Critica Sociale - Anno XI - n. 8 - 16 aprile 1901

CRITICA SOCIALE 117 curnto lo Zanardelli dcll'npJ>Off'gio incondizionato delln E11trc111n. La funzione dell 1 t-:stremu consiste so, 1 ratutto in una funzione di stimolo e di propulsione,, {!G feb– lJrnio). Dunque, nè ardimento, nè suicidio, mn propul- 1 siouc. "'la in che modo nrni potrcl>be l'Estrema stimolare il Ministero, se non minRcciando di votargli contro, senza R.YCrJ>aurn di Sonnino? E dal momento che, al solo nome di Sonnino, i dcJ>utati dell'l~strcma sono presi da un delirio di paura, non sono stati forse sinceri quei zelanti dell'Estrema, che han promesso a Zanardclli l'aJ>J>OfrJ?io incondizionato? ùunrdatc, per cscm1>io, la di..:cussione della mozione contro il dazio sul grano. l.'At:(lnfi.' 1 che di tanto in hwto morde il freno della JlrudcnzA, memore delle ma– gnifiche b1~haglie comlJnttute o ,·inte non ò mollo con In. più eroica e calcolata delle imJH'Udenze, l'Ai:anfi! si scuote e accenna a comlJattorc sul scrill: u Come l'Estrema ha accettato in ma.ssima il bagaglio flnnnziario del Oo,•erno, così il Oo\'erno do, 1 rebbe impe– gnnrsi n toccare- il dazio sul grano, subito o a brevissima scadenza. Sarebbe 5ìlrano che, nella prima disçussione di sgravii, il llinistero II liberale,, si com1>0rtasse come un qualsiasi Sonnino. SarelJbe, crediamo, la sua fine morale. :;o i! Ministero si conrondcrà, in <1uesta discussione, con gli agrari e i reazionari, l'Estrema Sini.stra aYrebbo ottenuto questo risultato: di salvare il .Ministero facen– dogli abbandonare la proposta sos1,ensh 1 a 1 per averlo contrario nella questiono cli merito. Ah, cari libernli 1 queste turlupinature noi non soffriamo! Se le soffrissimo, ini;:nnnercrnmo il paese. In cnmbio dei voti clcll'Estl'ema, uoi vogliamo riformo trilJulnric. Se no, niente ,•oli. .Ma sopratutto non vogliamo canzonature 11 (20 marzo). Ì•: un vero ultimatum! f: quando il :Ministero per bocca. di Wollemborg si dichinrn conlrnrio all'abolizione del dazio ( 1 ) e II si confonde con gli agrari e i reazionari ,, Il ris11ettabilc J>Ubblico si aspetterebbe che l'f~strema. in• sorgesse contro la II turlu))inatura ,; ma l'Estrema non insorge; ha paura. di Sounino; (') Giolitti e Zanardelli lo iwcvan capito e ave,·an fntto il comodaccio loro. Prendendo per base della. pro))ria. tattica l'incubo Son- 11ino, PEslrcmn. è obbligntn n subordinare tutta la J>rOJ)ria condotta parlamentare all'esigenza. di non iscuotere la posizione del )lini.stero. l.'011. Sacchi quindi si òimenti– cher1ì. della sua idea di pro11orrc l'abolizione dell'art. 247 del Codice penale; e1>1rnresiamo con un Ministero libe– rale! JI reJ>Ubblicano Del Ualzo interroga il Oo, 1 erno sui sequc ... tri dei giornali; il Governo ris11onde che al se<1uestro seguirà. il proces.;,o; e il reJ>Ubblicano Del Balzo si dichiarerà. soddisfatto! Come so il nostro ideale sia quello di a\'er 5,equestri e processi, e non piuttosto quello di non a,•ere nè gli uni, nè gli alt.ri ! Le questioni, che l'Estrema solle,,crà, ·saranno solo quelle in cui "i ò certezza. che il 11inistcro alJIJia la mnggioranza ... conh·o l'Estrema: l'Estrema combatterà, il i\linistero solo quanclo il llinistcro non corra pericolo; se J)ericolo ,,i fosse, l'E;;trcma non combatterà 1>il1. J,'Estroma giustifica la sua tattica ))arlnmentare mini• stcriale, S))iegando come qualmcnte, con la. libertì~ lar– yit<, da Zanarrlelli, i partiti democratici avran modo di agitare l'o))inione pubblicn Intorno alle spese militari o al dazio sul grano: creata nel paese una forte corrente n favore del programma democrntico, J>otremo avviarci ,•cr.~o le future elezioni con J>icua sicurezza di vit.toria. ]n\'ecc un Oovcrno sonnininno stroz,-;crcbbc ogni ngita– zloue 11011oli\re 1 forcbbe le elezioni con tutta la ,•iolcnza, (') ,\ll'AOOll..i:!one lmmt1IU1/<1. (/\"ola dtlla CRITICA), (') 1,·t:!1rc1nA&oete1111e In bAilAKIIA senza ir1msiu:1O111 e ,·otò contro Il lllnlstero. Che dO'l"C'l"II rare di ,,1ù t (.\''ota dtlla CRITIC,\). B che può adoprare della. gente 1>ocoscrupolosa e ridotta. ai ferri corti; e co~ì ogni SJ>Cranzn di rinno\'amento s,•anirebbe per semJ)re. 'l'utto questo ragio1rnmento sarcbhe vero se la h1tlicn. znnardellinna ullm dell'Estrema. 11011ottenesse precisit• mente il contrario di quel che 111-'.sh'cma , 1 or1·ebbc otte. nere. Se l'Estrema duranlo la crisi nvesse capito che 1,~ salita al Oo\'erno di Sonnino in quel momento er:i im– possibile - sah•o che le istituzioni a\'cssero roluto an– dare a rom1>ersi le corna contro una nuova formidabile agitazione popolare - avrebbe J>olulo condurre le trnt– tati\'c all 1 inruori cli ogni incubo; aneblJo J>Otutoim1>0rrc ;ti Ministero, o a. chi per esso, in cambio dei suoi novantn \'Oti 1 non certo tutto il programma dcmocrahco, ma nlmcno una sensibile l'iduziouc <lcl dazio :-:ulgrauo; il :Ministero si sarebbe daHoro rnfforzato nel 1mese 1 1 1 1•:. ,;,trema. avrebbe Jlotuto giustificare innanzi alla 1rnblilicn. OJ)iniono il suo ministcrialismo; i sonniniani, colpili direttamente nei piì1 sensibìli intcrcs.~i, aHcbbero fatto della OJ>J>osizionesul scrio, rwrcblJcro posto in mino– ranza. il Ministero, e le elezioni si snrebbero fatte - 1>oco importa lla Chi - su un J)rogramma di riforme e non sul nulla. l,'1-:strema ha dimenlicnto quello che il Turati scri\'e,·a I'nn no scorso: "Non dobbiamo dimenticare che la Sinistra ò per sutt natura una media proporzionale frn l'Estrema Sinistra o la maggioranza reazionaria. Qua11to piìt noi ci acco– :;;thtrno ad essa, quanto pili ubbidiamo a. un servile mi– metismo verso di lei, tanto J)il1,J>cr nccessihì. dinamica, e:-sa si sposta verso i nostri nemici e tende ad n:;;siini– larsl ad essi. Se il nostro ò un ardimento cli 100 1 il suo sarà for5c di 50; se il uostro ò di Ml, Pardimcnto suo non potrà essere che di 20 o di IO. l'artito essenzial– mente di Qo\'erno, combattuta fra due modi di"cr;,i <li giungere al 1>oterc, l'ossequenza ai voleri pitt alti o il favore dello masse 1>011olari 1 la Siuistra costituzionale ò ca1mce delle oscilJazioui 1>il1im•cro<ifo1ili. Che si a1lpigli all'un partìto od a11·a1tro1 diJ)Cndc iu molti casi ))reci– snmentc clal nostro contegno. Pretendere dalla Sinistra una. linea di condotta pari alln. nostra; r>cggio ancorn, confondere la nostra colla sua, è volere il suo danno e il nostro. 11 (Criticci Sociale, Hl maggio IV00). (') Or che cosa ba mai ratto l't•:stremà in quest'ultimo mese di vita parlamentare, se non rinunziare a ogni ardimento per il folle terrore di Sonnino, fare del senile mimetismo ,,erso la. Sinistra, dandosi l'aria di staccarsene solo quando è sicura di essere sconfitta, confondere la. condotta J>ropria. con quclln della Sinistra? JI risultato ò stato un Ministero senza S))ina dorsale e senza ))rO– gramma1 che, anche se potesse ftlr le elezioni, si 1>rcscn– tercbbe n.l paese invitanclolo a \'Otnre J>cl null11 1 con grande gioia dei i:;onniniani, che \'anno ridivenbuvlo padroni della situazione. E I partiti p01>olari, nella loro agitazione nel 11aese contro il dazio sul grano e contro lo spese militari, si troveranno sem1lrc in una falsa. J>O· sizloue: domanderanno delle riforme, o intanto i loro deputati combatteranno nella Cnmera per un llinistcro che uon vuole nè queste rirormc, nò alirc. Questa con– traddizione, questa incoerenza, nei corridoi di llontoci– torio1 potranno ,•enir eo11sldcratc come atti di proronda sa11ienza politica: ma le menti semplici e sincere degli 01)eraii dei piccoli borghesi, delln gran ma;,:sa dc!!li elettori l)Opolari, certe finezze - fol'tuuatamenlc - uon le cnpiscono; rimnrranno disol'icntntej e non ci saram.o ('l Oh! como l'Acuto n·e Sttllt JmÌ> non eom1irc1H!crc elle Il rai::-lonn• mcuto, che el np11llca fllla Sinistra come 11ar11to di 0111KN1lzlo11c e C:I tronto 111 tlttCSe, JK!rdc ogni vigore difronteAlla SlnlstrA fllGo,·eruo? (.\•ot« d.tlla C'lllTIC.t.).

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