Critica Sociale - Anno XI - n. 3 - 1 febbraio 1901

Critica Sociale ftIVIST .Il QUINDICIN.llLE DEL SOCl.llUSMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: .A.nnoL. i.O - Semestre L. 5 1 50. Lette,·e,vaglia, cartoline-vaglia alt'Ufflelo di CRITICASOCIALE- MILANO:Portici Gallerla V. E. 23 (2, 0 plauo IOblle) Anno Xl - N. 3. J'llon si vende a numeri separati. Milano, 1° febbraio 1901. S01v1MAHIO Attualità. J/ r:11ck/k<1 del/11 Pt/1/t', (C!.AUl)IO TnY.vr.s}. Jt Moloch mlUtare: co1111l(lt(l::to11ie 1·(1,rro11tt (SYI,\',\ ,·1v1AST}. J,t flut potUkllt de// 1 11/dUSfl'ta tt<fesC{I (.\Mf:o•:o i\lORA:il>OTTI). Studi soclologicl. Il soctall,mo lii fAdzztl°a, Il HJne) (Ou.:s•:rr•: llt;s:s1). Democrazia J)rlmlth:(I e dtm(}c,·,1z/(I mo<ftnu, (Ouirno MAL,AUOIH), ,Hc1me ci-ltklle er1·011et 1111' .&:ouomia 1u1ra (I•ror. owv.1:.:s1 llOSTt:- >URTJ:--1), Politica municipale. l'eme ,111mlctpaft, IH {Hne) (MUNICIPALIS). Filoso8a, letteratura o varietà, Lt1eor<1to1·t à' ltall<i, questo ttb,·o è per t·oi ! {CLAUDIO Tut:n:s). L'ENCICLICA DELLA PESTE Jl buon papa Leone XLI [ non fu molto fortunato nello scegliere l'ora per dichiarare all'urbe cd all'orbe gli intendimenti della. Snuta ::5ecle in 01·cline alln cosidetta democrazia cristiana. l.'Enciclica trov1'1 l'urbe e l'orbe sospesi intorno ai morti illustri e punto in gra.do di prestare attenz;ione alla parola del son·i• vente. In fondo, i democratici cristiani ne saranno contenti j la condanna passò sulle loro teste meno clamorosa o Almanco meno avvertifa. Perchè, in fondo, è vera. condanna. Se la cosci non trova grazia,jl nome stesso - democrazia cristiana. - è a mala pena. tollerato. l•:sso infatti " suona male a molti tra i buoni) che vi vedono sotto un che di ambiguo e pericoloso,,, quasi che intendasi con esso a "coprire un fine politico f)eL' portare al potere il popolo, promovenclo questa forma di Governo in luogo di altro " e, " mirando al bene della plebe »i si vogliano mettere " in clis1>arto gli interessi delle altre classi ,,, rimpicciolendo così " l'azione deJla religione cristiana. 11• Ora è pensiero del papa che, "nel cercare il vantaggio delle classi pili basse"' non debbansi " trascurare lo superiori) elle J)/ffe non valgono meno alla co11servazio11e al perfezionamento delle, società .,. Così vengano pure Segretariati ciel popolo, Casse rurali, Società di mutuo soccorso, di pre,•idenza, operaie, ecc.; tutto ciò scn·c all'u11ione naturale dellct vtebe con l'altre classi, e tailto J)iù in quanto " ciò, che cli bene si fa per sollevare la plebe 1 ridonda anche a vantaggio cli quelle ,,; ma si guardi ognuno di seguire il concetto che " il Governo venga. in mano delhL plebe, affinchè, livel• lando qul'tnt'è possibile le classi, lo torni facile il passo all'eguagliam:fL economica. " Jnsomma, di democrazia, nè il nome, uè la. cosa. La subordinazione alle autorità sia assoluta; l'anelito della plebe a concorrere nel 1>otcre politico urta nell'ordine superiore; la stessa aspirniionc smi a mi• glioramenti temporali non può ammettersi se non per poter meglio soddisfare ai doveri morali o reli- giosi o volgersi pili facilmente e con più ardore a ciò che solo è necessario: al sommo bene per cui siamo nati. "'J'aJo vuol essere il programma di coloro che desiderano, con animo vera.mente cristiano, aLTe· care un opportuno sollievo alla plebe e salvarla clalla peste del socialismo,,. (TI buon papa. Leone si esprime senza complimenti!). In tutto questo neppur l'ombra di ciò che, dapper• tutto - per ragione filologica, storica e sociale - si intende. sotto il nomo di democrazia; ma solo ] più intransigente legittùnismo ài classe. Questo spi– rito orgogliosamente com1errntoro 1 che sostiene e illustra in ogni modo la J)reminenza di classe, brilla ·anche più luminoso laddove, dopo a,ver raccomandata e difesa. l'offerta (U danaro in elemosina, consigliato istituiioni permanenti di beuofìcen:r,a e ammonito ohe " è anche pilt commondc\'ole il voler informare ad uno spirito cli parsimonia e previdenza gli artieri o gli operai ,,, la quaJ cosa (oh! dolcezza di paterna sollecitudine!) "alfeggerisce i <louri dei 1·iccMverso i, proleletri .,, e " mette in un corto decoro i proletari stessi » - l'.i'~nciclica solennemente nssevcrn che a questa azione dei cattolici "bisognerà principal– mente pr·ocww·e la benet:ol(icoopem.zio11c ll-i coloro c!te, 1Jer nascita (si badi all'ordine delle desi– gnazioni), per censo, J)e1· iuge!JllOe per e<lucazione, godono cli magfJiore cmtoritù tra i cittallini ". insomma, per il Papa, è sempre la teol'ia del re– gime paterno la soh1 ortodossa; H concetto, che indi– Yiclui o classi escano dalla tutela del patrouato J>eL· affermare la propriiL autonomi;:~ e conquistare Ju propria sorte ed il pro1>rioavvenire 1 non può entrare nello categorie ideali della Chiesa. li hene temporale non può essere che una benigna concC'ssione dei potenti fo terra, come il (,l sommo bene» sarì~ una grnzia di Dio in cielo. Fuori cli ciò non c'è che SO· dizione e rh•olta, e la Chiesa è per l'ordine ad ol– tranzai anche (e sopratutto) per l'ordine del disordine capitalista, che si puntella su b11one baionette. I~ la coneezione pura. feudale, senza mitigazioni o corre– zioni. lcldio hi\. creato il mondo perohè i pochi sia.no 8erviti dai molti e traggano dai molti ! mozzi per conquistarsi il Pt1raditSO ..... facendo" larghe elemosine» alla Chiesa cd ai pastori. Jo penso, non senza. una certa tristezza, a quei molti giovani o convinti democratici cristiani, nei quali, attraverso Je nebbie di un rispettabile mist.i– cismo, l'anima. palpita pure piena, di enh1tSiasmo per tutto ciò che ù espansione di vibi moderna, ugua,. gliiu1za. di diritti, autonomia degli inclh·idui e delle classi, amore vero di liberfa e passione di giustizia umana; come Jì troreri\. il risveglio crudele dai loro sogni, suonato dfl.lla J,]ncil'lica papule? Basterà. a com· pensarli, del consenso indarno supplicato ed atteso d,i Homa all'opera loro, il violento appello di guerra clic è renuto contro il socialismo'? ~on lo crediamo; percbè quei giovani, generai• mente nutriti di buoni studi, che uolle vi\'aci e leali discussioni iu contraddittorio coi socialisti ha.nno ap– preso il senso e l1a11imadella. nostra dottrina e sen• titu il fosdno di 111m certa f:illlpttti.1 per essa, non

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