Critica Sociale - Anno X - n. 15 - 1 agosto 1900

CRITICA SOCIALE 231 tano - mi sembra - noi cervello un'idea abbastanzft chiara o completa; ma le ))arole "auto11omia. ammi– nistrati\·a e finanziaria nei Comuni e nelle Hcgioni 11 sono troppo Yaghc: i Comuni e le Hcgioni divenfate autonome che cosa devon fare? ·g la " Costituente eletta. a suffrngio universale ,, che cosit dOYCcosti - tuirc? x! poi non ha tutti i torti biasimandomi di aver trascurato il domicilio coatto. n pro~rammH-po– litico e ilmministrati\·o da me proposto può essere completato o determinato meglioj ed è ciò che faccio orfl, proponendo un nuovo elenco di rifornic. Hipl'O· ciuco senza modifìca:r.ioni le riforme finanzinric, pcrchè il lettore ahbia soH'ocehio tut.to l'insieme del Pro– gramma. Riforme Jiuanzindc. /!Ji,:0110mie: Hiduzione degli intercsfii del debito pubhlico al 3 °/ 0 • L. 1flO.OU0.000 Abolizione dell'esercito stanzialo e nazionearnrnta(cifra congeftmale) l5U.U00.000 Riduzione della lista ciYile t 5.flOO.OOO Abbandono immediato della colonia Ei·itrcs . , 10.000.000 1,. 325.500.000 Riduzione cli'imposte:.:\ bolizione <le11a. tassa sui fiammiferi IJ. 7.500.000 Aholizione del dazio consumo go• vernativo . 50.000.000 Riduzione del prezzo del sale a 20 cent. al chilo ,, 40.000.000 Abolizione- del da:do d'entrata sul grano :15.000.000 Riduzione del dazio sul petrolio <ht 0,48 a. 0,20 Al chilo 12.000.000 Abolizionc elci R. Lotto fl0.000.000 Esenzione delle piccole proprieriì. dall'imposta foncliarii1 ,, :10.000.000 Diminuzione di un qthl.rto della tassa di ricchezza. mobile (ruoli) ., :!0.000.000 Uiminuzione cli un terzo dell'im- posta sui fabbricati ~0.000.000 Riduzione di un quarto delle tasse di registro e ~olio ,, 30.000.000 L. 324.500.000 Riforme politiche e amministrative.. Costituente eleticia sun·rag;o·universale: 'tutti i poteri dello Sta.to, senza eccezione, olegg-i– bili, rosponsahili e reYocabili. Il diritto di 1>ace,di guerra o di sti)Julare fra.tti.tri affichito alfa ra1>presentanza elet.tiva della nazione. Abolizione del Senato. Indennità. ai deputati. Epurazione e ind·iJ>emlenza, ([ella magistratum. Autonomia amministrative, e finanziaria ai Comuni e alle Region·i: ·Passaggio al Comune dei senizi pubblici (gns, acqua potabile, tramvai, luce elettrica). Refezione scolastica. J.struzione laica obbligatoria e gratuita. Hifol'mC dei tributi locali. 8ussidi alle Camere del lavoro. Libertà (li opinione, siam1x,, ri.m1ione,associazi01ie: Abolizione degli art. 3 legge .P. S. 1 lù5, IGi, 247, 25 l Codice j)enalo. Libertà effettiva di coalizione o di sciopero. DiYieto di sostituire la forza. pubblica ai larnra– tori in isciopero. Abolizioneclelt'ammouizioue " cleldomicilio foatto. Poche idee dc,·e co11tenel'e il Progr;1111ma minimo, dice x\ e in l(Uesto si dichiara. d'accorcio con me. A r:igion veduta 1 mi accorgo or;1, che son io a non esser pili cl'1:1ccordo con lui: infatti, pel hisogno di dotermi11a1·e bene f' di concretizzare, ho finito col moltiplìcal'P le poche idee di p1·i11h1. La formola quindi, che deve presiedere alla cornpihlzione del Prog-ramma immediato, va modificata: Poche ider fond11me11blli 1 sotto le q1rnli posi::.ano C'la:ò!sifìcr1rsi l' dispor:..i i<' id0" particohu·i. X, LECOALIZIONI OPERAIE E L LIBERISM /Csposh::ione ,lel 1n•oblema. )lalgrado ogni ,·ecluti~teorie,, intorno al funzionnmento <lelln.produzione e alla legge di coe:.istenza. armonicn. dei va.ri agenti produtti"i, il conflitto aspro e implacabile tra operni e capita.listi va smenteudo dappertutto le 1·osl'e ()l'evisioni degli economisti officiali. l,a. funzione dello ')ciopero è diventata oramai una necessità. indfJ)l'Ccabilf' per la gran mas,.;a degli operai addetti ai gra.ndi stabi– limenti industriali moderni. J.a. classe operaia ingle.~C', }Jer erigere un baluardo di difesa contro lo usurpazioni del profitto capìtalista 1 ha steso la. prodigiosa rete di quelle 'l'rades-U11io11s, che bene a ragione possono sa.lu – ta.1·sicome l'alba di una nuo\'a ùra eco11omica della. so– lidarietà. sociale. Si sa, che in genere l'elew1.tezza. dei s11.1aring\e1,:i ili riconduce ,1lle prosperose condizioni di ricchen:a., di lilu:wtì~e poteuza commerciale della. bionda. Albione; ma si dimentica che, come nota."a. il ]fancle– vi!le, " la 1·icchezza.pili sicura d'uua nazione è il gran numero di poveri laboriosi ~ o che perciò unn nazione, fornita di un esteso fondo di ricchezza, può trarlo ap– punto dal piì1 disumano degli sfruttamenti. La. coalizione operaia inglese è, in questo scuso, la. ,,era calum diretta dell'ele,,ato .<;fmulard of /ife d~lln. popola– zione la.boriosa ( 1 ). I·'. dappertutto O\'C l'industria. moderna. si spnuùe, ivi la classe OJJeraia è costretta a conquistarsi con l'organizzazione, con la resistenza. e con lo sciopero un pili elevato tenore di l'ita. i-; su questa necessità. economica che si fonda. la veduta della. lotta, di classe, che dai socialisti dei vari pa.esi ai raffigura. come la lewi potente che scuoterà. i cardini della moclern:i sociefa di disuguaglianze. Si sn. che i liberisti estremi, refutando le teoriche so– cialiste, ha.nno parole di alto disdegno 1>erle coalizioni operaie, che i :-ocialisti vanno sollecitando in tutti i paesi civili. J liberisti, confondendoci cogli statolatri, dicono che noi andiamo attuando un protezionismo a. rovescio: come i Ooverni si fanno 1>aladini di monopolii a favore dei capita.listi, così noi agogniamo ad uno stato di mo– nopolio, diretto al vantaggio degli operai. .E il prof. Pa– reto, dell'Università. cli [iosanna, non si perita fli ra1mre– sentare il socialismo sotto qnesta fil.Isa"eduta. teorica (t). . e fosse vero l'appnnto dei liberisti alle coalizioni ope• raie, sarebbe da. dedurre che protezionismo e socialismo sono due devhlzioni dal criterio rigido della giustizia. E, difatti, i liberisti rngiouano a questo modo: - La libera concorrenza. mena. a.Jl'adeguazione del prezzo di vendita al costo cli pl'oduzione, ossia attua mio stato economico, ove il ca.pita.lista non fa nè })Cl'dite, uè guadagni. Sono immorali i borghesi che invocano la J)rotezione dello Stato onde guai-entil'si i profitti contro l'opern corrosiva ( 1) Il Jc1·ons ncjl'R che le 'l'rmlt11•U11i.011s Rùl.llano lullulto sul 8fllt11·1 Inglesi (Jlamwlt 1H r.·c. 1)01., pag. 61), ma queste pagine del sommo C('Onomtsta sono l)lenc di nurnlrcsle CSl\g"CrllZlonl, ('t) Co111'iJ ll'f,'~-onomi.t 1•0Ulir1ue, pitg. 18!'> l' 8<'gucntl.

RkJQdWJsaXNoZXIy