Critica Sociale - Anno XI - n. 17-18 - settembre 1901

284 CRITICA SOCIALE servirsi di energie di classi distinte, tmrcùbo co::itrctto a mascherare o svisare la natura cli alcune di queste classit opera sempre, a lungo andare, impossibile, poiché non si nasconde o distrugge un fenomeno naturale, e contcrrnblw inevitabilmente nel suo seno deJle azioni destinate a distrnggersi a Yiccnda, a scapito cli quella forza unica che esso dovrebbe eser– cit,irc alPcsterno nclJa lotta contro gli altri p1.1rtiti e le altre classi. Le classi, e quindi i partiti, in baso allo scopo cleJla loro azione, sono suscettibili di una prima di– visione generalo: quelli che tendono a conscrvnre condizioni esistenti, e quelli che tendono alla con– quista di condizioni nuove; i primi agiscono nel senso di ritardare i moti sociali 1 i secondi nel senso di affrettarli. Uata l'impOf-Sibilit.), per i primi, di spegnere questi moti, per gli altri, di attuarli immc• diatamente, quelli agiscono nel senso di conservare il principale prhriJegio degli individui da cui le cl:-1ssi emanano, gli nlt.ri agiscono nel senso di sopprimere il massimo disa~io. 1\Canon per tutti i privilegiati un identico privilegio è il principale, e non per tutti i llisag'iati uno stesso disagio ò il pegµforc, quindi ci t,roviamo in 1>resenzfL cli un altro criterio di sud– divisione delle classi e dei 1>artiti. Però i partiti, f)C'r la Joro natura e per la loro funzione, non potendo essere iu numero illimitato come le classi, corris1>0n· demnuo soltanto alle classi princi1>ali per estensione cd intensità.; quindi hl. classificazione elci partit.i sarìL fondata sulla classificazione delle principali classi soci~lli. Abbiamo osservato che la nostra civiltìt attra,•crsa la. seconda. fase del progresso socia.lo , cioò la fase economica; le principHli classi saranno f)Crciò quello che emanano clalle con(\i;,;ionì economiche. Ora, in baso a queste gli uomini si trovano divisi in tre grnncli categorie: quelli che hanno assicurato il ne– cessario e pl\1 del necessario alla vita sem~a lavoro, quelli che hanno il necessario dal proprio lavoro, que!Ji a cui un Javoro eccessivo non basta ad assi• curare l'esistenza. Le azioni individuali principali essendo quello determinate da.Ile condizioni econo· miche, le classi principali corrisponderanno alle tre categorie suddette e, pure attribuendo ad esse la qualità di centri di energia sociale, pot.ranno p1·cn· dere i nomi cli nlta. e mcdiii borghesia e di proleta– riato, che genernlmente si attribuiscono a categorie materiali d'uomini. La prima di queste classi ò volta alla conserva– zione di una posizione privilegiata ed è quindi (>er natura sua classe cliresistenza piuttostochò cliazione. Essa è quel nucleo di energia sociale che tende ad arrestare o raUentare tutti i moti, che portano alla trasformazione dell'attuale ordinamento economico e quin<li 1 oltre l'istituto della 1>roprietà.privata, difende i tl'0 orgauismr foudamentaJi su cui essa si appoggia. e per mezzo di cui essa funziona: il politico, il mi• litare ed il religioso. Jn Italia questa classe sostiene la monarchia, l'esercito stanzia.le e la religione cat• tolica. La classe intermedia è l'insieme delle azioni in– dividuali principa,\i di coloro, che dal 1>ro1lrio la\'Oro ricavano la garanzia del necessario alla vita. Le condizioni cli uno qualsiasi cli quei,ti individui sono tali che esso non ha.nessun privilegio economico da d.ifendere, come nessun acuto bisogno ,rniterh,1e da soddisfare; egli è, diremo così, il solo che si trovi in equilibrio economico, il solo che, in civilt:\ 1.t base economica., si possa sentire quasi estraneo all'istituto della proprietà.. La sua azione sociale princi1>alenon sarà. quinel.idi natura economica., ma sarà di natura psicologica., volta a distruggere il privilegio aristo– cratico e, dove esiste, il r>rivilegio dinastico, eia cui sopratutto 1a.sua personalità. si sente offesa e me- B1b1oteca CJ no B1arco nouu~ta.111regime monarchico questa classe è essen• zialmentc repubblicana. La terz;a classe, infine, ò lo sforzo gigantesco che i colpiti dalle attuali condizioni economiche fanno per salirn nella scaht sociale; l'azione sociale indi– vidua1e1 che la forma, è quella che scaturisce dal disagio materiale o d::tlla necessità cli conquistare le garanzie elementari di esistenza. Quando le condi– 'l,ioni indispensabili alla vita nrnteriale vengono a m,rncare, tutte le azioni sociali individuali si affie– volii,cono eccetto quella; la quale, sen'l,a errore a.p– prezzabile, può allora eonsidcrarsi unica; quindi in questa classe gli clementi di encrgitL corrispondono quasi perfettamente agli individui materiali. Ora, poichè la. potenzialità. di una classe è tanto nrng– giorc quanto pii1 accentuata. è in essa la coinciclenziL fra l'elemento di energia. sociale .e l'elemento mate• riale uomo, la classe proletaria è quella in cui sono verificate le concli'l,ioni del massimo di potenY,ialità. l10 sforzo di questa classe è volto a rimuovere le condizioni, che recAno nl proletariato il massimo clisagfo, ossia l't1ttualo ordinamento economico; essa tenderà. fluindi direttamente alla eliminazione della proprietìt privata e si volgerà. contl'O :rii attuali .. Ol'· ganismi politico, militare o religioso, soltanto quando questi si presenteranno come ostacolo insormontabile alhi continuazione del cammino verso fideA1e. Lit presente enumerazione delle 1>rincipali classi sociali ci delinea la divisione logica. fondamentale dei pnrt.iti: il conservatore dei privilcginti, quello dei democratici e quello dei proletari; in Italia più propriamente il conservatore, il repubblicano e il proletario. l\Canon alJbiamo HHCOl'i\ gli elementi suf– ficienti per stabìliL'e una classificazione completa dei 1>artiti, 1>oichèin essi, che sono un prodotto cli na– tura eminentemente intellettuale, non abbiamo con– siderato l'azione .importauti:stiima esercitata <lill pen· siero. . .. Cl.1ssilitm'l,ionc,lei partiti. - Nell'articolo ricor– dato, tentai dimostrare come l'at.tuale momento sto– rico fosse un periodo (li genialità. collettiva, cioò un periodo in cui umLnuova orienblzione si ò verificata nel pensiero collettivo, e la società. è divisa in due grandi sezioni 1 di cui mia, attaccata alle vecchie forme intellettuali 1 va continuamente assottigliandosi, e l'a1tr..1,che ha abbracciato Je nuove, va trasfor– mandosi in maggiornnza con rapidità. sempre crc· sccnte. Que!ita divisione intellettuale si ripercuot,e direttamente nella costituzione dei partiti e, poichè essa non può alterare la loro natura economica, e poichè, d'altra. 1>arte 1 le vecchie come le nuove atti– tudini del pensiero non sono patrimonio particolare cli nessun ordine economico cli individui, av,•ienc che, conscrv,,tori 1 repubblicani e proletari, si tro,•i\no divisi in due differenti modi cli concepire la. società e la. funzione dei partiti. E scaturiscono due partiti da ognuna clclle tre classi fonda.mentali, i quali, mentre per le finalità sono caratterizzati cln, elette classi, ha.uno metodi cli pro1>aganda.e di azione di· versi, secondochò si improntano alle vecchie o alle nuove formo del pensiero. Gli uni, non possedendo il concetto dello cause infinitesime, credono che gli avvenimenti sociali di• pendano dalla volontà degli uomini e, secondo il loro 1>articola.rcintrresse, si illudono cli arrestare i mo• vimenti sociali e cli produrne nel modo e nel tempo ùesidera.toj gli nitri riconoscono nelle classi Punica forz;a agente nelh\ evoluzione sociale e assccoudano 1 anzichè ostacolare, l'azione di esse. Bcco la. divisione ciel r>artito conservatore italiano in moderato-clericale e radicale: il primo si illude di immobilizzare gli istituti sociali nelle vecchie forme e di comprimere le nuove energie che si vengono

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