Critica Sociale - Anno X - n. 20 - 16 ottobre 1900
,JLG CRITICA SOCIALE g-cst.iticomunalmcnte, offrirebbero maggiori vanta$!gi agli interessati. !lit avviene però che, nei Comuni conservatori, la cifra del bilancio, oltre c:,scre mi– nol'e di quella. necessaria a. conseguire il massimo edonistico comunnle, cioè fl dire a rendere armonico il bilancio, ò anche maggiore di quella che, cl<tla la som11utvresenfe <lei, t:cmtayyi arrecati, sarebbe neces– saria. Onde vi sono relati-ve riduzioni cli imposta da introdurre utilmente. Di qui una duplice distinzione che, per essere esatti, formuliamo nella. seguente ri– gorosa proposizione: Jfr). Se il vai-litosocialistaentracoiw minoranza. nel Comune, dovrù JJresentm·si, con un " ·ragi.01wto 11 JJrogrcmmut di ri(luJione delle imposte; ma se s'ùnpa." clrouisce llel Comu11e 1 vena, l'impopolarità (del resto passeggicra), <lovrùreullere armonico 'il bilancio aumeutamlo l(1, tassazione entro -i limiti, a ciò ri9oro– sanumte necessari. Ora ci tocca discendere alle intime radici che reg– gono questo nostro concetto. rr. l'l soci:llismo, nella. sua parte co.,sidetta 1'irostruttira, si presenta. come l'intcgn,le svolgimento dell'umana natura in tutto le sue tendenze. Una. innega.bile e predomiuante tcnclem;a dell'uomo è quella,csperimen– tabile dall'nnto-osservazione, di soddisfare nel modo piì1 complet.o il proprio egoismo. Ogni uomo, dice J'8conomica, attende ad asseguire il massimo pia– cere col minimo dolore. Data. questa ,premessa edo– nistica, Puomo, in rapporto alla ricchezza, Jimitittn, si regolerà. in guisa da soddisfare i suoi bisog11i, il– limitati, secondo la norma dell'utilità 'relativa,. Ora Yì sono bisogni di altra natura che non siano individuali? La scuola individualistica ha avuto il merito <li; dimostrare che no; e i socialisti hanno tutto da apprendere da questo in.segnameuto che loro del'iYa dall'Economia. politica.· Il Sax, nella suit celebrata O()Cra Grwullegung iler theoretischen Siauatswirthschaft, ha climostrato con esubel'anza di rigol'c logico che i così detti bisogni collettivi non sono altro che bisogni individuali. La. differenza è modale. I11fatti i bisog11i pubblici sono bisogni indi,·icluali raggiunti cou mezzi collettivi, pubblici; i bisogni individuali sensn stricto sono <1ucl1i raggiunti con mezzi individuali prh•ati. L'in* clividuo, ecco l'unico elemento socia.le concreto e Yi– vente: il resto è parvenza. mistica, sfornita di realtà. Noi siamo convinti che il socialismo dovrà. irresi– stibiJmente ftue un bagno cli re.1lismo. e tergere i suoi rncchi panni metafisico-Jociologici. Esso non deve consistere in una formulazione propria, ma deve · essere 11ella, s~ienza. l~sso non avrà un corpo di dot– trine proprie, perchò dovrà. cessare cli essere una. scuola teorica., per d.i,·enire riflesso stesso della. scienza, in quanto sola c1ueota attinge al fondo della realfa delle cose, e la realtà. è una. Ecco perchè, pet· parte di clii scrive, nessuna esitaziouc ad accettare 11ueste conseguenze ft cui l'Economia è arrivata: che non esiste altro che l'inclividuo. Quando dunque parliamo di bene pubblico, di uti– lità. sociale, noi non usciamo dai termini del campo della incliviclua\ib\ umana. Si tratta infatti, entro le linee ciel socialismo, cli stabilire condizioni armoniche tali, in cui l'egoismo di tutti resti i_l piìl possibil– meute e completamente soddisfatto. E la molla verso questa tendenza pareggiatrice ò nell'individuo stesso, perchè è in Jui il non segreto motore delle correnti storiche. ~cl caso dei pubblici bisogni ecco infatti come la. e.voluzione socialistica si ,,a pronunciando proprio entro le premesse della natura egoistica dello spi– rito umano. L'uomo soddisfa i suoi bisogni in modo da raggiunge.re la massima utilità propria relativa. Co.sì, se pel soddisracinrento di un prim~ bis_ogno, hi cui intensità ò = 10, si esige una ricchezza. 5, e pel secondo bisogno, la cui intensit.\ è= 8, occorre una ricchezza 2, l'agente economico soddisferà pl'ima il bisogno secondo meno intenso, che cHt \m 1 utilit?t L'e– la.tiva 8 - 2 = 6, e poi il primo bisogno, che clà un'utilitìt. relativa 10 - 5 = 5 (I). L'egoismo umano. è così appagato nel modo pili economico. Tutte le volte elle l'esperienza mostra che un bi· sogno iuclivicluale è apf)agabile meglio coi mezzi col– lettivi, l',1gente economico trova pH1 utile devolvere· un'aliquota. cleUa sua ricchezza per soddisfarlo. L'im·. posta ha dunque una base utilitaria (2). Quando esistono bisogni (quello della luce, ciel· l'acqua, ecc.) che, se appagati a mezzo del Comune, riescono mono costosi all'individuo, il costo essendo uguale all'imposta., è conformo al tornaconto indivi– duale esigerne l'appagamento mediante la comuna-. Jizzazione ciel corrispondente servizio. La virtualità teorica del socialismo comunale, ad esempio, sta nel ricercare, coi mezzi tecnici ed esperimentali pill ac• conci, cli soddisfare nel modo piì1 economico i privati egoismi. J I socialismo non può rolere, 1rnr idea. astratta, n passa~gio alla gestione sociale dei servigi pubblici e privati, ma lo vuole solo in quanto ciò torna utile ai privati. Oi1\. è una posizione artificiosa e anti– scientifica parlnre a nome del socialismo: perchò il socialismo non è un qnict per sò stante, un formu– lario di inflessibili desiderati. LI procedimento soci~l· _l_isticoci conduce a una ben diversa conseguenza. B la tendenza. cleJle umane energie che produrrà. questi o quegli etfet.ti socialisti entro i limiti delle necessiti~, anzi, pitt esattamente parlando, entro i li– miti della utiUUt. Fa storia, per tal riguardo, la deliberazione del VI Congresso socialista itnlhmo, che res1>ingeva una mozione che tendeva a stabilire il pa.ssaggio al Comune dei servigi (sì priYat,i che pubblici) solo· quando riescano produttivi 1.li un maggior utile so– ciale. Mettete sotto la gestione comunale un servigio il cui uso era, per circostanze durature o accidentali di qualsiasi natura (3), a miglior mercato sotto le private intraprese, e voi anete fatto salire il bi• lancio ad una cifra che lo rende disarmonico. In– fatti, con una cifra minore, voi dovreste 1>rocmare alla popolazione comunale uu benessere maggiore. Vinteresse pubblico, che si risolve appunto negli interessi privati, resta offeso e calpestato. Aclunque una proposizione, che è un comma clella H) sopra scritta, può essere formulata, la quale non doYrebbe essere mai perduta. di yista da un'ammini– strazione socialista, ed è questa: IV). La, tassazione diviene iniqua nella sua i11ci– (lenzc1,, oyni volta che nel bilcmcio 'figurano .r;pese co,•. riSJJOndentiet servigi che, abbcmclo11cili alla privata iniziativa, clicerreùberoproduttivi cli mayyiore utilità 1·etativa ayli interessati: iu tal caso 'il bilancio dece essere rùlotto per (li'Venfre armonico; onde il partito socialista, dovl'l1, prcsentcwsi con wi JJroyrmnma di ri– duzione <lelle imposte e <li riscatto clei servigi collel– ticamente 1>itìcostosi (1). ( 1) 0RA1.u:-:1: l,slU. Ili 8dtllZ(I tldle fl11a11:,, li\), t, c11p. tr. (:) 1,'lmpostn, s'lntcndc, 11111uiinto fenom<mo ecom,111,co . . Mll111. bnso economica dcUo pul.JI.J!IChOftmrnzo è uno stato a cui te111lkm10, 1,erchè, contrArlamcntc A cli> che l)Cmsano I tcorlc1, Ol,,"gl1'11111,osfR rnccogllo ctemcnll {Il co;,zlono che lll to1gono 11carl\ttcrc cco110111lco. 13) li caso 111i1O\'\'IO è quello d 1uuA. luvonzlonc (<Il cui u11A pril'ata CO!llj)Ag'llh\ abbia Il brevetto), Il\ (tUI\IO riduca IO S()CSO di Jlroduzlono del scrr1zlo. 0\'0 si ncg111la ooncesslonc da un'amm1n1stri1z1O11c SO• ch1llsta, 1101\ SI lrASCUril In modo l)Alcse Il 1rn1JI.Jllco bCnCSdCrO? •: 1nm1e yh1sti,Jlca::lo11, del rifiuto? Tullo ciò eh:: si r!so11•e nel <lanno dol lltt\Jllllco !Jeno è Ingiusto, mentre la giustizia sociale, elle è la vera anl11H1. del socialismo, sta 1iro11r1O nel contrurlo. ( 1) Qualcuno, ohe 1>otrobllo essere Il carissimo ucrtcsl, ml dlcc\"a elle, per rnglonl d'Or{llnc politico, noi socialisti non donemmo hl
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