Critica Sociale - Anno XI - n. 17-18 - settembre 1901
('lllTICA ROC'IALJ•: - -- ----------- .--,fnr11ln110unn. pn11c>ltel'in <'OOJ1C'1·alh 1 :1, rhc, hf'n nrn111i- 11islrnta, ,1i'1p1'C'st.o dei h<'n<'1i<'ii. AIII\ pn1H 1 ttcri:t si a~• ;.ri1111;.:-ono mano 111r1110 ailri rnmi 1 per modo 1'111• ;:li 01wmi 1>0 .... ,ano pro<'urarsi :llla. l'oopcrntirn lutto d;, oncl<'hanno hisogno. Oli operai <'011una pori<' 1l('i hcn<'flzi si quo– tizznuo per ao;si1·urarsì contro In mnlntli:l 1 11oiP"r <-r('nrc 1111:1. Soricfà ili rc-.io;f('nza. Qucstn, a sun. rnlfa, i'-tit11i:,1re 11111\ ('nssn flCI' la di~O('('llll:\ZÌOII(' j (•OfhCr\'a inoltr<' J)i'\l't(' ,lo' snoi fomli per or,A"anizznrc un'ofllcina ove clnr lavoro ai ,lisoccnJ)ati. Ecco un rapido sehizzo ,li ciò cho 1rnì1 rar<', col\'orJ.ra11iu.nzionc, la <'lasse 0J)C'1·nin. :-;ntur:tlmc11tc <'Onvicn n1,n:i1111~('l'<' a ,p1csti flh•cri'li scopi \'ist.rnzio11<' dri soci mcrcè <'011fcrcnzcibibliotcchr, ccc. Questo scrivC'vnmo, or son docli('i nnni, sui rnrnllcrC' 1lrl ('00JJCrnlh,l-:moi-ocinfo:tn. Qunnto nlla sua. funzionr 11t'Imo\'imcnto OJlC'rnioin ~cncrnlc 1 SO,!!~iungc\·nmo: Fi11 qui le C'oopcrnti\·c 1,0:-tcnncro una 1uirtc 1,cron- 1lnl'ia ,u-1 1110\'irnrnto operaio. ì,: una rolpa rhr h:111110. l'('r noi le ('O0)lCl':lti\·e d0Hehbel'O c~::.erc la bn.110 drl movimcnt.o O)lCr:liO,dell":1ggnll)Jl!llllCnlo della ('!:L<;S(' ln– \'Orntricc. Ju un sito <1unlunqne, toi,t.o che 1111 nucleo d'opcrnì 11resc l'inizìntivn di entrare nella corrente che trac i lavoratori n ori::nnizznrsi, si crcn unn 1,cga operaia, un t'ircolo di 5,tudi o mfnssociazione di mestiere. Questi grupJli, il pilt delle volte, hanno vita effimera. Nessun ~crio legame stri11go i diversi Clementi che li compon– J.{01101 e sposso subentra. lo sco1·11,!!gfamcnto. l'ei Sinclncnti, \' 1 Ò un altl'o o:-tncolo: i J)nclroni, ~li industriali, vcggono di mal occhio l'organizzazione OJ>e• mia; J}Cnsano che gli 01Jerai non possono riunirsi senza sollecitare allo sciOJ)ero; perciò fnnno guerra. ai 1n-om~ l01·i, ai 1>H1intelligenti, a quelli che, per capacità cd attiviH1, pos.-:ono rendere sen-izii ni Sindacati e farli nrospcrarc. Questi operai s1>essosono vittime, perdono il posto e sono cost1·ctti a lasciare In citfa o il Comune-; cl'onde la rovinn della Lega 01>eraia o <lolla Società di •·esistenza. Se invece gli OJ>Craicominciassero a costituire una ('001>crati\,a 1 prcreribilmente Jlanctterifl o maga"aino di derrate alimentari, darebbero Ja,·oro ni piì1 scrii loro com1>agni, occu))crebbcro il piì1 cnpa('C di render loro servizi i e di propagare le loro idee. Ili\ tiilc Coopcratim può facilmente uscire, senza eccessivi sncriflci, un Sin– clncato, una Cassa di soccor.c;o pc1· la mnlattia. e In diiòl– o<·Cu))azionc, una Società di J)ropngancla, di studio e di ii-,truzione. Colla coo1>crnzio11csi stringono, 1>01· ,•ia del\'iuterc.11-.c pratico quotidiano, uomini cho altrimenti non hanno la 1wr.~e\'eranza ne('e<:saria 11er condurre a bene sia un Sindacato, sia una Cassa di mutuo fiOccorso contro In mnlnttia o In disoccu))nzioue, sia una Lega OJ)eraia o un ('ircolo di studi e d'istruzione. - Di piìt si ha con sè In 1lonnn clcll 1 opera.io 1 un elemento che non si dee trnscu– mre e cho oggi 11011ha J)Ostose non nella Cooperativa. Ln Coo1>erntivn l• dunque un eccellente mezzo di or– ,!!anizzazionc operaia, rende servizi costanti e immediati n tutti i suoi aderenti, 1>ermcttedi occupare i la, 1 oratori piì1 capaci, vittime della loro atth 1 itì1 di propaganda, messi sul la-:trico dagli industriali. l'rocura delle risori-:c roi benefizi che ra. realizzare, ,e indebolisce in propor– zione la ela:-.'lo d<'gli intermedi1ni commerciali, che ò ltrngc dall'c~scl'C socialista, anzi stn ))iuttosto nel cnmJJO n\'\'Cr.~ario. l'i tli\ inflnc un mezzo lii erttcace ))cnetr!'l– zione nelle contrade pi1'1rcfraltnrio nllo no,;trc idee. I com11a~ni ciel Vooi·uit di Gand ne ranno l'esperienza dfl. alcuni anni. Fin qui era. loro prC''-SOchòimpossi~ile creare un qualsia..'li gruppo d'operai socialisti nelle pie role citt,ì. delle l+'inndre, infeudato Il:~ secoli al partito cattolico. lri non ,•i cm modo di tro,•nrc una sala per un:i conrcrcnza. od un Comizio. Oli esercenti, che osavano !)restare la loro osteria J)Cr unfl. riunione, ,•cninmo ben• tosto boicottati o ro,,inati, o dovevano abbandonare In citi:L o il \'illnggio che lì a\'ca ,·c1luti na.;;;ccre. l·nico riJlic~o, poi noc;tri amici 1 in r1ucsti villaggi ranfltizznli, --------------- lUHl/ll'\"i/lll'u;;rita tlllllfl. mcs.-m(' 1mrl11n-ia. eiclo /l!)(\l'IO, ~la spr-.~o qur:-t<' nvvcnl.111·e"''l.l!"vnuo nl tl'aJ,:'i<'o, " i P0nladini, ,O\'l'('r('i/nli .J:11 ('11'1'0 (• itai II nolahili ,. drl ,ito 1 impC'1lirnno loro di Jl:ll'l:lr<',,•olla i-11.-.,aiola."mfl,!!nri f'Olle ha-:tonate ! OJ.:".'?i, :-illrn HHhit':1.. I no~il'i amici cominri:rno rol IOt':11'C' o arquistarc una. rn,clb: vi n11rono un·ost('ria e ne-ranno 1111 localo 1'0('ialistn; nello stc,;,o edificio si ri11ni,ro110 a.ltrc mcrri o :-i a.pro hcntosto 1111 ma,!trl'l.zinoC0OllC!'nth·o. Oli 0llCrai f\CI luo::o vengono ii con11lrnre n.1 mng-azzinn llCt'ChÒ \'i trovnno un vantng~io. A.-.,i-:tono alle riunioni, l('g,A'ono i no-.tri giornali cd OJlu-:coli e \1011 Jll'C~loson convC'rtiti alle no-.tre idee. l1i pili ìl ma::azzìno e l'oc;l<>ria 1Z11adngnano nbbn:-tnnza. per 11agar<' 1111 uomo, Ch(' dbJ>OU<' rosl libcrnmcntr dei suoi momenti di ripo-:o per clifru• fiere il pnrlito, i-e11zntemere di nulln 1 poich(• In .'m:11'. una condìzionr, in1li11e1Hl('11te. Ì•: gra'l.iC nlln. coopcra1.io11c che i no,tri amiC'i di Ca111I vanno a poco a. JlOl'O ronquistf11Hlo le Fianclre al soci,1- lismo; già. crenrouo rlei gru))))i n W ctter<'n, n T('rmoud<', Il Zeele, a 'l'hielt, a Courtrais 1 a Y11rc11, n Houlcr.~, ccc. Se dispone5,sero cli maggiori risorse o di uomini dcvol.i e intelligenti in mnggior numero, tutti i capiluoghi 1l('i distretti fiamminghi n.,,rcl.>bcro, in ('apo I\ 11orl1i anni, la loro Coo)lerati\'n socia.lista. e, acrnnto, la )ruttm, il Sin<ia.ca.t;o, la Lega politicn 1 la. biblioteca, ccc. ·uentosto anche, grnzie allo S\'ilUJlJIOdelle C'oopera– ti,,e cli con,;umo nelle cittil e nei Comuni industriali, JlOtrnnno organizzarsi rn))porti rommerciali fra. esse e i Sindacati agricoli, oppure e;,se potrebl.>cro creare nelle rnmpagne Società di coltivatori, clic 1·cnderel.>be,ro inlli– JlCndenti procurando un facile ,qbocco pei loro proclotfi. Come si ,•ode,questa forma di associazione, molto l'ln– stica, permette molte cose e può c!lsCrcutilizzata. a. sco))i dh•ersì. t: un'nrmc potente in mnno alla clnsse opernia povera, ))rocurnndole sempre nuo\'C risorse senza chie– dere alcun sacrificio ai suoi memi.>ri,anzi offrendo loro 1111 mo1lo di vi\'erc n miglior prezzo che so continun,;– sero a J>l'OV\'Ctlersip1·esso i commercianti. l,r1c:1 l!El:Tl:A:-.ll. I PA~TITI POl.tlTICI J,n co11C<'zionc ,linnmica. 1lcll'orgn11is1110 SO(•iillc.-– Sci l'articolo La quPslioue sociale 11f'I JJensierocollel– liro (I) dissi <'ho Ja. societìt unrnnn, fol.Ccondoil pcu~ f,l.ieromoderno, non è chr un orgflnismo in fornrnzionc- 1 in cui il movimento o,•olutivo viene determinato tlnllc– azioni infinitesime degli individui ra;?;:ruppati in classi capaci di :izionc finita. Per stmlinrc ora qu<'I 1> orticola.re fenomeno sociale, che è il partito fl0litico, precisiamo la notma. dcll'orµ-nnismo in cui c~so fii nrnnifcsta. ]?elemento materiale, che produce J'org-nnismo, 1\ Findividuo; l'nzionc clcrncntarC', o stato primonlinlt' delle forze che si C'Sfllic:rno in t'lis0, (' l'A'l.ionc soei11I<' individuale; come tutti ~li individui sono ùivC'rsi fra loro 1>er variazioni piì1 o meno fl('nsibili, che si \'C"ll– :;!'0no gradab,mcnt<' accentuando in tutte le direzioni durante il loro s,•ilu1>po 1 così lr nzioni sociali indi– \'iduali sono vnric I(• une dnllf' nitro. Anzi, poicht'· in nntnrn. lo dill'Neuzc tra fatti della stessa specie sono piì1 srnsibili quatHlo fii rifC'riscono a fatti po– steriori nellri fornrnzion<' naturnlc, lr vnl'iazioni c~i· st.cnti fra. le Azioni l:i0Ciali il11.Jivitlunli snr:rnno molto
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy