Critica Sociale - Anno XI - n. 14 - 16 luglio 1901

222 CRITICA SOCIALE crescente, per affront11re rosservazionc elci Lcxis elci• l'im1>0s8ibilità. della trattnzionc della terra. col solo lavoro puro. JI Loria, attendendo a. rimuoyere le obbiezioni di questo ~encre, difende il " primo prin• eipio ., del suo sistemu. Si tratta di stabilire so sia l'esclusivo elemento terriero a determinare il profitro, 01>pure non debba tcnc.-rsi calcolo di tutte le gene• richo condizioni di lavoro. Ben s'apposo il 1/.nlen~ky notando che la terra non può esser libera, ~e non siano parimenti liberi gli animali, i boschi, i minerali, e ~li elementi tutri che servono nel atfivnre le sue forze produttrici. B se è vero, com'è, che tali elementi hanno una limitazione maggiore doll'clemcnto fondifll'io, non ci paro troppo soddisfacente h\ frettolosa difesa che il Loria. oppone. Si trattarn. <li stabilire la h11sc tecnica(marxista) o ht base fondiaria (loriann) del profitto, epperò questa 1,arto, messa in rilievo pili volte e insistontcmcntc da. una molteplicità. di critici 1mc1·itani una piì1 eia• bon1ta trattazione. Un prohlC'rna subordinato a quello della base tee• 11ica o fondiaria elci profitto ò l'altro della natura doll'OJ)Zione. E chiaro che·, Sl.. difrìcoltà prntiche ostruiscono la opzione operah1, il principio della terra. lil)ertL non ha piì1 cffìcatia a spi<•w1rc il profitto, perchè t1ucsto esisterehbe nnchc in tale stato economico. :8 moltc– ]llici infatti furono le 01>zioni alht forza di scelta nell1operaio cli recarsi a hworare nel fondo libero, per sottrarsi al profitto. 1-; cioè: 1° 1./opcraio può e non può a suo libito servirsi della O!)Zione; sicchò la conseguenza loriirna che in terra libera 110n J)IUÌ esistere profitto, deve muhlrsi a rigore nell'altra: " Jn terra libera. può 110n esistere profitto .,,. A questa obbiezione il Loria non ha dato alcuna tÌS(lOSta. 2° l"/opcrnio non si servirÌL dell'opzione perchò con• traria al suo interesse, o ciò l)Cr la ragione c,·iclento che il lavoro puro gli dà una rimuner1tzione minoro ,lei sal11rio che riceve dal produttore del capitale - in quanto a p1·imo tratto si scorge che il lavoro po– tenzialo do\ cnpih1lc ò piì1 produttivo. L'osservazione ò ciel ,·n1enti 1 e il Loritt hi ribatte in modo non soci• disfacente. Dil'0 infatti che la nuova. rimunerazione sa1·ebbe trnnsitorin soltanto, e preparatrice di maggior J)rodotto, significa. riconoscere che la terra libera ò Ja condizione, non la cousa del profitto, clHI momento che l'operaio per emn11ci1>arscncde,·e pur sempre af– frontorc un sa('rificio sotto forma di numentato laroro 1 o diminuito consumo (ciò che in Bconomia pura ù Yero ccl cfl'cftivo nntici1>0 di capitale n sè stesso) por riuscire a sostituire la sottrazione di utilità che perpetrava. il suo danno il c:q>italista. :s-' L'o))C'rnio industrialr non può ~iovarsi dell'o1>· ziono tcrricrn, f•C'rehòrifugi:c dalle occupazioni eam· peKtri, o non ne ha l'nttitudinc. l/ohbiozione, del Lcxis, ha. un ,·nlorc contingente; ma ha ragione il Loriit a combatte1la, perchò non ha. - da. sola. - forz:l di distru~~erc il principio di opzione. A queste osservazioni, dfrctte contro la. liberb\ di opzione in terra lihern, recano sussidio le osserva• zioni che ri;.n1arda110le ragioni economiche che stalli• liseono l'equa ripartiziono del prodotto tra capitalista o operaio per hl noti~ incommensurabilità dello duo Astensioni (ca1>iblle d11, parte del produttore cli capi• tole, torm da porte dell'o1>craio). A ciò si ò opposto giustamente che le due astcn• sioni sono commonsurnhilissime. 1◄; ai seguaci del– l'indirizzo ocJonistico la incompatibilità di due asten– sioni frn. due subbictii clh·crsi non ha 1>otutoimpedire di p1·ccis1nc,tra il massimo od il minimo cli yaJubt- nomica della ripartizione egualitaria in terra libera, e cli dimostrare 1>crciò stesso la 1>ossibilità di esi• stonza di profitto llnche in terra libera, furono il Ya. lenti, il Dcnslow, il Conigliani, il Graziani, l'Alessio, il Gobbi. 11 Loria battaglia, da par suo, contro queste argomcntiu;ioni critiche e specialmente contro il Ya. lenti a cui a socia il mio nome (sebbene avessi seguito un procedimento diverso da quello tenuto dal valoroso professore); ma appunto il vigore della polemica stessa pare. fatto n1>1>osta. per ingenerare anche nei seguaci ciel I.aria il dubbio sull'asserto, dal momento che così gravi, di\'0rsc, molteplici obbiezioni suscita questa parte fondamentale del sistema. Il lioria pertanto, tenace nella sua incrollabile fede alhL ,•erità. del suo sistenrn 1 arrh•a senz'alcuna preoccupazione ad affermare la. realtà positiva del suo principio di fern, libera, inteso come chiave di Yolta del tessuto dei fatti economici. fai aggiungo: Questo considerar.ioni rispondono per sò medesime nlla. obl>iczionc nitra volta, mo.<.sacidnl nnbbeno, e pili di recente dal J~cone,che la. nostra. società limite sia com))nrnl>ile nllo" stato tli natura II di nousseau, o sin, nl pnr di questo, una. crcnziono 1rnrnmcnto ideale, mc• ditatamcnte arcllitcttatn per riuscire alla critic,t del reale ( 1 ). Per ciò che mi riguard11, e 1>cr tener separato il mio modo di criiica elci sistema. di Loria da <1ucllo del compianto Habbtno, dirò che a quella Yeduta. non ho nulla. dn correggere o d:, modificare. Io, tratteggiando i lineamenti genetici del sistema, ne mostrai, a dif1èrcnza di coloro che fin qui ne so• stcnovnno l'nflinità intrinseca e formale col marxismo, lo spirito teorico diverso e le fouti diverse di cleri• vazionc. Nè, istituendo l'analogia suddetta, ho inteso attaccare In base 1·azionale, o infirmare il nocciolo teorico dell'cclificio loriano. Lungi dii ciò, dissi che il procedimento del Lorir, rispondeva all'intimo ritmo dcli!, grande scuola classica della scienza. J,: l'istosstL " nuova scuola. " che, per convincimento dei suoi stessi pionieri, non è che J'Bconomia classica perfezionata, integrata, nssurta ad un grado supe– riore di sintesi e cli concezione, non fa che ripetere e riflettere il ritmo della sua immanente metoclologiil. L'J~conomia. pura è uno studio cli prima approssi• marnione, in cui si suppongono avverate condizioni, le <1uali sono e non sono: mn. sono vere, perchò 1>os• sono cssero rei,li. 'l.'ra. gli infiniti - per ipotesi - sistemi storici cli J~conomia ve n'è uno che raccoglio tutte le condizioni supposte daJl'.Economia pura ed è quello che viene ai risultati da essa insegnati. " :Niuno potrà, negare "' dice il Loria per ribattere questa mia veduta," che, fra lo condizioni 1>ossihili cli economi11 terriiorialc, vi :sin pur quella. d'una perfetta. accessi• bilit:ì, spontanea o sistematica, della terra al l;wo– ratorc "' )fa ò aI))>Unto tale llflinifa con la Economia clas– sica,odonisticn, da cui invece si differenzia metoclo– logicamonto l'Economia marxista, che io attendevo a porro in luce. g fole aflìniti\ metodologica, che risponde piì.1 duprwesso al modo stesso con cui con– cepisco il trattamento scientifico dell'Economia, è per mc un titolo di merito poi Loria, nella cui opera ho anzi intranisto ~li clementi precursori dell'assetto definitivo della. l•:conomht generale, che ora si va pre– parando sn basi robusto e incrolh11Jili. (Co11tin11a). :BN!HCO LEO~J.:. ~~~nfc c~~1~a~~~:~1?ct~c:11~t~~11~~:1~~ 1 i~~; 1 i:ths~a1!~'. 11 to in ' Al vro:~~imo ummiro: ('imcordi HC'll'inknto d'illlirmarc la base econo- I Impe~~ialismo <li Cl,AUl>JO 'L'Ht~vE:;. B b ot n

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