Critica Sociale - Anno XI - n. 14 - 16 luglio 1901

2l0 CRITICA SOCIALE 3. - Prcs111•posti o metotli lli lotta. Ma. pcrchò l'i:u:ionc quotidiana del partito socialista possa svilupparsi su questi due schemi, e influire sulle grnndi masse del proletariato moderno e, di rimbalzo, sulla legislazione dello Stato, l'cSpcricnza insegnò essere condi1.ionc imprescindibile l'uso, da parte delle masse, dei cUrìtti politici, eleme11lari: le libertà fondamentali (riunione, associazione, coalir.ionc, stam1>a, pro1>aganda) e il diritto di voto. }'inalmente } 1 cspericnza. storica inso~nò nl pflrtito socialista che le classi possidenti sono lungo daJ co– st.it.uirc, come qualche semplicista. aveva da. principio proclam.it.o, una." unica massa reazional'ia.,,; al con• trario, pur asencio un interesse comune fondamen– tale, opposto o diverso da. quello del proletariato, le cla.'Jsivossi({enti si llistinguono, 11ellc1, v-ita, quotidiana, JJer w1 cumofo cli cont,-a.i;;ti pih o meno late11N. Quest'insegnamento segnò una nuova. fase nella tecnica. del moviment.o socialista. J,;sso ebbe, per la politica prolrtaria, un'importanza. parngonabile .iquclln. di <Jualsiosi grande scoperta scientifica in altl'i campi del pl'ogresso umano. Essa apprese al proletariato 111.. tattica di Orazio romano contro i Curiazi, l'arte cioò di disgiungere il nemico e inc~)lz;nnc separata– mente le vario frazioni j piì1 ancorai cli allearsi h1l– volta con una o parecchie di esse contro l'altra o le flltre, per cletcnnina.tc conquiste o determinate cli fese. ,1, - Cnrnttcri tlistintiyi del socialismo. Le carn.tteristiche più sopra riAsstmtc del partito socialista sono quelle che essenzialmente lo clitfercn• ziano cla tutti gli altri partiti. · La fi1rnliti't collettivista Jo distinguo eia tutti i par– titi borghesi, nel senso piì1 lato della parola, com– presivi i cooperativisti, gli associazionisti, ecc., che imaginano la. rivoluzione possibile senza. J'espropria– :done del capita1ismo. J I materialismo economico ed il concetto della lotta di classe lo dist.inguono da. ogni sorta di utopie filosofiche, filantropiche e sentimentali. Il concetto positiYO della gradualit,\ e della con– quista perenne da. 1>arte della. massa che si elern, e i metodi <l'ozionc che ne sono la conseguenza, lo distinguono innanzi tutto dagli anarchici, i quali rimangono depositarii deJl'utopia catastrofica e elci culto per la ribellione e l'insurrczioncj poi dai 1·e– Jntbblicaui1 i quali isolano uno solo e non certo il maggiore dei privilegi sociali e lo additano come il caposaldo o come il pili funesto di tutti; dai corJJO– rafivisfi, che presumono di t.rovf11•e una soluzione so– ciale nella semplice organizzazione operaia) non ani– nwta da spirito politico, nè preordinata a fini di trasformar.ione sociale; dai 1'iformù~ti, OJJJ)()1·flmisti, JJOSsibilisfi 1 ecc., pei quali le l'if'orme sono fini a sè stesse e si ottengono clìrettamcnte, con nzionc isolata, e por lo pii, colla semplice JJorsuasionc; ccc., ccc. 5. - Evoluzione tlol 1mrtito sot·ialista. in llnlin. Affcr111uzione • Difcs.t • Cousolidnmenlo • Conqnistn. So bile, ~1ll'ingros1;0, è il quadro elci moYimento sociaJista in tutti i 1>aesi dc-I mondo, vediamone Je fasi di sviluppo nella recente storia. italiona. 1° 'J'rascnrnnclo il periodo che potremmo chia– mare <lolla " preistoria socialista ,,, riflesso pili che altro del movimento di olti-'alpe, il partito socialista itnliano, sbocciando dal contatto dei nuovi bisogni proletari coi residui del morimento democratico che aveva spinto a soluzione il problema nazionale, do– vette accentuare dapprima, per differenziarsi, i due primi punti del (!Uadro J)Ìll soprn disegnato: collct– tirismo c lotta di classe. Vu fJUCst.oil verioclo della B b 1otecn CJ no H1 r o aff'ermazione, contrassegnato, come tut.ti i periodi inir.iali dei partiti, da una straorditUtria yiolenza verbale e da un semplicismo di concetti 1>arisoltAnto alla debolezza. Ben presto pCl'Ò la.sua stessa natura portò il partito a porre in luce anche il terzo punto, onde la clamorosa separazione dagli anarchici e la accentuazione <lei proprio carattere evoluzionista, organizzatore e politico nel senso positivo dclht pa• rolil, carattere proclamato al Congresso di Genova (1892) e riaffermato a Reggio Bmilia (1893). 2° All'affermazione socialista, alle prime vittorie elettorali, seguì l'acuta. reazione governativa, dumta dalla caduta. cliGiolitti (1803) fino al :Ministero Samcco. Sotto i col1>idella persecuzione, il partito socialista dovette imparare a. proprie spese la necessità im– prescindibile delht libertà. e la tattica. accorta delle alleanze. Fu questo il JJerioùo clella clifesa, nel quale ht funziono del 1>artito socialista si adeguò quasi interamente, per for;,, a.di cose, a quella di un partito sempliremente democratico. L'ostruzionismo in Par– h1mento e le elezioni del 1900 chiusero codesto pe– riodo. 3° Colla parentesi Saracco si apre un ter'l.o periodo, dapprima alquanto incerto e confuso. M,t l'inaugurarsi cle1 nuoYO regno e il maraviglioso sciopero politico di Genova gli diedero ben pr€'sto cleienninatezza e car11,ttere. AJla crisi Saracco, dovuta. ad un voto della Camera estremamente equivoco, lo corrent,i del paese e l'esperienza ancor viva. clel re– cente passato persuasero al moderatore supremo delle contese parlamentari di affidare, con felice ar• dimento, il Governo a quel partito, che era stato nostro alleato passivo, ma decisivo, nella battaglia ostruzionista e che aveva. disertato la CArnera con noi a protesta contro le frodi e le violenze cli Son– nino, di Pelloux e cli Colombo, sorretti dalla mag– gioranza. La chiamabt della Sinistra nl potere, a.Y– ,,enuht a poca distanza da quei fatti, e immediata– mente dopo il <.lisco,·so di Giolitti rivendicante il diritto dell'associazione operaia, segnò una rivolu– 'l.ione parlamentare di primaria importanza., iniziando il periodo clel consolidamento aella liberlù e ciel ri– ?j})etio attc1, legge, condizione e prodromo, come sto per dire, di un 1Jerfodo cli co11quista poi prolotaria-to italiano. 1~ dico che fu riYoluzione parlamentare di pri– maria. importfrnza) superiore, per me, anche a una. mutazione di " forma di Governo ,, 1 nel senso ri– stretto che a questa. frase attribuiscono i repubblicani non socialisti, perchè le concli;.;ioni,che la. precedet– tero o che l'accompagnano, difforen'l.iano profonda– mente C)uesto sperimento da. quanti altri sperimenti cli politica liberale si fecero prima d'ora in Italia. Nulla infatti è piit (JLterile .:!ella evocazione -· che fanno certi storici, dal viso ri,,olto eternamente al– l'indietro, come que' dannati cli Dante - di 1rnss,1.Ji sperimenti cli Sinistra nl potere, per trarne l'oroscopo certo di delusioni future. Perocchè giannna.i prima cPora si diede in Italia uno sperimento, clie fosse· trnche da lontano paragonabile a questo: nato cioè da effettiva pressione di forze popolari, da una vera riscossa di classe, penetrata nel Parlamento a pre– sidio di un mani1lolo esiguo cli lottatori, il quale potò, assistito cla essa - come l'eroe elci poemi di Omero quando presidiavalo un nume - rovesciare una forza avversaria cli gran lunga numericamente pii'1 poderosa; controllato da un'Estrema Sinistra cresciuta d'un buon terzo cht quel ch'era. or fa. un anno, da un Gruppo socialista raclcloppia.to e provato alla lotta, da uu partito socialista organizzato e du un proletariato vigile, sempre pil1 numeroso e meglio organizzato esso pure, che da lunga vicenda di <lo– lori ha. acquistato coscienza cli classe e ha imparato ad apprc;r,zilJ"c i hcncfici della libort~.

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