Critica Sociale - Anno XI - n. 20 - 16 ottobre 1901

ORITIOA SOOIALE in media da 3 a 12 centesimi per ciascun pane. Era dunque una bella oconomh\ per una. famiglia. operaia. ,Le donne ne parhunno allo vicine, e cosl, a poco a poco, da so i soci ascesero a 250. Dopo 4 anni erano 400 o si dovette affittare un locale più vasto e piantani dei rornl perrez.ionati o una impastatrice meccanica! Nel 1886, la Cooperativa 1>rcse ad affitto un locale immenso, 1>erla pigione annua. di 5000 rranchi 1 e Io mise a disposizione delle associazioni operaie e socia– liste di Bruxelle!. Non erano passati altri 10 anni che il locnle socialista era già tro1>1>0 angusto e la COopera– tivn, la Cas(lctel,,opolo, deliberò la costruzione di un nuovo locale, che costb un milione e 200 mila rranchi. OJrgi questa Coopcrnth·a conta !8 mila membri capifa– miglia, che, in rnglone di 5 lndi\•idui per rnmiglia, equi– valo a. circn. SO mila cous~matori. Nel 18S5, dopo 4 nnni cli esercizio, la Cooperativa di Uruxelles produceva. 100 mila chilogrammi di pane nl– l'anno. L'anno scorso la J>roduzione superò i 12 milioni di chllogrnmml. Como t>iù aumentava. Il numero dei soci, la Casa tlel poJJOlO perrc:tionava. il proprio organismo. Con un ,·ersa– mento settimanale di ~ centesimi, il compratore caJ)O– ramlglia ue\'ll diritto a 'i J>ani per settimana, alla cura medica e ai rarmacl per tutta la durata della smt ma– lattia. Oggi, per fruire degli stes11i vantaggi, non ò più neces!arlo pagare una quotn. Queste spese ranno parte delle sJ)ese generali della Società, il cui senizio medico comprende 12 medici, 1~ rarmacisti, alcuni dentisti, un oculista, ccc., e costa oltre M mila franchi all 1 anno. Per sen·iro la clientela, che ò sparsa per tutta l'ag– glomerazione bruxellese, la Cooperativa ha numerosi portatori di pane. Di più ha stabilito succursali (oggi ye n'ò una nntina) nei diversi quartieri della città. e nei sobborghi, In ognuna delle quali vi ò un gerente che vende Ai membri gettoni da pane e fornisce loro I J>anl e altri prodotti alimentari: dro1,;heria, conserve, Yino, oggetti cn,nllnghi, ecc. Ln Casa.<lcl1wpolo si occu))a altresì della. Yendìtn del carbone. Essa rondò inoltre In cam1>agna, a Herrelingen, una latteria. COOJ>erntin e distribuisce ogni giorno ai soci latte e burro. Possiede Infine due macelli e, an– ne!lso al suo gran localo centrale, un immenso o bel magazzino di conrezioni 1 stoff'e, calzoleria, ecc. Sotto l'as1>etto morale e Intellettuale, oltre un ,·ero pa– lazzo del J>OPolo,posto gratuUamente a disposizione dei suoi soci o delle Società OJ>eraie,citiamo la sua biblio– teca, le rap))resentazionl drammati1'11e ch'essa organizza., le rl.sorse che procura al Partito operaio per i suoi giornali, per le elezioni, ecc. A un dipresso Il medesimo possiamo dire delle altre Coo1>orath•oanaloghe: il Vooruit (Avm1ti !) di Oand, il Werl·tr (Lavoratore) di A1n·ersa, il Pr()(Jrt880 di Jolimont, la l'opolare di Liegi, ecc. A. Oand si reco anche J>lù.Il Vooruil dù ai suoi OJCmbri, dOJ>O .20 turni 1 so hanno Petà richiesta, una pensione che vnria in ragione degli acquisti ratti. Nelle grandi cltt1ì e nel Comuni rortcmente industriali ru la panetteria il principale ramo di commercio. Al– trove, nei Comuni minori, l magazzini cooperai-ivi ,·en– dono ogni sortll di oggetti e di derrate: drogherie, abiti, calzature, ute.nsili, rari ne, oggetti domestici: sono, ao– pratutto nei villaggi del paese vallone, mezzo industriali e mezzo ngricoll, veri bazar& ove si troYa tutto ciò che si desidera. Questo Coo1>oratlvo ranno nffari annualmente 1>eruna cifra che varia dal 1~0 ai 800 mila franchi, e Gn B o distribuiscono utili fra il 12 e il 20 per cento della cirra degli acquisti. Il pili perretto tipo di CooJ)erativa moderna è In /.',•<1· tella,1:<1 di Ju1>ille 1>resso l.legi, roudata tre anni sono, con 175 franchi di ca1>itale. Oli inizii rurono dirfteili: dopo un anno I soci erano I li, il ,•apitale 2925 rr., gli affari sali\'ano a rr. 14.841,:J!?e l'uf-ile 1199 1 76; alla fino del 1 09 aveva 22; soci, t l.3à0 rr. di capitale e affari per tr. 86.906,59, con un utile di fr. 8639,59 1 ossia del 10 •Jo delle ,·endile. La barca commerciale erft stata dunque ben guidai.a; ma pit'1 note,·ole ru la prognganda morale e soci::ile. Cos\ si eombattb l'alcoolismo e si rondò un Circolo an– tialcoolistico, cominciando dal so1>1>rimcrenei locali I~ vendita tielle bevande spirlt\)se. ~on bastn. Si riuscl n ri• durre l'nbuso ancho dello nitro bibite, trwtochò mentre il locnle ò ora plì1 frequentato, vi diminu\ il consumo della birra. Nel 1898 l'assomblca, limitò nl JO 0 / 0 l'utile da distri– buirsi nelle drogherie, o nl 5 °lo quello sulle rnrinc. 11 resto dove,·n consacrarsi ad altre O))ere. 1-: infatti questo reslduo 1 che nel gennaio 1899' saliva a rr. 40S, ru_con– sacralo alla creazione di una Cassa di soccorsi alimen– tari, do,·e ogni eoo1>eratoro malato o rerito, dopo quin– dici giorni di htvaliditJ.l, riee,·e gratuitamente la mctù. della merce che era solito ncqulstare. li so giugno scorso questa Ca.ssa a,·eva ricevuto 12i8 franchi, e ne ave\'a SJ>e@I 243,i6; la sua risern supera ora i 1000 rr. l}nnno scorso si fondò un Circolo drammatico che or– ganizzò tre concerti e una gran resta da ballo; e nel no,•embro '99 un Circolo di studi, che agli inizii con– tava 1-t membri, e oggi 25, rra i quali tre donne; quasi tutti 01>crni mnnuall, che rccero buoni studi elementari; 3 meno che ventenni, 9 tra i 20 e i 80 anni, 15 pili che trentenni; tutti pagano una riuota mensile di 25 ccnt. I.o scopo ò di elevare il livello morale e intellettuale ctel soci, agevolar loro lo studio del socialismo e di tutto ciò elle ha dirotto o indi1·etto rnpporto con esso. All'uopo ogni socio ò incaricato per turno di studiare un dato ~og– getto e di fare su di esso al soci un discorso, segu\to da discussione. J)alla ronclazlono Il Circolo, che si rluni11ce ogni mar– tedl dalle 20 alle 22, tenne 28 sedute con 15 a 16 J)re• senti In media. Una seduta si dedicò allo studio del 11 Strrizi 1mbblici II di De Paepe; dieci sedute allo studio del socialismo sulla traccia della Q11i,1lesse11za cld so– cialismo cli Schilrfte; novo sedute a discussioni relative all'organizzazione, a letture, ccc. Si tennero discor~I su le prlnci1>ali leggi fhiche, l'elettricitù, le case operaie, le unioni di mestiere, l'in,egnamento. Nello scorso mnggio, la Coo1>erativa decise di rondare una Biblioteca, atndandone la gestione al Circolo cli studi. Essa ò a1>erta tutte le domeniche dalle 10 a mcz– zodl, gratuita e accessibile a. tutti i membri del Partito operalo; conta oggi 1200 ,•olumi, dei quali 487 di lette. raturfl 1 poesia, fllologia 1 202 di scienze, nrti, mei1tieri, 189 di storia, 10S di economia e di politica, 95 di fllo– softn, ccc., ed ò Msociata a t>nrccchi giornali e ri,•iste. Avevamo ragiono di dire che l'csem))iOdi Jupille \'UOI es:,1erecitato a. cai;lon d'onore? Ju1>ille non ha che .j500 nhito.nti. Pochi uomini convinti bastarono a condurre a buon porlo la Cooperati,•a. e le opere di emancipa– zione intellelluale che \'i sono annesse. (Go11ti,rna). Ll'IGI BERTR.Um.,

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