Critica Sociale - Anno XI - n. 14 - 16 luglio 1901

B., 218 CRITICA SOCIALE L'ULTIMA REPLICA AL PROF. GRAZI DEl sull'aumento del salario noli" teori" marxista J. Secondo il desiderio ciel direttore della Crtica, e 1>reoc• CUJHtndomi della salute dei lettori, reJ)licherò il più bre– vemente possibile. JI Ora1.iadei - inconvertibile di pr0J>0sito - insiste ad affermare che un aumento assoluto del salario, non seguito da una conispondente riduzione del })rofltto, è incompatibile colla dottrina del :Marx. 1': innanzi tutto rireriscc (e torniamo a riferirlo anche noi ad edificazione dei lettori) il seguente passo del ~\la1·x: Quale è achmquo la leyge yenerale che determina la diminuzione o l'aumento del so.lfirio e del prontto nelle loro rcciJlrOche relazioni? Essi stanno in rapporto in– verso. Ln parte del capitale, il profitto, aumenta nello stesso rapporto secondo cui diminuisce Ja parte del la• ,·oro, il salario, e viceversa (Capitale e salario, pag. 48-49). li nostro professore, che nel suo primo articolo escla– mava: 11 l)unque, niente aumento contemporaneo del " salario e del }Jrofltto. ]l profitto non può aumentare se " aumenta il salario. }; (Juestoun 1x1ssodecisii:oper yli " 11om.i11i cl buona fede.... i:; 11ie11teme110 che la e,11mcia– " zioue di wui legge j è la sintesi del 1>ensiero cli itfar:r. " (Critim Sociale, pag. 59-G0) j o;;., dopo avere imJmrato da me che quel 1msso riguarda il salario relativo e per nulla il salario assoluto, e così ribadisce la tesi della conciliabilità della t.eo1fa marxista coll'aumento con– temporaneo del salario e del profitto, scrive tutto rau– miliato: Col primo brano (quello sovracitato appunto) il Negro tende a provare che riguarda ,non il salario assoluto, mn, il sn,lario rcln,tivo. J.\'01i Ilo 1mlla in contrario (t 1·ic0• 1toscere una cose,che ~ 1>erfeltame11te 'era e che non mi sono mai sog11ato di 11egare (!?) (Critica Sociale, pag. IH, col. 1 11 ). Francn,mente; In,disinvoltura del Uraziadei assume qui proporzioni colossali! l)il, avanti, <lei resto, si raccoman• dcrà a rimcdii ancora pilt eroici. 'J'utto il capitolo sul salario relativo, e il precedente sui rapporti tra CA-JJitalista e salariato, in parte già. ci– tn,ti1sono così chiari da non potersi facilmente svisare. i\ln, essi hanno il torto di ri, 1 olgersi contro la tesi del Oraziadei; ed e~li allora li dichiara una momentanea concessione agli economisti borghesi, che il Marx non condivide, non solo, ma che si riser\'a di coml.lattore in seguito. Co.sìanche In. legge generale da lui dichiarafa la sintesi del pensiero di :Marx,orn che si rivolge conho di lui, Yicnegottatn, Yiacome un limone s1 >remuto.ll 'onia del la storia! 1;: l'eloquentissima ritirn,ta assume Jlroporzioni fanta– stiche, ove si noti che tale legge si ri\'Oln,l'espressione genuina delln, dottrinn, di )larx e niente affatto uua con• cessione agli economisti borghesi. Ecco, infatti, qualche nitra citazione: Se il capitale cl'escc rapidamente, 1mù crescere il .c:a. lm·io, ma molto pili rn,pidamcnte cresce il 1Jro{itto. La condiziono mn,tcriale del lavoratore ha miglionlto, mn, a spese della. sua condiziono sociale .... (pag. ~t). [)er esempio,se U salario ftlllllenla del 5 ¼ eil pi·ofitto rlet 30 %, il salario 1>roporzio,wle nlalii:o 1i<m è wm,en– tato, ma diminuito (pag. 50). Siamo quindi di fronte a catego1·icheaffermazioni del M al'x e di nessun n,Jtro; non trattasi di una. sem1>licc ipotesi altrui, ma della enunciazione di una vera legge v L u scientifica, im}Jlicante la JJOssil.lilitàdell'aumento con• tem1>ornneo del salario e del profitto. J,a tesi del Qrazindei - ecl è l(i sue, tesi.vrincipale - ri• ccve quindi il colJ)Odi grazia, 1>oichòegli 1101i negache il Mar:,;ammeltl, un aumentodei.scclaricomeconq1tisUt (lella 01·gcmizzazio11e 01>eraia (ciò che gli ricorderemo pilt tardi) i 11uiche questomtmenlo vossa verificarsi senza 1>r01.:ocare 11ece8$ari(tmente una corris1>01U1P11te riduzione del 1)1'0· '(ilio.(Critica Sociale, pag. 61). Nò vale la citazione ricavata dalla pag. 45: E noi su1>po11iamo il caso 1>iì1favorevole; che cioè, qumulo cresca, -il ca;>itale i>roduttivo, cresca. la domanda di !acoro i cresca quiJUlì il 1>rezzo clellcu:oro, il salario. lnfatti, che il 1>rèzzodel lavoro sia alto o basso a se• conda della domanda cli lavoro, ciò non influisce per nulla sulla jJOssibilitù dell'n,umento contemporaneo ciel salario e del plusvalore, ma semplicemente sulla ripar– tizione del valore di scambio prodotto. Ma, se ne esiste la vossibilitù materiale, non è ancora una ragione decish'a pcrchè il salario aumenti in realtà, ciò dipendendo da molte circostanze e s1>ecialmentedalla. domanda di lavoro per rispetto all'offerta. Ed è quello appunto che si domanda il :Marx all'ultimo capitolo: .:'ifaaumento del capitale JJroduttivo e aumento del salario sono termini davi:ero così ùise1xtrabil111e11te con• nessi, come sostengono gli economisti borghesi? Xoi non possiamo credere neanche che, pili grasso ò il capitale, tanto meglio siano nudriti i suoi schhtvi. Ln, l.lorg-hesia ò tro))po illuminata, troppo calcoldrice, per cli\'iderc i pregiudizi dell'antico feudale, pavoneggiantesi nello SJJlendore del suo senicloramc (Imgg. 51-52). Ora questo passo - citato dal Oraziaclei a prova della sun, tesi - significa semplicemente che l'au111ento del capitale produttivo uon è accom1>ag11alo inevitabilmente dall'aumento del salario, ])Or quanto la 11ossiùilitùmale- 1·iale cli questo aume11to - anche simultaneo all'aumento det 1>rofuto - esista1·eafme11le. E: siccome ò contro questa 1>ossil.lilifa che battaglia il Oraziadei, dicendola incom1>ati– l.lile colla teoria marxista; cosl, anche ammesso che l'o– JJeraio non realizzi l'aumento del salario per la opposta JJressione capitalista, fn.vorita dalla concorrenza dei la• voratori, ne resta. pur sem1>reconfutatn, l'erronea intcr• 1>retazione graziadeinna. ~fa \'Cnianlo 1mrc al brano che rin,ssume - secondo il uostro professore - l'idea genuina marxist.:i delle conseguenze dell'aumento del ca1Jitalo Jlrodutth·o sulla grandezza del salario. Piì1 cresce il capitale prorlutti\•o, tanto piì1 si estende la divisione del ln,,•oroe l'impiego delle macchine. Pilt la. dh'isione del l<.woroe PaJ)plicazione delle macchine si estende, tanto pìi1 si estende la concorrenza tra i la• Yorato1·i,tanto pilt si riduce il loro salario (pag. 58). Qui - esclama il Oraziaclei - non si 1>arlapiù del salario relath'o, ma soltanto del salario assoluto e della sua riduzione (oh, non si tratta })Ìll di grandezza co• stante?). La concorrenza dei lavoratori si acutizza colla introduzione delle macchine, colla sostituzione della donna all'uomo, del fanciullo all'aclulto, oude il salario si riduce. i;; siccome queste circostanze sono insepara• bili dalJlaumento del caJJitale }lroduttivo, così Marx è Jler la riduzione dol salario assoluto. Senonchè, a non \'Oler cquivocn,re, questo brano cte,,e esaminarsi sotto due 1>uuti cli vista. 11 primo riguarda la sostituzione cteÙe donne e del fanciulli ai maschi adulti, dovuta spesso a modificazioni nel processo produttivo. Jn questi casi si ha quasi sempre una diminuzione nel salario assoluto. 'l'uttavin, il nuoyo salario 1rnò superare pnr sempre quello intascato prima

RkJQdWJsaXNoZXIy