Critica Sociale - Anno XI - n. 9 - 1 maggio 1901

Critica Sociale f? IVIST.fl QUINDICIN.IILE DEL SOCI.IIUSA10 Nel Regno: A.nuoL. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre L. 5,50. Lettere, vaglia, cartoline-vaglia all'Ufftclo di CRITICA SOCIALE- MILANO:Portici Galleria V. E. 23 (Zo pian IUlll) Anno Xl - N. 9. SOMMARIO Attunlltà. Il ,., W(lfj{}IO !lt//(1 m,trlèl (I,,\ CUITIC,\ soc1.-.u:). J/ mo11,mt11lo f'1"0ltl(1rL-O lltt ,1/(W/oi'(IIIO, I\'. l,t, ('Qll(/i:i-011i- dd COlll(I• (H. (lnl'l•ro SOC'U.J.l!ITA l'.\RL.\IU!STARt:). .111rura U f'JW;tt mi/;tarl r l'tro11<J!IIUI 11n.:IQ11<dt; ro11/trmt e riprort (JoS\'1,,·\ Yn·u:-l). Studi sociologici. r~,- lii ,·1ro1·111adt{}U m·t. 211 t 2::,J 11(1<'Otll.4-tJWllllft (l'ror. G. 8. Ili· l'Al,1,0)11'.XI). - l'O<!fWtl (I,.\ CKlTIC.q. ! 3(kl(1lhU JJU" l'l,:,strn:Wllt tltllltlll(Wt (Oo:i11:s1co Sl'.\l}OSI). Politica municipale. /llle,·me;::Q J)Q/flllico: I ~ c1·Utri IQdftlhU" "'' /,i/mcci C0!/11/ll(IU; ncpllca n l\·n:ioo no11on1I(!;s1m;o l,►:Os•:), 1'11l,/1Utt1::ù>11I Ptrct1111/e fil d0/10, Co11tempora11~me11le a questo 1111mero della Critica. in– i-iamo ai commifte11ti il rolume, lt4tè 11scilo, di F•:1n:1t1co Eso•:1.s: Origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato. Pn:-zo I,. 3. Per gli abbonati ili ngola colVAmmi11istra– :io11e, sole I,. 2; col Mt:muxo: Dodici anni di leggi eccezionali e cot KAUTf.iKY: Il programma socialista, che uscirù 11el 1wossimo C8late,L. 5 im:cce di !,. 9. IL 1°MAGG[O DELLA LIBERTÀ Lo temevamo esaurito, estenuato 1>recoccmcntc, diventato vecchio barbogio dopo soli dicci anni. Negli articoli di maggio delle ultime annate, nei discorsi obbli~ati sulle otto ore, rwevttmo lasciato trnpelare la nota amara dello scetticismo, di fronte al mono– tono ripetersi di una solonnib\ a 8Cade11ia.fissa, che romincia.va ad assumere il carattere stracco e con– vcniionale cli una cerimonill - diremmo cli una com– memorazione. Nè potO\•a essere altrimenti, se a ria,. nimarc questa. data, nd accentuarne e a rinno"arnc lo spirito, 11011 veniva il risveglio reale delle cose. Una mnnircstazionc cli classe, come questa 1 non vive senza. alimento di cose cffotti\•e, nutrendosi di sè sto2sa 1 derivando per lunghi a11niogni sua virtì:1dnl– l'ordine del giorno stereotipato di un Congresso. Così il " 1° nrnggio,, trnlignava: diventava, ogni anno più, una specie di festa cons:terata, con tutto l'flp))annaggio banale delle festività. riconosciute dal calendario: un rito, una. predica, una scampagnata; e, in <1uestafatuHà ricorrente, il significato battagliero B lo G 10 B n MIiano,1° maggio 1901. delle origini si anchwa. smarrendo ed evaporando. TI " L 0 maggio,, del Congresso internazionale di Parigi tramontava in un'arcadia proletaria, non meno falsa ocl insipida dello vecchio arcadie lotteratesche .... Non fu così, non ò cos1.L'alba ciel secolo ha rifatto anche al " 1° maggio,, una verginib\ inaspettata. AvrÌ\ ,,uesto "1° maggio,, il suo domani? o sarà. rulhmo della. serie? Comunque, fosse anche l'ultimo, morrebbe degnamente, gioiosamente, come quegli es– seri alati che si spengono nell'ebbrezza e nella gloria dell'atto fecondatore. Dapertutto 1 per la vecchia Europa, corro come un fremito primavcrile 1 vibm Ulltl pulsazione cli vita nuova, ricca di speranze, esuberante cli promesse. Lag-gil1, fm gli Urali o il Mar Nero, è tutto un po– polo nuovo, misterioso e forte, che si affaccia alla storia, che si aggiungo al concerto dei proletariati europei, irrompendo risoluto nella lotta economica, issando il vessillo delle rivendicazioni di classe. B in Belgio, in Olanda, in Danimarca, in Germania, in ~•rancia, nell'Austria-Ungheria, ferve, nelle vene na– zionoli, pili vivido che mai il sangue proletario, so– spingendo qua alla rh•cndicaziono del suffragio uni• ve1·salc 1 nltrove alla battaglia per le otto ore e pCL' lo leggi sociali, ovunque alla conquisti:~d.i un po' piìt cli benessere, di giustizia o cli pace. Anche il proletariato italiano, per la prima. volta <101>0 tanti anni, si aggiunge, con passo guardingo, alla resta elci popoli. Era il " 1° maggio n un giorno di lamento represso, d'ira contenuta, di maledizioni amarissime. Oggi, fra i tristi ricordi, fra i troppo giustificati timori, schiude In corolla il fiore della. speranza. Delle lunghe lotto patito qualche guiderclono si comincia ad intravvedere. A malgrado dogli arbitrii, elci soprusi che (Jua e là. si rinnovano, frutto di tra• di,doni ormai diventa.te natura, 8intomi di meccanismi burocratici e polizieschi in rivolta. ostinata contro lo stesso Governo, il proletariato d'rtnlia, per la prima volta dal 1893, non è relegato sistcma.ticamentc fuori della. lcgg-c,non è pii1 piche cli servi spregiati ed ir• risi, vede riconosciuto il suo diritto alla parola, alla. riunione, alla associazione legalo o legittima, alla. difesa. ciel suo pane e del suo a.Hcnire. l•iquesto popolo lavoratore, questo calunniato e martol'iato popolo nostro, dimentica i lunghi dolori Q lo ignominie 8offcrte e schiudo il suo cuore o porge la mano generosa a. quel Governo medesimo, cho fu sino a. ieri il Comitato de 1 suoi più insidiosi o J)ÌÌ1 feroci anersarii, anelando, sr>cranclod.i aver ri· cupcrato una legge, una patria, una vita civile.

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