Critica Sociale - Anno X - n. 6 - 16 marzo 1900

CRITICA SOCIALÉ !-!0110 i.lltsilinri indiSJ)Cll~abili nel l11vo1·0, C' iWrCl>hC così imposto all'industriale una riduz.ionc uniforme nel IAnu·o di t.utti gli operai. I pro~erti di modifica,. ziono Hi succcder.tero alht ('a111ern1 ma fa classe ope– rniH. rimHnC\'ft indifferente e il partito socialista tras– curnva. di illuminarla iu 1u·oposito. :,.;j ('Hpii-;co che, per sotto111ottcrsi n quella logge, ;:li inclustriflli llovernno scc~licro f'rn que::itc tre altrruarin~: o ridurre a 10 ore In durata del Ja,·oro pt~r rurto il personale, o eli111in11re il l)ersonale pro– trtto 11011 éOnserrnndo chr ;:li opcrili i:tdulri, O infine org-aniz.z.are1..leiturni (t·elai8) mcrcè squadre i;irnnri, t.'11e 1•ns~assero successirnmcntc per un dato numero di tf'llli, permettendo così di eonscrrnro la stesso durutn ttll'ftndamento dell'oflìci1rn senza che le donne e i f1111ciullilavorassero oltre il limite legale. Ben pochi industriali ricorBero ttl l)rimo mezzo. La durnta normale della g-iorntthL di Ja.voro essendo in fatto tli almeno 12 01'0, era. pra.tica,nentc impossibile ridurla improrvisamente di 1111 i:1osto. Ciò d'altrornlo 11011 a nc·hho prodotto che una riduzione lielln mei·• cedo g-iornaliera dell"operaio Adulto, che si sarebl,e così mf'~so in contrasro con l'oper,1ia e col fanciullo. Quanto al secondo mezzo, il licenziamento dello donne o dei fanciulli, nefisun i11dustriale potenl JICU· ~nrvi, poichè h1 loro sostituzione con 01,erai adulti anehhe messo capo a un aumento della mano d'opc•1·u. Non re8rn,·a, dunque chC' il terzo spedicnte; e ad l':s:,;o ricorse la quasi toh1\it:'1 degli industriali, che 01-g-anizzarono così il si:stemn dei t,ul'lli o squadr·c gir;111ti. J,: tale sistema permette di f';ir lavorarn non solo gli uomini, ma le donne e i fanciulli, fino a IG ore di seg'Uito. Xoi non abbiamo su ciò la sola t(lstimonianza di :\hu·x pe.r l'industria in:,{lesc. Abbiamo .t1uella del presidente delJa ConuniS!ii<Jnesuperiore del lamro 11ell'indm~tria, il senatore .Bicl111rd Waddington, il quale confessa elle, col sistemo dei turni, il controllo d'ispezione è " quasi impossihile ,, e che " Ja Yiola• 1.ionc della legge è così .-1gevohtbt ,,. J/ispct.tore, egli llicc, " 11011 conosce pcrsona\111cntc tutti i fanciulli e t,utto le donne impiegati in un'oflicina, e non sa a qual oni, in qual momento ciascun d'essi dcv 1 essere _nl hLVoro o de,·c ri1>0:mro ,,. ·wnddington aggiunge che qursta. organizzRzione rende hl- condizione dei fanclulli e delle donne ., JJil1 dolorosa che sotto il regime lle lla legge del 1874 ., e cita le parole del· l'i!ipettore i.li dh·isione di Houen, che diceva: "Av• vien(•, nell a f ilatura della reg'ione normanda, che un f;tnciullo, occupato dicci ore legalmente e facente J)Arte tl"11mtsc1uadra di ricambio, resta all'officina le 14 ore di la.Yoro, e se, come non ò raroi abita a 1,n,·ccchi chilometri dallo stabilimento, non può dis· porre per il sonno che di 7 ore. Ottl canto suo, l'autore lii una proposta. di legge ulhi Camcni dei deputati constatava che gli operai, con l-liffatta.organizzazione, ""dovono prendere i loro llasti a tutto rorc del ~ìorno, e· non r>ossono quindi mai trovar~ì riuniti colle loro donne e i loro fanciulli, che rarijmente laYorano a:-;-listessi telaì .,. )fa non sono soltanto i documenti utficiali che ripetono ogni anno la. medei;iima cosa: è lo stesso Gucsdo clte, nel suo discor~o del g'iugno L89G, con· stata.te le ,·iolazioni dc!Ja leggo del 18112 e del 1848 in tutte le circoscrizioni induistriiili 1 concludeva che " il HenRto aveva imposto,, IH leggo del 18112 e vi nvcva " introdotto dispofiizioni che dovevano 1·e11• dcrnc impossibile l'esecuzione,,. J,: infatti il cittadino Jlclo1·y - per venire a rin· forzo di Guesde e di Vailla nt che oggi la tronrno oseguihilc! - cita in tut.to 5 stabilimenti del .Nord in cui essa è eseguita. Sono queste le sole eccezioni che ci ven~ano offerte, e in },'rnnciR esistono 15i.569 stabilimenti cui la legge dovrebbe ap1>licarsi. D'al• rro11de le organizz~1zio11i sinclt1cali si mostrarono favo– revoli alhl. riforma cli <111csta lcg-g-equAle fu votata. dAlh, Cmnera, e se ne diH<:U~!iepnrimenti in taluni g-r11ppi l)Olitici che dap1>ri111tL non no volevano sapere. Del resto non soltanto documenti ufficiali, parla· mcnh-iri o operai cli Franchi, provano l'inapplicahiliti'L <li una legge di 10 ore pei fanci11lli 1 di 1L per lo donne, di 12 Jler g-li uomini, cito si l'isolrn in fi-1tto in una legge da 12 a lG ore per rutti; ,·i è ]\,~empio delh1 CTcrmaniH, dow~ gli isperrnri accusano le infra• ;doni inccssnnti a una lcµ-ge dell11 stesl'ia indol<' l' do\"e si seg,rnla. una dimi11uzio11e formidabile del 1111111ero di fanciulli im1lieg-ati nelle fabbriche, corri• spontlente a un aume11to e.!.nulle <lei numero di fan• ciulli o di donne impiegati nclPindustria a domi<:ilio che sfugge all'ispezione. . .. l)opo aver pensato clic si. potrnl>hc far a1}plical'O rigorosamente cotesta lc1-tg-odel 18112, che la circo· h1rc del ministro Lebon, che 110 sospendeva rctrctto, pot.eva essere revocata, e che il silenzio ciel partito socinlista e della classe opernia non pro,·arnno che tjuesta' non soffrisse della. 11011ap1>licazio11e della IC'j:~C stessa, )Jillerancl decise di farla. eseguire con og-ni rig-orc. lfa si accorse 1 dopo una minura inchiflst.i, d1\•g-li "'11nd11va a dar di cozzo contro resistenze e diri11molo pure contro frodi, che sono autoriz• zllt<' dttl tflsto stesso delh, leg-µ;e,,. (Cornera dei de– puhtti, tormHa 21 diceml)rc I811!l). Sono, come si vede, lo stesse paL"ole clic Ouesde a.\'eva pronunciato nello. stessa Camer<L tre un11i prima. Millerand decise allora - di conf'onnib\ al ,·oto non soltanto degli industriali, ma cli tutti gli ispet– tori del lavoro - cli unificare la giornata cli lavoro dei minori, delle donne fl degli o<lulti, istituendo per tutti la g-ior1rnta cli 11 orC', con la clausoh1 eh(' essa dh'L'lltf'rflhbe di 10 ore P lll('ZZ:t f'ra due anni 1 fl di IO ore f'rn altri due anni. J,: 11uesta leg-gc 11011 si HIJ· plirherflhbe, come quella del 1848, Hllf' sole offkirn• di oltre ;W persone, 111a, a tutti g-listnhilimeuti sotto– posti allft. leg-g-esul hworn. 8icco1110 il nuovo diso,gno di .legg·o contem1•la gli Rb1bilimenti misti, si può dire che, vot11to che esso sia (hll Senato, 1.111.335 uomini ,•edranno così la loro giornata attuale da. 12 ore ridotta inunclliata• 111entca Ll ore, e fra due e quattr 1 anni rispettiva.• mente a IO ore e mezza ed n 10; che G03.l85 donne ,·edranno la. durata del loro hworo m,rntenufal. o~gi n(lg-li stessi limiti, per venir successh•amente ridotta 11 10 ore e mezza ed a t0; <1m111toai fanciulli, un numero di 431.637 sono portati dalltt. loro giornata. nominale di I.Oore alla giornata di 1.1 1 ,,er tornare a 10 e mezza frft due 111111i, o a 10 ore fra quattro. Fu questo provvisorio au111ento doJla giornata dei fanciulli che diede pretesto al ful'Ore degli amici di Ouesde e di Vaillant. 1 1 :ssi non vollero vedere il beneficio immediato per gli operai adulti; non vollero comprendere, malgrado le loro nntecedenti dichiara• zioni, che, se si ,·oleva che cotesta giornata. fosse reale, doveva essere uniformo per tutti i la\"0ratori; che non sì poteva abbassare d'un colJ>0 a LOore la durata del lavoro di 2.1 4. .157 lavora.tori, ossia del• 1'82 % degli operaj elci.la Prnncia, im1)ieg-ati in 157.569 st11bilimenti indust riali, senza. produrre la. rovina di quello industrie, o pro, 1 Rrc Almeno, un immediato uhhassarnento dei salari. rn q1111lmodo vi avl'Cbbe ullom potuto resistere ht nostra. classe operaia, la <1uolc non conta che 420.000 01>erni sindacati? Vaillant e i suoi nmici, sentendo l'impossibilitit di una simile riforma, che jJ Senuto d'altronde avrebbe fatta. cadere - ed è affatto inutile fare leggi con· da11n11te in anticipazione - si videro costretti a. reclamare il mantenimento dello statu. quo, per 1><r tcrc, com'essi dicevano, studiare e sopprimere le dif·

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