Critica Sociale - Anno X - n. 21 - 1 novembre 1900
CRITICA SOCIALE 333 clemoerazia popolnre), personlftcata in Garibaldi, minac– ciani di porro il Oo,·erno di S. M. arda ... Al Gabinetto di Torino non rinmne\'11 più che un mezzo, col quale poter scongiurare tale eventualità: ed era di entrare nelle Marche e nelPUmbrla, dnre, se bisognava, una. battaglia alla ricolu:io11e ttttl terrilorio napoletano, ecc. :,· Cavour seri ,·e,•a a Persano (N1c. UuNcm: St. Doc. della Di1Jl. e11rop.; ,,01. \'lii): a i; grandemente desiderabile che la liberazione di Na1>olinon succeda per opera. di Garibaldi; o,•e ciò anenga, il sistema, rfroluzio11ario preml,.rù il j)()S(o te1111to clal 1><1rlito costituzio,rule 11w,wr– chico. ., .Ancom Cavour scri\•evR a. Persano il 31 ago– sto ISGO:" SI dovo dOJ>Orro il J>Onsierodi operare senza il concorsodel gonornlo Onribnldi; l'esercito (napole– tnno) non essendo pii• in condizione di contrastargli la "i:~ di .Napoli, non possiamo, non dobbiamo contra.sta.r– gliela noi. Ciò, che snrebbo stato opportunismo or sono quindici giorni, snrobl>o orn orrore fatale. n l 1 ) Che co<Jf\JJrornno quo~ti o milio altri documouti cho si potrelJIJero citMO? l'ro"nno, prima di tutto, che In Yittoria di ùnrilJnldi fu una :,Orpres:a l)Cr Ca\·our, e che <1ucstlquindi si attendc,·a che la svedizione da lui in• cornggiata andO'-S8 incontro a un disastro. Prornno, in secondo luogo, che l'unico sommo proposito del Go,·crno J>iemonteso cm <1uellodi impedire il trionfo e la pre– J>ondcranza dello ror1.o popolnri nffìnchè esse non JlOr• ta-.,ero nello Stato relemento perturbatore della demo. crazia e della libertà a senza 0<1ui\'oci e sottintesi w· Abl)iamo dett-0 che quello che il Governo 1>iemontese chiama,·n ~ sistema rh·oluzionario ., non era che la de,. mocrnzia l)OJlOlnre. ln(ntli Garibnldi era andato in Sicilia col J)l'Ogramma Jtcrlia e 17110,·io Hmmmele. OarilJaldi J>Crciòsi era. egli sto~~o Jlreclusa la via alla. proclama• zione della re1>ub1Jllca. DI questa dunque non pote\'a temere il ùovorno di 'l'orino. Di che temeva. egli quindi? Quale era il II sldomn ri"oluzionario ,, che lo faceva inorridire? .Non))Otevnessere llt republJlicn, esclusa dalla bn.ndicra assunta dll. Onrlbnldi; non ora. quindi se 11011 l'lnstrrnrnzlo110 della dcmoorozia nello Stato. Quando, iuluuquo, !'on. Alessio scrive:" Non altri– menti del partito gnrihalclino, che al grido Italia e Vit– torio .Emwwele rlnsnldnva. con l'annessione del Ueame Funitù. italiana, i nuo"i partiti popolari portano alla monarchia il contributo di nuove idee, di nuorn forze, di nuo,·e correnti di pensiero e d'azione ,, - non fa se non dimostrare che i partiti popolari devono essere, nella J>resente com1>o<ilziono dello Stato italiano, ostracizzati dal Governo. O forse che Ca,·our, in una delle lettere che abbiamo citato, non opJlOne,·a appunto il partito J>OJ>Olaregaril,aldlno, sebbene aves:se il J>rogramm~ Italia e Vìttorlo Emamttlt', al - partito costituzionale monarchico.,? Forse che lo Stato, inJ)er.sonato allora in Cavour, non JJrOclamava Ja, necesiità. che quello non prendesse il posto cli que:i;to? Poco dopo l'nnne~sionc del negno di Xapoli al Pie– monte, il mllrchese di Uudinl, sopraintendente genera.lo dei ton.trl o ,111,ettacoli, proibirn espressamente all'impre– sario dol tentro .Nazionnlo u di produrre in qualunque s1>ottacoloteatrnlc tutto ciò che ha.nl di garibaldino n ( 1 ). 1,; Vittorio Emanuo10 1 noi suo J)roclnma del 9 ottobre 1SGO ai J)opoll moridio1u\.li, to1·minava dicendo: u Jn Italia. so che io chiudo l'ùrn. dolio rivoluzioni 11 , cioò bandisco do– flnitivnmonlo ogni tentativo di quello che Cavour chia– nuwa II sistema ri"oluzlonnrio ,, - quanto dire della (') CIIRII <IA J. W. )f\HIO: (l(u-llH1ldl; Ca11. Xl,Vl. r) J, W, lCMUO: (i(u•lb<fldl 1 pag. 660, democrazia popolare. E dopo che il nuo\'o Stato bandfra ognl accenno al ,. si.sterna rh·olm:ionario :, perfino dai teatri, e lo dichiarava. finito con la solenne parola d'un Re, si vorrebbe credere che quo.sto - sistema. rirnluzio. nario ., (le quali parole, in linguaggio moderato - allora, come ora - significano apJ>unto - ricordiamocelo - democrazia poJ)Olaro) possa, spontaneamente, essere am– messo al Oo"eruo dello Stato, che si è storicamente formato sopra la sua. esclusione? ... Cosl Il nuovo Stato and,wn. costituendosi e consoli– dandosi, non giù. come l'organizzazione della clemocrazia italinnn. in contrapposto ai \'Cechi Oo,,erni, ma come la. sostituzione progrcssl"a d'uno di questi Governi agli nltri 1 in contrapposto o con esclusione della democrazia. '.Ne troviamo una. plccola conforma. nel ratto che gli im• I)iegati militari o civili dei \'ecchi Governi, specialmente del borbonico, ornno n11,unti dal nuovo a suo servizio a preroremm degli uomini della democrazia. Sarebbe inutile pro.-.egulro nell'esame minuto delle ultime vicende della nostrn storin.; ricordare 1.\.sJlromonto come 11, dimostrazione J)Otonte del conflitto che il nuo,·o Stato (cresciuto in rorzo) JlOleva oramai direttamente affrontare contro le forzo della democrazia 1>01>0lare, sempre 1>H1deboli; ricordare come la guerra del 'GG somigli a quella del '-&9 e del 'f>9, sia per il trattamento ratto alle rorze pol)olari ,·olontarie, sia pcrchè ne erano pre,•inmente determinato le ,·ieende e la portata; ricor– dare l'anento al 1>otero della democrazia, con molti "' eq_uh'oci e sottintesi 111, nel 'iG, interrotta solo dal breve Jlinistcro schiettamente democratico Cairoli-Zanardclli, i cui uomini 1>erò,dOJlOn"er tcntnto invano un momento di metter dlLparto gli "oqui"ocl o i sottintesi 1,, li rias– sunsero tosto che s'accorsero ehe l'abbandonarli era cosa incompatit,ilc col potere, nella J>resente composizione dolio Sta.to. - Sarebbe inutile ricordar tutto ciò, perchù ci sembra. di 1worc a sumoionza dimostrato che lo Stato italiano si ò storlcarnontc rormA.to sull'esclusione dal potere elci pal'titi i,opolttri, come su condizione stessa dolln sua ,•ita. Lo SJ )era.ro dunque che i partiti pOJ>Olaripossano andare al potere II senz1i equi"oci o sottinteiìi ,, ò un contraddire al principio ronclamentale su cui si è costi• tuito Jo 8lato. Protenderlo, ò un volere che lo Stato rinneghi la ste,sa r11gionestorica clella sua. formazione. Ammettere ora la democrazia schietti\ al Oo,·erno sarebbe ruinaro In un batter d'occhio un'opera. lungamente e ratico11amentecompiuta o condotta a. termine con fortuna in mezzo a griwlssime diftleoltà. Allor.1 1 :Milano sarebbe stata inutilment-0 -rlco11'1egnataagli au~triaci nel 18-19; allora, Cialdini avrebbe inutilmente ,'into a Gaeta .e ad .Aspromonte, o inutilmente Hudini (ognupo com1ne le imprese che JlUÒ)avrebbe ..... bandito dai t.eatri tutto ciò che sapc"a di garibnlclino! J.:illusionc dcll'on. Alessio - che è la stessa nutrita, iiwano, da nertani - ci sembra. dunque inesoral,ilmontc sfatn.ta dalla storia. Si di r"-: mrt so voi non ammotteto che i partiti popo• lari possriuo nndftt'O al Oovorno, qua.le ò la funzione utile che soorgoto nolla loro n.;dono? Questa funziono utile noi erodiamo eho ugualmente "i sia. :,1ii q_uc:ito ò altro lliscorso. Gwsr.rri: Rt::.st. Per esubenmzc, tli materia clobb"iamo 1·i111amlare al prossimo numero itttl(1, qmmta, la rubrica della Poli• Ucu mu1tlci1mlc,
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy