Critica Sociale - Anno X - n. 12 - 16 giugno 1900
B CRITICA SOCIALE 185 rhc i nostri studiosi dedichino tutta la loro atten– zione ni problemi J)nttici llrllu vihl i;ociale e contri– huiiscano C'Oi-lÌ alla critic11 1 rill:1 rC'visionc 1 alla molti- 1,lk11zionC'dei nostri dC!-li<lcrntipratici 1•iù o meno immediati, (liti cui insieme è costituito quello che si vuol chianu:1re PrOA"rammn minimo, per la vita pra– tica d('I nostro Pnrrito è necef.~ario solo che raµ-ita- 1dono e la propagm1d1t si a;:girino intorno a quelle detcr111i1rnterif'onne im111Nlh,tc,delle <1uali pilt dalle ma8Re è sentita rur~cnza. Queste riforme immediate dn noi richieste, <1ualorn fosi:-ero veramente attuate, 1>or1erchhero seco, per correlazioni lo,::iche e pratiche, rattuazionc di moltissime nitre rirorme, che non si J)0S!i0II0 neanche complctamcnie enumerare. Que8te riforme immediate debbono naturalmcnrc nvcre il carattere della piì1 completa praticità o conrrctczza; o solo in (Jt1Csto caso noi potremo do- 111tuHla1·c ni pnrt.iti Affini l'nd<'Hiouc al nostro pro– g-rn11111m immediiito o furc di questo prOJ.:Tarnma lfi pinttnfor111a delle nllcanzc. Il che io credo sia asso– lutamente indispensahilo 1>cr metter fine una volti per sempre alle inccrtrzzo economiche e politicho della nostrn democrazi11, df'I cui programma non si sa altro se non che è 1111 >rog-ra111nrn ... democratico. PrOJ>OnJ?O dunque che il P1utito rinunzi a consi– dcrRre r,tttuule Pro1,:ramrnn minimo come piattafornHl di a,!:ih,zionc e di propagnndt\j thc il detto Programma minimo sia considerato come l\1rchh·io di tutti i de– si(lcrnti prRtici 1>ossihili llel Partito, utilissimo per la eh1hor11zionc scientifica delle nostre idee, ma 11011 utilizzRhile nel lilvoro palifico l-!iomaliero 1 se non in nlcune 1u,rti; che appunto per i hisogni cli c1uesto noijtro llworo J)Oliticosicno stralciate, eia tutte le altre rifornH' dn noi clesiderahili 1 nlcunc Uiforme immediate fondamentnli, il cui clenro dehha tompiere eia ora in poi nella nostra agitRzionc e nella nostra propa– gandn <1uellnfunzione, che finora. è stata malamente com1>iurn dal così eletto J'ro~ramma minimo. Ecco 1 n mio parere, le riforme immediate, che noi dovremmo oggi propugnare. Jlfl,'ORHI•: FfNANZfAllfll. Hf'o11omie: Hiduzio110 dcµ-li interessi del debito pubblico 1113 °/ 0 l,. 150.000.. 000 Aholizionc dcll"cscrcito stnnzialc e nazione armata (rifra con~ottu- ralo). . . . . . . . . 150.000.000 Riduzione della liRta ch·ile . . . ., 15.j00.000 Ahhnndono immedinto clclln Colo- nia Eritrea . . . . .. . . 10.000.000 I,. 325.500.000 Hid11:io11e di illlJJO.~f(': Aholizionc del hl ta~sa. sui fiammiferi .. . .. 7.j00.000 Abolizione del Dazio consumo go- vernntivo .. . .. . . .. . . . ., 50.000.000 Riduzione del prezzo del sale a 20 centesimi al chilo . . .. .. 40.000.000 Aholii';ione del dazio d'entrata 1ml µ-rano .. . .. .. .. . 35.. 000 .. 000 Hiduzione del dazio sul 1•etrolio da 0 1 18 a 0,20 al chi lo . 12.000.000 Aboli,iono del H. l ,ot.to . . . . G0.000.000 Eijonziono delle pi ccolo JH'Oprictà dtill'imposta fondiaria .. 30.. 000 ..000 Dimi11uzio11e di un quarto dclln, tassa di ricchezza mohilo (rnoli) ,,, 30.000.000 Diminuzione di un terzo dell'impo- sti, sui fabbricati 30.000.000 niduzione di un quarto di tutte le tasse di registro e bollo . . . " 30.000.000 L. 324.500.000 1 ( n lllFOIDrn POl,l'l'ICIIE I•: .\)f)fl:'ilSTll.lTIYE. Autonomia amministrativtl e finanziaria ai Comuni e allo Hcgioni. Epurnziono o indipcndcuza dolh1 ma~h,trRtura. Costituente <'letta 11 suffraA"iOuniversale. . .. }'ra le riform(' finanziarie manca. la imposta unira J)ro~rcssiva. Il sistema tributario nosrro ha due di• fotti: CCC<'SSO di im1,oste, ingiusta. ripartizione delle imposte stesse. Quello, che noi dobbiamo J>rima cli tu1t.o domandare, è una forte riduzione de!Ja cifrn complessiva dello imposto; al>lxu; .. w le lasse! doncbhc eKserc per ort, il grido dei sovversivi. Domandare la. tasim progressiva, sonzn, proclumarc innanzi tutto la n ccef.lsith di ridurre in /.!CllCl'!llelo imposte, come fa il ùiolit.ti, sig-uifica nò piì1 11ò meno che volici' spil– la rn tinco ra nuovi quattl'ini nl paese col pretesto di fare delln finanza dc111ocrntic11 1 ma in realtà allo sco1>0di procurare uuovo pasto rtlla ,·oracit.\ mili– tarista. J)rima di tutto biso:::na diminuire le tasse; questo dev'essere nel cam1>0 trihutario il nostro prog-ramma minimo; a una nuo,·a piì.1~iustn diii!tribuzionc delle bt..se restanti si penserà 1>oi.Una complera riforma nei metodi tributari richi('()C tempo e non poco; la diminuzione delle im1>oste JlllÒ esser opera di un giorno, mngari di un decreto rivoluzionario. Ni,t.urulmentc J?li s~ra.,•i mn~giori dcbhono toccare nllc imposte indirettC', che piÌI di tutte le altre im- 1>ostc 130110 state n111nent11tein qucs.ti ultimi nefasti trent'nnni. F: queste im1>osted chbono e ssere indicate una per una, scegliendo frn. esse lo piì.1 gravose, le piì1 odiose, <1uellc delle <1uali le masse sentono 1>H1 nettamente il i)CSO: lo imposte sui fiammiferi, sul s11le, sul ~rftno, sul 1>ctrolio 1 sul lotto. Parlare in generalo cli " abolizione del dazio consumo o di qualunque Altra impo.:ita intliretta "' come si fa ncl– l'nttunle nostro l'rogrnmma. miuimo 1 è anzi tuU.o prometter troppo nel cnmpo della. immediata. a.ttua– hilitÌI. rnoltre l'idcn, espressa. in forma. così astratta, 11011 può iltt.irnre l'atto11zio110delle milSSCin un paese poco h1lrnito coma il no!:ltro. Como ha ben detto il Cicrotti, parlando delle masse dcJPrtalia meridionale, li In coscienza di cla.ssc nclln massa proletaria, l'abi– tudine alln. partecipazione nlla lotta politica, un certo consenso d'interessi, di \'{'dute si J>Ossonosuscitare solbmto col cercare un ))rimo punto di a1>plicazione in ro11edi intere:ssc immedinto, nrgli episodi della vitn di OJ?nigiorno, nei bisogni più semplici, ma pili continuamente ricorrenti di ciascuno dei membri di quella masi;n ., ( 1 ). ;\on solo delle mnsse meridionali <1ucsto si dcrn dire, e non Rolo delle masse prole– turie: pnrlutc di li ubolizione d{'! dazio consumo e lii 1pmlu11quc altra. imposbl indiretta ,,,, e nessuno si sculllcrÌL i1lle vostre parole; Jmrlnte del 1>aneche po– trebho costnre dieci centesimi di meno al chilo, del sale the 8i potrebbe &\'ere a venti centesimi al chilo, dC'i fifunmiferi che non anebhero pit'1 il boUo e si "cnderebhero in abbondanza, del petrolio che si po· trcbbe co1111m1rc a 40 ccntC'simi anzi che a 70 cen– tesimi Hl litro 1 e vi sarÌì facile trRscinare nelragita– zione mi~liaia e migliain di persone, cominciando d1tllc donne. Qunndo ron. Pantano foce nC'lln,Camera il magni– fico movimento della proposta (lell,1,Costituente, ben pochi nelle filo dei l'ttrriti popolari capirono Jn gra– vità. dolhl prnposht: si contentarono di farsi solletl• cnre gli orecchi dalla hclla paroliL e applaudirono. Eppure la Costituente non sarH mai ottenuta dai Partiti popolari nell'attuale regime politico i prima (I) mri.la molt na d; co•foro, SI mArzo l,<M:,,1111,g. !3'.i.
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