Critica Sociale - Anno XI - n. 17-18 - settembre 1901

CRITICA SOCIALE 273 le parti, che reccro ktle convenzione, si trovarono nel– L'imJ>OSsibllitl~ di n1>pinnnrc il dissidio con arbitri da esse designati. Non ci dissimuliamo che questi Consigli del lavoro, eletti in gran parte da Sindacati di mestiere, son forse chiamati a esercitare una maggiore attrazione sulle in– dustrie i cui operai e padroni sono organizzati e eles– sero i membri del Consiglio. i\Jaconsideriamo come certo che le sentenze arbitrali corrono maggior riscltio di non essere rispettate quando si dirigono a operai non organizzati, e cho, senza escludere alcuno, è sopratutto i mestieri organizt.atì che ò utile chiamare al beneflcio della legge. Quanto a quelli nei quali le associazioni sindacali son J>Oconumerose, il nostro piì1 urgente do• vere ò far comprendere agli.individui che le esercitano i vantaggi dolle libertà concesso dalla legge del 1884. VIII. Ma quali sono le ~n.nzioniAJJJ)lical)ilì allo obbligazioni definite da <1ucstalegge? ln massima, trattandosi d'un contratto, la loro esecu• zione comporta sanzioni ch•ili, e la loro inesccuzione non im1>0rtapenalità come l'ammenda o il carcere. 'l'utta,ria, non JJOtendosioggi contare sulla organizzazione effetth•a della rcsponsabilith. delle associazioni di mestiere, ci parve necessario comminnre la perdita di certi diritti d'elettorato o di elcggibilitiL in tutti gli scrutinii relativi alla rl\JJJ)resentanza del lavoro, cioè: elezione degli am• ministmtori dei Sindacati, delegati minatori, probiviri, delegati d'opiflcio, membri di Cnmerc di commercio, tri• bunali di commercio, Consigli del lavoro. Altre sanzioni prevedemmo J>ei fatti che sono veri delitti: l'ammenda e il carcere per chiunque avr:\ in– fluenzato il voto, all1uno degli scruHniì 1nevisti, con ,•io di ratto, violenze o minaccio, o con doni o promesse; l'ammenda a chiunque avrh. ostacolato l'adempimento delle funzioni d'un arbitro, senza pregiudizio degli ar– ticoli 177 e seguenti, 122 o seguenti clel Codice pe– nale. ( 1 ) Nulla fu tentato in Francia. finora per istituire legi• slativamcnte rapporti regolari fra padroni e O1>eraidi ogni industria, salvo per le ore di presenza nell'opificio; e nondimeno, dacchò per il crescente sviluJ>PO delle forze meccaniche l'officina si è ingrandita e il capo in• dustriale si ò sempre pili allontanato dal lavoratore 1>roprinmente dotto, giammai l'urgenza. di tali relazioni, la necessità di un contrntro colletti\•o liberamente di• scussa. fra coteste due forze, si ò fatto sentire piìt viva– mente. 11 la,·oro ò il collaboratore del capitale; ma. è un collaboratore che non si potrebbe senza ingiustizia. ed imprudenza trattare da minorenne, e quando esso SYenta.con bruschi colpi di testa le operazioni commer• ciali meglio conce1>ite,se nulla si ò ratto per iniziarlo alle difllcoltà dell 1 impresa, si avrebbe torto di rimpro– verargli l'ignoranza della situazione. Presentando questo disegno di legge, come coll'istitu• zionc recente dei Consigli del lavoro, il Governo clella. Repubblica proseguo la sua O1>erl\ di educazione e di organizzazione sociale: esso manifesta la sua fiducia nei la\·orn.tori orgnniziati o nolla. virti', educatrice dcll'asso– cia.zionc; esso dimostra. di porro la guarentigia. del pro• gresso socialo nel li\ ragione, nelle spiegazioni leali fra i ra1>1>resentanti dogli OJ)J>Osti interessi, nell'applicazione (I) 1Ugu11rd11no10 corro1lon1 e le 1nlnricete o ,·101e11ze. del metodo sciontlftco, nel compimento dei progressi succcssi,•i, resi necessari dalle trasformazioni economiche, di cui nessuno pub lusingarsi di ptevedere U termine ultimo, ma alle quali tutti gli uomini prel'identi deYono sforzarsi di n1>rire le l'io J>aciftchc e feconde. LERIFORME ILITARI TECNICHE LA MARINA. ,\lh1hna d, lllllfù (•'EDRO). oe1 ml\11 1ceg11ctc II meno l)C/ti:rlo. [. " Per ouw·entire la nostni sicm~ezzadobbiamo i1ni• tare I.egmmli votenze. " Così vonno dicendo dal L870 in qua. i milita.risti. " Non JX>Ssiamo essere i primi e, disarnuere " scriveva poco t.ompo fa uno scrittore d.i vaglia. in un giornale cli Milano. In mezzo a quei due topici sta una. recente polemica che dimostrò a luce meridiana esser disastrosi 1>er Ja economia na.• zionalc e inso1>portabili i nostri armamenti. L'armonia. fra finanza. 1mbblica e privata, e S))CSO militari, essendo una. forza, lo squilibrio una debo· lezzn, cloYrebbc bastare questo solo a 1>er1madere lo persone sensate cho una trasformazione degli armn.• menti terrestri e marittimi a scopo di economia si im1>01h) in Italia. per guarentigia cli clifesa. Ma anche sotto l'aspetto tecnico quei topici non corris1>ondono a "erità. Il primo ci portò a. superare 1>H1 che ad uguagliare gli orgn.nici cli impianto delle ma-f:giori potenze senza riguardo, spesso, nè alla proporzionalità, nÒ allo nostre condizio11i difensive speciali. A lor \folta. gli organici esuberanti e inso· stcnibili punirono h, nostra. insouciance col produrre il disarmo no11aparte piì1 essenziale degli armamenti, cioè nel materiale, prima, assai 1>rima che fosse pro• nunciata la. frase comuno f'cl ingenua: " non pos· siamo essere i primi a. disarmare ,,. A provare gli eccessi e le contraddizioni organiche addurremo, secondo il nostro costume, elci fatti; questi soli hanno un valore incontestabile. ])all'esame scaturiranno nn.turalmente le riforme tecniche da foro senza danno della difesa. . .. Marina. - l tecnici vollero avere i grossi or• ganici permanenti tanto per l'esercito quanto per la marina, mentre la Russia, la Germania. e l'Austria. Ungheria. si contentavano del grosso esercito, e l'ln· ghiltcrra della potente flotta soltanto. Per qualche tempo i tipi cli navi di maggiore of• fcnsiva si trovarono nella nostra marina. L'ammi• raglio Canovaro scrivo in una recente Relazione: (I) " La mari na italiana fu prima a costruire delle na,Ti cora.zza.te cli prima classe di grande 1>0tenza, ebbe per la pri ma il cannone da. 1.00 tonnellate e le CO· razzo cli 60 centimetri di s1>cssore. " Secondo Fam• miraglio J3ettolo, l'Italia teneva nel 1 94 il terzo posto fra lo nazioni del mondo. Che gliene venne?! ta11cloalle cifre della stessa relazione Canevaro, noi SL>Cnclemmoper la marina: in 5 anni, dal 1862 al 1866, milioni 68 in media por anno; in 1G anni, dal 1 G7al 1882, milioni 38 all'anno; in ,1.nnni, chtl 1887•88 al 1890-91 - epoca delle maggiori esagerazioni militariste - 129 miJioni al· J'a.nno; ( 1) 25 maggio 1001, N. 1111 ,\, Seul\to.

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