Critica Sociale - Anno X - n. 21 - 1 novembre 1900

32G CRITICA SOCIALE sauribilc, la. J>io~~ia d'oro cui le organizr.a:~ioni ntt.i11- gono a piene mani JlOl' recarsi nei « terreni verg-ini ,., ad impiantftrvi il primo corso sistematico di propa.– gancla elementare. In Italia .... Ohimè! ]~ Cftrità di partito non toccare questo tasto. C'è una diligente relazione del com– pagno Alfredo Angiolini, presentata al Congresso di Roma) la quale narra che cosa è, finanziaria.mente pa.rlando 1 la nostra stampa - e, porchè è in tRli con– dizioni finanziarie, non può non essere nnche nelle angusto condizion.i intellet,tuali e morali in cui versa; e ciò non per difetto di ingegno e di cultura dei suoi scrittori; che anzi essi mantengono sempre un certo sapore letterario cd una vera dignità. di stile; ma. per la colpa dell'ambiente e del sistema. che tutti ci trascina. Se la propaganda socialista non riesce a far leg– gere, vuol dire che ha in sè qualche cosa di viziato. Osservo, non perchè io goda malignamente di offen– dere la mentalità. di nessuno insistendo in una nota antipatica, ma perchè l'osservazione mi si impone al pensiero - osservo che la stessa sorte tocca alla pro– paganda clericale. [ clericali non leggono e i loro giornali le tirano verdi come i nostri. L'analog·ia è evidente e, per conto mio, ne trovo una spieg-azione nel fatto che tanto i clericr.li , c1uanto i socialisti con– ducono una propaganda tutta. dcduttivil 1 tutta sui concetti .';enerali, tutta mistica. Dopo bu1to. lusso di predicazione teoriNt della. lotta tU classe, la nostra propa~a mia non ha ancora psr– snaso le masse dei socialisti a vi.verl<t questa lotta. lDssa ha finito per « inneg-giarc,, alla lotta di classe come ad una cosa. " peculiare ,, ai socialisti, come ad un segreto specifico da essi scoverto per la sal– va;i;ionc del1 1 11111anith.]~ ne è conseguito che, dopo avere per anni cd anni cantRto i11coro: « Vogliamo la lottt di classe ,,, bisognò che un Congresso obbl-i– yetsse finalmente i socialisti n. iscriversi nelle or– ganizzazioni economiche di resistenza che sono quelle che fanno la lotta di, classe, ossia. che comhattono per strapparn illla classe capitalist~t i vanta~gì dei migliol'i salari e delle ~iornate di Ja.,·oro pili brevi. Adesso resta. ancora da vedere quanto i socialisti ita– liani sapranno fare per attuare quell'ordine del giorno. B il pilt strano in tutto ciò è ch2 siamo noi - proprio noi - ad essere accusar.i di riguardare la lotta di cJassc come un ferravecchio da mettersi nel dimenticatoio - noi, proprio noi, che auspi– chiamo una propaganda la quale aggucJTisca i sociali– sti nell'azione del combattere, i1\vece che continua.re a gridare come han fatto fin c1ui: noi siamo quelli che " vogliono ,, la lotta dì classe - a quel modo che gli ebrei in tutte le loro preghiere ripetono: noi siamo " il popolo eletto ,,. Cr~AUDIO 1 1 REVES. P3. - Enrico Ferri ha scritto nell'Ava11ti I tre colonne e mezza })er dirci che egli non fa della. propaganda. mi– stica. Di ciò oi congratuliamo vivamente con lui. 'l'ra l'altro, egli ci assicura che ritiene flato sprecato tenere una conferenza per i contadini in una Jliccola città di Puglia o di .Basilicata; per quanto si studiasse di ren– dersi popolare fino all'abbecé froebeliano, essi non l'inten– derebbero; allora consiglia i compagni volonterosi a Iniziare una associazione economica, senza coloro poli• tico, che attragga. e risvegli per le lezioni di cose e il so<frlisfacimento cli bisogni 1Jratici. Sempre poi R Ferri, arri\'ando in un sito 1 istituisce una specie d'inchiesta. 1 O: secondo le informazioni, tiene la conferenza, aggiustan– done B grado e le immagini; di alcune delle quali ci fa egli stesso Papologin. Insomma B. Ferri ci vuol per· suadere che egli si comporta. in tutto secondo i desideri.i ohe abbiamo e.s11resso nel nostro articolo. Benissimo! Continui pure così, e, salvo alcune diYcrgenze in fatto di stile (peL'es. su la. lotta. di clMse, che sarebbe ad un tempo una veste fontlcrn,,.11tale ed una spina, dorsale del socialismo scientifico e 1>oliUco, la quale certi socialisti vot·rebbero considerare come un ferr<u;ecchio (?)),non solo noi Siu•emo d,accordo con lui, ma continueremo a darlo per modello n. tutti i propagandisti che lavorano a. " di– radare il deserto ,, della coltura socialista. nel nostro paese. Soltanto, gli domandiamoi se egli fa cosl nJJJlun– tino quello che noi desideriamoi }Jercbò spende tre CO· lonne e mezza. dell'Avw1ti! per denunziarci a.i1,rocuratori del Re del partito come" affetta.tori di no, 1 ità,,? c. f. Dopo il Congresso socialista fr ncese Chi del Congresso nazionale socialista. francese guardi alle sole delibcra.;-;ioni, non potr?I-che formar.sì - 1rnr te– nendo conto dell'uscita dei delega.ti del " Partito operaio francese,, - un'idea troppo ottimista circa. l'uniflcazione delle organizzazioni del paese. D'altra. parte, il pernio del Congresso essendo stata. la mozione Kautsky rclati\,a alla partecipazione del partito socialistn all'azione go– vernativa, non se ne può desumere nulla di chiaro per l'orientazione del IJartito socialista. Ciò non significa che in seno al socialismo fn1..ncese non vi sia un JH'ogresso \'Crso l'unità. Il solo fR.tto che il "'Partito socialista rivoluzionario,, di Vaillant ò ri– masto al Congresso e ha votato un ordine del giorno pel quale « il nuovo Comitato genera.le avr:\. 11eressen-· ziale mandato dì pre1rnrare un J)rogetto di unificazione completa del partito e di sottoporlo a. un nuovo Con– gresso com•ocato al 1>il1 tardi entro sci mesi ,, lo prova. abbastanza. Persino il " Partito operaio francese,, a.cco– moda l'idet~ di uuità. alla. sua speciale propaganda, pro– ponendo l'unità. degli clementi "veramente socia.listi e rivoluziona.rii,,, riconosciuti dal suo Consiglio nazionale: cioò il « Partito socialista riYoluzionario ,, colla. sua annessa, I' "Alleanza comunista.,,, e il " Pa .. rtito OJ>eraio francese ,,; tutti gli elementi, in <\Itri termini, che tin qui ful'ono ostili all'unitlL. Ma.isenza parlare di questo concetto d'unità. che non risponde aftì.1.ttoa quello di Jaurès e della. quasi unani– mità delleFedera;doni dipartimentali,snrebbe imprudente prendere come assoluta. l'adesione del "Partito socia.lista, rivoluzionario ,, o blanquista. Pochi ginrni dopo quel voto, Yaillaut lascia.va intendere, in un giornale quoti– diano, il l"etit SOu, ch'egli aveva ceduto perchò si era « 1JUJJJ>Ct(Jalleggiato senza fine ,, che il suo partito rima– neva straniero al movimento che trascina. il proletariato socialista verso Pu11ità ...AlCqngrcsso egli obbedl al tedio di questa canzone, non meno che alla volontà.. di una parte della sua organizzazione. Ma movimenti siffatti non sono dure\•Oli; o questa situazione del partito blan• quista richiama troppo una situazione ana.Joga. del "Par– tito operaio francese ,, al suo Congresso nazionale di J•:pernaz. Anche là..Oucsdc cedette alla frazione moderata dei suoi e ammise, in un ordine del giorno, che una condizione cli cose eccezionale poteva giustificare la partecipazione di un socialistn a un Governo borghese. Ma al Congresso generale del partito socialista egli di– sdisse questa mozione, che aveva accettata., come disse egH stesso, colla maggior controvoglia, o chiese che innan;i;itutto i congressisti si contassero sulla mozione Vaillant, che interdiceva, in linea. di principii 1 qualsiasi partecipazione . .Egli aveva avuto il tempo cli vedere i suoi gruppi e di creare una grossa maggioranza al suo punto di veduta. Le eliminazioni e le dimissioni fecero il resto e diedero a cotesto Partito la. sua nuova flsio· nomia, strett,lmente giacobina. o blnnc1uista. Accade con Vaillant qualcol.in.cli analogo; egli torna a J}OCO a poco sopra. il significato e la portata dei voti ~~~l'~~llfr~~:~~se 1~~Zl~~:::!~~ ~le1~!>t~ffr~~: 1 1 ~?1~: \ l~~~~:.~ di unificazione che oggi ,•iene clomanclato ai gruppi mercè un referendum. È eviclente che, a furia di parlare di unità ai loro aclerenti 1 essi finiranno per fargliela insensibilmente

RkJQdWJsaXNoZXIy