Critica Sociale - Anno XI - n. 3 - 1 febbraio 1901
CRITICA SOCIALE concetto di equità male si accorda con quello dell'ecce– denza; quindi, o quc~ta parola II s111·pl11s II va da noi cancellata come antieconomica, o l'economia politicit, ac– ccttunclola, contraddice a sè medesima tpag. 110). E, nd onta di queiti buoni concetti di equit:1 1 l'autore e tutti gli economisti sono obbligali a tollerare di questi so– prn1>1>il1. I quali, 1>0i 1 non sono cho sinonimi di rendite. }: si,rpltts e rendita - l'autore non so ne accorge •– sono quel guadagni che ,·engono ra1>1>rese11tatidall'au– tore stesso nella formula: JJ - .li - JJ'; O - M - 0 1 ; D- M- D 1 ; in cui è IJ> 11 1 O> 01, D> D' (l'ag.119). Qui il nostro còmpito di difensori dell'Economia pura sarebbe flnito; ma dal momento che ci occupiamo di un critico delle teoriche pure, "odiamo quali concezioni egli ndoporn nella costruzione della tcori:L speciale del profitto e so questo concezioni sono J>Ìl1feconde di quello sottoposte IL critica. Facciamo brovcmeute alcune ossCr• vazlonl: a) Il 1>rocessoe,•olutho indirato dall'autore, per cui da. una costituzione eeonomira ea1>itnlistica si pa5Sa ad una CO:,tituziouo im1>renditrice, non ci sembra tutto corretto. Xoi non crediamo che l'imprenditore sia spinto alla ,•ita da una ris c, ltl'!J(J o <:,hec1uestarorza J>rO\'enga dallA tln:sse ea1>itall.stlca 1 desidero~a di evitare il ri;;;chio della produzione. !}imprenditore, il cnpitano, lo stratega industriale, questo funzionario s1,eciale, nasce sponta• neamento ed à figlio dello 1>ro1>rio qualità ed attitudini i non ò SJ)into innanzi dni ca1>ltalisti 1 ma si fa innanzi J>er1>ropril\ l'Olontà. b} Il metodo usato nella determinazione clell'<1lltu(1 del J>rofltto non esco dall'àmbi to delle cosidette teorie residuali della dbtribuzionc. I.a tanto criticata teoria di Walker ricompare pro1>rionclln sua parte erronea. X ella formula princiJ)ale usat-adall'autore: P = 'l' -(I+ J/ ·I- f') (pag. 83), si tratterà. ))ur sempre di determinare isolata– mente èd ntomisticnmente il valore di / 1 di M, di 1-; per nrrivnre poi al valore di P. Orn l'erroro logico delle too– rioho residuali è tro1>1>0 noto, dopo la critica rorrariana o wnlrnsh\na, pcrchò dolJIJla1110insistere nella. dimo– strazione. e) JI prelevare dalla s,nnma che \'A. all'imprenditore, da P, unn quota s, come :,ahtrio che si assegna all'im– prenditore in compenso della pro1>ria 1>resta;;ione di la– ,·oro, e ciò per determinare il profitto netto, P 11, ò un J>eggioramento 1 J>iuttosto che un miglioramento, eome credo l'autore (png. I13), dcll 1 n11alisi. Qui forse l'autore fil tratto in errore dal ROver('hio J)CSO ch'egli dà RlhL funzione del SOJ>portnrei rlschil, attribuita alPimpren– torc. lln nuche la cosldctta teoria dei rischii, come è stnta. i,l'ilu1>1mtarecentemente dagli economisti ameri– cani (1/atclt!J, C/c,rl.·, J/(ly11ts, 'f:111ery) 1 tratta il profitto come In rimunerazione Sll&ttanto all'opera tutta dell'im– prenditore, senza distinguere, nel rclldito di questo, una <1uota SJ>ettantegli come salario e una come rischio o J)er altre cause. ti) li distinguere nell'Interesso(/) del capitalista duo elemoutl: quello di equo com1>en-.oalla ,·irtù del ri• s1mrmlo, o interesso in i!ethO stretto, e quello di apJU-O· J>riaziono di 1mrte do! frutto netto (I-' 11) dcll'imJ)rcncli– toro (1>ag. 60) 1 ci sembra a.nnlisl l,Jznutinn; chè sarà. im- 11ossll>llo il fa1·0 1>rl\tic11mo11te 111 distiu;-,ione IJa$ata. su criteri di equità. (!) e non su criteri economici. t) I.a i,lc-.s1L crilic1t si J)UÒri1>etcre della distinzioue •li duo elementi nel ))rofltlo: 1>ro1Hto in senso puro(/"), frutto netto (f' 11) dell 1 irnJ)resa (pag. 112). Queste con– cezioni erronee rampollano 1mr sempre dall'errore, tre-- quonte del resto in tema di distribuzione, di fare del ))roblema economico un problema otico. n Quanto al J>roflttopuro, la formula della sua deler• minazione è data, in tesi i'ìhttica, dal ,., df 0 1"d~ profi 1 1 1~1 1 , 1.-. a om11n-em , or In te-.1dinamica dal flu~SO•~}l"O{ìtti . Ù>fl • I I3). 1 N. r:arlablle 111111rtmutor1 g Do,·e osserviamo che tutti gli errori, riscontrati nella teoria del fondo sl\lari, sono riprodotti in questa teoria dei J)roftttl. 9} I.e eonclu,ioni a cui giunge l"autore ci scmbrnno necessariamente erronee. Xol non <"rodiamo che ranfR– gonismo tra i ,·ari clementi compartecipanti alla ))rodu– ziono o distribuzione sia ori ginnto solamente da una scrio di 1>rivile1tinrtitlcia\L Noi non cre(linmo che il" 1>cggior nomlco <lel proletario siti l'imJ)renclilore e che l'aziono dol J) rolctaria.to si debba 1·lvolgero (\, combattel'e l'im– prenditore piuttosto che Il capitnlista. Noi non riteniamo ))rO\'ato <IAJ.Cli argomenti dell"nutore il maggiore carattere usurI}ati\'O cle!Pimprcmlitore di fronte al capitalì:,ta. Chiudiamo con una noia bibliografica. Xou eom– J>rendiamo come l'autore, nella prefazione, citi sul JlrO• fitto I soli lt\\'Ori del 'l'oniolo, del l.oria, del Ricca e del Graziani. Si rapisce che riti in ic;1iccial modo il Loria e<I il Hièea 1 i •1trn,li in larnri reeentissimi (Coaliluzio'1e tcmiomica Otliermi - 'lt'Oria del 1t11lario} trattano del l'ar• gomento; 11011 si eaJlii,tO come li~ :,t(_,1'sn preferenztL ;;I dia ul 'l'oniolo, cho non ili è occupato e:t· professo del• l'nrJromonto, o al Oraziani, la cui teorica generalo del profitto risalo nl H!"i7. PANE MUNICIPALE lii. Di rxmifici COOJ)l!l'ctlivi si hunuo alcuni esempi in lbtlin o molti all'estero. Frn i 1101-{fri alcuni h:1nno vitn pro,;pom e progr('s!.iva come, ad esempio, quello if-ltitnito dnlltL Couper11tivn ferroviaria di Tori110; ultri invece, di fronte H osfoculi svnri1tti, sono ciuluti o virnno una vita. tisica. LnFrancia ottenne risultati oeeellcnti la /Joutaugerie sunlliralr tle Hou/xli.r: con uno spaccio enorme e con 1,rocedimcnti mcccaniei, riusri a risparmiar(' rirea il W •1. sulle s1>ei.odi produzione. Nel Belgio, la .lfai!.lOnclu JJtupfe di Bru– XC'llcs ehhc uno s,•ilUJ)l>Otale, che il 1>nm?, consunrnto salìd11. 28.000kg.nel 1 2n 10.1Ga.ooo nel 189d,eehc il profitto netto giun:se nd IK9H a 312.00 0 lire e nel 1° settembre tlel 180!) tl 2 l 1.02!); tli t111Pste, 100.LO( ; lire rnnnero re~tituito ni rwri 1wll11 misura di 2 ce ntesimi per ogni chilogrammo ùi 1mnc consumato; per il 2. 0 semcRtro si presurnC'\'ll di J)Otcrc restituire 3 con• tctlilni, così che il pane di prima qualità sarebbe costato solo 22 centesimi il ehilogrammo ('). .ll:'1 1 non solo questa Coopcratirn, col suo yasr.o impianto industriale, hn ri:,Olta la <1uestioue per il consuma• tore; essa la risol\'ctte atH"hc per il llCrsonale opc. ri1io, introducendo hl giornata di 8 ore, un salario medio di fr. 4,U0 - su1wriorc nl salurio ordinario - o lo misure iµ-icnicho pii.t rigorose. In lnghilkno, i punifici coopernti\•i - larg:un('nfo descritti d1, 'Federico Hoekcll nell'articolo citato - chl1cro un {'1101'1110 sviluppo. At<·e11110 soltnnto al mag– giore, olla U11ite(LCoopcrath'c JJakiny Society di Olfl· kl,{OW: questn 8ocicbì ò sorta dulia FC'dcmzionc di molte u!-<soc:iazionioperaie: nel 18G9(unno della. fon• (') o. o ... klllOTTI, l'tu~t: lit prtHIH::iOHt IJHfft"d1Kfr, COO,Pff'(llir(J t Hllh nl<llf(llt 1 l~fl'. :tO-tl.
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