Critica Sociale - Anno XI - n. 19 - 1 ottobre 1901

Ro 302 CHI'l'ICA SOCIALI<: 1000 uomini, 170 quadrupedi e 21 carri per ogni 4800 lonn. nette. (') Prendendo n conrronto c1uesfidati ecco qualo sa– rchbo il fabbisogno di tonnellate nclte pel trasporto delle tre spedizioni su1lpostc: 'J'om1. nette 2.0IG.000 per la spcdiz. di 1l Corpi 1.200.000 " " 6 1 /, 720.000 , 4 ' ossia. 'ronn. netto 180.000 per un solo Corpo d'armata. Ma rC'stcrcbho 1111cora da pro,·,·cdcre al trasporto di 'I'!, di c.-,,nlli e "/• di carreggio, J>erchè noi ,·c– demmo di soru·a che il Corpo cl'urmata. francese ha una. 1>roporzio110 di carnlli e carri, per ogni t0OOuo– mini, superiore n <1uelln del Corpo d'armata ing-lesc preso a confronto, o cioò ~upcrioro lii 130 ca"alli o Ui carri per ogni 1000 uomini. Si potri\ 0(lporro che la lunga. traversata della spedizione inglese rC80 probabiln1cntc necessario per ma~gior comodità di sogg-iorno un ma"'"'iorc numero di tonnellate di spazio che non snrC'bb: occorso per unn breve navig-nzione di 15 o 20 ore soltanto. .Per questa stessa considerazione noi riducemmo di un terzo il calcolo di capacit:I. dei legni destinati al trns1>orto dclht spedizione italionn, fondandoci in ispecie sopra le condizioni di fatto stipulate dal no– stro )linistero della guerra colla ;'ocietà. cli naviga• zione genen1lc ris1>etto allA. capacità cleJle navi nei brevi tras1>0rti. \'oglio ammettere anche questa con– cessione, poichò intendo abbondare nei calcoli pii, fiworcvoli all'attuazione delle spedizioni supposte pur arvertcndo che la Sj)Cdizionc inglese, presa ~ confronto, compl la trnversata in 18 giorni con pi• roscafi cli gran tonnellaggio, ognuno dei <1uali sfoz– zarn in media quasi GOOO to1111. lorde, onde era na– tun1lmento meglio arieggiato dei piroscafi della spo– dizione italinnn che impiegarono 60 giorni nella. traversata e non arrh•a,•ano allu stazzatura di 3000 ton• nellate .. l•:d nnzi non pare che l'autorità inglese abbia avuto l'intenzione di largheggiare nei:;li allogamenti n l!ordo_,J_)erchòla Jfevucmilifai,·e, clnlla qunlc traggo tnlt notnac, no 11v\'erto " che In. p1·ooccu1H1zione cli utilizzare il meglio possibile i posti disponibili sullo mwi, condusse l'a111111iragliato inglese a dividere ta– lune u!1ità di truppa in piìt dishtccamenti ,,, la quttl cosa d1cdo 1,oi occasione ad alcuni inconvenienti al momento dello sbRrco non potuto ese"ltire da tutti i J)iroscafi in una sola. località. 0 Voglio concedere dunque, 1>eriJ>Otesiim1>robabile che, se la. trnversnta della spedizione inglese si ross~ ()Otuta eflèttunrc in 15 o 20 ore, il fabbisogno <li tonnellate ~nrchbc sfato minore di un terzo. rn tal caso il fahbiSOA'llO 1>er le spedizioni supposte J>Otrcmmo calcolarlo così : 1'onnellatc " ovvero: 1.312.000 per la S!le<liz. tli 11 Corpi 1~t:::::~ ' 1 • 1, '.l'onn. 122.000 pcl tm-1porto di un sol Corpo. . .. Vediamo ora so la marina mercsmtilc francese pos– siedo mezzi suffìcienti per faro in una. sola traver– sata ciascuna delle spedizioni supposte. Prendo n considernre soltanto il trasporto a va– pore, pcrchò i velieri, poco adatti al carico di ()Cr– sonc, tardi nel lllO\'i1t1euto, instnbili nella rotta o ~oneralmcnto di SCilrsa portata, clnrcbbero al111. spe– dizione un'amJ>iczza tanto grande eia rendere impos- ( 1) Le nollzlo ,une •1) edl:r.lonl lnicle.t1I f\lro110 lolle dllllll RtrHt !Hl• ut«h·t. du annltl ilrtw(lfrtf, Jmbbl1cazlone qua&I urnc1111e dello Stato maggioro tra11~10 - 1n11gg101 gtuguo, luglio, 1e1tembre 1,01. sil>ilc, non dico l'imharco dagli scarsi porti francesi del Mcditcrr1rnco 1 ma certo impossibile il contempo• ranco o ordinato sbarco delle truppe, e trop1>0lungo e fortunoso lo sbarco dei quadrupedi e dei mate. riRJi ('). L'Annuario statistico ufficiale dC'I 1898 del Mini– stero francese del commercio indica per la marina mercantile 1212 bastimenti a vapore di tonnellate complessivo netto 500.000, e non piì.1. Confrontiamo questa. cifm uffìciule col fabbisogno supposto o ve– dremo subito che non è necessaria nitra considcrn.– zionc per escluclcre la possihilit,\ delle duo spedizioni su1>postcdi •120 e 250 mila uomini, delle quali non oc– corre pilt nC'unche parlare. Poche cousi<lerazioni di fatto varranno nd esrludcre anche la possibilità della. terza spedizione supposta di l50.000 uomini. Oillhi cifra di 121~ piroscafi dolln marina. mercan– tile francese ò necc,ss11rio escluderne f>5G che staz– zano appena 30 ton11. o meno, e altri 250 della por– tata da. 30 a. ll00 tonn., e altri 5~ della portata c.ht. 300 a 500 tonn. che sono del pari disadatti a ~imili trns1>0rti. Hestcrehbero 3j4 piroscafi delJa stazza complessiva di 450.000 tonnellate nette. Hi può ammettere ragionc,·olmente che tutti sa– r1111no disponiblli ad ogni richiesta? Ve ne s::mrnno certamcnto alcuni non adatti per varia ragiono al tras))orto militare. ,\Hri saranno fuori di mano e non :ldoperahili perchò occupati nelrOceano in lon· tani trasporti. Dalla statistica citata si danno come impiegati normalmente ;,i lungo ron~o l 70 t>iroscafi della J>ill groqsa portata, stazzanti in complesso 2GG.OOO tonn. Una certa parte di questi mancheranno senza dulJbio 111 momento del blsoµ-no. 1•:d altri non pochi saranno immohilizzati dai hi· sogni delle riparnzioni. ln uno scritto della Ui– ,;isla _militare italicmci del J G aprilo ultimo, venne asserito che l'ex ministro della marina francese Lockroy fo salire a. un grosso percento le navi a va• poro costantemente in riparazione. Non ne cito la cif ra pe rchò non conosco (') sopm quali circostanze di fo.tt~ sia stata accPrtata e so comprenda, com'ò probab1le 1 nssiemc alle riparazioni urgenti, anche quelle che potreblJ01·0 rimettersi senza pericolo a ~neve scadenza, cioè, nel CASO nostro, n dopo eseg11 ilo 11 trasporto militflfe, le qunli ultime l)erciò non 8fl· rebbcro di nnt.ura da. rendere iudisJ)Ouibile la na\'e. Tuttavia il buon senso e i tecnici ammettono focìl• mente che un certo numero di navi, non camo pie• colo, si deve trovare costantemente sorto riparazione. Jler tutto queste ragioni, o pur riducendo al mi– ~1imo le difficoltò di rnccoltn del materiale navigante, 11 15 •t. almeno dei 3j4 piroscafi accennati di sopra mAnchcr:'t ili momento del l)iso~no, e così le niwi disJ>0nil,ili J>CI lras1>0rto si ridurranno a 300 o lo tonnellate nelle a 383.000. Orl>cne, con tali mezzi non è possibile tr11s1>0rtare 4 Corpi d'armata francc:3i in unA sola volta. In relazione ni dati cli fatto for– niti dallo nazione nrnrittima meglio provYista di na– \'iglio e pili progretlita in cose marinesche, <it~al ò PlnA'hiltcrra, con 383.000 tonn. di stazza si J)Otrch• hcro trns))ortnre tutt'11l piì1 115.000 uomini, non prov– veduti 1>erò completnmente di tutti i quadrupedi o carri corrispondenti. Dove se no vanno dinanzi ai fatti le asserzioni famose dei mnrittiruisti! . .. Lo scritto cihtto de lla Jfivistc i Militare esamina anch'esso (111cstostesso soggct.to , tnnto esagerato da ( 1) I.K marina franeeilM)a vet" co11ta u.,oo 1J111tlmentl di tonne!• 111.leC(lm1,1c•she s1!1ooo. !Iuli ;,. hanno u1111 u1111e11M di olire 800 101111. e 1i11x:uno 11111e111e I n,000 101111. (') \"td11tl IO •<'rlllo litlll'Alpi al ,m,re, pubbllCIII0 nella lllYl8ta 1uddCtll\ da un ufftclale 1111>crlorcdel Cor1io di S1ato maggiore, Il 11uale l'Uleura che <1uella 1~rccntualc ò Il 10 J~r cento.

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