Critica Sociale - Anno X - n. 14 - 16 luglio 1900

B1b 212 CRITICA SOCIALE per i nostri giornali e sulle l>ocche degli amici nostri con tutto l'onore che le Yiene dalhl nutorità tHi.ssata, Jloichò così appunto suolo nvnnirc di ogni sentenza, che allora. comi11ci1~ a. trovare accoglimento pres:;;o la gente, quando giì1, per le mutate circostanze esteriori, comincia a scemare la YCritil in essa contenuta. 1,ll formola.: ·uè ,m uomo, 11~ tm soldo in tanto ò giusta, è perfetta, in quanto contrnsta a una J)Olitica. voluti~ e cosciente di conquista militare, como - t-ipicamcute - ru la guerra d'Africa. t; tale la questione della Cina? Se si ri:,J>Onde .YÌ, la rormola è di J)iena a1>1>licazionc. Se si ris1>ondc 1w, allora bisogna. ))c11sarea modiflcal'la. 0I>– Jlortunamente. ... Arturo Lal.iriola ha qui magistralmente dimostrato che bt responsabilità. JH'ima della sollm 1 aziono dei bo.rers \TUOI essere ratta risalire alla. Germania. ed alla Hussia, le quali, rompendo il lento, assiduo inttltramento commer– cialo inglese col clamore cli im1,osizioni violente, militari, dirette a farsi cedere territorii in vera e 1~ro1wiainve– stitura, provocarono sanguinosamente lo spirito nazionale dei cinesi, offendendone anche, per le 1natiche dei mis– sìonnrii o dei soldati, i sentimenti religiosi e morali, sui quali si incardina tutta la gerarchia, anzi tutta la societ:'t cinese. 'Ma, so ciò ò ,,ero, non ò men ,•ero che, a distanza. di quattro anni dalla J> resn.di 'Kiau-Cinu, ht sollevazione cho ha rinnovato a questi dì gli orrori, che ili rcputn– vnno favolosi, delle guerre d'iuvasione barbarica - ht flOI• levazione che, in mut ditlbolica. ruriR cli e.sterminio, fii ò rovesciata sugli europei, massacrandoli a montagne, tra orribili tormenti, senzll nullll distinguere o risJ>ettarC', la dcbolczzà. dello do1111ee dei rnnciulli, la santità clegli ;unl>nscintori, l'immuuità sn.crn dei neutri - ht solle,•n• zione che ha sacche~giato le ricchezze, disrndicate le i11• dlL'ltrie, desolati i commerci, distrutti tutti i germi di ogni J)aciftca esJ)ansione economica euro11ca - tale SJ)l!e,·1t– zio110 non ha nessun carattere (li una guorrn (li difesa contro un attacco attuale cd ingiusto. ùho analogia vi ò tra questa situazione o quella del tempo che Pltali11 1 stupidamente, senza unn. ragione o la JlrOSJ)etth•a di un <1uaJsiasi utile, mandnwt milioni di dn– na1·0 e migliaia. di soldati contro i ras d'Africa, che igno– r,tvnno J)crsino il nostro nome, o obblig1\va il ncyus 11e– fJll".sli a darle lezioni di diritto internazionale in re,.critti, che :.embravano recare IO :.11irito di 'l'eronzio ~lnmiaui e <li Pasquale Stanislao .llancini? :io gli avam))OSti della ch•ìltìl Clll"O))Cl\ in China) lo S('ll– tincllc avanzato degli scambii, i rondlltori delle case di credito, i costruttori delle fcrro,•ie o dei telegraft, gli esportatori clel ,•a1>oroe della. clcttriciHt, gli agricoltori o gli industriali, cadendo sotto il lungo coltello dei bo.crl's, hanno reclamato dnlP~:uroJ>il i soccor:-1io la venclctt,~ - qui s'intende che ltt ,,cudctfn. non signìtlcn altro chC' ht ))rcvcnzionc civile cd orgnnizzat1\ contro la temuta vio– lenza di aggressioni ruturo - Sitt'Ìì. difficile alla i':Olichl· rietà curoJ)ea di restare del tutto inerte; la. rormola: 11:i•111 ·uomo, ut' w1 soldo RJ>rc una. ))urcntc:.i per acco– gliere qualche eccezione. ... Ma qui ap1Hmto l'indagine dh•enta pil't ardente e in– calzante. J dirensori dell'integrità della rormoln. obbiet– tano: - ~on bigoina conronderi'ii. La sollevnzìone non ù che un modo suJ)erftciale o ca.iuale cli atte~giarsi clegli a.vvcuimcuti; i11rondo, è risa1mto che le polcnzc milittl· resche e reazionarie d'EuroJ>a, lìermauia o H11,.;;:,.in, , 1 0- a Gino E-51anr.o gliono la spartizione cl ella China: a1,1Huentemcnfc a(.i– grediti, questi SlaH 1 sono e vogliono essere iYcri aggressori. ~; possibile che il J)artito socialista co11cella un uomo od un soldo J)er ,were la soddisfazione <li vedere rinforzato e trionr,mte il militarismo euroJ)eo, nella sua. es1)rcssiouc pili insolentemente fcudnlc? L'obbiezione ò rorte, mn non insu))crabile 1 poichò riposa tutta. sull'i1>otcsi che la cllplomazia. degli Stati milital'ist.i d'Europa sia deliberata. n rar la guerra a rondo Jler l:t conctuista dell'JmJ)cro celeste, e qucstn iJ>Otesi non ò ron– data che sulla considerazione del tcmJ)cramento pns!lio– nalc dcll'Jmpcratore di Germania. In fatto " \(L grur1 pntria tcdesc:L , h:L accolto Je tragiche esplosioni del biondo sire col ))ili grande riserbo. Jntanto 1a9ra11 /lotl<t non ò ancor presta, cd ò 11ie11amente dimostralo che i commerci tedeschi in Chhm pros1Jernno mcra.vigliosa– mc11te anche senza ht conquista militare dei tcrritorii. Comincia. a. ritrsì fltrada il concetto clic le conquiste mi– litari non riescono se non I\ ))reparare In. pappa, che !,!li altri fluiscono J)Or mangiare. Chissà f!Unnti milioni h<L costato la 'l'unisi!L alhL lo'rancia? Ebbe11e, chi godo la 'l'uni.sia, se souo vere lo cifre di P. l.croy-Beaulieu, è l'italinno. Vuol.-.i inoltro tener prc~cntc che In diplomazia europea i:, per naturn sua e l)er lung1L tradizio11e, r,worevolo il 11iì1che si poSSlLnllo statii q110. 11 risultato di qual.~ia.,;i mo, 1 imcnto J)er la divi,ionc della China sarebbe senza. dubbio hl conftugrilzione generale dell(l J)Otenze curope{'i con imprc,•edibili consegue11zc rivoluzionario all'interno dei singoli Stati. La di11lomnzhLdevo CCl'tamento cercare co11 ogui mezzo di scongiurnrc tale evC'nttrnlità, e, (li conseguenza, deve lavorare a contenere gli a1,pctiti cli tutte e di ciascuna. delle J)Otenze. Pttrmi) insomma, che la. di)}lomazia si J)repari a ra1·0 J)Or lit China quello che ha fatto, durautc tutto il secolo, rispetto alla 'l'urchia. Gran fr1lgor di mi111,ccie <' rolgoreg– giar di guerra ogni ,•olht che il barbaro inruritt,·a - come oggi i (;Q.,·crs contro i Cl'istiani - contro i greci, i leva11tini 1 gli armoni, ccc. e comprometteva In pace dei commerci e delle i11dustric e In sicurezza degli curo)}ei in l,c,·ante -allora. taglie od imposizioni di gucrrn, J)rO• tcttorato particol.1rc per i nazionali, ira. e rulmini divini. :Ma, JH1.~sata 1:~ Cllgione occa5:io11ale della climo.stmziouc, allorachè si sarebbe dovuto pensare a ill)llftirc def111ith•a– mc11to l:L 'J'urchia cd :\ rilmttnre l'.\siatico in Asia, le gc!o,io delle 1>otcnzc e gli intcre);:-i dei prestiti europei, nel rra.ttompo istituiti, smorzavano ogni rurore di cstrC'ma doliboruzione, o nl yran lll<tlato venh•1L dalla. J>ictosa. ,li– JllOmazia J>rolungntn la viti\ scellerata cd n;;;sas.-,ina. I.:~ democrazi:.t intanto, indignat.l 1 ogni volta scagliava 1'011ta del suo vituperio contro i cinici c:ilcolnl-ori o negoziatori di 1>opoli, e chiedo,·a ftcramonte la flue del mostro, mentre i giovinotti ventenni, ebbri di c11tusiasmo 1 cor– revano ad arruolarsi volontnri, nell'eroico de$idorio tli cimentarsi contro I;\ b:1rbMie mus:;ulmnna. Lo stes:.o - o 11\1110110 qunlche cosn di :lssni nnalo1,ro - J)uò comiu('il\rC })01·la t:hina: tutto le potenze la \'Orrcbbero per sè, ~e potel)scro a\'erla scuza spe11dC'1·0 e senza pericoli; mn im·ecc, come ha l'Mia di \'Olore co– stare Jutrccchio e c'è ria rompersi la tc:-ita, cosl tutti di\•cntano J)rudenti e moderati. 1:rn11cnmento, mi ))are che si possa nceusaro lo potC'nze, J>iut-to:-to di lentezza. e cli indifferenzn, nnzichè di soYercllio ruroro nel ,•oler trarre ,·cmlett:1 dei trucidati in l'hina. Per quanto ò del– l'ltalia1 non po:-,so 1>roprio capncit:irmi che in <iuel vocehio 1 irnmclcn.';iito posai,inno del Yi~co11ti \'cno:-h1 i.i um,comla l':111i111a irrequieta o ambiziosa ili un C1•ì;,l)i o di

RkJQdWJsaXNoZXIy