Critica Sociale - Anno XI - n. 17-18 - settembre 1901

280 ORJ1 'IOA.SOCIA.LE cietà cli risparmio per l'acquisto di provviste per l'in– verno, a somiglianza di quel che facevasi a Berlino e in altre città. di Germania. Jnoltre, talune amministra– zioni comunali ed Opere 1>ie istituivano magazzini di derrate alimentari che vendevano a prezzo di costo ed anche a perdita. Queste società. per l'acquisto cli prov– viste per l'inverno, che si possono considerare come Cooperative intermittenti, vissero alcuni anni senza molto svilupparsi. Sopravvennero gli eventi del 1848 in I<'raneia. Dopo il 24 febbraio, centinaia di associazioni di produzione si fondarono a Parigi, a Lione, a Marsiglia, ecc. Gli operai francesi credev,tno con questo mezzo cli vincere e sop– primere i padroni. Durante il 1848 e sul principio del 1849, operai di Bruxelles, di Oand o di Liegi fondano essi I)llfOassocia– zioni di produzione per sarti, calzolai, falegnami, tipo– grafi, sigarai•, ecc. 'l'ali Società., fondate sulle stesse basi dellè francesi, non riuscirono affatto; morirono, una dopo l'altra, in un iinno o due. La difficoltà. non stava nel produrre buono vesti, calzature, mobili, sigari, ma nel venderli. Una sola delle Società fondate nel 1845 sussiste ancora a llru– xelles, ed è l'Allem1za UJ)O!Jrnfica, ma, più che cli vera Cooperativa, ha la forma legale della Società in nome collettivo. li tentt\tivo del 1848 ò dunque abortito. J~ soltanto nel 1865 che si ripiglia a parlare di Coo– perative. Il movimento francese rinasce allora dalle sue ceneri. Di pili, la storia dei celebri Pionieri cli Roclulale ò popolarizzata dai giornali. l<'urono i frammassoni della Loggia degli "Amici fl– lantroJ)i " di Bruxelles che presero l'iniziativa di un Ristorante pOJJOla.re cOOJ)erativo.A Liegi un industriale diede lo stesso esemJ)iO.La cooperazione a quest'e1>oca riveste un carattere 1rnramente filantropico e borghese. Ma,colla fondazione clell'Associazione i11tenwzio11ale <lei lavomfori e colla 1,ro1,a.gandadei suoi membri, si s1mr– gono nelle masse operaie i ·veri })rincipii cooperativi. Cooperative di consumo sorgono un 110 1 da per tutto. Il tipo ò ia bottega di drogherie, coloniali e farine. Se ne fondò nelle grandi città., Bruxelles, Liegi, Oand, A.nvorsa. 1 Charleroi, Yervicrs, ecc., ma sopratutto nei grandi Co– muni industriali dei dintorni cli Charleroi 1 di Liegi e del Centre-Jlainaut. Jl numero di tali Società. nel 1871 ò così notevole, che si dà mano a feclerarle per l'acquisto in grande delle merci. · M.a,scioltasi l'Jnternazionale, il movimento operaio a JJoco a poco si disgrega e con esso anche il movimcnt-0 coopern.tivo. t dal 1s o che data il risorgere ciel movimento coo– perativo belga, e ò dovuto a una triplice corrente: alla propaganda socialista e all'esempio lici famoso Vooruit di Oaml; alla creazione di CoOJl~rati, 1 e di consumo fra gli impiegati e operai dello Stato e alla fonda..:ione di far– macie cooperative, la cui inizi.,Uva si deve alla Federa– zione libera delle Società. di mutuo soccorso di Jlru– :xelles. Ed ecco i risultati: clal 1873, data della legge sulle Cooperative, al 1885, cioò in un doilicennio, non si CO· stituirono in Belgio che 92 Cooperative. Dall'$5 alla fino del '94 - nove anni - se ne costituirono 417, ossia pili di 45 all'anno. Dopo quest'epoca si vede J)rodursi una nuova corrente colla. 11ascita del movimento cooperativo agricolo, $Otto forma cli Società d'Mquisto o vendita di concime, so• B1b1otecaCJno t.11arco menti, derrate ,l'ogni sorta, cli latterie cooperative, di Società. di risparmio e credito, ecc. Cosa strana, è il partito cattolico che, ftn qui, a,·eva combattuto le Cooperative e difesi gli interessi del pic– colo e del med'io commercio, ò esso che si mette tilla testa clel movimento coopera.tivo agricolo. Le cause? Anzitutto la Costituente che il 18 a1nile 1893 vota il nuovo articolo della Costituzione che fa elettori tutti i cittadini belgi: ond'ò che il popolo delle campagne, fa– natizzato dal clero e tenuto sotto il giogo autoritario, dovrà prender parte alle battaglie elettorali e perciò interessarsi al movimento delle idee nuove. In secondo luogo, le primo elezioni dovute al nuOYOsistema elet– torale, che furono una rivelazione 1>eiconservatori, spa– vent.ati di vedere i socialisti ottenere d'un colpo 350 mila voti e mandare al Jlarlamcnto 29 deJ)utati su 152. 1clericali pensarono che il nostro successo fra le masse si dovesse so1>ratuti, alla nostra organizza1.ione coope– rativa. o che, almeno, fosse grazie ad essa che noi trova– vamo le risorse e gli uomini indipendenti per clifendere e J)ropagare le nostre idee. E si misero a. organiz1.are Cooperative in camJ)agna per aggruppare i contadini e impedir loro di ingrossare l'esercito socialista. Vediamo i risultati. Uicordammo che dalP86 al '94 si fondarono in media 45 Cooperati ve nWanno. Do1>0 il propagarsi del movimento nel.le campagne se ne ronda– rono: 94 nel 1895; 179 nel 1896; 312 nel 1897; 268 nel 1898; 190 nel 1899; 251 nel 1900. Pei tre ultimi anni - 1898 a 1900- le nuove Coope• rati ve costituite si ripartiscono cosl: Società di risparmio e di credito 116j latterie 210; Società di consumo 124 j di com1Jra e , 1 emlita 67; birrerie e distillerie 65; SocieH~ di JJroduzione 48; di assicurazione 31; diverse 45. Al 1° gennaio 1901 vi sono dunque in Uclgio più cli 1800 Coo1)erative di ogni categoria. Se, disgraziatamente, non esiste di esse una statistica comJ)lessiva, si può va– luta.re il numero dei loro membri a circa 200 mila, ciò che, in ragione di 5 J)ersone per famiglia, rappresente– rebbe un totale di uu milione di consumatori, ossia pili della settima parte della JJOpolaziono del nostro JJaese. Come si vede, il successo della cooperazione belga non dati~ che da J>OChia.uni. Prima, due grandi tentativi a1Jorti1·ono.Oggi il movimento ò indistruttibile. Esso ha radici cosl profonde da affrontare qualunque crisi; fl\ p,trte integrante della vita nazionale, entrò nei nostri costumi, conquistò diritto di cittadinail7.a e nulla. potrà. ormai sbarrargli il cammino. L'idea cooperativa è pO))O· lare, i suoi progressi sono continui, il suo avvenire, ne siamo profondamente convinti, ò brillante, e la coopera: zione ò chiamata. ad una funzione importante nelle tra– sformazioni sociali che si preparano. JJ. Le cause tlel successo. - Come nnscono le Coo1,eru.– ti vo socialiste. - In che dilforcuziino dalle Coo- 1mra.tive wwit:ilistc. -:-- li,t COO[JOra:done socialista. è uno scopo od un mcY-zo,- Vnntaggi cd a1•11li– c.azioni. Tracciata così a grandi linee la storia clel movimento coopemtivo belga, vediamo :~<Juali cause se ne deve attrilJuire il successo. La essenziale caratteristica della cooperazione belga ò ch'essa ò popolare, ossia che si rivolge a tutti, anche ai lavoratori J)iù poveri. Vi sono, è noto, due sistemi <licoo1>crazioue. Il sistema cosidetto d.i llocltclale ò il piì1 diffuso o ci pare, sotto

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