Critica Sociale - Anno XI - n. 7 - 1 aprile 1901

Critica Sociale fllVIST.!l QUINfJICIN.!lLE DEL SOCI.!lLISMO Nel Regno: Anno L. 8 · Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. :10 . Semestre L. 5,50. Lettere,vaglia, cartoline-vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE- MILANO:Portici Gallerl!lV. E. 23 (2° pino 1obHP) Anno Xl - N. 7, :Non si vende a numeri separati. Milano,1° aprile 190I. SOMMARIO Attualità. RiilC088(f 81(11!(1 (FILIPPO T1Jll.\T1, .\li'N,\ Kn.1sc10n·). C CA!ll,0 \'J,;zu:-1). GI~ sy,•<ffti trlbut,wt t l'Op11vsl.:toue (1111). Studi sociologici. J profeti 1leU'kle<1soci.o.Hst« t,~ ltali<1: Ili. Cllrlo l'is11coJ1e ((lius.:P1••: RE~SJ). 1:11'11/01»«: R 11r0J)0Slto d\ un recente S<'rlllo del pror. A. Cll1a\lllCl11 (.c. y.) l/m1me11tQ (18SOlllfO del 1m/(11·W Jjj!//(f ltori{I 11u1r.cj, ,/a, I (l.t'COI Xt:crno). Filosofia, letteratura o varietà.. Pt,bùltc«zl.1111,pen;emde tn d(mO. RISCOSSA SllHVA l."UUIOll(l l"l\'Oh1zlonnrln d<:ll1l ;tlù• w•ntì1 pf'nMnto o d1ill!l clnsso ow•rarn. russa è un ;rrnu fatto, lo col couse– i;ucnzo 1111dr:111no$\'llnJJpnnclosl. (J. JAORf:S, llClln /'e /i.te Ut1J11/Jliq11e). L'Oriente rosseggia di sangue. Sulla. sterminata, malinconica, sonnolento pianura che ci sepa.r;-i dal continente asiatico, nostrn patria antica, il Lucifero della rivoluzione agita la fiaccola che incenerisce e feconda., È il martire Prometeo, che s'è divelto alfinc dalla roccia caucasea, cui lo incatena\'a l'ira gelosa degli dei e rinnova la titanica sffda? Certo è questo, onde ci giunge poi fili elettrici di Berlino e cli Londra l'eco affievolita, trepida. ttncora d'aver deluse le sr.olte al vigilato confine, ò questo il movimento piil g-mndc, più ricco di pungente piet:\, pili gravido di conseguenze politiche e sociali incal– colabili1 che eia molti anni contrassegni Ja storia. La luce, ancora scialba, che piove dagli Urali su questa alba di secolo, sarà. fìamma cli solo al meriggio. JI colosso si desta. Bsso, che negli ultimi vent'anni dava, a quando a quando, segno di vita coi sordi brontolii della. sommossa parziale, quasi un dormiente che si agita e borbotta parole inafferrabili nei tor– bidi dormiveglia del mattino -- ecco, apre ~li occhi 1 scuote la greve colt.re della duplice tirannia - rna– teriale e morale - che gli affo,nna il respiro e, sfer– rando il pugno formidabile, chiede ossigeno di vih1, di libertà, cli giustizia. Or che è questa riscossa repentim1, che lasciò, a tutta prima, incerti e interroganti i nostri pubblicisti più vigili e parve il ritornello, appena un b-1!po' rinforzato, d'umt vecchia canzone:.> Perocchè la R.ussiA. - chi Pignora? - è il paese doYe la cospirnzionc e l'attentato politico fioriscono spontanei e rubcsti, come in Italia la zàgara. 1 come la peste sul Gange. Nè l'uccisione riuscita del truce 13ogolepow, ministro B1b1ote 1 C no B1ar della polizia intellettuale, per mano de1lo studente Pietro Karpovitch, nè la mancata strage elci bieco Pobiedonoszew, il procuratore del Santo Sinodo, ad opera di Lagowskr venuto da Samara, nò la mina segreta di Karskojeselo, nessuno di questi fatti iso– lati rivelerebbe, per sò solo, alcuna cosa nuova. Anche la seoJ1Junica audace inflitta a 'Leone 'l'olstoii cui si ncglreri la se1~oltura comune e che, vh·o, gi [I.si pensa. forse a seppellire in Siberia, non ci appL·enderobbc grnn che, nò ci sorprenderebbe. Il mite e mistico apostolo, in cui l'anima russa sembra riassumersi tutta, nei suoi slanci gagliardi, nelle sue pazienze tenaci, nella sua inetfa.bi !o pietà. mansueta insieme e ribello, quest'uomo la cui genialità. ,,ibrante espresse nelle pagine immortali di libri, che i;ono Bibbie, tutta l'umanità profondit del Sermone della Montagna, ben meritava d'essere dannato da un regime dove lo scettro si fonde nella frusta piombata, e l'oro e la violenza gavazzano insieme. ln Siberia lo prccoclò Ccrnicewsky con altri mila; Dostojewsk~· nc!la casa dei morti. No, non è qui il senso, non ò qui hl." rivcla.zione,, che sprizza dalla grande febbre improvvisa., che agita l'immenso paese assonnato, a traverso le sue grandi città - Pietroburgo, Mosca, Kiew 1 Charkow, Odessa •-- o via via, se le notizie non mentono, anche per altri infiniti centri minori. Non ò la persecu– zione individuale, por quanto diffusa, e non ò l'at– tentato individuale, segno, sia pure, di una esaspe– razione profonda e legittima di intere classi, di un intero paese. R neppure è rinsurrezione generosa e gioconda della studentcsc:1. contro le strozzate lil)ertà nccademiche, contro hL militarizzazione del pensiero, contro lo spionaggio assiso in cattedra, co11tro il ciitit>mo feroce delle Commissioni accademico.poli· ziesche, condannanti nel segreto, senza accusrt o difesa •-- come ft'i,), o Russia. ri\•ale ! 1 ln indigene nostre Commissioni clel domicilio coatto - condan– nanti gli intelletti piit liberi e forti <lolla, gioventl1 alla i'ICùrponuione forzato, a dispetto di tutte le cseniioni e i diritti stabiliti dalla legge, di tutte le ragioni della piet,'I, nei reggimenti milit:1ri; per le (Juali si narra che gi.'t pÌlt cli duemila studenti siano stl-ltì arroh1.ti nel distretto militare di Kiow, invano protestante, per il prestigio e por la disciplinit del– l'esercito, il generale Dragomirow, No; questi studenti animosi) accampantisi, in Mosca, per cinque giorni, attorno alht statun. di Pnskin, s'equestranti nel ve– µ:liato palazzo il On:rncluca governatore, e Sflettanti all esso per le chiuse finestre - animati dal sorriso e dall'emula. a.uda.eia delle bionde corsi.-;te, dello prodi " ,·ergini rosse ,, - gli alati ritornelli degli inni rivoluziornwìi; questa balli,, gioventi1, che gitta la su,,. vita" come gittasi un fiore,, alle gcenne sibere, non è ancora la Hussia - è appena il suo ideale. Nò vale che ad essi si aggiungano professori illustri, accademici rispettati nel mondo ufficiale, personali fa cli prim·orditlC della scienza. o dell'arte; che 4-7 lettera.ti di grido si espongano a feroci rap· presaglie attestando nella stampa europea, testimoni oculari, contro la hrutalitì1 della sferza. o della spada

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