuovi diritti, ma difesa delJ'au– tonomia (che non c'è) nel caso che sia menomata. dalle leggi vigenti(!!!) o eia disegni cli legge futuri; l'agitazione por far modificare le leggi vigenti è messa eia 1>arte; si dice solo che la Confraternita si occuperò. di qualunque altro oggetto. Si vede che in questi dicianove mesi cli gro.vidanza anche la ribel– lione sommesslldell'orcline elcigiorno elci7 marzo U)OO ò apparsa. troppo poco sommessa.: J'opera dello spo• gnimento continua. Quest'articolo, come ha osservato il prof. Laghi in un'intervista pubblicata clall'Atw1ti (9 ottol>re), è la traduzione dello Statuto di una simile associa– zione inglese, ma in Inghilterra l'autonomia. comu– nale esiste davvero, i Comuni sono delle vere re– pubbliche autonome, quelJ'animale, che si chiama prefetto, è sconosciuto; là. quindi si tratta. di difen• clero quel che c 1 è, in ltaJia si tratta cli conquistare quel che non c'è; possibile che i compilatori del pro– getto non abbiano capito che l'Jtttlia non è Plnghil· terra e che lo scambietto fra i due pilosi significava nè pii1 nò meno che distruggere lo stesso ordine del giorno ciel 7 marzo? L'organizzazione della Confraternita ò la solita: la solita assemblea annuale nomina. il solito Consiglio direttivo, che funzionerà da. padre eterno, farà. la pioggia ed il bel tempo, si dovrà. occupare di tutto e cli tutti 1 mentre i singoli Comuni staranno a guar– dare a bocca aperta; uuico diritto riconosciuto ai Comuni è quclJo cli farsi ral?presentare all'assemblea generalo (non Congresso 1 ! !), e cli ottenere la convo– cazione cli assemblee straordinarie... quando cin– quanta. di essi siano d'accorcio nel chioderia, il quale accorcio naturalmente potrà avvenire solo con gran– clis1:1imadiflìcolt~1. S'intende bene che iJ Consiglio direttivo, se durante l'anno, in cui sarà in carica, non conchiuclerl, niente, nessuno avrà. nulla da ridire, prima 1>orchònon sarà lecito dare dei dispiaceri agli undici C'grcgi uomini, che formeranno il Consiglio direttivo; eppoi non si può pretendere sul serio cho undici uomini, 1>erquanto egregi, dirigano davvero un migliaio di Comuni e pensino od agiscano 1>er conto cli trentamila consiglieri comunali: basterebbe che ciascun Sindaco scrivesse Hl Consiglio direttivo una. sola. lettera al mese, e tutto il tempo degli un• dici numi tutelari delle autonomie comunali, che non ci sono, se n'andrebbe solo a leggero e a rispondere - se pure -- alJo 12.000 lettere. Contrapponendo al progetto ufficiale un nostro 1>rogetto 1 fondato sul metodo federativo, noi non ci illudiamo che esso possa aver fortuna alcuna: anzi• tutto si ò fatto in modo eia non lasciare iJ tempo ne– cessario alJa preparazione psicologica del Congresso per mezzo della discussione sulla sb1m1>a;inoltre in ltalin l'idea. federale è così perfettamente sconosciuta anche a chi vien ritenuto come competente in diritto costituzionale e diritto amministrativo, che sarebbe puerile ingenuità. lo sperare che essa venga a un trntto accolta in un Congresso; finalmente in que– st'anno i partiti popolari italiani hanno dato tante 1>rove di assoluta insipienza politica, che sarebbe davvero un miracolo inaudito, so dovessero riacqui• shtre il hen dell'intelletto sccndcnclo dal treno alla stazione di P11Tma.ScriYcnclo quest'articolo noi ab•

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