Critica Sociale - Anno XI - n. 3 - 1 febbraio 1901

40 CRl1'lCA SOCTAT;i; I cinzioni che rormnno come il J>rotoplasma della i;oeietà I realtà delle cose. R In realtà assoluta ed immutabile rutura. della. viti, J>Olitica f.:J\ICbbc,secondo il lfosca, che le E questo stesso ratto 1 che il proletariato s, 1 izzero ha società sono o saranno sempre governate non dalle risolto il J>roblcma.J>0liticoconquistnndo costituzioni che maggioranze, ma dalle minoranze organizzate. 1,ossono e~scre stromento del suo trionro; questo st,esso no~o~:~: c~~ls~~~,it~~e~-Y~i!rc~seu~ c~ 0 i 1 ~!f 1 ~;~t~riÒ;a::~ ratto, che il terreno legale sia in Isvizzera. così largo da egli pare considuri questo dominio delle minoranze, J)oterci-,i nccnm))nro il proletariato; spiegano il J>erchè tante ,•olte immorflli, come una fatalità dolorosa. e il concetto di Jotbl di cla.,~e sia relegato dal J)artito non gh) quole un benefizio, come fanno i conser\'a- ~0<'ialista svizzero <1unc;inclPomlJra. Le costiturioni de• tori egoistici. J•:gli ò un conservatore per co11'"inzione mocratiche e la po!òlizionedel ))rolctariato Slll campo intellettuale, per lo st.udio dei fatti e delle cose; e co-,tltuzionnle coitringono, infatti, le classi dirigenti n questo suo i:iccttici~mo verso l'idea democratica. è cedere di buona grazia. rn qui la \('~iihizione sociale inftltti C'0mw~so con l'intero sistema d'idee es1>osto svizzera che ò una dello 1>iìi antiche e delle migliori di nC'Isuo libro. Sistema di mirabile verità sotto un .Euroi>nie elle pe;·mctt0 a 'l'cocloro Curti di i;crivere che certo l\SJ)etto; ma deficiente sotto un altro. Osser- va toro profondo ma non sempre preciso, il Mosca, "è In legislazione sociale, o se ~I vuole il .-,ocinlismodi traverso ad 11110 studio ampio, minuto, ricchissimo Stato, che hn. :i,•uto maggioro influenza nel migliora- dei fcnorncni socinli e storici, lut visto sopratutto mento dolio condizioni dclFopcrnio ,,. i-: di <1ui,necessa- ciò che in essi è stabilo e pormauente; ciò che fa. ria.mente, l'nttenuaY-lone noi proletnrinto do! concetto, ohe talmente si riproduco di età iu età, eia 1iopolo a. v'ò una clas.,c i cui intct'Cssi souo in antitesi ai propri i popolo; lllfl ciò che di nuovo, di progressivo, si l'orma. l'nttenunzionc, in una. parola., del concetto di lotta di e si nccumuln. pure traverso a tante formazioni e classe. dissoluzioni, gli ù in ))flrte sfuggito. n suo 1>ensiero ... Questi stessi fatti, del Jlossesso da parte del Jiroleta– riato s,•izzcro di co,tituzioni democratiche (ottimo stro- mento di pro~rcssiva. pre,•nlenza dei suoi interessi di C'lasse), e dcliii piì1 debole resistenza che ne consegue da J)nrtc degli interessi cn1>italistici 1 autorizzano l'OJ>i• nione che lo nlpi svizzere, le quali, J>cr le prime in Europa, hnnuo ,·isto stabilir:-i una sincera e verace de– mocrnzin1 saranno anche le 1>ri111eche su questa \'C• dranno inncstnrsi o fiorire quel coronamento d'ogni assetto schiettamente democratico, che è la civiltà so– cialistn. Democrazia primitiva e democrazia moderna Olindo Malagodi ·sta 11orcl:\l'Calla luce, coi tipi degli editori l~.lli 'l'rc,•es, un suo volume 1 che desterà. certo molto rumore, inteso com'è a sviscerare un tema di grande nttunlit1) e (li granclo imJ)ortnnz!l nelle Jlresenti evoluzioni socia.li e politiche. Il libro s'intitolerà Jmpe– t·iaU.,m10 e 1u 1 n\ per i;ottotitolo: I.ci cioillù iml10:triale e le sue co11q1tiste. Dallo bozze 1 cortesemente r,n·oriteci 1 stralciamo la primizia. che segue: Che cosa è, nella. sua essenza, questa democrazia moderna, risultato, non solo necessarjo 1 ma inevifa– hile dello sviJuppo dclht aocietit industriale, clclht società cioè fondattt Slll lavoro o densa cli una po– polazione lavoratrice ed intellettuale nello stesso tem1>0? IU questi ultimi turni il principio democratico è stato fatto segno di critiche alcune volte parti• giane e f)uerili, nui altre volte tutt'altro che sprez– zahili. Con fa, conft\ltlzione np1>unto di una fm le 1>iì1 notevoli di queste critiche noi riusciremo a definire le nostre idee. l!no scrittore ~cninlc 1 con cui si può fare lunga strada insieme prilllfLcli !Htrtirsi al bivio del dissen– timento1 e con l!L sp<'ranza anche d'incontrarsi di nuovo non troppo Jo11tt\.no, il professore Gaetano ~rosea, in 1111 fHIO lihro recente, uno elci migliori contributi 11lhL scienza 80Cinlo tlcll'ultima generazione, ha. fatto della concezione clcmocrntica. una critica spieh1hl, arrivando ttl punto di affermare che essa. è mm idea vnna. ~enzit. so~getto, un fantasma. della intellii;enza che vela al nostro sguardo la solida è st11to col1>ito dai carfltteri statici della storia., e dfwanti al perpetuo ricorrere degli stessi casi, al monotono riprodursi delle stesse forme, pare cho egli sia stato toccato dalla. tristezza del fatalismo di Salomone: Nihil sub sole 110vi. Al re ebreo 1>arova che la vita fosse un monotono circolo cli vanità, perchè il sole ricalcava sempre le stesse vie o le generazioni degli uomini pasSA.vano come le foglie; ma benchè, da quando lo scettico sapiente antico è morto, le vie ciel sole non siano mutate o gli uomini e lo foglie abbiano continuato a cadere alla stagiono prescritta, chi oserebbe affer– mare che cl 1 allora in 1>oinulla di nuO\'O è apparso sotto il aole? Nella vita, oltre le leggi statiche che tendono a conservare, vi sono le leggi dinamiche che tendono a rinnovare; e la loro azione in nulla è tirnto evidente per noi (]uanto nella nostra storia. Se noi le trascuriamo e lo ignoriamo, la nostra vi– sione clelhi realtà restn falsata; se ai nostri sgu!ll'cli sfug-gono lo infinito vibrazioni di movimenti e il flusso lento ma. florpotuo dolio correnti della. \'ita. 1 il mondo ci apparin\ com e una fredda cristallizzazione mo1·ta, simile a~li ast. ri che hnnno disperse nel n1oto le. loro ultime oncle di calore. La eterna eguaglianza, che è un carnt.tcrc delle cose, non ce ne deve far dimenticare un altro Cilratterc, che ò la loro eterna diflèrenza: la. veriti\ intera è la. risultante di queste ,tue verità parziali, ognuna delle quali conduce a, ,·isioni false della realth, generando l'una i sognatori utopisti del futuro, )'filtra i fatalisti ipnotizzati del JlR.SSato. • .. La critica che il Mosca. fa della democrazia. è un corollario cli 1111 conservutorismo un po' fatalista. Le sue obbiezioni a prima. vista appaiono formidabili, perchò corroborate da tanta esperienza ciel passato; ma non ù difficile mostrare che esse colpiscono J)iìL un f1rntasma che una cosa reale. Il Mosca ha eletto che Piclca. democratica ò una astrazione senza sog– getto, ccl egli appunto combatto questa astrazione; combatte cioù ciò che nella democrazia è principio ideale e non A'ià ciò che è sostanza già realizzata. li princiJ>io ast.rntto della democrazia è che il Go– verno sia l'esprosaione della. volontà della maggio• ranza od flnzi, aggiungerei io, della totalità sociale, perchÒ quel fl'cno, che la minornnza 1 secondo le sue proporzioni, pnò usare sullR.maggioranu1., non è forse anche esso nziono di Governo, sia puro negativa? ... - Ma - oppone il )Joscit - h-t maggioranza è in• capace cli avere delle idee chiare e precise; è inca– pace cli una volontà diretta e cosciente; essa è piche

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