Critica Sociale - Anno XI - n. 4 - 16 febbraio 1901

Critica Sociale fl/VIST .Il QUINfJICIN.flLE DEL SOCI.IILISMO Nel Regno: Anno L. 8 • Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre L. 5,50. Lettere, vaglia, cartoline-vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE- MILANO:Portici Galleria V. E. 23 (2° ~l~IO IOlllt) Anno Xl ... N. 4. Non st vende a num,eri separati. Milano, 16 febbraio 1901. SOJVIMARIO Attualità. Fc,st 11/IQ/;l/ (LA CRITICA Soc1.1,u;). La s.tuazl-0,u polttl(Xt: <lhcorso aua C111nera(1'11,11>1•0 ·ru1un}. lt so,·Jtt tiella dtsgn1zl(1 (CL.\Ul)IO TR•:n:s). U spesemutwri e t'ectmom!a 1wzk>1wlt (SYLYA \'l\'IASI). Stt..dl !'IC'Ciologlcl. U11 amnentoa1tsotuto I/et sulm•Jo t compalil >i.le C(Jl/a teorill mm·,1·i1Jl!1? Risposta anilquatn ma non SUJ)ernui, a L. segro (Prof. ,\:-;TO~to 0KAZI.\DEIJ. Filosofia, letteratura e varietà. La Ube,·U, (ICCl/!ltmlca, Ili (i•rot. Ll'JOI C1u:DAl!O). Ri,vf.8ta delle Wvl.ste. Pub/,Jk(izU>11i v~rvwute in dono. FASE NUOVA I dne fenomeni :,;alicnti dell.t nuova. fase politica, aperta colla crisi di Gabinetto risoltasi ieri, sono la posizione esplicita del problema de11espese militari, divenuto H dou delle nuove battaglie che si prepa– rano, e l'avvPnto delP8strema, Sinistra aJle rcspon– sWilità ed ai doveri cli una. politica, non più sol– tanto negativa o di difesa, ma positiva e di Governo. .Questi due punti vogliamo rapidissimamente chiarire. ·Non occorre dimostrare come si debba all'atteg• giamento dell'Estrema se la crisi si è risolta essenzial– mente nel senso della Sinistra Jiberale. Se l'Estrema Sinistra avesse seguito Pescmpio di quei pochi - tre in tutto - dei suoi membri che, o per desiùerio di singolarizzarsi, o per incertezza di criteri, o pel terrore t1uperstizioso di un possibile avvento Sonnino, si astemwro il li "-orreuu· C..d-1 voto t80t.:CiJ u \-"U(L ùl.1·, pel Gabinetto (Colajauni e Valeri), ossia - doPo i fatti di Genova e le Iegg·i reazionarie al Senato - votarono per l'equivoco in temit cli li6ertà statutarie; è chiaro che la soluzione sarebbe stata ben altra e che, o la crisi non si a.priva, o il monarca aveva piena balìa cli risolverla in quel modo che meglio gli piacesse) magari in senso decisamente reazionario, o, peggio ancora, nel senso di un nuovo trasforwismo 1 senza che la Camera trovasse, nella logica del suo voto, una ragione perentoria di abbattere il nuovo Gabinetto al suo primo presentarsi. Il voto dell'Estrema Sinistra, voto dichiaratamente antiministeriaJe e insieme spiccatamente antisooni– niano, facendo massa compatta ed omogenea con quello delle Sinistre cli Giolitti e <li 7.anardelli, creò .- di fronte alla divisione della Destra e dei Centri - B1b1otec~ e o B~r o una situazione che non parve oscura e confusa su non it coloro che avevano interesse a farla credere tale; in realtà una situazione chiarisRima, dalla quale un Gabinetto di Sinistra Iiberaie era nettamonte designato; sia pure che, per ragioni cti equilibrio, dovesse, come avvenne, puntelh1.rsi anche, in Yia 1rans:to_1·ia, $1' qua.lTe frazione \' Dc~tr J1:)i:!Ìllt:1H,::;. 1..'r ,·~l ,··i Ja, ,netl'.ilh ·o nncro..:I!! ... ,\. ,•.• ~ dt. ,,, ..in;i.,, e cle 1 suoi allegri Danai 1 per credere che la burletta del passare con armi e bagagli al nemico, quando la sorte della battaglia era già decisa contro dj essi, potesse iJludere qualcuno e mutare lo stato reale delle cose. Se cosiffatti stratagemmi potessero venir presi SlÙ serio, non vi sarebbero mai - nelle bat;.. taglie pctrlamentari - nè vinti, nè vincitori! ~Ja. ht difesa delle libertà statutarie, specialmente della pili essenziale fra esse nel mondo moderno e della pili oomba.ttuta: la libertà dell'organjzzazionc proletaria., è ancora una, formula negativa) per quanto di importanza decisiva e fondamentale. ]?u in questo carattere il suo valore per ottenere la ·vittoria; e fu per questo che noi sostenemmo in seno all'Estrema l'fivviso - che prevalse infatti - che a quella for– mula dovesse essenzialmente limitarsi l'emendamento che l'Estrema Si11istra avrebbe presentato e svolto, con triplice voce di Gruppi, e che doveva cristalliz• zare in sè il carattere del suo voto, concorrendo alla designazione ciel Gabinetto futuro. L'includere in quell'emendamento, come filtri voleva, accenni più positivi alla riduzione delle spese militari avrebbe, peL' unti smanift di affermazione pleona.stica, non rispondente al momento ed allo scopo, scisso la Sinh,;tra Estrema. dalle Siu..istre vicine e assicuntta, la. vtac1ria ag·li a,, 1:-nm .. ì C\!Hlllf' .-. Ond'è che, per rispetto al problema militare (il quale, non si dimentichi, trae seco i due problemi connessi della riforma tributaria all'interno e delle alleanze coll'estero, ossia quasi tutto l'indirizzo posi– tivo del Governo), il voto del 6 febbraio non potè riftettere che una. tenden;,;a indistinta: tendenza, senza dubbio, avversa a nuovi aumenti di spesa e a nuove sopraffazioni ciel militarismo, ma senza nUlla di pre– ciso e cli RtabiliBo.È perciò che, nello svolgersi della crisi - che fu, a nostro avviso, perfettamente costi– tuzionale -- la questione delle spese militc"tri doveva ripresentarsi; e si ripresentò nelle trattative coi ra– dicali e nelle oscillazioni dello :t.anardelli. 1t merito del Sa.echi, del Marcora e dei loro amici ehP la qurstione non sia stata, coi soliti escamotages, sommersa un'altra volta. nell'equivoco: lo diciamo

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