Critica Sociale - Anno X - n. 21 - 1 novembre 1900

CRITICA SOCIALE 327 adottare: è questo, d'altronde, l'effetto che gi;t comincia. a verificarsi nel partito sociali.sta. francese. Ed ò SO\'ra– tutto su questo lavorìo lento nei ccn•elli opcrni che l>i• sogna contare, assai pitt che non sulle deliberazioni del 11rossimoCongresso, le quali i gruppi del" Partito operaio francese " e del " Partito socialista ri\•oluzionario II si ingegneranno cli rendere almeno equiYoche. .Kò ciò dovrà esser loro difficile, se si pensa con quanta facilità. la "sapiente consulta:donc II di Kautsky ha sod– disfatto la J)il1 J>nrte elci delegati che com1>one,•ano la maggiorania del Congresso nazionale francese. Questa, infatti, rimane nella tradizione di incertezza e di con– traddizioni che forma il fondo della coscienza socialista. francese. Scaturito da un movimento rivoluzionario, la Comune, il nostro partito conservò quelle abitudini di violem:a, cl'intransigenM, di argomentazione semplicista. e dogmatica, che lasciarono un marchio speciale sui J)eriodi di atth•ità. parlamenta1·c elci " Partito operaio francese II e ne cagionarono l'impotenza; i disegni di legge di Guesde e dei suoi amici avc\'ano infatti il ca– rattere di " intimazioni ,, ed erano troppo spesso basati, non già sopra consiclerazioni giuridiche, ma sopra un sistema di argomentazioni e un 1 economia da riunione pubblica . .Per Guesde, l'uomo nell'industria " non ò che una ruota, un frammento del macchinario ,,i e il rincaro delle seterie, dei merletti, dei cristalli, che " l'operaio non consnma, e 1>erclellebuone ragipni ,,, o delle ferra. menta, delle ghise, degli acciai, che non sono oggetto "di consumo lndiviclualo ,,, non tocca J)er nulla il pro– letario. t cotesta la parte seria d'una relazione in fa.\'Ore della giornata di otto ore; giornata tanto più facile ad ottenersi, secondo lui, dacchò basterebbero oggimai, " a confessione ciel pilt rcar.ìonario degli economisti, Enrico De neaumont ,, 1 undici minuti di lavoro J)er il nutrimento d'uu giomo! Confessiamo che cosiffatte ar– gomentazioni non SRJ)rebberoda\'vero impressional'e un l'arlamento. È evidente che il proponente non si cura\'a ,tanto di dimostrare, quanto di impressionare, per giun– gere a una conclusione dettata dal sentimento. Istinti– vamente, questa frazione del partito socialista do\'eva allontanarsi da quei socialisti che si preoccupano un po' pili dei mezzi pratici, atti a recare ad effetto le idee socialiste. I::devitando il loro coiltatto, il" Partito operaio francese ,, e il "Partito socialista ri\'oluzionario,, e"ita– \'ano l'unità socialista. Ma non è da credere che in tutti gli elementi che formarono la maggioranza del Congresso socialista vi sia un'uguale tendenza. al la\'oro 11ratico.Molti, anche nella "]federazione socia.lii;:ta rivoluzionaria,, (la già. " Federar.ione degli Jndipcndenh ,,) hanno della realtà una paura, uguale a quella che turba i membri del "Partito operaio francese ,,; e se questi ultimi, av\'ezzi rul obbedire troppo al sentimento, non avessero abban– donato il Congresso, è quasi certo che si sarebbe fornrn,ta una maggioranza contraria alla condotta dei cleputati nlla Camera e nel paese. La maggioranza dei socialisti militanti considera ancora il deputato non già come qualcuno che de\'e esercitare un'azione costante sulla •legislazione e che ha inoltre degli obblighi speciali di lavoro nella sua circoscrizione, ma come un clolega.to alla mercè del Comitato generale, che de,•e in\'iarlo sui diversi campi di battaglia, come si chiamano i luoghi dove scoppiano conflitti operai. Ora, a questo spirito semplicista, poco a"" e1.zo a tro– varsi cli fronte a fatti e a dati concreti e precisi, diffi– dente e spro\'visto di ogni disci))lina scientifica, grnzie nll'abitudine fattagli prendere di andare <lifllati al po– stulato, la mozione Kautsky non a1)porta\'a alcun mi– glioramento. Jauròs aveva detta la parola essenziale al Congresso internazionale: bisogna avere il coraggio cli guardare i fatti in faccia; ma molti dei nostri amJci sono ancora turbati dalla magia delle formule, delle regole, imposte dall'alto, da un Comitato superiore, da un partito sociidista. considerato come una entità; e tutto questo ò conserl'ato dalla mozione Kautsky, doJ)O la concessione fatta al movimento reale. Come si \'Ode, non convien essere ti·opJ)Oottimisti; la rinno"azione delle idee socialiste in Francia "iene so– pratutto dal di fuori del partito medesimo, dalla coscienza giuridica che a poco a IJOCO si filtra nell'ambiente 011e– raio1grazie all'azione di :i\rillerand. .È perciò che qulnoi siamo <Paccordo con '!'urati, quando egli teme del. fatto che la responsabilità dell'azione ministeriale sia affidata allo stesso JJartito socialista. a r. se il Congresso nazionale potò tenersi malgrado la defezione del " Partito operaio francese ,, e l'ostruzio– nismo di questa organizzar.ione unita in uno sco))o me– desimo col " Partito socialista ri\'Oluziona.rio ,, 1 lo si de\'C all'elemento OJ)eraio delle federazioni dipartimentali au– tonome e del " Partito sociali.sta ri\'Olnzionario ,, di Al– lemane, d'onde uscirono, col loro SJ)iritoautonomista, la pili parte dei gruppi che formano oggi le Federazioni autonome <li 1>ro,•incia.1~grazie all'energia e all'auto– rità di Allemanc, di La\'aucl, <I.i Renou fra gli allema• nisti 1 di .Mar1>auxdella .Federazione della Costa d'oro, che il Congresso potò a\'er luogo e votare i suoi finali deliberati. E tutta\'ia, al precedente Congresso nazionale, la pili parte degli allemanisti si era dichiRrata contraria alla partoci})azione di un socialista al potere; e, nel Co– mitato generale, i delegati cli cotesta organizzazione a\'e\'ano quasi sem))re votato contro Jaurès e i suoi amici. Ora., dal loro atteggiamento al Congresso diJJen– de"n il signi'ftcato delle decisioni, tanto piìt che esso determina"a, come dicemmo, l'atteggiamento dei delegati delle ll'ederazioni di pro,,incia. E tanto più era suppo– nibile che avrebbero votato col " Partito 011eraiofran– cese ,,, in quanto che il loro deputato Renou fu il solo alla Camera che, nelPintcrpellanzasui delitti di Chalons, 11rese un contegno intransigente contro il Ministero, che egli aveva flno allora sostenuto. Duo,xflgioni determinarono i loro delegati a seconda.re la " Federazione socialista rivoluzionaria ,, e la " Fe– derazione dei lavoratori socialisti ,, di Brousse. Alcuni giorni prima del Congresso, Ouesde, nel Peut Sou, Uon– nier, nel Socialiste, a\'evauo 1rnbblicato un articolo }HO· clamantc che le istituzioni JJolitiche repubblicane non erano essenziali alle ri\'endicazioni operaie. l~ra urtal'e direttamente il cuore e l'istinto repubblicano degli OJ)erai 1 i quali, con Allemane, Joffrin e tanti altri, a\'evano lot– tato contro il boulangismo, e con Jauròs ave\'ano testò combattuto il nazionalismo. D'altro canto, una questione elettorale, che riguarda\'a gli allemauisti, interessa\'a al tempo stesso il loro sen– timento \'ivissimo di dignih\ operaia. e di autonomia di gruppo. Contro la decisione del loro gruJ)I)Oclell'II. 0 di– stretto <li l 1 arigi 1 che porta"a Allemane candidato alla deputazione, l'ex deputato di quella circoscrizione, l~a– bcrot, si ribellava insieme alla minoranza clel gruppo, ed era sostenuto, nella sua resistenza, da gruJJpi di altre organizzazioni. 11 " Partito operaio socialista rivoluzio- ~~i~olt;1~~~~~.t~ai~ l~~~si~~r~~~:~ 1 :ie 1)1~1 l~ve;ioels:~i:i~~ di decisioni dei suoi Congressi. Queste <lueragioni cl'Ol'· dine genera.le e specia.le, interessanti il suo istinto de• mocratico e OJJeraio 1 spiegano perchò resistesse sin da principio alle pretese giacobine e separatiste del" Par– tito operaio francese ,,. Non vi ò, inoltre, alcun abisso fra il concetto che questa organizzazione si fa delle riforme 1>olitjche o operaie e quello sostenuto più specialmente cta Jauròs. i\JarJ)aux fece una dichiarazione che rende assai bene il pensiero della generalità degli operai francesi: essi vo– gliono profittare di tutte le riforme, sbarazzarsi delle contese fra le organizzazioni e fa.re l'unità della classe operaia perchò essa conquisti la sua emancipar.ione. f~ così che a mano a mano si formano le E'cclerazioni au• tonome che permettono all 1 01)eraio di consacrars'i esclu– Si\'amente all'utilizzazione delle riforme e allo S\'iluppo delle istituzioni OJ)eraic. Anche questo ò un punto cU contatto fra. l'elemento delle Federazioni autonome o del " Partito operaio socialista ri\'Oluzionario ,, e quello aggrup))ato attorno a Jaurès. J~d ò pure quest'idea che assai contribul a che il " Partito sociali.sta rivoluzio– no.rio II di Vaillant non seguisse nel suo esodo il" Par– tito operfiio francese ,,. Infatti il partito 1,1a.nquista ò ben !unge dal formare un tutto omogeneo, e i delegati del dipart.imento del Cher, do"e trovansi le 1>rincipali forze di questa frazione e i suoi migliori elementi operai e contadini, sono ostili ad ogni scissione e hanno molta artiuità cogli elementi delle Federazioni autonome. Questa orga.nir.zar.ione rimase dunque al Congresso ed ha i suoi delegati nel nuovo Comitato ·generale. Ciò che non lo impedisce di la\'orare, per mezzo del suo Comitato centrale, col Consiglio nazionale del " Partito opera.io francese ,, e dì agire cosl tanto nel partito socialista quanto coll'organizzazione rimasta. fuori del partito e i cui gruJ)I>i,grazie alla sua alleata, si troveranno senza dubbio a.l prossimo Congresso. La grossa questione del

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