Critica Sociale - Anno XI - n. 8 - 16 aprile 1901

118 CRITICA SOCIALF. comizi, non ci saranno dimostl':n:io11i, non ci snranno iniezi011i artificiali <li entusiasmo, che valgano a neutrn.– lizzarn l'effetto della tattica equivoca e demoralizzante dell'EMrcnrn. ( 1 ) Se ci r-ii domandasse su cp1ali argomenti fondiamo questa nostl'a. profonda convinzione, che il rninisteria– lismo dcll'l•:stl'crna taglierà i i1crvi all'ngitn.zionc popo– lare nel paese, non sapremmo che cosa rispondere: è f)UCstionc dì sentimento, è questione di istinto; ma siamo pl'Ofondamente convinti che il :.cntimento uostro e l'istinto nostro f.lOno il scnt,ime11toe l'istinto di chiunque non viva nell'ambiente pnrlnmentare; e, s:e si race:-rn un rcferenclum sulla condotta <1e11·i.:st,rema 1 sinmo r,iicnri che riuscirebbe assolutamente ,liMtiòltl'Oso per la tattica ,mnardelliana. (') ~fa - ci $i può obbiettare - se %,rnardelli, di fronte alle esigenze dell'l~strema, avesse rnssegnato il mandato cli comporre il :Ministero) e gli nlti 11otcri dello Stato rwessern dato dnYVero l'incal'ico <licomporre il :Ministero n So1rnino, non pensate a tutto il danno che ne sarebbe Yenuto alle pubbliche liberfa·? Ecco: anzitutto Sonnino, llopo la hattnglin ostruzioni:::ta, 1n·ovvisori<w1enle non ò piì1 il reazionario d'una volta; hn capito che bisogna nspettar tem1,i migliori per ri11renderc risolutamente il 1>rogramma di compressione; chiamato, poi, nl Governo sul I'" nlha del regno 11 senza designazione par1amentare 1 avrebbe d0Yl1to necessariamente esser moderato ucll:t reazione. Non dico che qualcosa non ci avremmo pel'– <luto; ma non mi 1>are il caso di es:-igerare il danno, che in questo momento ne :wrebbe sofferto 111. libcrtlt, nè è serio affermare che Sonnino ci a\'l'ebbe interdetto qualsiasi agit-azione nel paese. In compenso del piccolo · claT1110 di qunlche comizio victato,avremmo in\•ece a,·uto al Ooverno un uomo che in quel momento - fra cinque mesi, di.icrerlitatosi Zanardelli, non sar:\ più tale - era impopolarissimo, e tale snrebbe restato nonostante la recente trasrormazione liberale, e :~,·rebbe incarnato in maniera oltre ogni dire ocliosn. il militarismo e il prote– :-:iouismo. L'Est1·ema avrebbe avuto Pinestimabile van– taggio df nccordarc la sua condotta. parlamentare, di OJ)POflizione implacalJile, con Pagita.zione dei partiti po. polari nel paese. E il pa.ese aYreblJe sccondato con entusiasmo l:l. 110stra agitazione; 1>erchò in Jtalia in questo moment.o - anche questa ò un'affermazione che si ,'iente, ma non sì dimostra - "i sono delle mera, 1 i– gliose rorze latenti, che non domandano di meglio che di sprigionarsi e dì fare miracoli. i\ra. perchè queste rorze si sprigionino, ò necessaria nei partiti democratici audacia, risolutezza, coerenza; specialmente coerenza.(') - :i\fn, voi in <i_uestomodo volete spingere le cose agli estremi! Voi - direbbe ·rurati - siete dei "sognatori di \'icine catastrofi })Olitiche 71 • - Noi, coro Turati, non sogniamo nulla. Noi L'elfiamo che gli alti poteri dello Stato sono strettamente solidali cogl'interessi conse1·vatori, e siam convinti che la. resi– stenza di queste due rorze alleato no!l si "ince, nò dis– simulando l'alleanza, nè spacciando frottole sulln. fun– zione del monarcato, come fa l'onorevole Sacchi. Quella 1·esistcnzn potremo vincerla ponendo ncttt1mente il pro– blema davanti nlla coscienza pubblicn. e crcaudo le rorze adatte a flUJ)Crnre la volont:\ dei 1rnrtiti COIL5ervatorie elci loro alleati. (3) E se, per illumill:lre la coscienza JHlb- (') Ln 11oslr11cs11er1cnza 11erso1rnte smcnllscc reclilnmenlc 1·111otcs1 !lNISlm1Stll (l('I nostro COIIIIIJOratorc. (XQl(t tltll(i C'IUTIC,\). (') Slamo Interamente tl'ilCCOrdO! (,\'ola tltllll ÙlllTIC,1,). ( 1) l'reclSA.lllCnte; ('(I è C1Ò Cll(l (llsfruggo ](I f('SI tl(lll'11mlco 'rrt Stt./ft. (.VOl(t (lt./l(i ÙRITJC,1,). Bib 1otecaCJ1no B1arco blict~ e creare le rorze dell 1 a\'\'enire, sad1. necessario spingere, come dite voi, le cose agli estremi, 11oi c1·0- diamo che bisogna anche snpcr spingere le cose agli estremi. :-ie non avessimo spinto le cose agli estremi nella questione dell'amnistia e aveÌ'simo continuato a far l'occhiolino dolce a. Pelloux 1 come ave,•a, cominciato a fare l'Estrema nell'estate del '98 - beato te che eri al fresco e certe vergogne non avesti occasione di sen– tirle! - non avremmo vinto la battaglia e non avremmo data una grande spinta. alla rormazione della. coscienza J)ubblica italiann. Se Hisflolati non avesse ~pinto le cose agli estremi nella questione dei J>ronedimenti politici, non a.,•remmo avuto le elezioni del ~iugno HIOO e i pnrtiti popolari non a,•reblJero riJ)Ortato un trionfo, che )lochi fra. i J>iÌtesalta.ti si aspett:wano. (') Cei·to, por 1n·e11- dersi la reSJ)Onsnbilifa di S}>inger le cose agli estremi, cioò non di proYOcare una rivoluzione - abbiamo altro Ilei capo e, con questi reJ>ubblicani che abbiam sotto mano, staremmo freschi! - ma di domandare tutto quel che crediamo nostro dil'itto ottouere in questo momento senza. cedere neanche un palmo di terreno e combattendo implacabilmente chi ci nega i diritti nostri; ))er S))ingere in questo modo le cose agli estremi, bisogna a,•e1· fede incrollabile nelle ro1·ze del nostro paese; bisogna essere rermamcnte COn\'inti che, in caso di lotta fra la nrng– gioranza sonninin1u1, e 111•:;;tremn,gli OJ)e1·ai 1 i piccoli borghesi, lmona. 1>arte delln. stessa \Jorghesin. sì schiere– ranno ccdamentc con l'Estrema; e pii, acuto sarà il dissidio, pili violento il contr,1sto, e piì1 caldo sal'à, Fen– tu'>ia:-,mOche ci1·condcrà. i partiti popoht1·i, perchò le nostre masse sono sture fino ai capelli di pagare e di soffrire o non domandano di meglio che cli srogare il loro malcontento. Ed ecco che siamo ani vati al nodo cli tutto il dissidio fra i così detti matti e i cosl detti sa.\'i 1 fra i bollenti e i posapiano. J matti sentono che le masse domandano molto dall'l•:stremn. e son JJronte a darle apJ)oggio al di sOJH'a.dei suoi stessi desideri i; e in queste condizioni credono sbagli11ta u11a tattica 1 la qu:-ile lega l'Estrema al cano di Zanardelli per la paura di Sonnino. I depu• ·tri.ti doll 1 Estrema, invee.e, non si rendono conto esatto nò di ciò che il paese aspetta da loro, nò delle forze che il 1meiòlepuò mettere a loro <lifef;a: quindi esitano, tem– porcgs.;-iano, si raccomandano; cercano degli accomoda– menti, ,·iruggono dall1idea di spinger le cose agli estremi. E cosl J)reparnno il trionro di Sonnino. Perchò !rii elet– tori han fretta; ham10 asJJettato per <licci mesi che l'Estrema facesse qualcosa e l'han vista sempre incerta e tentennante; già cominciano a pensare che non valeva, la pena di fnre uno sforzo nel luglio per veder J'J·'.strc:m:1- clarsi un gran da rare semplicemente per salvare delle ... tendenze; in questo momento l'Estrema è ancora :l. tempo a ridh•entar padrona del paese climostranclo riso– lutezzn. ed energia. Ancora qualche mese cli inazione, e il discredito, che investirà Zanardelli, involger:'~ anche i suoi difensori; e allora, quando l'Estrema. chiamer1\ in suo socco,·so il JH\eso, 11011sar:ì. pili a tempo. f.'unica nostm. consolazione Stll'<'l allora di ascoltare un discorso (lelPonorevole Sacchi, che climostret'à come qualmente la responsnllilifa della. reaziono sonniniana. ò tutta del })Ot>olo.E avrà. ragione: infatti se il Jlopolo non avesse eletti no,·anta de1rntati del1 1 l•:strema Sinistra, queflti non soreblJero andat.i alla Camera a 1·ovinrire la causa della. democrazia. 'l'm: Sn:r,u:. (I) ~:d orn do,•rcmmo riucl tl'lonro sc1u11A.1'\o e mllnltendo, ,·lciwcrsn, contro h\ tcnt1e11z1, lll)cralc che <'Omtne1n, 1>er <1uanto c1euo1mentc 1 I\ l)\"C\'11\Cre ! (NOI(, lltl/(J CRITIOA).

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