Critica Sociale - Anno XI - n. 4 - 16 febbraio 1901

CRITICA SOCIALE 57 trice del massimo utile sociale. TI socialismo infatti, turbate, dànno un massimo di soddisfazioni per pur attaccando il monopolio economico, ha visto fin tutti gli uomini. qui nella. libertà economica il contrasto II anarchico ,, E non basta. L'istcssa. formula generale della " so- e il terreno fecondo per ogni monopolio. La contrad- éializzazione ,, suhirll:., è vero, una·corrczione radicale dizione tra il socialismo e la scienza economica, dinanzi ai risultati della scienza economica, ma trion– qual è ora professata dalle cattedre, dunque, non 1>0- fer,\ in qutilchc p1lrticolare applicazione. L'Bco110111ic1, trebbe esser vinta che rinunciando alla formula della vura, cioè a dire quella Economia che SiH'Cbbe po-s– socializza;,;ione e correggendo la critica fin qui mossa sibile ove agisse la. sola forzi~ del valore naturale, alla libertà economica. ove cioè fosso a., ·vera.ta quella rivoluzione sociale Om, siccqme ciò ohe noi abbiamo ammesso in che elimini ogni influenza turb:ltrice (dominio di Jinea d'ipotesi, che cioè la libera concorrenza è una classi) monopolii storici e ,mturali, ccc.), ci dà la dì– forza di eguaglia.mento, è convincimento della gene- mostn1.1,ionedel massimo utile individuale e collettivo ralità. degli economisti, ne segue che le deduzioni solo nelle condizioni di equilibrio generato dalla forza ipoteticamente da noi ricavate formano il credo dei competitrice. Orbene, lii. dove non ò possibile questa cultori degli studi economici. F:ssi concludono: o· il instaurazione, la formula tradizional<! della " socia• socialismo persiste nell'errore, e con lo sviluppo della Ii,:;.mzione ,.,dovriì. necessariamente essere tipplicata. coltura economica sa.rà abbandonato dagli studiosi ; ]~eco qua il 0ossen, questo pndre dell'Economia 01>puresi concilierìi con la scienza economica e dovrà edonistica, che i socialist.i hanno avuto il torto di rinunciare, sull'altare dell'individualismo, alle vec- rigettare sen,:a. conoscerne l;t. portata, eccolo J)l'OJ>U– chie formolo della. socializzazione. gnarc l'eliminazione della rendita fondiaria per l\1s- Or non è difficile dimostrare come queste così co- sicuraziono delle condizioni del medesimo benessere muni constatazioni siano d'una desolante superfi- sociale_.Ecco q~rn- i~ Wa~ras, 1111 ~ltl'Oseguac? dcll 1 M-– cialità. In primo }uogo è da notare che una prima I con?llllfL.pur~, 111ul11na.rs1 clava.nt1 a11a nec?ssi_t~della o-ran'clevittoria la critica socialista l'ha oùcnuta al- •naz10na\t;1,znz1ono. della terra. lL mero prrnc1p10 na– iorquanclo ha. mostrato come la. tesi dell'armonia t.m:ale d~lla. ~om1>et~,:io1~e soffre. du1_1qu€' 1 nella '!1?nte Oegli interessi è inapplicabile alla società moderna, ~le, suoi .p1_u gagl1anl1 sos~e111~or1, una reist.nz1on~ la quale invece è, come disse Proudhou, " un sistema 1mporta.nt1ssmH!-La. sc~ola llbonsta è ~ostretta a ri– di contraddizioni economiche basato su (li un mo- conoscere che 11soC1a.llsmonon era poi un tessuto nopolio fondamentale, quello d;Ì mezzi di produzione, di errori, ma una. efl?ttin1. ~endenz11s!oric~ che ha del quale è merito di Marx aver posto in Juce le P.c~ sè un gr~n~le e .r1conosc1uto avvon1rc. La n~ces– conse"'uenze distruttrici del massimo utile sociale. sita della socrnhzzaz1onc dellft terra e, per estensione, t stata l'efficacia certo (!ella critica socialista che di ogni aJt(o inal>olìbile monopolio, è insieme un ha sgominato Je idilllchc ve'dute della scuola ortodossa, grande tl'ionfo teo~·ico del ~ocialismo _e (spuria1~10lo!) ed ha costretto gli economisti piii moderni u rico- una _g-randecon~1u1sta.prat1c~i che_ ~I,• eleme11t1 bor· noscere che i risultati dell'armonia deo·Ji interessi ghes1 e prolctan daranno a.Ila felicita unrnna nel se– presuppongono condizioni joattuabili e~I in11ttuate colo volgeiito. nella società moderna; è stata la. critica socialista che ha reso possibile la dimostrazione della noces• sità cli spezza.re i molteplici fattori di violenza, di dominio, di sopraffazioni politiche, di 1>rivilegi so– ciali) per l'avvicinamento cli quella uguaglianza che gli economisti credevano attuabile entro lo premesse di fatto della società moderna. I risulta.ti clell 1 evoluzionc dottrinale dell'Ji:conomia ~ono infatti tali cl.a corroborare lo previsioni egua– litarie da un lato e la fondatezza della critica so• cialista dall'altro. In effetto, oramai, liberismo e sociaJismo sono concordi nel ritenere che la lil>ertiì.economica è osta– colata da una molteplicità cli fattori. F. vero che il socialismo, per virtL, del suo concepimento storico, ha fin qui negato l'esistenza di leggi fondamentali ed immutabili della natura umana: com_cquella del– l'egoismo) che è la pietra angolare doll'~conomia; mA– è anche vero che gli economisti hanno dovuto con– vincersi dell'esistenza cli altri fa,ttori storici che tur– bano i risultati delle leggi naturali e dànno hl figu• ra.zione delle varie epoche sociali. Onde l'indirizzo classico e lo storico si riconcilieranno certamente .nel secolo ora sorto, in quanto essi, lungi dall'esclu– dersi, si completano a vicenda. Dalla sola ipotesi della. natural legge dell'egoismo noi arriviamo allo conseguenze egualitarié dell'Economia. pura: ma essa è soltanto ten<leuziale e non può a.vere attuazione che in una forma sociale nuova. che sbandisca i fat– tori perturbatori: cioè a dire essa, per vedere attuate le sue conseguenze, ha bisogno fJ.()J)Hlltodi quella. " rivoluzione dei rapporti sociali ,.,che è merito del socialismo di avere proclami~ta. l!~decco un vero ed inr1egùbile trionfo dello spi– rito socia.lista. J...'eternità dell';lttuale forma sociale si mostra erronea; essa. invece appare destinata. a perire per dare corso alle s1>011brnee naturali leggi economiche del valore, in quanto, non vessate e . .. Come si vede, la posizione del socialfsmo, di fronte ai progressi della scienzit. economic.1-('), 11011 soltanto non è rinrnsta scrollatA, come pretendono unil:iteri,li economisti, ma si si ò rafl'orz.a.tadi nuovi e concreti elementi. Anzi baster1\ che, infrangendo Pidolo della tradizione, i socialisti ponga.no a profitto i risultati dcll'.l~conomia 1>ura,perchè le conseguenze sociali– stiche si presentino come il corollario fatale delle fondamentali previsioni di quella. geonomia che, se• condo l 1 01>inio110 prevalente) doHcl>IJe essere desti– nata ad assorhirlo. n socialismo, riconoscendo l'esistenza di leggi natu– rali economiche, non farìt che integrare le sue \'C· cinte intorno al corso evoluth•o della storia, con le vedute della. primit fa.se teorica. del socia.lismo, ora. detta utopistica.. [I persistere nel materialismo sto• rico, o jn qualsiasi altro sistema e co11ee,:ione df'I corso storico, è cosa. che ,•alica ì confini della. scienza economica, e non può quindi autorizzare alcun economìista a. ritenere per tal ragione inconci– liabile con essa il socialismo. 'l'anto piì1 che è opi– nione di alcuni marxisti che il matcrh11is1110 ~torico resta soltar1to corretto ed integnHo, non distrutto, con l'ammissione delle leggi immutalJili della. natura umana, che l'J~conomia pone a suo fondamento ('). Ma non appena il soch1lismo dottrinale avrh fatta. l'ammissione di leggi na-turali, e dovr~. farla, esso rientl'erà cl.apadrone nel campo della scien;,;a eco– nomica., donde era. stato sbandito, e vi port.erlL un alito nuovo cd un ulteriore progresso. L'economia vura, qual fu intes:1. dalla scuola au- ( 1) Xaturnlmente 11ul si cons!dcrn lo 8\'!1111)1)0merrunen!e n1iiv11(f/f e disinteressato llolln sc1011:r.i1., tr1l"-curando tutto lo ùl<1v11er•t4 ijte1·eo• tl1Huo 1m1,osto dKI J)rogramml 11111<-1011. (!) l\:rò, se l'eoonon1la dcll'nrllcolo Cb'l <:ouscntluc, non ti-01•ercmmo tllfllcolt/1. 11mos1r11ro l'orronolfì1 1\1q11ost11opl11lo110.

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