Critica Sociale - Anno X - n. 24 - 16 dicembre 1900

CRITICA SOCIALE Nord, e feudalismo negro in quc11i del Sud si ras– somigliano e si confondono llCr gradi impercettibili nella placida modestia di una. vita patriarcale ... :Ma al di il\ dei confini già YfH1tissi111i di qucsht società egualitarin, si stendevano tcrritorii piì1 vasti ancora, racchiudenti nel loro seno ricchezze f:wolosc. 'El)benc, fu verso questi territorii inesplorati e non posseduti da alcuno, che cominciarono a dirigersi le av,•enturc dei grandi cacciatori di fortuna; fu in essi che il capitnlismo trovò la, più meravigliosa terra promessa. I,ft società, lo Stnto, non esercitavnno su quei territorii nessun controllo, non ~wevanosu di essi nessun diritto; il capititlismo individualista. non ,,i incontrava nessuno cli <1ucimolteplici ostacoli materiali, mornli o sociali, contro cui dovette, nei suoi primordii, lottare nelle vecchie società europee, e potè svihq)parvisi con tutte le sue giornni energie dì titano, facendosi saltare nelle mani miniere cli oro, di argento, di rtime, di ferro, di ct1-rbone; boschi di piante preziose; laghi di petrolio; come i fan– ciulli si facc,•ano saltare per gioco i sassi d'oro nelPElcloraclo di ''oltairc; potè percorrere i territorii infiniti diventati suo regno, con stivali di sette leghe, come il Mcfìstofele del poema tedesco ..... 1 Nò <1ueste colossali ricchezze naturali, aperte im• provv'isamento alle avidità. del giovano capitalismo americano, ossia. di pochissimi individui avidi di dominio in mozzo a una società eg1Htlitaria , furono In sua sola risors11. La vecchia l~ urop:1.era nel frat– tempo travolta. nelle tempeste delle rivoluzioni !}Oli• tiche e neHc spire della grande trasformazione econo– mica industrit1le, con la conseguenza della rorma.zionc di immense clnssi di spostati o di perseguitati, che, invece di stagnuro in 1.>aludi malsane nei propri paesi, si ro,•escii1ro11O in perenni e htrghe correnti tl'cmigrazionc verso le terre nuove. Ma, ahimò ! sbar– cando nelle terre lontano, questi avventurosi non trovavano 1>iì.1 lo \'erdi culle del\n. eguaglianza. cam– pestre che a,·cvano accolto i loro predecessori, gli emigranti di una generazione indietro; il formidahilo e gio,'ane gigante cupitalista li ns1.>ettavasulla. spiaggia per farli prigionieri, per gettarli a lavorare r>er lui, laggil1, nel centro del grande continente; scambiando per la minestra di lenti degli alti safarii i vecchi sogni di eguaglianza umana. Le conseguenze del nuovo sistema furono rapide cd immense. In meno di una generazione, la nuova ngricoltura capitalista del F'ar•urest distrusse la vecchia. placida. agricoltura famigliare dei vecchi Stati; obbligò i coloni ad abbandonare Je {arms trn• di.donali, nbitate di genora1.ionc in gonera1.ioue sino dallo sbarco dei loro fondatori del secolo xvrr, ed a gettarsi alle 11vventure disgraziate, sempre più lontano, traverso i piani, oltre le Montagne Roccioso, verso il Pacifico, o a cercare lavoro nelle citt..\ ere• sconti. La fabbricazione del proletariato procedeva con una velocità vertiginosa, e ben presto il capita~ Jismo, infranto l'ultimo tentativo cli resistenza. del pigro feudalismo negro cd agrnrio degli Stati del Sud, si trovò sotto mano quanta materia umana eia sfruttare potesse essere necessnrh1 . .li rozzo prole• tariato speditogli dall'.Euro1>a. gli n.vova dato modo di porre mano al primo facile sfruttamento cli ric– chezze naturali, che potevano essere colte come il frutto daU'albero; il più fine proletariato derivato dalle rovine elci farmers gli dette la materia. per Jo sfruttamento industriale. . .. Le conseguenze di tutti questi fatti storici, politici cd economici ci sono ora sotto gli occhi. La vecchia. America (1>crchòormai siamo al punto di poter par• lare cli una vecchia, America!) della vita agricola, delle funns e dei villaggi, ò scomparsa, si è dissolta come nebbia. sottile nel crepuscolo del passato; e al '-' '-' suo 1>osto è sorta questa colossale, brutale e strapo– tente America dalle città babeliche, assordate dal rombo di un Ja.,,oro così vasto, cogì intenso e verti• ginoso, cprnlo forse il hworo non ò stato mai. Jl dolce idillio della piì.1 perfetta e~uttglianza J}Olitica. cd economica ha dttto luogo alla tirnnnia economica. di una plutocrazia monopolista, la cui potenza. è tale da rendere in gran parte vana. la libertà politica. rimasta intntta; e nJJ'Arnerieu, che. conosceva ap– pena il danaro e in cui gli scamhi a:,,venivano in huona part.e oncora in natura, ò succeduta questa America, in cui il danaro ò t.utto, fa tutto, muove tutto; quest'America che del danaro ha la frenesia furiosa. }; infine, a. quella simpatica America, che stava fra. le 1.>otenzecome un buon 1.>astore,come un buon farm"r, modesto, ma sicuro di se stesso e del suo buon senso e niente affit.tto vergognoso dell:.l sua. religiosibì. id ealista i11mezzo nd una compagnia di prcsuntuosi 1 raffina.ti e cinici, ò succeduta l'America. dell'escamotage p olitico e delle pretese imperialiste. Dunque, tanto negli Stati Uniti, quanto in Inghil– terra, l'imperialismo ha una origine nuova ed identica; esso non ~, come era stato e come è ancora in altro società, figHo ciel militarismo; e ciò spiega come questo imperialismo abl>ia potuto svilupparsi nella. nazìone euro1)Ca, in cui il militarismo aveva meno tradizioni, e nella nazione americana, in cui esso non aveva trndizioni a.fratto. Naturalmente, una volh1. nato, bisog,m che l'imperialismo, in un modo o nel• l'altro, diventi militarista, poichò su questa. terra non è possibile fttre i prepotenti se non s'incute agli altri timore; quindi quel militarismo, che si va ora sviluppando, rapidamente in [nghilterra, pii1 lenta– mente negli Stati Uniti, è una conseguenza, non la causa dell'imperialismo. L'origine, ripeto, cli questo nuovo i1111)erialis111O è stato il capitalismo trionfante; cd infatti esso si ò manifestato a1>punto nei paesi in cui il capitalismo è pili svilup1>ato: nell'[nghil– terra e negli Stati Uniti avanti tutto, e poi nella. GermaniiL Certo, fra. le tante somiglianze vi sono pure note,, voli differenze fra queste nuo,'e manifestazioni della vita inglese o della vita americana. Jl capitalismo inglese, che ha dato origir10 all'imperialismo del Chamt,erlain, del Uhodes e del Kipling, è un ca.pita.• lismo invecchinto, J}anciuto, ap1>esantito dalla sua stessa pros1.>erità.; un capitalismo che può vantarsi di possedere il corpo pili ponderoso cl.i tutti; ma. in cui lo spirito si è rimpicciolito e rimbamhito; un ca1>italismo che non ha piì1 l'ardore del lavoro ener~ gico e sistematico, e che è continuamente tonnenta.to dtL disillusioni, da esasperazioni e paure. Il c apita• lismo americanoi padre dell'im1>erialisrno monopoli· stico del M,1c--Kinley, è invece una s1>ecie di giovi– nastro dfli ,,izii precoci; fortissimo, se volete, o formidabile di energie e di audacie; ma guastato precocemente da una specie di manjaca ossessione del gioco, ciel rischio e della speculazione. Il vecchio John Unii, non ostante i suoi nuovissimi difetti, è almeno logico nella sua ricerca dei mercati coloniali, poichò la sua. industria si svolge all'aria. a.perta del liberismo; ma. che cosa. pensare della mania cli Jonathan di aprire m1ori mercati Jiberi, mentre egli trovn necessario di proteggere le proprie industrie perfino in casa propria col t>iù intransigente prote• zionismo? . .. l~cl ora i socialisti, o per dire meglio quei timidi teoretici che stanno attaccati al marxismo come lo ostriche allo scoglio, potrebbero bene spiegarsi nel segreto della propria coscienza. la ragione delle loro titubanze e l'incertezza dei loro giuclizii cl.i fronte all'ap1>arizione dell'oscuro fantasma del nuovo imt>e– rialismo. ·l.l"'inchèsi trattava. della guerra. per Cuba,

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