Critica Sociale - Anno XI - n. 11 - 1 giugno 1901
CRITICA SOCIALE 169 Salari or<linm·i dei hraccia11li. l'crcc11h11110 Comuno dCJl'RUrllCllt-O nurnl11.dct1·ncco1•do lluscolclo (Curtatonc) . 6 1 :.14 °lo ·Per t.utto Panno l?omanore (Borgoforte) !),52 Il A. tutto ago.-:to Rivalta (Rodigo) 11,9(; n Per tutto l'anno S. Oiorgio 14,3S ,, S. :Michele in Bosco (Mnr• caria). 15,29 11 Castellucchio. J 5,43 Il ' Cesoie (Marcaria) 17,46,, A tutto agosto Porto Mantovano lil)3 " Per tutto l'anno l'alidano (Suzzara). . 22, - Ro,·crbella (alta) . t3,24 11 Dosolo . J 5,28 11 Me<1i<i generale cleWaumenlo 15 1 33 "/ 0 • Anche le donne hanno ottenuto degli aumenti notevoli. Però gli accordi, rinnovandosi mese per mese o lrworo per lavoro, rendono pii1 dirflcilc lo stalJilire percentuali di aumento. Manterremo quindi la comparazione fra il salario vecchio ed il nnoYo. lifl'oi·i oi•di1wr( delle c111f(uli11e. flB\(lrlo SBl.irlo I.ON1llt1\ Frassino ' Cesoie SIB~IOIIO estate 11rin1:tvora, autunno maggio giugno, luglio agosto Castelbelforte maggio Porto )lantovnno '/, maggio a 1 /, giugno 1 / 1 giu~no a tutto agosto sett.cmbrc ottobre nO\'embro dicembre YCCCh1ò L.O,if, ., 0,G0 ,, 0,G0 " o,so :,, 0,G0 ,, 0,G0 ,, 1,30 ,, 0,85 li o,so ,, 0,70 " O,GO " O,GO Ltu:ori straordim1ri dell~ contadine. IHI0\"0 [,.J,– " 0,i0 "1,– ,, 1,2:1 , 0,90 " o,so " 1,tio Il J,- 1' o,oo " o,s:, li 0,i.J ,, 0,G5 ~nl11rlo Stilnrlo I.OCRlltÌt Castelbelforte ' 1•ortoMantovano Roverbella (alta) Gcncrc 111 Ja,·oro ,·cc-ehlo zapJ>atura frumentone J,. 1,- mondatura riso ,, 0,80 " mietitura e trebbia- tura fnimento mietitura trebbia.tura ,, 0,-00( 1 ) " 0,70(') ,, 2/lO (') Il 2 1 50 "2,- cimatura frumentone ,, 1,- L. 1,2& ,, 1,– ~ 1,10 ,, 0,8.J Soff'ermandoci ai soli lavori di risaia, noi JlOSsiamo affermare che le risaiole, anche dove non vi furono stiJ)ulazioni regolari, ottennero un aumento fra il 15 e il 200Jo. fai ora 1>assiamo ad un argomento import.rntissimo: quello degli orari. 1 pro))rietari hanno molto strillato a prOJ)O~itodi questi orari, affermando che era cos:L im– I>Ossibile fissare un orario JlCi lavori ngricoli. Lo stes.:,o 110.stroconcittndino Achille J.orin. si è lasciato suggestio– nare da questo voci interessate, ed ha ll.ffermato in unn ~ua inten·istn, pubblicata. ncll'Adri(1fico 1 che lo prelei-,e dei contadini · erano, a. questo riguardo, inconci!ia.bili colle esigenze dell'ag1·icoltura. ila questa affermazione (I) PrlmA Clnssc. f) Seconda ellisse. (il) Sen1.n ,·ltto. b ate ri Gino B,ar o I non è affatto vera: i contadini non chiedono che si Sta– bilisca un orario inelastico, rigido come quello di una officina, ma chiedono soltanto che si flssi la giornata normn.le di hworo 1 per sopprimere così molti nbusi del pa.d1·onc. In passato si aecord1n 1 ano al contadino alcune oro di riposo, ma in caso di urgenza si nbOli\1a in parte il ri– poso senza corris))onderc alcun com1>enso. ln molti casi anche si prolungava la. giorna.ta di lavoro senza pagare un salario pit1 alto. Orn, invece, nei nuovi contratti di lavoro, si riusci a stilbiliro l'orario normale, dalla levata al tramonto del sole, con un intennllo determinato 1>er i pasti o ·per il riposo. Ogni ora di Javoro 1 oltre l'orario normale, deve esse1·e ))agata. T,.0,25, e in casi d'urgenza, quando occor– resse sopprimere l'intervallo di riposo, questo riJlOSO donà. essere concesso in altro momento della giornata. Con ciò i lavoratori, rendendosi conto delle speciali esi– genze della agricoltura, non si rifiutano a prolungare In. giornata normale, ma chiedono, per questo maggior lavoi:Q,, un maggior salario. L:n'altra conquista importantissima è l'a~ere in qualche Comune introdotto fra le feste anche il giorno delle elezioni. Ciò dimostra come l'elevn.1.ione materiale del proletariato non vada disgiunt-a dalla sua elevazione intellettuale e politica. Prima di abbandonare i braccianti ci occorre dare qualche notizia intorno agli Uffici di collocamento. Giì~ dicemmo come questi Uffici nbbiano ))Or iscopo cli imJ)e• dire la prolungata. disoccupnzione di coloro che, antipa– tici ai padroni o mal\'isti J)er lo loro idee politiche, r;arebbero costl'etti ad emigrare. ~[a a.ppunto _l)Cr questo gli Uffici di collocamento lro• v:rno una vi\1a OJlposir.ione nei pndroni, che non vogliono rivolgel'si agli uffici della Lega. per avere la mano cl'o• 1>era. 111 alcuui paesi per vincere <1uesta opposizione si è dovuto concedere· ai proprietari la. racolt-à di scelf.n, fino al 50 ¾, della mano d'opera occorrente. Vale a dire che, se un proprietario ha bisogno di 10 uomini, & li può ~cegliere liberamente, o :, li assegna l'Uflicio di collo– cn.mento. Gli Uftlci cli collocamento che finora. funzionano sono nelle locali fa seguenti: S. Rocco, Nuvolato, Portiolo, Ca.– stellucchio, Rodigo, Buscoldo. Come ognun ,•ede, siamo aucora agli inizi. Passando ora. alla. categoria dei bifolcM, dobhiamo av– vc1·tire che le trattat.ive per i patti .nuo, 1 i sono ancora in corso, ragione questa per eui non ci ò possibile por– tare qui abbondanza cli dati. ~ei paesi dove venne accettato il muo\'O })atto, colo- nico, si ebbero le seguenti J>ercentuali di aumento: Crmicossa, aumento 25 per cento Vorto Mantouwo 2S Cesoie 23 Uom(UIQ/'C I!) s. C ioryio 22 !n generale i bifolchi poterono fneilmente ottenere un aumento cJ1c "a d:il 15 al 25 per cento, aumento che, in generale, viene distribuito fra. la.parte di salario che \'ie-ue corrisposta ir1 generi e quella che ,,iene corri• sposta. in denaro. Difficile sarebbe C.iaminare qui i due J)atti colonici, il \'Cecilio ed il nuo,·o, J>er vedere come e quanto differi– scono: inr.~tti questi 1mtti mutano da paese a paese e i ri:-pettivi aumenti mutano pure. li'ra poeo 1,erò, i 1500 bifo!cfli ascritti alle r~oghe terranno a ?lloglia cli Oonzaga
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