Critica Sociale - Anno X - n. 12 - 16 giugno 1900
CRITICA SOCIALE 189 nascente da quella diversità. di bisogni e beni iudividunli 1 che ne ò la condizione indist>Cnsabilc. Una differenza di valore nssoluto fra riccheua pre– sente e futura è uu fatto naturale o costante, osserva Pautore, che può riscontrarsi anche nelle condizioni di un'economia isolata, negli scamlli ordinarii di merci con merci, quando esse si riferiscono a hworo eseguito a distanza diversa o nella produzione dello quali differisca la proporzione o durata ciel capitale fl".!sO.E flnchò le condizioni sono semplici e favorevoli alla esistenza di un ceto di lavoratori indipendenti, ò diffusa la piccola proprietà colth•atrice, e il possesso della ricchezza ò quasi uguale fra i produttori, si forma bcnsl il capitalo a<isoluto 1 sebbene in limiti ristretti, nella cerchia cli cia– scuna economia privata; ma non può aver luogo la transazione da cui dipendo il salario, mancando quella divcrsiti\ di bisogni e di be11iindividunli, che dlmno alla ricchezza disponibile un potere d'acquisto sovra una certa (luantifa di lavoro. Occorre che si faccia sentire la necessità di un'anticipazione capitalistica, a misura che si ncerescono le difficoltà. della procluziooe, scema il prodotto o diventa iusosteuibilo la 1>osizione del hworo indipendente di fronte allo mutate condizioni territoriali, pcrch(• si formi naturalmente la base economica del salario e del profitto. Come la rendita fonclinria emana da! proces:,o di di\•er.,,;iflcazione tenitorinle, mano mano cho l'estendersi del margine della. cottura a terreni iu– feriori, in seguito all'aumento della popolazione, porta. cou sl' l'aumento delle differenze di costi o di compensi, prevalendo uella. produzione territoriale la. tendenza. della prodt1ttività decrescente, e la necessità del lavoro indiretto, eseguito a scadenza più lunga e incorporato nei mezzi di produzione; cosl il salario rampolla,.J>er le stesse cagioni, connesse colla legge dei compensi de– creflcenti e dell'anticipaziono capitalistica, dal Jlrocesso di di\•erfliflcazione ca.pitn.listica. 1\ Ila dis1>arità clelle mu– tate condizioni territoriali, in cui diventa insostenibile Fesorcizio della coltura indi))endonte, risponde la dispa– dlà delle condizioni industriali, per effetto delle quali il lavoratore, a poco a poco distaccn.to da.Ila Jlroduzione li- 1Jera1clivenuta insufflcicntemento rimuneratrice, ed escluso dal possesso dei mezzi del lavoro, si trasrorma natural– mente in sal.ariato (pa.g. 37). Cosl si formano le condi– zioni necc:;sarie all'effettuazione dello scambio e la, diflèrenza di valore com1>arntivo diventa In. legge fon– damentale del processo caJ>italistico. Capitalisti e lavo– ranti acquista.no gli uni ucl prodotto futuro, gli altri 11ell1~ ricchezza presente, un ,·alorc più nito, cousiderato dal loro punto di vista.. Sorge così lo scambio frn la.vo– ra.nti o MJlitn,listi, l'otrerta di lnvoa·o (che è in sost.rnzs.t offc,·bt di un J)roclotto futuro e <lonrnndrt di ricchezza. preseutc) e la domand:L di l:tvoro (che è domanda cli llll prodotto futuro ed offerta di ricchezza. presente) o quindi la quantità. differenziale cli la\'Oro fra la ricchezza anticipata e quella. 1>rodotta . .\lo. la differenza di valore comparativo muta ora in senso favorevole ai lavoranti, ora ai capitalisti, secondo le condizioni, in cui de,·e effettuarsi Io scambio, e gli stadi diversi della e\'Oluzione economica. Orn. questo concetto centrale l'nutorc svolge ed illustni nel rimanente del primo lilJro (:!:JSpag.) e in tutto il li libro (circa 250 pa.g.) con le st.itistiche pili recenti, inchieste, relazioni, documenti storici. I.o svolgimento storico dclln. legge del valore comparativo, che è con– ne,,;i,ncoll'anticipazione capitnlhtica e eolla. domanda e l'offerta cli lavoro, avvie11e, grado grado, a misura che ::-i formano i primi centri di formazione del F:alariato o no 1a o si diffonde e si consolida il regime caJ>italistico. Nei primordi di questo, ò poco intensa l'offerta di la, 1 oro o minoro la differenza di ,,aJore comparativo poi lavoranti. Finchè nei lavoratori esiste la possibilità. cli trasformarsi in produttori indipendenti, data l'esistenza della produ– zione domestica. e delle antiche Comunioni agrarie, il confronto da parte dei lavora.nti è istituito. fra. il valore dcli:~ ricchezza, che ricevono immediatamente quale sa.lario, e il valore di ciò che potrcblJero 11rodurre coi mezzi, di cui dispongono, alla fhie di un dato periodo. Di (lui la tendenza dei salari al rialzo nei primi centri di formazione ciel salario, e la grave difficoltà. che in– contra. lo sviluppo del regimo caJ>italistico in queste condizioni. L'offerta di lavoro, che rimane costantemente inferiore alla domanda, mentre fa sl che il salario, nei suoi primi centri di formazione, non può clisccndere al disotto di quel minimo, segnl\to dal compenso clic il la,•oro otti.one nella J>roduziono cliretta meno proficua (pag. 40), rende instalJile cd incerto il potere del capitale e debole la sua 1>otenza d'acquisto. 'Xci paesi in cui prevalgono i piccoli proprietari e sono diffuse o premlenti le Comunioni agrarie e artigiane, non c'è posto per il salario; e solo quando queste s'in– cominciano n. sciogliere, e si trasforma :L Jl0CO a poco l'economia domestica primitiva nel mestiere, sorge il salariato frammentario, ra1>v1·cscntato nella sua prima fa.se dalle prestazioni d'opern 1 retrilrnite direttamente dal cliente, e rese o a casa di lui, o in casa dello stesso lavornnte (lib. 11 1 J>ag. 241). I primi centri ili diffusione storica tlel salario furono: 1. 0 le opere straordinarie, specialmente della stagione dei rnccolti, nell'agricoltura; 2. 0 lo costruzioni edilizie nelle città; 3. 0 il lavoro degli a))prendisti nelle corporazioni delle arti e dei mestieri ùlag. 2.f2). ira in questo periodo il salario è relati, 1 a– mente cle,•ato e le contrattazioni pel lavoro, segnatn– mente nelln. stagione elci raccolti, sono favorevoli ai lavornnti. 11 facile acquisto clella terra, la felice riparti– zione della proprietà, la possilJilità nella maggior parte degli uomini di avere un'occuJ)nziono IH'O})riae guadagni elevati, facevano sì che i salari si elevassero ad ogni nuova richiesta di lavoro, potendo i l.woratori doman– dare ecl ottenere assai cli pili, ehe se non avessero avuto rnodo di lavorare per conto 1>roprio. Ne aneniva, e av– ,•iene1 che, nei 11aesi coloniali di coltura incipiente, in Toscnna, in varie parti della. Germania, nelle Ardenne, in ,·arie regioni dell'Jngbilterra., in .Francia, dove predo– minavi~ nei secoli scorsi il lavoro libero e la maggio• rnnza dei lavoratori agricoli eri~ costituita di piccoli proptietari (lii}. 1, pag. 41-4:! o sc~g.) 1 l'offerta di lavoro orn inferiore alla domanda. e i sa.lari tcn,lcvano n clo– vur:.i. I guadagni, che si ottenevano 11irettamente nella agriroltura. e nelle occupazioni affini, diventa.vano co:,ì hl misura dei salari e un osbicolo al diffondersi del c,~– pitalismo. Di qui una viva com1>etizione fra le città. - dove incominciava a prevalere il capita.le , nei mestieri e nelle manifatture - e le campagne - dove era ge– nerale e diffusissima. Pngiatezza. 1 data la forte prevalenz:l della piccola 11ro11rietàcoltivatrice - fra agricoltura e nrti manifilttrici, per l'ac(luisto dello brnccia <lisponihili. J\ln. non c'era mezzo, per ricondurre i salari al miuimo necessario e costringe1·e i la.vorn.tori a cedere la J)rOJ)ria forza cli lavoro per il }ll'C,-;zo voluto dal ca.pita.le , ftnchè l)Crcluravano quelle condizioni territoriali, in cui era pos– ~ilJilo ai lavora.tori di diventare JH·oduttori indipendenti. l)j qui tutta. llll<l. legislazione restrittivo, diretta coutro i la,•oratori. Uegolamenti di citfa feudali, clisposizionì di principi, statuti <li corpi d'arto e me:,ticri mirano a fl~•
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