Critica Sociale - Anno XI - n. 12 - 16 giugno 1901

Critica Sociale f?IVIST:II QUIN'[)fC/N.IILE DEL SOCI.1/USMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 1.0 - Semestre L. 5,50. Lettl>'l'e, vaglia, cartoline-vaglia alt'Ufflclo di CRITICA SOCIALE- MILANO:Portici GalleriaV. E. 23 (2° ~lau DOlle) Anno Xl - N. 12. :Non si vende a numeri se1,arati. Milano, 16 giugno 1901. SOMMARIO Attualità. S11f /(ICQl'O 1tellt tlo11J1e e <Id mi11ore1ml: 1m lmo11 siu/01110 (}'11.11•1•0 'T'Ul(ATI C ASS,\ Kn,1~c10Y•·). J,t (01':t k/r(l11/klie il~ llllllll, Il (lng. MWl::1.0 OllOJH:o). li OOil[Jl'PilllO di Li<me: nostra corrlsponden1.11 partlcol!\ro (Uu•;nTO 1,,\0,\RIH:l,l,t;). Studi soclologlci. l,(IJ)tJHt~(I ferror;l,m•ia '" Illllill, H (.I.TTll,10 CAllaTt e LUIOI •:1t1",\UDI), UtWM 8QCl,(flt tlfQlli~la O utuU<Ì sorilllt f)l'Oleta1·k1!' ;\ ])r0\J0Slto d.CI ('rltcrl soolnlhtl Jlc\ bllnucl com111111\I {l,UHH X►:0110). Politica municipale. NQltzim·io mu11kJ.pole (lll:SICl!'Al,18). Filosofia, letteratura e varietà. l,fl fllO:W/10 ,H H. ,lnliuò e U socU1/L/11110 (.ry). S11oi:e1mb/J/J~a:lo11i.. J'1tbliflct1:fo111, t>tl"l'tmlle lii 1(0110, /JlbUotec11 di, f}l"QP(IQ/lllda. PELAVORO DELLE DONNE EDEI MINORENNI Un buon sin.torno 'E per dare, noi pl'imi, esempio di coerenza a quanto scrivevamo testò sul dovere elci partito so– cialista di fare una politica positiva ed efficace, se– guitiamo a battere questo chiodo. '1'1tnto J)Ìll elle, a furia di batterlo, ò evidente che penetra. I giornali riferiscono infatti che" la Commissiono incaricata dell'esame dei progetti sul lavoro delle donne o dei fanciulli) in se~uito ad accordi presi coll'on. ianarclelli, ha deliberato i seguenti tempera,. menti fra, le pl'oposte Carcano e quelle del Gruppo socialista: " 1° elevare a J2 anni il miuimmn cli etìt per l'ammissione i:tl hworo; " 2° ele,,are a 15 anni il 111iniuiu11t per i lavori sotterranei; " 3° estendere a tutto lo donne, anche maggio• renni, il divieto del la.voro notturno. ,, Si soggiungo che " non a.ppena J'on. Zla.narclelli avrà esposte lo sue intenzioni circa la C<1s.1;c1, (li, 111a• ternitù, Pon. Di San Giuliano farà la rolflzione 71• Da notare che siamo tuttora nello stadio prepara– torio; che questo primo risultato si ottenne colla semplice presentazione cli un disegno di legg·e, con– fort:it.o dal voto dei nostri Congressi e di quelli delle Camere di lavoro, eia una. propaganda di pochi me:,i, fa.tta nei nostri giomali e Cil'coli e nelle Associa– zioni operaie, e òalla. esistenza di un Governo che) se non potrcbhe, come più volto osservammo, cocli/i– care oggi hi libertà, è però disposto - e può farlo - iL codificare ,1!011110 serie ed urgenti misure <li legislazione sociale. Da. notare altrcsi che, da oggi a. novcmbrn - nò la discussione di questi progetti potrà. iniziarsi pili presto - son circa cinque mesil dmante i quali la. polit.ica sonnecchia, la Camera o chiusa, i deputati socialisti hanno larghezza di tempo a disposizione. Se, dunque, il partito socialista, perdurando questo Governo, vorrà seriamente che la legge riesca dcgrnt di lui e rechi un sollievo effettivo o sensibile a mi– lioni di proletari - donne, firnciul\i ccl anche uomini aduJti) per la jncvitabile ripercussione che la tutela del lavoro infantile, e muliebre ha sul Iavoc.-o ma• schile 1 llirettamente dove gli uomini lavorano insieme con donne e fanciulli, e ind'ireftamente negli altri casi - ò in poter suo di ottenerlo. Sarebbe sua, peL' converso, la responsabilità del non averlo ottenuto. . • * JI disegno di legge presentato dai socialisti ò quello che i tedeschi chiamano un prog-etto agitatorio; do– veva cioò prestarsi, ccl era nel voto espresso dal Congresso di Roma) alla educazione ed alla orga.niz• zazione delle masse operaie, specialmente femminili i nessuno dei presentatori supponeva. che potesse tra– dursi, in IJloccoe eia un giorno all'altro, in legge dello Sta.to. Ma 1wevalse il concetto che alle limitazioni od attenuazioni provvederebbero anche troppo i rap• presentanti in Parlamento delle classi padronali; che convenisse chiedere il piiL pCL· guarentirsi la con– quista pii1 pronta del meno; poco importa. se il no– stro disegno avrà. bisogno dell'ausilio cli parecchi anni di tempo e cli propaganda per tradursi tutto nella realtà. J~d ò anche per questo ragioni elle si proferì hL presentazione di un progetto clist,into a quella cli semplici emendamenti al progetto 1ninistcriale. Non prcscegliemmo di limitarci :t semplici emendamenti - diceva, il 24 maggio, alla Camera l'incaricato di svo!.– gere questo progetto, <lopo averne fatta la storia, quali– ficandolo II la petizione al P:trlamento delle organizzate classi proletario italiaue,, - perchò l'origine del nostro progetto, il suo note"Volc distacco dalle disposizioni del d1:segno di legge ministeriale, la sua conca.tonaziouc or• ganica propria, gli danno diritto a un'esistenza distinta; mentro poi hon pani\ inOJ)flOrtuno che, in materia tanto grave, l'esame di una Commissione preceda e 1>rcpari q ucllo della Camera. L'evento mostra chC il Gruppo socialista s'era bene apposto. Gli emendamenti) non accolti prima dalla Commissione, sarebbero sta.ti, quasi certamente, tutti respinti. G qui è eia notare come, pur troppo, per il funzionamento ancorn. molto imperfetto dell'a.zione legislativa del nostro Gruppo, neppure ,un deputato socialista fa parte della Commissione. E perciò che gli annunciati tempemmenti sono così tenui. Tuttavia, anche così 1 non sono da. clispl'ozznre. Perchò il lettore apprc:-:zi egli medesimo, stralciamo ancora qualche brano d,~1discorso citato. Due differenze essenziali intercorrono trn i due Lliscgni. di legge. Quello dell'on. Carcano pare :i noi, da un Iato,

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