Critica Sociale - Anno XI - n. 17-18 - settembre 1901
272 CRI'.l'ICA SOCIALE a quelli che, non facendo parte del Sindacato, tuttavia ne risentano gli effetti. Desiderando di ridune allo stretto minimo la disoceu• pa:doue e i suoi effetti, il disegno di legge non annette al voto di sciOJ)ero effetti irrevocabili. Il voto deve rin– novarsi almeno ogni sette giorni. I membri della mino– ranza potranno utilizza.re questo intervallo per modifi– care l'opinione elci loro colleghi e tenta.re di guadagnarsi la maggioranza. 'fale voto sarà circondato da tutto le JlOssibili garanzie di sincerità e si dari~ a scrutinio segreto, colle stesse for– malità. adottate per la nomina dei clelegati 0J)0rai; questi ultimi, che formeranno la rappresentanza legale della popolazione 011eraia dello stabilimento, saranno natural– mente incaricati delle disposizioni da darsi 1>erle vota– zioni in caso di sciopero. VI. )fessa cosl a.I coperto da ogni contestazione la since– ritl1.del \'oto, so tutta.via lo sciopero scoppia, co1wiene preoccuparsi di porvi presto un termine. Per questo non vi è che un mez1.o: l'arbitrnto. ln tutti gli stabilimenti sottomessi alla legge o in virtù del contratto stesso stipulato fra le parti, noi 1n·eved.iamo, in caso di scio))ero dischiarato, l'intonento obbligatorio cli arbitri designati dalla legge. L'ammire,•ole osempio della Nuova Zelanda, che rese obbligatorio l'arbitrato su domanda di una parte sola e che, per questa legge, meritò dal 1895 il nome di " paese senza sciOJ)eri "' basterebbe a giustifl.caL·ela nostra iui- 1:iativa. L'esame della situa;,;ione in questo paese spiegherà insieme e perchò noi credemmo di poter rare un passo in a.vanti e 1)e1·chènon credemmo attualmente possibile di sopprimere lo sciopero e di fare attendere agli 0J)erai, per un tem1)0 illimitato e senza che abbandonino il la– voro, la J)ronuncia <li una scnte,nl\ arbitrale. 11 legislatore della Nuova Zelanda, colla legge del 81 agosto 1S94 1 basa interamente la conciliazione e l'ar– bitrato nei dissidii collettivi sulle associa1.ioni regolar– mente costituite di padroni e clioperai. Solo queste sono chiama.te a designare i membri del Consiglio permanente di concilia1.ione che esiste in ogni Distretto i e 1 dei tre membri che compongono il 'L'ribunale centrale d'arbitrato, tutti e tre eletti clal Oovernatore 1 l'uno, il presidente, ò un giudice della Corte suprema, e i due altri sono pre– sentati rispettivamente dalle associazioni di padroni e dalle associazioni di operai; se queste non lì presentano, il Governatore provvede d.irettament.e alla nomina. Sol– tanto Le associazioni J)rofessionali operaie, esclusi gli 01>erainon associati, possono investire d'un dissidio il Consiglio di conciliazione, ma esse non J)0ssono citare a."anti ad esso un 1>ndroneche non faccia parte di una associazione; cosl si trova S0})pressa la concorrenza sleale, che J)0trebbero faro pnclroni od operai non sin– dacati, lavorando in condizioni inferiori al tasso norma.le. Nessuna chiusura. d'opificio o cessazione del la,•oro è ammessa, una volta investito il Consiglio clicon.oiliazione. Uno sciopero non sarebbe possibile che in quelle pic– colissime indu.strie che non hanno associa?.ioni, nò di 1mdroni, nè di operai, e il legislatore ritenne cosl raro questo caso che non inscrl nella legge l'intervento d'uf– ficio dei Consigli di conciliaz;ione o del Tribunale <l'arbi· trato. Giova aggiungere che le associazioni esistenti si estendono, se non su tutto il territorio della colonia, almeno su un intero J)istretto. lu caso di disaccorclo nel Consiglio di conciliazione, B1b1oteca CJ no B1arcc la verte111.a. ò rinviata. di diritto ·al 'l'ribunale centrafe d'arbitrato, senza bisogno che le parti decidano il rinvio. La durata clell1a1,1)licazionedelle decisioni arbitrali ò fissata. in un massimo di due anni e può essere minore. Esse non sono legalmente esecutive che se una delle parti ne fa domanda.; la legge aveva preveduto impli– cita.mente il caso che la sentenza non soddisfacesse nè una parte, nò l'altra, ma il caso non ·si è ma.i pre– sentato. La. violazione della. sentenza. ò punita con un'ammenda che può anelare da 250 franchi per un particolare a 12.500 franchi per un'associazione, ogni membro dell'as– sociazione essendo respons1.ibile, in difetto di capitale sociale, fino a concorrenz;a d'una somma. cli250 franchi. I.o S})Cseoccorrenti J)er il funziona.mento dei Consigli cli concilia1.ione e dei 'l'ribunali d'arbitrato sono consi– dera.te come spese d'interesse genera.le e sopportate dal 'l'esoro pubblico. Affinchò la responsabilità. finanziaria delle associa– zioni professionali sia effettiva, la.legge neozelandese ha prescrizioni severissime e che da noi parrebbero piut• tosto inquisitorie; la. lista. comJ)leta dei loro membri dev'essere deJ)0sta due volte l'anno nelle mani del Re– gistrar. In compenso, quasi tutte le decisioni arbitrali stabiliscono che di ))referenza dovranno esse1·e assunti al lavoro gli OJ>eraisindacati " J)Urchèsiano altrett:rnto buoni operai quanto gli altri ,,; simile clausola. fu ricu– sata all'Unione dei meccanici di Christchurch, perchò essa non contava che 17 membri su 151 OJ)erai del luogo. Cosl Pap1>licazione della legge del 31 agosto 1894ebbe per effetto, oltrechò una tranquillità industriale scono– sciuta flno allora in ogni ))arte del mondo, il rinvigori– mento di tutte le associazioni professionali, sì padronali che 0J)eraie. Ma è da notare che questo successo dell'arbitrato ob– bliga.to1·ionon si ottenne che mercè la SOJ)J)ressione,in ratto, del diritto di sciopero, la grave responsabilità pecuniaria addossata. alle associazioni o la piì1 ampia pubblicità circa il personale che lo compone. Yll. Ciò ba.sta a giustificare le risoluzioni cui noi ci siamo fermati. Ogni arbitraria limitazione del diritto di scio– pero sarebbe, senza dubbio, rCSJ)intacome un regresso e come un grave attentato a.Ile libertà. personali, a sl gran fatica conquistate. Parimenti, nello stato presente dello sviluJ)I)0 sindacale, non si J)Otrebbc1 senza compromet– tcrlo1 imporgli la responsabilità e gli oneri che sono condb:ione neces.aria del sistema neozelandese; se è vero che gli ultimi Sindacati ostili alla legge del 21 mano 1884 si sottomisero, nel 19001 alle sue prescri– zioni, si dee però constatare ch'essi conservano un resto cli timore e di diffidenza. \'erso l'estensione della. persona– lità. civile, e che sarebbe 1rnr sempre pericoloso costrin• gerli ora a nuove obbligazioni. Non credemmo tutta.via cli passare la misura delPim– mediatamentc effettuabile, orga-niz,:an<101 per ili stabilì• menti che accettano il beneficio della presente legge, il rico1·so obbligatorio a!Jlarbitrat-o, una volta dichiarato lo sciopero, e incaricando di riso!vere il conflitto la Sezione del Consiglio del hworo cui si connette, coi mestieri similari, il mestiere di cui trattasi. J;:ssa ò infatti un arbitro tecnico, competente, imparziale per la sua com– posizione che cornJ)rende un ugual numero cli padroni e d.i operai, arbitro anticiJ)atamente previsto e accettato nella convenzione arbitrale conclusa aU'a.ssun,:ione dei J;wora.tori; e il quale non interviene se non clopo che
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