Critica Sociale - Anno X - n. 12 - 16 giugno 1900

CRITICA SOCIALE 181 fu l'effett.o particolare dell'ingrossare della marea so– uialista. ( clericali hanno sempre votato, anche e.love di :,;ocialismo non apparve mai omlmt. Abbiamo in• fatti sott 1 occbio la Statistica <lelleelezioni, generali JJOlitiche(lel .1895 e da essa, apprendiamo come il maggior concorso allo urne si avesse nei collegi di Avellino, Siracusa, 'J'eramo, :Foggia, Caserta, I.ecce, Grosset.o, Reggio di Calabria, Salerno e Calb:tnissetta dove si ehbcro dal 74-,98 °/ 0 all'SL,37 % di votanti. Jn (Jnesti luo1:d1i,dove pure la,casa uon, bruciava, se si tie11conto del numero necessal'io di inscritti che non potevano votare poi' mort.e, per malattia, per assemr..-1, per dispetto dei nomi in Jizz~, per organico indifferentismo, si deduce che o i cJerica\i non esi– stono, o, che tonia perfettamente lo stesso, votarono per i liberali. Anche nelle recenti più fervide lotte che abbiamo piì:1 sopra ricorcla.to il numero dei votanti sta tra il 75 e il 78 ¼ degli inscritti e conforma hL compatta adesione dei clericali alle pii', spregevoli candidature governative. lfa. possiamo qui ist,ituiro un parallelo che dirìL piì:1 tli ogni altra considerazione come la cosidetta. astensione dei clel'icali o non esista. affatto o sia ve– ramente una qua.nt.ifa trascurevole . .Dalla cita.t,i~ Sta– tistica delle elezioni, generali, 1JOlitiche 20 maggio e 2 giugno 1895 confrontata co11 l:1. Statistica delle ele– zioni generati amministrative uell'wmo 189fi si ricava che il numero degli elettori Yotanti per LOOelettori iscritti fu nei Com1mrtlmentl Piemonte Elezioni JJOIUlehe Elezioni nmmlnlstrnU1'C Ligmia Lombardia Veneto EmiJia Toscana :Marche Umbria Roma Abruzzi e l[ol ise Campania Puo·Jie Ba:ilicata Calabrie Sicilia Sardegna Regno 57,SG 46,79 49,89 47)24 58,79 60,18 61,49 60,1 I 63,01 7L,61 73,17 75 95 66;86 72,93 71,22 67,57 G-t,54 57,tS G2 1 24 59,95 56 59 60:80 G0,02 61,69 64,48 69,91 72,35 69 35 10:so 67,30 68,66 67,87 63,55 Da questo quadro a1>pare che le sole regioni dove nel 1895 J'astcnsionc dei clericali fosse degna di ri· guardo erano il Piemonte, la Liguria, la Lombardia ed il Veneto; in tutta P[taliaCentrale fino a Roma, J'usurJxttct Roma,, il numero degli elettori amministra– tivi non dà che leggiere Yariazioni su quello degli elettori politici; e nelle regioni meridionali, malgL ·a.do di quella che si reputava maggior influenza. dei cle– ricali sulle masse meno colte, è decisiva ]a preva– lenza del numero degli elettori politici su quelli am• ministrativi, forse per i maggiori alJettamenti della corruzione elettorale politica che attirano ugualmente liherali e clericali. Dopo le elezioni del 1895 in tutta l'alta ltfllia il numero <legli elettori votanti anelò sempre crescendo, 111guisa da pareggiarsi le cifre degli e1ettori politici con quelle degli elettori amministrativi - e qui ve– ramente influisce, oltre il crescere generale dell'in– teresse e clell'ecluca;done politica, anche il fatto del– l'entrata in scena di qucl1a grande leva di sentimenti politici e cli aspirazioni economiche che è H sociali– smo1 il quale come acuì le speranze dei 1rnllatenenti, cosl esasperò le resistenze dei conservatori, i11torno ai quali si schicrnrono con faccia pii1 o meno franca, ma con animo lietissimo e tutto consenziente, i cle– ricali politici -- perchè la casa brucia! Attualmente, f'uor forse di qualche zona della Lom– barclia e ciel Veneto, si può ritenere che tutti gli elettori inscritti, non 1nate1·ialmente impediti, vobL!lo tanto nelle elezioni politiche quanto nelle ammini– strativo. J•: noi llensiamo abbia pienamente 1·ag-ion? un arguto amico nostro, il quale sostiene che il solo mot.i\'O per il quale il Papa. non si decide ad esirn• dire le ardent,i brame dei consorti lombardi cancel– lando il non e.vpellit, si è quello di uon mostrarn Aperta la debolezzft, per non dire la. nullità, del 1,ar– tito clericale in genere, dell'astensionismo politico cattolico in ispecie. [n verità quando i clericali fanno balenare ai buoni moderati che ci credono la potenza. della loro alleanza. il giorno che .... quando il Papa avrà .... allorchè ln. Chiesa. sarà. reintegrata, ccc., non fanno altro che vendere del fumo: l'arrosto se l'hanno di gi;\ divo– rato, e precisamente se lo divorarono il giorno che assolsero, anzi diedero la. Joro sanzione a tlttti i vio– lenti persecutori del partito socialist1:1, da Crispi a Pclloux, da Morra di Lavriano a Bava Heccaris, scri– vendo nel loro catechismo che il 7. 0 comandamento proibisce anche il socialismo perchè suscita il desiderio della roba degli altri! A quel punto 1ì i clericali a.Yenclo dnto ai conservatori liberali tutto quello che potevano dar loro sul terreno spirituale, vi aggiunsero in via temporale i suffragi nelle elezioni. Che cosa potranno mai fare cli pili? ... Adesso hanno un bel cercare di uccellare i conservatori fingendo riserve meravigliose cli fOl'zC vive; il partito liberale sa che la fondamentale avarizia dei cattolici, spaventata dai progressi del socialismo, ha già. da lungo tempo fatta piena dedizione cli tutte le sue forze nelle mani di quel governo che ha tanti carabinieri e tante ma– nette per far star a segno le teste calde! Oramai il partito Jib2rale- può dil'e ai cattolici quel che GOthe diceva alla sua amante a Roma per consolarla della sua caduta. troppo precipitosa La.1.r; <lich, Geliebte, 11icht rcu'n <lass dn mir so schnell llith eryeben.' Glaub'es, fch denf,·e uicltt frech, denJ.-e 11icht uie<ll'i!J VOit dii·! (Xon ti rincresco., o amata, di es:5erti di~ta così presto, credì\0 1 io non penso niente di male, niente che ti av– vilisca!) Restano alcuni giO\'ani, come il Muri-i di Jlom1., i quali, con\'inti che le concessioni dei clericali anda, rono troppo oltre e non restava loro piì:1 nulla in riserva. per il g'iorno di un buon mercato, cercano con grande energia di riprendersi, onde vanno pre– dimrnclo tra la gente_ Pasteusione cosciente con frase di cui Ja priorità è contrastata. da qualche ultimo disperso sognatore anarchico. :Ma nè il i\furri, nò gli altri giovani della democrazia cristiana potranno far rifare il c,1,mmino al ]oro partito; perchè ciò fosse possibile bisognerebbe riuscissero a strappare da.I cuor dei cattolici ricchi e dalla loro intelligenza il panico cieco della ccisa,che brucia. I cattolici sono cattolici in quanto sono conserva– tori; quando han capito, od han creduto di capire - potrebbero anche sbagliarsi a partito - che è ma~– giore la. potenza conservatrice clC'llOSta.to che quella della Chiesa) essi sono nella piena logica dei loro sentilm~nti votando per i candidati dello Stato, clw per assicurare i conservatori non lia titubato un istante a soffocare sotto gli stati d'assedio e con le leggi d'eccezione tutte le conquiste politiche del re– gime Jiherale. All'astensione cosciente dei MmTi, dei 'l'orregrossa, dei Toniolo e degli Albertario Ja gran massa. cnttolica, coa alla testa. i suoi parroci ed i suoi vescovi, oppone la J)arteci.7Xtzionecosciente al1e elezioni nell'interesse del1a causa conservatrice, in

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