Critica Sociale - Anno X - n. 6 - 16 marzo 1900

B 82 CRITICA SOCIALE ai Municipii. Ogni concetto di polizia politica - parto, e la peggiore, clelFattuale Pubblica Sicurezza - è escluso da quella dicitura. Se lo Statuto a,yesso inteso comprenclervelo, 11011 aveva ragione cli limitare le riserve ai luoghi già. soggetti a leggi cli polizia; una riunione in un cam1>0, o in un salone privato, potendo essere - da quel punto di vista - altret– tanto pericolosa. Viceversa, il datore dello Statuto, alParticolo 83, faceva espressa riserva. di publ)l.icare, per la esecu– zione cli esso, le leggi sulla stampa, sulle elezioni, sulla milizia comunale, sul Consiglio di Stato; d.i altre taceva. l~ con ordinanze legittime, pcrchè ema– nate in virtit de' pieni poteri concessi in vista della guerra - ordinanze che, pel tempo in cui uscirono, contengono la interpretazione e l'esplicazione au– tentica dello Statuto - abrogava tutte le facoltà ini– bitive già spettanti agli ufficiali di polizia in tema di riunioni, e li obbligava a.cl" assicurare ad ogni cittadino ,, il pacifico esercizio di quel diritto ('). Tale il pensiero onesto della Carta albertina; che invano i paglietta del Go,~erno e del Parla.mento si industriano cli gabellare - schiaffeggiando, essi, il magnanimo - come una happola a piìt usi, che consenta tutti gli arhitrii; riferendo alle riunioni quel che lo Statuto riferiva ai luoghi e gabellando per lef![JC di polizia una perfida formula cli loro esclu– siva creazione, che, esigendo a criterio misteriose e inafferrabili " ragioni di ordine pubblico ,,, è nega– zione d'ogni legge: è legge d'arbitrio. AHa meditata strage della. sua libertà, il paese, lo dicemmo, assiste quasi indifferente; esso neppure si domanda perchò si effondesse tanto sangue di mar– tiri, perchè austriaci, duchi, borboni siano stati, ml bel giorno cacciati di nido. Le gazzette, che van per la maggiore, a:eguono, senz'approfondirla., Ja. contesa parlamentare, strologanclo e spettegolando su.I capi– tomboJo possibile cli un Gabinetto, su un futuro fe– stino elettorale. Tutt'al piì1 pagliettano anch'essi sugli incisi della formuJa legislativa., sulla inter_es– sante controversia, ad esempio, se il boia ciel cli– ritto di riunione sarà., ne' casi speciali, il ministro degli interni oppure l'immortale BattirelJi; e se giovi alla ipocrisia costituzionale concedere a un futuro po1>olocl'JJoti un breve quanto innocente circense di chiacchiere durante l'orgia elettorale. Non un comizio fu indetto, non una riunione di popolo che celebri, non foss 'alt.ro , con storica spensierateua, l'agonia del proprio diritto, immaturamente svena.to. Roma, la città dei morti, dove trasferirono lo Statuto coi de– biti riguarcLi, per offrirgli un degno mansoleo, trova assai più gustosi, del fattaccio di Montecitorio, i ro– mantici " morti ammazzati ,, ciel 1lfessaggero. Dentro J'aula, pochi animosi lottano con Punghie e coi rostri per differire, _non fosse che d'un giorno, Jo scempio incombent~, trepidando d'ora in ora, cli venir sopraf– fatti da!Pinsidia o dalla. violenza. sempre in agguato; e vien loro, per conforto 1 un proluvio di telegrammi (stilati i piì1, per sapiente economia, sO1>ra.modeste cartoline) di sbattncchianti le palme all'ostruzionismo: gente allegra, se ne fu mai, tutta rapita. in giòlito a questa novità, comoda., salubre, e fatta. apposta. 1>er la rnzza; di fare, per proc,wa, un zinzino di rivolu– zione. l~ppurc f(Hcstn hattnglia cli fiato e di appelli no– minali, questo mezzo dramma e mezzo farsa, che congiunge l'epico al grottesco, quest.a barricata sim– bolica cl.inssicelle e di emendament,i, è ancora (me– ditate, o anarchici ecl astensionisti, se non vi spro– fondaste gi~, t,utti f(uanti, sotto terra!), è ancora la soJa, cosa degna ed onesta che viva e vibri nel paese; quella che ci salYa, ancora, una parvenza d'onore e un filo di speranza. Speranza. che un giorno possa Ulv sorgere in cui questa mal viva borghesia paesana, senta il ribrezzo d'aver fatto, a profitto non di sè, l'opera. <lei dispotismi ovunque sepolti. li:d è a questa speranza lontana - non certo alla. inegua.Je lotta dell'OA"gi- che il grup1)O sociAlista alla CAmcra consacra le 1>ropostc che trrtscriviamo pili sotto; intese a disciplinare, sia pure, ma. con onestà cli propositi, iJ diritto di riunione quale lo Statuto Io volle. A disciplinarlo tutelandolo contro le possibili violenze che erom1>essero da esso, ma in– sieme ed anzitutto contro le violenze di fuori; trat– tandolo come diritto cli liberi, non come proterva velleità. di liberti o cli delinquenti. In quelle proposte - delle quali il det.taglio si commenta da sò - tre concetti emergono salienti j che dovra1rno formaL·e, pensiamo, tre caposaldi di programma, ai partiti 1>opolari italiani, in questa materia: la potesb't discrezionale del i boro Comune; la repressa fellonia dei funzionari prevaricatori ; l'a– zione e il giudizio popolare. Dei quali - poichè l'ora. incalza - se 1'a.ttualitÀ non ne sarà. tramontata, di– remo qualcos'nltro in un fascicolo prossimo. LA Cn1T1CASocH.u:. ILPROGETTO DILEGGE D I SOCIALISTI sul diritto di riunione Stralciamo anche noi, a tit.ol.o documentale, dal fascicolo degli emendamenti distrihuit.o alla Camera., il controprogetto presentato e svolto dal direttore della Critica, Sociale. Le parole stampate in corsiYO sono quelle che si trova.no negli art,icoli 1 e 2 della vigente legge cli P. S. · Articolo sostitutivo all'art. I della Commissione('). j.; abrogato l'articolo 3 della. legge di P. S. 30 giu– ~no 1880 ('); e agli a1·ticoli I e 2 della stessa sono so– ~tituiti i seguenti: A1n. J. a,) 1 1Jromotori di umi 1·iuuio11e 1mlJIJUca all'a11erto, (le1:0110 darne ,wviso, almeno 24 ore 1>rim(l., all' autorità.co – munale, la quale J)Otrà. prendere le misure atte a che non sia. recato troppo grave intoppo alla viabilità, invi– tando anche, ove d'uopo, i promotori stessi a mutare il luogo del convegno, quando se ne trovi altro sufficien– temente adatto nell'àmbito del Comune. Tale in"ito dovrà farsi entro le 12 ore dal dato a.niso. IJ) In caso di co11trav1:euzio11e i/. Goi·erno JJttÒ ù111:>e<li1•e che la, riunione abbia, effetto e il contravventore è 1m11ito con l'ammenda fino a lfre cento. e) Quando sia.vi ragionevole timore che dalla indetta riunione siano JJCr nascere tumulti, l'autorità comunale, ricevuto l'avviso, dovrà darne immedfata contezza alla autorifa locale di P. S. JJCr le misure di vigilanza che potessero occorrere. ,1) Le precedenti cliSJ)QSizioni 110n si ap1Jlica110 alle rimdoni, eletto1·aU politiche, amministrati"e, commerciali od industriali. e) I l\lunicipii disporranno perchè i locali di pro– prietà o di uso connmale che materialmente vi si pre– .-,tino- tcat1·i, aule ~colastichc, palestre e simili - nelle ore in cui non servono allo SCOJJO cui sono princi- (1) 1,•11rlloolodella Conunlsstono 8110111\ come 8C!(uO; l.'aulortti\ di 1>11\.1\.llloa stourcz1.a, dietro autorlzznzlono del l'rcrctto o del Sotto1irorctto, può ,·1etarc, 11or 1•n)(lo110d'ordino 11u\.lllllco,!(Il !lllSCmlJl"RlllClltl o lo rlunlonl In \uog:o JIU\.)\.11\co Od l\l)Crlo I\I l)UlllJ\l('O, cd I contrnl'l'Clltorl al (11\·tcto snr111mo 111111111 nl termini dcll'nrt. 4!ll del Codice l)OllUIC, Q1rnlorn l'1u1torttù di pulll.Jllcu sleurcz;m 11011 sia In temJ>O11ordo• nuuHh1rc l'11utorlzz11zlonc, 11otrÌl.ordl1111ro Il d\l'lelo, mil dovrà di 11ucsto e del motivi <lclhl ommcSSll rlchlcsln 111rormnrc subito Il Prefetto. (') 1.'nrt. 3 qui cllnto 1nmlsoe lo 11rnntrostt1zlont " SC<l1z!oso" che lln"Cll!!"!UlO !11 J)Ullbtloho rltmlonl e che 11011 costltUISCOIIOdclii.lo.

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